Gli eroi di Bergamo. Monumentale vittoria al Gewiss Stadium

di Luca Muratgia.

Nell’immediato dopo kvara, con il georgiano ufficializzato dal PSG nella giornata di venerdì, il Napoli riesce nell’impresa di espugnare il Gewiss Stadium di Bergamo in una partita determinante per le ambizioni di altissima classifica delle due squadre. Ne è venuta fuori una partita di altissimo profilo dai ritmi “britannici” ad intensità elevatissima con gli azzurri che disputano una gara di sacrificio enorme, con un atteggiamento, una mentalità ed un coraggio ammirevole. Una vittoria che assume i connotati e le sembianze del proprio allenatore che si sta dimostrando il vero fuoriclasse, il leader assoluto di una squadra che, con i tre punti di ieri, si candida inevitabilmente alla lotta per il tricolore che vedrà i partenopei competere fino alla fine con la corazzata Inter che rimane comunque la favorita per la vittoria finale. I meriti del Napoli sono emersi in particolare nella capacità di leggere le varie fasi della partita, nel sapere quando era il momento di difendersi e giocare bassi e quando invece era il momento di alzare il baricentro per pressare la Dea nella sua metà campo con la capacità, inoltre, di andare a colpire al momento giusto. La mentalità degli uomini di Conte si è rivelata, in tutta la sua imponenza, dopo la rete del vantaggio orobico, realizzata al ‘16 da Retegui, con una prodezza balistica da campione, con un tiro scagliato da posizione defilata che finisce la sua corsa direttamente all’incrocio dei pali. Un gol che avrebbe potuto creare non poche complicazioni da un punto di vista psicologico anche nel ricordo della partita d’andata dove i nerazzurri si imposero per 0-3 al Maradona. Questa volta però, la reazione dei partenopei è da squadra di rango ed il pareggio perviene con una poderosa staffilata di Politano all’incrocio dei pali su un’iniziativa del sempre temibile Neres. Questa volta la palla entra in rete e non finisce sul palo come era invece capitato a McTominay nella partita d’andata. Il Napoli non si ferma e, approfittando di un momento di calo atletico degli avversari, ribalta il risultato con una giocata geniale di Neres che di tacco libera Anguissa, il camerunese dal fondo serve l’occorrente Mc Tominay che apre il piattone spedendo il pallone sotto la traversa imprendibile per il pur nravo Carnesecchi. La prima parte del secondo tempo rappresenta il momento più complicato per gli uomini di Antonio Conte, i padroni di casa pressano in maniera asfissiante e costringono i partenopei a trincerarsi in difesa; logica conseguenza di tale dinamica, è il pareggio di Lookman che, superato Di Lorenzo con un gioco di prestigio ed approfittando di un fortunoso rimpallo con il polpaccio di Politano, trova lo spiraglio giusto infilando Meret sul secondo palo. A questo punto l’Atalanta continua nel suo forcing asfissiante nel tentativo di vincere la partita e portare a casa l’intera posta ma, sul colpo di testa del subentrato De Ketelare, Meret sfodera una parata prodigiosa che salva il momentaneo pareggio. Dopo la sfuriata dei primi venti minuti del secondo tempo, gli orobici calano inevitabilmente ed il Napoli ne approfitta riuscendo a prendere nuovamente il controllo del gioco e realizzando la rete del definitivo vantaggio con Lukaku che di testa, su un cross di un immenso Anguissa, batte il diretto avversario Scalvini. Altro segnale di grande carattere e personalità è la gestione degli sofferenza, mantenendo sempre la gestione della palla senza concedere nessuna occasione agli avversari.
Vittoria del cuore, del carattere, della grinta e della determinazioni e con queste caratteristiche, qualora l’Inter decidesse di buttare via il campionato, si potrebbe davvero sognare.

