Sentenza Europea sulla Terra dei Fuochi: svolta o cavallo di Troia?

La recente sentenza della Corte europea dei diritti umani sembra fare giustizia per decenni di silenzi e complicità sulla Terra dei Fuochi. Dopo l’indagine condotta dal commissario Roberto Mancini morto nel 2014 a causa di un tumore contratto proprio mentre indagava nei luoghi avvelenati, il fenomeno è diventato noto e riconosciuto. Ma non sempre alla gravità dei fatti sono seguite azioni repentine ed efficaci. Oggi, distanza di anni, grazie all’organismo europeo si parla nuovamente di “imminente rischio per la vita sufficientemente grave, reale e accertabile”, provocato “dallo scarico illegale, dall’interramento e/o abbandono incontrollato di rifiuti pericolosi, speciali e urbani, spesso inceneriti, effettuato nel corso di decenni”.

E’ Alessandro Magno, agente della Criminalpol, uno dei componenti del pool investigativo diretto dal commissario Mancini, a ricordarci che “Terra dei Fuochi” è molto di più che l’individuazione di un’area avvelenata.

1) Alessandro Magno, come avrebbe commentato questa sentenza Roberto Mancini?

Come avrebbe commentato? Sarebbe scoppiato a ridere per non piangere! La lunga filiera che ha concorso alla realizzazione della terra dei fuochi aveva compreso molto bene lo spessore e il potenziale di un uomo come il Commissario Roberto Mancini.

Da quest’altra parte invece è mancata una “vera e propria presa di coscienza”. Qualcuno aveva impedito questa consapevolezza; chi e perché? C’è chi ha capito, chi non ha capito e chi fa finta di non capire.

Era il 1994 quando il Comm. Mancini insieme alla sua squadra, iniziò un’indagine che farà vacillare il muro di connivenze utilizzato per anni dalle Ecomafie: un terremoto che porterà Mancini a diventare uno dei più grandi investigatori italiani. Le sue intuizioni investigative ci indicavano un percorso fattibile per superare e smascherare i responsabili di questo scempio: “abbiamo buttato nel cestino dell’indifferenziata una possibile svolta nella Terra dei Fuochi”.

Operazione Penelope”, è il nome dato alla sua indagine, che disvelerà il più grande business criminale della storia: il traffico illecito dei rifiuti.  A distanza di anni c’è stato un risveglio collettivo sui rischi nei contesti di criticità ambientali: nonostante gli sforzi per decomprimere il continuo danno ambientale e di salute, ha ripagato soltanto in parte sacrifici e fatiche di chi lottava.

Sono tantissime le persone che hanno incarnato questa battaglia in modo esemplare: qualcuno si è ammalato e anche morto. Altri invece, macchiandosi l’anima, hanno cavalcato l’onda emotiva di questa tragedia per interessi personali: “ogni epoca ha i suoi miserabili”.

C’è un’altra categoria di “personaggi” che considero interessante e che merita una maggiore attenzione: sono quelli che, approfittando del proprio ruolo, con disinvoltura hanno indossato l’abito del guerriero-risolutore. Nonostante non siano né gli uni né gli altri, sono riusciti nel loro intento senza subire nessun tipo di interferenza. Diffondere una notizia come inedita a seguito di convergenze investigative, amplifica il ruolo di chi la divulga e la sua credibilità. Il destinatario del messaggio seppur indignato per la notizia, focalizza il mittente come un punto di riferimento conquistandosi la piena fiducia. Tra chi invia il messaggio e chi lo riceve, ci si avvale di uno dei mezzi più potenti: la televisione.

Dov’è l’arcano? Nessuno scoop, sono notizie già conosciute dagli abitanti del posto e silenziate dagli addetti all’informazione su commissione. In questo modo si prendono due piccioni con una fava: divulgare una notizia che non si può più nascondere e farlo fare da una persona prescelta… il gioco è fatto.

Questo è soltanto un esempio; ogni riferimento a persone, fatti o cose e puramente casuale: la costruzione artefatta di questi personaggi, merita una lunga riflessione sul doppio ruolo rivestito. È questa la scuola del Comm. Mancini!

