Defender Europe 2020, le grandi manovre nascoste da una pandemia
Difendere l’Europa? e da chi? è la prima domanda che è venuta al comune cittadino, la stessa che si sono posti gli analisti di tutto il mondo, la medesima che si è posta la stampa internazionale: dai pluristellati generali americani solo la mal celata idea di una esercitazione militare su larga scala in un’area come l’Europa che “di crisi” c’è oramai da sempre e non ci deve certo diventare con una escalation militare a salvaguardia della possibile ingerenza dell’asse Russia/Cina. In molti parlano di guerra, ma nell’accezione moderna del termine, la guerra non è quell’esercizio umano dell’annientamento pubblico e gratuito attraverso olocausti di massa giustificati dalla contrarietà politica o religiosa; oggi la guerra è un’altra cosa. Molto più sofisticata, ipertecnologica o meglio hitech come piace definirla a molti. Ma allora lo spiegamento di truppe e di mezzi? Stiamo parlando di 30mila militari di cui 20mila a stelle e strisce con una logistica da guerra fredda 4.0, per non parlare poi delle dotazioni strettamente militari. Secondo molti quella è una parte della sceneggiata, nel cui copione rientra anche il Covid-19, meglio conosciuto come Coronavirus, oramai definito dagli esperti “l’arma di distrazione di massa” per nascondere questa sorta di invasione militare del vecchio continente. Il messaggio è chiaro: Trump vuole che arrivi diritto alle orecchie di Putin e del suo amico Xi Jinping: l’America c’è, e l’Europa non si tocca. Ma in questo caso, gli Americani partono da un presupposto sbagliato, secondo la Storia: è vero che sono i vincitori della II guerra mondiale insieme alla Russia, è vero che solo grazie a loro l’Europa è stata ricostruita ed ha progredito; ma i tempi sono profondamente cambiati e questa sorta di protettorato del vecchio continente non ha più senso di esistere. Nonostante l’economia sia ancora fragile l’Europa è unita e solidale. Ma il problema, come potrete facilmente comprendere, non è di espansione territoriale o di matrice imperialista: la questione è fondamentalmente economica. La Cina ha oramai il monopolio su tutto, ha comprato mezza Africa con tute le sue ricchezze, gestisce la maggior parte della componentistica elettrica ed elettronica, e poi il plusvalore: sono un miliardo e mezzo di formiche che lavorano 24 ore al giorno senza chiedersi per chi e per cosa. Questo gigantesco mulo da soma è supportato dalla madre Russia che non ha perso lo smalto per concorrere ad essere il faro del mondo in questo terzo millennio nel quale la globalizzazione ha divorato interi paesi e vaste aeree del pianeta. Ma torniamo a Defender Europe 2020: Gli Stati Uniti stanno preparando una guerra contro la Russia e di conseguenza contro la Cina? In molti lo pensano, anche se è fantomatica come situazione. Nel 2020 non è necessario schierare carri armati e soldati per fare una guerra e annientare il nemico, basterebbe il nucleare, il batteriologico; si ma poi il pianeta non sarebbe più buono a nulla e soprattutto ad ospitare la vita. Quindi? quindi, una prova muscolare teatralizzata nella quale hanno perso la vita qualche migliaia di persone (ma che volte che siano rispetto ai quasi 8 miliardi che siamo sulla terra) per un virus del ceppo SARS, quindi arma chimica, che a qualche addetto alle pandemie è stato ordinato di far scoppiare in una regione specifica della Cina non considerando che poi i Cinesi di oggi viaggiano. Poi l’Italia, il Paese con il quale la Cina dialoga maggiormente, e adesso siamo tutti in quarantena volontaria (si fa per dire). Ne usciremo? sicuramente, come siamo sempre usciti da tutto: l’importante è non finire dalla padella alla brace…