Grande entusiasmo per lo spettacolo “Perle Rare” di Fabio Brescia al Teatro” In Arte Vesuvio”

Il Teatro In Arte Vesuvio, sito alla via Marino Turchi, 23 è orgoglioso di presentare lo spettacolo “Perle Rare” di Fabio Brescia, che si terrà sabato 18 gennaio alle ore 20:30.

Un evento imperdibile per tutti gli amanti del teatro e della buona musica, che promette di coinvolgere il pubblico in un viaggio emozionante e ricco di sorprese.

“Perle Rare” è uno spettacolo ideato e presentato da Fabio Brescia, noto per il suo approccio unico e coinvolgente nel mondo dell’intrattenimento.

Un’opera che celebra la bellezza e la profondità delle emozioni umane, attraverso un mix di monologhi, canzoni e momenti di pura poesia.

Fabio Brescia, noto per la sua abilità nel raccontare storie di vita quotidiana con un tocco di ironia e sensibilità, porterà sul palco una carrellata di personaggi e monologhi che si esibiranno in una interpretazione coinvolgente e memorabile.

Il Teatro In Arte Vesuvio, situato nel cuore di Napoli, rappresenta un importante punto di riferimento per la cultura e l’arte nella città. Con la sua atmosfera intima e accogliente, offre al pubblico un’esperienza unica, in cui ogni spettacolo diventa un incontro ravvicinato con gli artisti.

Invitiamo tutti gli appassionati di teatro e di musica a partecipare a questo straordinario evento. I biglietti sono già disponibili presso la biglietteria del teatro e online al seguente link https://py.pl/K661S.

Non perdere l’occasione di vivere una serata indimenticabile con “Perle Rare” di Fabio Brescia. Ti aspettiamo sabato 18 gennaio alle ore 20:30 al Teatro In Arte Vesuvio!

 

Per ulteriori informazioni:

Teatro In Arte Vesuvio

Via Marino Turchi, 23

Cell. 3487323241

Nessuna distrazione. La vicenda Kvara non impatta, Verona senza scampo

di Luca Muratgia.