In Terra dei fuochi il nemico non è sempre visibile; la sua abilità sta nella capacità di mimetizzarsi in base alle circostanze. La Sagra della Monezza compie più di mezzo secolo, a cominciare dagli Anni 70’ è già operativa: un andirivieni di soldi e monnezza attraversano tutto lo stivale, ma nessuno si accorge di nulla. Il Made in Italy dei rifiuti speciali viene esportato e fatto conoscere anche all’estero. Esseri umani inghiottiti da una terra sempre più avvelenata da una parte; dall’altra, gli sfarzi e l’impunità degli Ecocriminali.

L’idea dei roghi è stato uno stratagemma dei “criminali eruditi” per confondere il vero disastro e far ricadere tutte le responsabilità a delinquenti senza scrupoli. I Fuochi sono la parte terminale di uno scempio che non ha precedenti. Da qualche anno, la raffica di incendi dolosi nei capannoni, imbottiti di rifiuti speciali, palesano un’azione di contrasto insufficiente: ci vogliono più risorse che non arriveranno mai. Ritorniamo alla sua domanda: questa sentenza? Di male in peggio!

2) L’Italia a due anni di tempo per adottare i provvedimenti imposti dalla Corte.

Le sentenze, che piacciano o no, non si discutono: il CEDU ci impone di risolvere cinquant’anni di monnezza sparsa in Campania entro due anni. I diritti umani sono inviolabili: al Parlamento Europeo, Alvise Pérez ricorda l’utilizzo di armi soniche contro i civili in Serbia così come in altre circostanze, ma in quell’occasione nessuna sentenza o ammonimento. Diceva il sommo poeta Trilussa: “la serva è ladra e la padrona  è cleptomane”.

Nell’attesa che il Parlamento Europeo si accerti delle altre gravissime violazioni dei diritti umani passate, presenti e future, ritorniamo in questo paese. La sentenza che riguarda l’Italia potrebbe creare un precedente molto pericoloso. Che cosa accadrà se entro quella data non saranno rispettati gli obblighi emanati da quella sentenza? La situazione in Campania è speculare ad altre regioni italiane. Qualora venisse applicato lo stesso principio di “violazione dei diritti umani” nelle regioni con accertate criticità ambientali, si dovrà applicare lo stesso provvedimento? La riqualificazione ambientale in Campania comporta una serie di interventi.

In parole semplici: si inizia una vera e propria indagine ambientale attraverso il monitoraggio di una zona più o meno vasta: individuato il sito, si traccia il suo perimetro e si analizza il terreno. Se le analisi superano certi parametri dobbiamo prendere tutte le precauzioni affinché cessi la sua pericolosità fino alla bonifica.

L’individuazione dei siti inquinati o potenzialmente tali, oggi con i mezzi a disposizione è molto più semplice, infatti c’è da precisare che molti siti sono già stati censiti. Sulle modalità di intervento e il tipo di bonifica da scegliere di un sito inquinato sono molto più cauto: chi stabilirà la priorità di un sito inquinato rispetto a un altro? Quali saranno i criteri nell’ aggiudicare l’appalto a una ditta o a un’altra?

Partendo dal terremoto degli Anni 80’ fino ad oggi, di inchieste finite sotto la lente di ingrandimento, i tribunali ne sono pieni. Montagne di faldoni pieni di carta che finiscono negli archivi ad accumulare polvere: tra rassicurazioni e promesse, se la storia si ripete, ci saranno altri faldoni che si aggiungeranno a quelli già esistenti?

Ricordiamo che qualora fossero utilizzati i fondi del famoso piano PNRR, dovranno essere restituiti dalle tasche degli italiani!  Il “Chi inquina paga”, al momento non è pervenuto.

La partenza dopo la sentenza non è stata una delle migliori: si leggeva “via alla mappatura dei terreni”, ma la prima cosa da fare per capire se un territorio è inquinato è analizzare l’acqua in falda e i pozzi, solo successivamente si fa la mappatura.

