Nick The NightFly 5et feat Sarah Jane Morris al Teatro Romano di Benevento, concerto di emozioni: tutti in piedi

“Le persone avranno sempre pensieri su di te, su di noi, perciò dobbiamo fregarcene”. Malcom MacDonald Charlton, in arte Nick The NightFly, e i quattro musicisti aprono il concerto al Teatro Romano di Benevento con il brano “I don’t care”. Il messaggio è chiaro: godere dei successi della vita nonostante le gelosie altrui, andare dritto per la propria strada senza sensi di colpa e con un pizzico di egoismo.
Nella seconda serata del Sannio Music Fest, sotto la direzione artistica di Michele Solipano, il pubblico beneventano è trasportato nei club del jazz newyorkese.
Un gioco di luci crea l’atmosfera suggestiva tra le rovine storiche, il pezzo emoziona dalle prime note, l’esecuzione è impeccabile, e l’assolo del sax incredibile. Sul palco insieme con l’artista scozzese, conduttore radiofonico delle Monte Carlo Nights, in onda su Radio Monte Carlo, ci sono Jerry Popolo al sax, Francesco Puglisi al basso elettrico, Marco De Gennaro al piano, Amedeo Ariano alla batteria.
Gli artisti ripercorrono un lungo viaggio musicale attraverso gli svariati stili jazz, nu-soul, pop, musica lounge, new age. Dopo New York si fa tappa in Brasile, terra di suoni e colori, di gente festosa. Il pubblico fa da coro, il “la-la-la” riecheggia nel Teatro Romano. Quasi tutti i brani fanno parte dell’ultimo lavoro. È la volta dell’Europa con Parigi per ritornare negli Stati Uniti, a Chicago, poi alla terra d’origine del conduttore, la Scozia. Per omaggiare l’Italia Nick The NightFly si esibisce con “Gente Distratta” di Pino Daniele, l’artista riesce a creare il giusto equilibrio tra il sound sofisticato e le voci degli spettatori.
La prima parte del concerto termina con “Be Yourself“, Nick The Nightfly suona l’ukulele a ritmo di swing. Qui lascia il palco all’attesissima Sarah Jane Morris, la cantante inglese che coinvolge i beneventani con una grinta incredibile, con la sua eccezionale estensione vocale, ed esorta gli spettatori all’impegno civile attraverso messaggi contro l’omofobia. Il pubblico si alza in piedi, applaude con forza, prova a interagire in inglese con gli artisti che, intanto, sono sul palco insieme e salutano la città di Benevento con brani a due voci ricreando gli ultimi momenti magici di uno spettacolo pieno di emozioni.