Il Napoli ritrova il sorriso dopo una settimana complicata, monopolizzata dalla notizia che il giocatore simbolo dello storico terzo scudetto del Napoli, Kvicha Kvaratskhelia, ha chiesto alla società di essere ceduto, destinazione Parigi dove, stante il flusso esasperante e continuo di notizie, sarebbero pronti ad offrire al georgiano un contratto monstre, con un ingaggio che si aggira attorno agli 11 milioni di euro annui. La bomba in realtà, era pronta a deflagrare già dalla scorsa estate quando, l’avvento alla guida tecnica di Antonio Conte sembrava averla definitivamente disinnescata ma, dopo sei mesi esatti, con l’apertura della sessione invernale del calcio mercato, l’illusione si è trasformata repentinamente in delusione, emozione questa che hanno percepito non solo i sostenitori azzurri ma, per sua stessa ammissione, lo stesso tecnico salentino. Senza entrare nei meriti e delle responsabilità, pare evidente che la spinosa questione, è stata gestita male, anzi malissimo se consideriamo che parliamo di uno dei pochi top player del campionato italiano che, nei due anni e mezzo appena trascorsi, ha percepito un ingaggio paragonabile ad un onesto operaio del pallone di una squadra di metà classifica. Più volte, dopo la conquista dello scudetto, l’entourage del calciatore ha cercato di intavolare una trattativa per il rinnovo con la società per un adeguamento del contratto e un ingaggio adeguato alle prestazioni ed al valore di Kvaratskhelia senza mai ricevere controproposte dal club che si è sempre trincerato dietro l’esistenza di un contratto in essere che evidentemente andava rispettato; solo a novembre il Napoli ha formalizzato una proposta di adeguamento di circa 5,5 milioni di euro annui quando evidentemente era ormai troppo tardi, laddove il georgiano, di concerto con il suo entourage, già avevano preso la drastica decisione di lasciare Napoli.
Nessun atto di accusa nei confronti di kvara che va anzi ringraziato per le emozioni indimenticabili che ha regalato a tutto il popolo azzurro ma, chiedere la cessione nel bel mezzo di un campionato dove la squadra è in lotta per traguardi prestigiosi, è parso quantomeno intempestivo oltre che ingeneroso nei confronti di una tifoseria che lo ha sempre osannato e idolatrato.
La vicenda sopra riportata, inoltre, avrebbe potuto portare effetti deleteri alla stessa squadra che, nel frattempo, era impegnata in una partita storicamente ostica, contro una squadra non semplice da affrontare e che, proprio all’inizio del campionato, ha inferto una batosta difficilmente dimenticabile, un 3-0 all’esordio nella prima partita di Conte in serie A sulla panchina del Napoli.
Eppure, nonostante i cattivi presagi, nonostante le inevitabili difficoltà ambientali, il Napoli ha asfaltato gli scaligeri, con una prestazione di grande autorità; la squadra azzurra infatti, complice il vantaggio realizzato quasi immediatamente grazie ad una prodezza di Di Lorenzo ed alla complicità di Montipó, ha disputato una partita di controllo e dominio assoluto con un risultato mai in discussione nonostante l’ottima organizzazione di gioco degli avversari guidati da un tecnico pragmatico come Zanetti.
In realtà, dopo il sopra citato vantaggio, i partenopei hanno sprecato una quantità impressionante di palle gol con Anguissa, con Lukaku e con Neres che, come ci ha abituato ultimamente, sulla corsia di sinistra, è stato devastante ed imprendibile. Al netto di qualche piccola incertezza difensiva, il Napoli non ha praticamente mai sofferto. Il tempo di archiviare la pratica con lo stesso Anguissa che, con una formidabile sassata dai 25 metri, si è fatto perdonare per il gol fallito clamorosamente nella prima frazione di gioco, che già si guarda, con grande trepidazione, alla sfida scudetto di sabato prossimo dove gli azzurri affonderanno l’Atalanta al Gewiss Stadium in una partita che potrebbe fornire indicazioni decisive sulla lotta scudetto.

Riapre il museo d’arte contemporanea a Casoria

Riapre il museo di Arte Contemporanea fiore all’occhiello campano 

Dopo più di un anno di chiusura, il 17 gennaio dalle ore 20.00 riapre, con spazi totalmente rinnovati, il CAM Contemporary Art Museum di Casoria.
Il museo, che quest’anno compirà 20 anni di attività, vanta uno spazio espositivo di 2000 metri quadrati e una collezione permanente di oltre 2200 opere provenienti da 92 Paesi. Il nuovo allestimento museale e la programmazione eterogenea confermano il CAM quale punto di riferimento per l’arte contemporanea locale, nazionale e internazionale grazie anche ad un approccio multidisciplinare. Da anni infatti il Contemporary Art Museum accoglie tutte le forme di espressione artistica, dalla musica, al teatro, dalla letteratura al cinema, ospitando artisti da tutto il mondo, ed ora, grazie ai lavori appena terminati rafforza la propria vocazione di polo culturale e laboratorio sperimentale.

Il Museo di Casoria riapre arricchito da un’area concerti, il Concept Bar Exit, un’area teatrale, una biblioteca d’arte, un’area co-working, una regia audio-video, un laboratorio di pittura, la CAM Video Box, un’area presentazioni di nuove opere filmiche e bibliografiche ed un’area di esposizione temporanea.

Il CAM, diretto da Antonio Manfredi, parte dalla considerazione generale che una raccolta d’arte pubblica sia specchio della cultura del proprio tempo, un’arma potete di resistenza e lotta dei nostri tempi, un linguaggio di comunicazione universale, ed è su queste basi che punta a creare una realtà dinamica e multidisciplinare.