I test dovranno essere eseguiti rigorosamente da laboratori indipendenti e accreditati: questo non lo faranno mai. L’acqua in falda la dobbiamo immaginare come le vene che scorrono lungo il nostro corpo, si intrecciano e intersecano: in falda, l’acqua non si ferma ma scorre e fa perdere le proprie tracce. Che cosa accadrebbe se trovassimo una falda con i valori di soglia che superano quelli consentiti dalla legge? Che chiunque attinge l’acqua da quella falda, per esempio ai fini irrigui, non potrà più farlo. E come irrigherà i suoi terreni? E quella considerata potabile che non avrà i parametri dopo le analisi? Poi ci sono i pozzi, e sull’utilizzo delle acque dei regi lagni, no comment.

Oso immaginare quello che succederà da qui a qualche anno… “andrà tutto bene”, cosi dicevano: di certo non a noi!

3) Ma siamo sicuri che nel frattempo non siano state avvelenate altre aree del paese?

Nonostante gli impegni e gli sforzi di tutte le forze di Polizia messe in campo, saranno destinate comunque ad aumentare: ovviamente in che misura è un pronostico che nessuno può fare.

I rinvenimenti di rifiuti di ogni genere da parte delle forze di Polizia rivelano uno modus molto più celere e dinamico rispetto al passato. Questo continuo disastro avviene in gran parte dello stivale con particolare riferimento dove è maggiore il controllo delle organizzazioni criminali.

4) Qualche hanno fa la notizia che la Malesia è la nuova terra dei fuochi: brucia li la plastica del mondo intero, anche quella proveniente dall’Italia.

Repetita Iuvant. La terra dei fuochi non è la Campania ma tutta Italia: c’è chi voleva risolvere la storia della terra dei fuochi semplicemente cancellandone il nome o come qualcun’altro che voleva addirittura sostituire “Terra dei fuochi” con “Terra dei cuori” … Un tentativo di bonifica imbarazzante.

Tragicomico il video della rimozione delle ecoballe, fatto in alta definizione, dove si poteva ascoltare lo slogan: “dopo la rimozione di queste ecoballe, la terra dei fuochi sarà un ricordo”. Le ecoballe sono ancora lì, così come i rifiuti speciali, ed il tutto accompagnato dalla calda atmosfera dei fumi tossici dovuti ai roghi assassini.

Di terre dei fuochi il mondo ne è pieno. Far credere che si trovi soltanto in Campania è l’ennesimo attacco alla nostra economia: la terra dei Fuochi fa parte della graduatoria degli orrori che hanno accompagnato all’agonia il paese più bello del mondo.

Qualcuno si illude che prima o poi qualcuno arriverà a salvarci come successo in passato, ma hanno portato l’intelletto a un livello talmente basso che noi stessi inconsapevolmente scegliamo i nostri carnefici.

5) Insomma è come se questo processo non finisse mai, l’Italia, altri paesi, il mondo, siamo destinati a far crescere i nostri figli nei veleni?

A questa domanda dovrebbero rispondere “protetti e protettori”, sono loro che decidono.

Pensiamo alla galassia di prodotti in plastica: ce l’avevano spacciati per migliorare la vita sulla terra a basso costo. Oggi la plastica è uno dei maggiori problemi a livello globale: gli studi parlano della presenza di nano particelle in tutti gli organismi viventi. Non sono contro la plastica, in molti casi è utilissima, ma è l’abuso sconsiderato che se ne fa.

Quando andiamo a comprare un prodotto, dovremmo portare con noi dei contenitori: detersivi, saponi, olio ect. e riempirli direttamente sul posto: se non hai il contenitore il prezzo è maggiore.

Potremmo fare questo tentativo per eliminare molta più plastica, che anche se non è sufficiente, è già qualcosa.

Stessa cosa nei distributori automatici di acqua: ti porti la tua borraccia e fai rifornimento direttamente nel distributore, e cosi per tante altre cose. Non mi sembra che ci sia molta volontà se non slogan di facciata: il solito green washing.

