CORONAVIRUS, 20mila sanzioni nel weekend. Irpinia “zona rossa”

Aumentano le sanzioni per coloro che hanno “disobbedito” alle misure di contenimento preposte durante il Covid-19.
Il dato, trapelato dalle Forze dell’Ordine, è di 20mila persone denunciate, di cui 11mila sorprese e multate solo nello scorso weekend.
Ieri i controlli hanno coinvolto 186.741 persone: 11.022 sono stati sanzionati per i divieti di spostamento, 47 per false dichiarazioni e 25 per violazione della quarantena.
Controlli che non hanno risparmiato nemmeno gli esercizi commerciali, ben 66.538 attività hanno ricevuto i controlli di “routine” e 115 titolari sono stati sanzionati, per 24 è stata decisa, addirittura, la chiusura immediata dell’attività.
Nonostante l’ottimo comportamento mostrato dalla maggior parte degli italiani, questi numeri iniziano a preoccupare.
Con il passare dei giorni le sanzioni aumentano sempre di più e le strade sembrano “popolarsi” in maniera pericolosa.
Eppure il pericolo “Coronavirus” è tutt’altro che debellato. Il Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Nicola Magrini; si è sottoposto al tampone ed è risultato positivo. Magrini ha subito avviato le modalità di isolamento e di cura per superare la positività al virus. Il Direttore è, fortunatamente, asintomatico e potrà lavorare da casa. Anche i colleghi che hanno lavorato con lui hanno ricevuto l’ordine di isolamento domiciliare.
Intanto gli ultimi dati fanno preoccupare le zone Campane dell’Irpinia. Si temono circa 200 contagiati nel comune di Lauro, provincia di Avellino, dove da ieri sera è scattata la “zona rossa”.
Il comune irpino ha deciso di chiudere tutte le attività dopo che un gruppo familiare di 8 persone, che gestiscono un supermercato, è risultato positivo ai test del Covid-19: Si teme che possano essere state potenzialmente contagiate fino a 200 persone tra clienti e famiglie che hanno deciso di fare la spesa in quel dato supermercato.
Nelle ore precedenti il Coronavirus aveva già colpito il fratello del sindaco e un medico che lavora al “Cardarelli” di Napoli.