Tante sono state le manifestazioni artistiche, note a livello internazionale, che il museo ha ospitato negli anni, contro le guerre, contro le mafie, operazioni di scoperta di giovani talenti del territorio, festival musicali e di arte contemporanea, tante ancora le personalità dal mondo dell’arte al cinema, dalla musica e della cultura in genere si sono interessate a questa realtà, sostenendo e partecipando attivamente alle sue manifestazioni.

In occasione della riapertura del CAM Museum, verrà inaugurata, nella stessa giornata, la nuova area concerti, un palco al centro delle opere d’arte, che diverrà centro nevralgico per performer, musicisti, attori e ballerini.

Sul palco, special guests: il pianista Genny Basso, a seguire Jovine, PeppOh, Fabiana Martone, Ebbanesis, CAM Quartet, Giuseppe Spinelli, Antonio Esposito, Enrico Sforza e tanti altri. Ci saranno inoltre interventi teatrali di Diego Sommaripa e Pasquale Palma, un live-Electronics con videomapping di Gaetano Vincenti e per concludere il dj set di Pappel-G nel nuovo Concept Bar Exit, area dedicata alla sperimentazione musicale e performativa.

Oltre all’esposizione permanente del CAM Museum, sarà inaugurata nella CAM Factory la personale dell’artista Enzo Cref  “Il labirinto di Partenope” curata dall’artista IABO, con testo di Annalisa Ferraro.

Un’importante novità sarà il lancio di “ArteInnova”, digitalizzazione museale realizzata da Genesis Group. Questo progetto include l’uso di avatar nel metaverso, permettendo agli utenti di esplorare virtualmente il museo e interagire con le opere in modo interattivo e personalizzato. Grazie a questa tecnologia, gli utenti potranno vivere il CAM in maniera dinamica e collettiva, partecipando a eventi e performance live in un ambiente completamente digitale. Inoltre la Chatbot CAM fornirà la possibilità di ottenere informazioni sulla collezione e sugli artisti rispondendo alle domande dei visitatori, una vera e propria chat dedicata al Museo.

ATITECH, PIU’ DI 2MILA PASTI IN 17 GIORNI: SI CONCLUDE LA QUINTA EDIZIONE DELLA MENSA SOLIDALE

Oltre 2mila pasti consegnati in 17 giorni, dal 21 dicembre al 6 gennaio, 5 persone impegnate in cucina nella preparazione e confezionamento, 15 volontari coinvolti nella distribuzione. 
Si chiude la quinta edizione della “mensa solidale” promossa da Atitech, la più grande azienda di manutenzione aeronautica presente sul mercato Emea (Europa-Medio Oriente-Africa) con quartier generale a Capodichino. Un appuntamento ormai consolidato con un menù rispettoso della tradizione e attento al calendario culinario delle “feste comandate”. Qualità e cortesia: la confezione ogni giorno è stata accompagnata da un bigliettino con il menu e una frase beneaugurante.
A fianco della società guidata da Gianni Lettieri, la cooperativa sociale Klarc e i ragazzi dell’associazione culturale Larsecche collabora all’iniziativa e da quasi dieci anni è attiva nella riqualificazione territoriale dei quartieri settentrionali di Napoli.
“Ringrazio i volontari che hanno scelto di donare tempo ed energie per aiutare chi ne ha più bisogno. Ogni sorriso ricevuto è stato un regalo prezioso, che ci ha ricordato quanto sia importante essere presenti per gli altri – dice Gianni Lettieri, presidente di Atitech -. Grazie a chi ci ha accompagnato in questo viaggio e a chi continua a credere che ogni piccolo gesto possa fare la differenza. Noi continueremo ad impegnarci per dare una risposta concreta al disagio sociale”.

San Giorgio a Cremano, piano mobilità sostenibile: on line il questionario

Zinno: “Vi invito a compilarlo entro 15 giorni per rendere il PUMS piu’ efficiente e funzionale”.