6) Lei non ha mai smesso di parlare di Mancini e del suo operato. Gira per le scuole italiane e qualche settimana fa il suo nome insieme a quello del poliziotto Mancini sono entrati in una tesi di laurea.

Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta”, disse Ugo Foscolo.

Tutte le commemorazioni sono importanti: quella del Comm. Mancini (30 aprile 2014) viene ricordata ogni anno dinanzi alla sua tomba: tutto questo è meritevole ma non basta.

Dopo la sua morte ho cominciato a raccontare la sua storia che è anche la nostra: ho ereditato le tante ostilità che lo stesso Mancini aveva subito dopo la scoperta della Terra dei Fuochi. Negli anni portare avanti la sua memoria è stato un vero e proprio campo minato.

Indipendentemente dalla mia volontà, non si è fatto abbastanza per informare e formare le nuove generazioni sul versante ecomafie: ci sono anche qui delle responsabilità e ognuno di noi deve interfacciarsi con la propria coscienza.

Sono soddisfatto di me stesso per tutti i cuori che sono riuscito a conquistare in questo viaggio: la mia testimonianza è indolore nonostante racconti una tragedia. Non ho mai preteso di essere il detentore di verità assolute, ma la differenza tra chi come me che fa indagini, e chi le divulga per motivi professionali, è notevole.

Qualche tempo fa ci fu uno “strillone” che nel timore che potessi fargli ombra mi apostrofò come “comparsa che si spacciava per esperto della terra dei fuochi”. Questa esternazione denota una scarsa professionalità ed un’evidente bassezza morale.

L’altro giorno guardando un filmato sulla terra dei fuochi, si diceva che la scoperta della maggior parte dei rifiuti interrati la si doveva grazie alle dichiarazioni di un collaboratore di Giustizia, dimenticando o non conoscendo l’importanza delle dichiarazioni di Carmine Schiavone.

Oltre a questo si faceva un esplicito riferimento all’inventore delle Ecomafie condannato per disastro ambientale. Anche in questa occasione dimenticava o non sapeva che l’indagine diretta dal Comm. Mancini fu determinante per quella condanna.

Se qualcuno volesse iniziare ad approfondire meglio la storia della terra dei fuochi, questo modo di fare informazione non è di aiuto.  “Non confondiamo la semplicità con la semplificazione”.

Non amalgamatevi” questo è il grido e il messaggio del Commissario Mancini prima di morire: con la sua morte abbiamo perso un punto di riferimento essenziale.

La tesi di laurea che è stata dedicata al Comm. Mancini è stata fatta da una ragazza che vive in Campania: quando sono stato contattato ho provato una forte emozione.

Lei si chiama Clara, campana doc: nella sua tesi ho apportato soltanto qualche suggerimento e altre notizie non reperibili. A questa giovane ragazza va il mio riconoscimento e ringraziamento per la tesi coraggiosa sostenuta.

7) Non pensa che bisognerebbe instituire una cabina di regia nazionale, non solo monitorare in tutte le regioni fenomeni di inquinamento come quello della terra dei fuochi, ma anche per agevolare indagini sul territorio da parte di squadre speciali?

Una cabina di regia nazionale avremmo dovuto e potuto istituirla da anni: se lo avessimo fatto oggi la situazione non sarebbe così catastrofica. Nella parte finale del film Schindler’s List di Spielberg, ricordo la storica frase che pronunciò Schindler: “quante vite potevo salvare”. In Terra dei Fuochi, quante morti e funerali dovremo ancora vedere?

Le Dichiarazione di Rio a cui ha aderito anche l’Italia, nonostante l’estrema chiarezza sull’applicazione inerente al principio di precauzione, ha funzionato a intermittenza. Per colmare questa evidente anomalia, il passaggio successivo era quella di imporre tutta la responsabilità ai singoli cittadini per i cattivi stili di vita: dopo il danno la beffa.

Negare che stili di vita sbagliati ci possano far ammalare è impossibile, ma di fronte a una compressione ambientale così forte, non c’è stile di vita che tenga! Il primo determinante dello stato di salute di ogni essere vivente è l’ambiente.