San Giorgio a Cremano, 7 gennaio 2025 –L’amministrazione, guidata dal Sindaco Giorgio Zinno inizia il 2025 guardando al futuro in maniera sostenibile ed efficiente. Insieme all’assessore Carlo Lembo infatti, è stato avviato il processo di redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS). Si tratta di un processo che punta a soddisfare le necessità relative alla mobilità sul territorio e migliorare la qualità della vita di tutti noi. Questo strumento di pianificazione tiene anche conto dell’accessibilità e dell’impatto ambientale. Per la redazione del PUMS, è necessario raggiungere un elevato numero di persone in modo da comprendere le reali necessità della città e le esigenze dei cittadini relative agli spostamenti per studio, lavoro, tempo libero.

Il sindaco invita i cittadini a compilare il test, attraverso il QR code: “Si aprirà un questionario, totalmente anonimo – fa sapere Zinno –  a cui vi chiedo di rispondere entro 15 giorni a partire da oggi, in quanto attraverso le vostre risposte, potremo raccogliere dati fondamentali per identificare criticità e opportunità legate alla mobilità locale”.

Le domande del questionario riguardano le abitudini di spostamento quotidiano (mezzi utilizzati, orari, destinazioni principali); le principali difficoltà riscontrate nei trasporti (traffico, carenza di parcheggi, scarsa sicurezza stradale); la disponibilità ad adottare mezzi di trasporto sostenibili (biciclette, trasporto pubblico, veicoli elettrici) e suggerimenti per migliorare la mobilità nel territorio comunale.

Dopo aver raccolto questi dati, verrà redatta e pubblicata una proposta di PUMS a cui si potranno poi presentare eventuali osservazioni da parte della comunità. Dati che vanno ad integrare quelli raccolti dalla società affidataria, Wind 3, in virtù di una convenzione di una convenzione stipulata con l’ente.

“Il questionario è uno strumento partecipativo – continua – compilarlo richiede pochi minuti e rappresenta un contributo prezioso per il futuro della nostra comunità. Il tutto con l’obiettivo di creare per la prima volta, un piano della mobilità efficiente e green, cucito sulle reali esigenze di chi vive, lavora e vive il tempo libero sul nostro territorio. Attraverso la collaborazione tra istituzioni e comunità, saremo in grado di affrontare le sfide della mobilità e migliorare la qualità della vita urbana di ognuno di noi”.

Messaggio chiaro al campionato. I pretendenti al titolo dovranno fare i conti anche con il Napoli

di Luca Muratgia.