Sulla gravissima situazione ambientale e sanitaria campana, avevamo messo a conoscenza le autorità nel lontano 1996: un dettaglio che può sfuggire anche ai migliori. Siamo nel 2025 e si parla ancora del famoso registro tumori in termini di “se”, “come”, “quanto”: questo è l’ennesimo tassello importante di questo puzzle.

Il monitoraggio sull’esenzione ticket 048 (malattie oncologiche) lo si poteva fare in tempo reale con un semplice click, seduti comodi e davanti a uno schermo: nome, cognome indirizzo e esenzione.

Attraverso la mappatura dei siti inquinati, si potevano incrociare i dati e verificare se in quel determinato territorio ci fossero cluster di patologie: il costo di questa operazione è “zero”.

Il passaggio successivo sarebbe stato raccogliere i dati e aspettare che qualcuno ci dicesse che “uno più uno fa due”. Sono tanti i medici che nel territorio campano si battono da anni con tutte le forze: il dottor Antonio Marfella è uno di questi,  ebbi il piacere e l’onore di conoscere durante un convegno come relatore.

In merito a delle squadre speciali, penso alla nostra squadra: noi di speciale non avevamo proprio nulla, eppure guardi dove siamo arrivati! Più che una squadra vista da fuori sembrava una banda di matti.

Nonostante qualche screzio interno che finiva prima di cominciare, eravamo una squadra nel senso letterale del termine, dove Mancini faceva da collante: c’è bisogno di persone motivate e coraggiose, il resto viene da sé.

8) Insomma ripetere l’esperienza del team Mancini capillarmente in Italia?

Dopo la formazione e le competenze, serve l’esperienza: quella fatta nella squadra di Mancini farebbe la differenza. Vuole sapere il segreto che ci a reso unici nella lotta alle Ecomafie? Nessuno, non lo riveli, è un segreto.

9) Ogni fine intervista le chiedo una battuta finale

Stavolta non mi viene in mente nulla, le posso soltanto raccontare un sogno fatto qualche giorno fa: intorno a un tavolo erano sedute delle persone molte eleganti e di spessore. In questo summit si compiacevano dei ricavi fatti con i rifiuti interrati e quelli fatti sparire con le navi a perdere. Spinti dal delirio di onnipotenza, parlavano di un nuovo business… sentii la parola “Green”.

Alessandro Magno

Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore: a Forcella i “Tazebao della legalità”

Domani la Biblioteca Annalisa Durante ed il Tavolo “Reading Forcella” del Patto per la lettura della città di Napoli celebreranno la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore con i “Tazebao della legalità nella Neapolis di ieri e di oggi”, biblioteche virtuali per letture accessibili attraverso QR code dedicati. L’iniziativa, calendarizzata tra le 16:30 e le 18:00, si svolgerà all’interno della Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato, nell’ambito della più ampia rassegna cittadina che avrà inizio alle 15,30 in piazza Mercato e si concluderà alle ore 19,00.

Numerosi gli scrittori, gli editori e gli attori attesi per la lettura ad alta voce di brani sul valore della polis nella Magna Grecia e sui diritti civili e i diritti negati nella città di Napoli, tra i quali Pier Antonio Toma, Nino Daniele, Aldo Putignano, Anna Copertino, Giusy Cimminiello, Pasquale Testa, don Franco Esposito, Maria Pia Cacace, Paquito Catanzaro, Anita Pavone e Silvana Guida. Altri autori saranno rappresentati dagli studenti dell’I.C. Confalonieri-Ristori, che hanno approfondito i loro racconti. Tra questi, “’A Bellissima di Leucolizia”, dedicata da Angela Iantosca ad Annalisa Durante, nel volume “Gli eroi di Leucolizia”, racconti sull’antimafia indirizzati ai bambini.