Prestazione sontuosa per il Napoli all’Artemio Franchi dove gli azzurri si impongono d’autorità contro una Fiorentina che si era presentata davanti al proprio pubblico con l’etichetta di squadra rivelazione del campionato. Una partita che rappresentava una sorta di spartiacque per concepire questo Napoli cosa avrebbe voluto fare da grande, quali sarebbero diventati, alla fine del girone d’andata, gli obiettivi di una squadra partita in sordina e sicuramente senza i favori del pronostico. Ebbene, il risultato finale pare estremamente semplificativo e sembra chiarire quali saranno le ambizioni dei partenopei, molto di più rispetto a qualsiasi analisi tattica, trasmissione televisiva, o articoli giornalistici dei più fini e raffinati professionisti del mestiere. Una vittoria dal valore enorme per almeno due ordini di motivi; indubbiamente per la portata del risultato rapportata al valore dell’avversario, la Fiorentina ha disputato, finora, un campionato di altissimo livello, ritrovandosi a ridosso delle primissime posizioni al punto da ingenerare, nell’ambiente viola, ormai sopite aspettative tricolori; non solo travi tifosi, ma anche qualche addetto ai lavori si è sbilanciato al punto da attribuire ai gigliati, eventuali crediti in ottica campionato. In secondo luogo, il Napoli si era presentato al Franchi con alcune defezioni importanti, oltre a Buongiorno, fermo ai box già da qualche settimana, si sono aggiunte anche quelle di Kvaratskhelia e Politano, eppure, nell’osservazione squisitamente tecnica della partita, questo handicap non si è notato, o quantomeno è stato mascherato in maniera egregia, segno di una squadra mentalizzata, con lo stesso atteggiamento, la stessa intensità e applicazione, indipendentemente dagli interpreti in campo.
La partita per larghi tratti è stata decisamente equilibrata e lo 0-3 risulta a tal proposito, ingannevole al cospetto dei valori emersi sul rettangolo verde. Il Napoli però si è dimostrato più squadra, più quadrato, più forte insomma meritando con largo margine la vittoria. Un primo tempo che, dopo la sfuriata iniziale dei viola, tanto veemente quanto improduttiva, vede gli azzurri prendere le redini e il comando delle operazioni che portano ad un gol annullato ad Oliveira per fuorigioco prima della prodezza da fenomeno di Neres che, approfittando di una sponda di Lukaku, taglia a fette la retroguardia viola, prima di scaraventare all’incrocio un pallone che De Gea fa appena in tempo a guardare.
Dopo la rete del vantaggio, a ridosso dei due tempi di gioco, il Napoli vive il momento peggiore della partita con fraseggi prevedibili, appoggi sbagliati ed una apparente perdita di equilibrio che sembra preludere al peggio. Dopo un gol giustamente annullato Kean, per un fallo di mano inizialmente sfuggito ai più, ci pensa ancora una volta Meret che, dopo le prodezze di Genova, si ripete con un doppio intervento tanto miracoloso quanto provvidenziale indispensabile per il mantenimento del risultato.
L’ulteriore e forse definitiva svolta del match, si ha al ‘53, e a rendersi protagonista, in negativo, è il difensore Moreno che dapprima si fa rubare, nella propria area, il pallone da Anguissa per poi stenderlo platealmente costringendo l’arbitro a fischiare il rigore che Lukaku realizza con la consueta freddezza, ritrovata dopo l’errore dal dischetto di domenica scorsa al Maradona contro il Venezia. La partita ormai sembra indirizzata in maniera definitiva ed ogni dubbio viene spazzato via dal destro a rimorchio di Mc Tominay che sfrutta come meglio non potrebbe un errore in disimpegno del giovane promettente Comuzzo e fissa il risultato sul definitivo 0-3.
Questa sera, insomma, Inter ed Atalanta, non saranno proprio entusiasti per quanto assistito a Firenze, perché questa vittoria certifica che, per la lotta al titolo, ci sarà anche il Napoli.

Boccia Industria Grafica, “alleanza” artistica con Gennaro Regina per litografie d’autore

Un’opera originale antica e moderna al tempo stesso suggella il matrimonio culturale tra la Boccia Industria Grafica che fa capo al past president di Confindustria Vincenzo Boccia e la Voyage Pittoresque dell’artista Gennaro Regina: una litografia realizzata secondo il metodo utilizzato prima che s’inventasse la quadricromia. Nello specifico, stampando otto diversi colori pantone e impressionando la lastra per ciascuno di questi in modo da trasferirli direttamente sul rullo di caucciù e poi sul foglio in carta d’Amalfi ottenendo un particolare effetto di lucentezza e nitidezza.
Il soggetto prescelto, disegnato e creato per l’occasione da Regina, è uno dei più cari della sua ampia collezione e cioè un Vesuvio di diverse tonalità di rosso accompagnato dal Monte Somma che svetta sull’azzurro del mare con il sole che fa capolino e un fiume di lettere eruttate dal vulcano a comporre la scritta arti grafiche a onore di una disciplina da sempre molto apprezzata e che oggi trova una nuova dimensione.
Dell’opera sono state tirate cento copie sotto la supervisione dell’autore che le ha numerate e firmate una ad una appena rilasciate dalla macchina tipografica azionata dalle esperte maestranze dell’Industria Grafica fondata a Salerno nel 1950 da Orazio Boccia, Cavaliere del Lavoro scomparso di recente al quale il Comune ha dedicato lo slargo che porta allo stabilimento.