La consigliera regionale Roberta Gaeta, componente della commissione anticamorra, leggerà un brano sulla giustizia riparativa, tratto dal libro “Storie di un abbraccio”, alla presenza di Lucia Di Mauro, vedova della vittima innocente Gaetano Montanino, alla cui storia è dedicato il volume. “A Gaetano Montanino sarà dedicato uno spazio lettura per l’infanzia 0-6 anni proprio in piazza Mercato – ha dichiarato Giuseppe Perna, presidente dell’associazione Annalisa Durante – grazie ad un nuovo progetto Cepell che presenteremo il 23 aprile, con l’obiettivo di trasferire l’esperienza del “Polo 0-6 Annalisa Durante” alla costituenda “Rete cittadina della lettura 0-6 anni per la legalità”.

“Dobbiamo investire di più nella lettura sin dalla tenera età – ha proseguito Perna – per educare le nuove generazioni e supportare le relative famiglie, prevenendo le devianze criminali in cui i minori di Napoli rischiano di cadere ad un’età sempre più precoce. Per questo importante obiettivo chiederemo un maggiore impegno alle istituzioni locali e coinvolgeremo la Fondazione Polis della Regione Campania, da tempo impegnata su questo fronte”.

L’iniziativa metterà in rete questo nuovo progetto con i progetti “Xenia. Letture ad alta voce nella Magna Grecia” dell’associazione Mine Creative ed “Educare a Forcella” portato avanti con un ampio partenariato, rispettivamente sostenuti dal Cepell e dal Dipartimento per la famiglia della Presidenza del Consiglio, tra i cui partner vi è l’AIB – Associazione Italiana Biblioteche.

I brani letti durante la cerimonia saranno consultabili in rete inquadrando i QR Code presenti sullecopertine dei volumi, rielaborate in digitale dagli studenti dell’I.C. Confalonieri-Ristori sotto la guida della docente Nunzia Tancovi, della bibliotecaria Nunzia Pastorini e delle artiste Mila Maraniello e Giuliana Silvini, accessibili in rete all’indirizzo https://readingforcella.it/. Questa nuova opportunità consentirà la lettura delle storie direttamente dai propri smartphone grazie alle liberatorie rilasciate dagli autori e dagli editori partecipanti all’iniziativa. Un bel modo per la città di Napoli di promuovere la libera lettura e celebrare la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore.

Atitech, Premio di risultato da circa 1.000 euro ai lavoratori

Un premio di risultato pari a 1.000 euro circa per l’anno 2024: Atitech, la più grande azienda di manutenzione aeronautica presente sul mercato Emea (Europa-Medio Oriente-Africa) con quartier generale a Capodichino (Napoli), ha appena sottoscritto un accordo con le sigle sindacali campane Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Usb per garantire un riconoscimento in busta paga ai dipendenti per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. 
Intanto lo scorso 21 marzo è iniziato il confronto per il rinnovo contrattuale dei lavoratori del settore delle Manutenzioni Aeronautiche.
“Confidiamo che in tempi ragionevolmente brevi si possa giungere a un’intesa tra le parti che possa portare a un complessivo miglioramento sia per gli aspetti normativi che per quelli economici, alla luce dei precedenti confronti con l’interlocutore, il presidente Gianni Lettieri, che nel corso degli anni, di concerto con le Organizzazioni Sindacali ha saputo sempre trovare le giuste soluzioni”, scrivono i sindacati. Che ricordano come la Società napoletana abbia fatto fronte alle gravi crisi sopraggiunte negli ultimi anni, su tutte quella di Alitalia prima e della pandemia da Covid 19 poi, “garantendo sempre tutti i livelli occupazionali e rispettando le scadenze previste per paghe, anticipazioni degli emolumenti della cassa integrazione e integrazioni salariali previste per i lavoratori del trasporto aereo”. 
“Del resto, l’accordo raggiunto sul premio di risultato – proseguono i sindacati – è una ulteriore prova dell’attenzione aziendale verso i propri collaboratori. Auspichiamo quindi – concludono – che la stessa disponibilità possa essere riscontrata nell’ambito del confronto per il rinnovo contrattuale allo scopo di soddisfare le legittime aspettative di tutti i lavoratori”. 

Bgm Parfum, la linea napoletana di profumi di classe

Nasce da una scommessa tra due amici dopo un viaggio a Sharm el – Sheik il marchio Bgm – Parfum di Antonio Bastone e Alfonso Giugliano. Rapiti dal fascino delle fragranze arabe provate durante un soggiorno a Sharm el – Sheik i due amici hanno deciso di realizzare una linea ispirata a fragranze
gia’ note al pubblico ma formulate per avere una durata nel tempo e un carattere unico. “Crediamo che la bellezza naturale debba essere accessibile a tutti. Per questo offriamo fragranze di alta qualità ad un prezzo che ti sorprenderà. Regalati il lusso di sentirti bene con te stesso”, è la frase che si legge sul sito di BGM Parfum https://bgmparfum.com/ dove è possibile acquistare le 10 fragranze che non sono classificate per genere ma per gradimento : il piacere del profumo non ha sessualita’ e nemmeno eta’. Big Ben, Times Square, Grand Canyon, Niagara Falls, Tour Eiffel, Rambla, Sfinge, Colosseo,
Maschio Angioino, Citta’ perduta sono i 10 nomi scelti per un packaging di classe e raffinato per flaconi in vetro trasparente con forma rotondeggiante e tappo nero. E’ in arrivo una nuova linea Aetheria, Aurora ed Erosia che sorprendera’ gli appassionati sempre alla ricerca di nuove esperienze olfattive. I progetti in cantiere sono moltissimi sia per quanto riguarda eventi che collaborazioni .

Mercati in Calo: Il Dollaro Affonda e le Incertezze Politiche Sconvolgono Wall Street

 

Lunedì, i mercati statunitensi hanno chiuso in netto ribasso, con il dollaro che ha subito un crollo significativo, mentre gli investitori cercavano di orientarsi in un clima di crescente incertezza legato ai dazi e alla controversa missione del presidente Donald Trump per estromettere il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.

Il Dow Jones ha registrato una perdita di 972 punti, equivalente al 2,48%, mentre l’S&P 500 ha chiuso con un calo del 2,36%. Il Nasdaq Composite, noto per la sua forte concentrazione di titoli tecnologici, ha visto un decremento del 2,55%. Nonostante un leggero recupero nel pomeriggio, i tre principali indici hanno continuato a scivolare per gran parte della giornata, segnando un inizio settimana difficile.

La svendita è stata generalizzata, con quasi tutte le aziende del Dow Jones e dell’S&P 500 che hanno chiuso in rosso. Questo trend negativo ha portato i principali indici a una settimana in ribasso, con prospettive cupe per il mese, che si preannuncia come il peggiore dal 2022.

In un contesto di turbolenza, l’indice del dollaro statunitense, che misura la forza del dollaro rispetto a sei valute estere, ha subito un crollo di oltre l’1%, toccando il livello più basso degli ultimi tre anni. Questo calo evidenzia le preoccupazioni degli investitori riguardo alla stabilità economica e alle politiche monetarie future.

L’ansia di Wall Street è aumentata dopo che Trump ha attaccato Powell su Twitter, affermando che il suo “licenziamento non arriverà mai abbastanza in fretta!” Il presidente ha criticato duramente Powell per la sua riluttanza a tagliare i tassi di interesse, un tema già sollevato in passato. Le tensioni si sono intensificate ulteriormente in un contesto in cui la Banca Centrale Europea ha deciso di abbassare il suo tasso di interesse di riferimento, evidenziando le differenze nelle politiche monetarie tra le due regioni.

La situazione attuale lascia molti interrogativi su come si evolverà il panorama economico negli Stati Uniti, con gli investitori che osservano attentamente le mosse della Fed e le dichiarazioni di Trump. Resta da vedere come queste dinamiche influenzeranno i mercati nei prossimi giorni, mentre la volatilità continua a dominare l’orizzonte economico.

L’Addio a Papa Francesco: Un Eredità di Amore e Servizio

 

Questa mattina, il mondo è stato scosso dalla triste notizia della morte di Papa Francesco, annunciata dal camerlengo, il cardinale Kevin Farrell, nella Cappella di Casa Santa Marta. Accanto a lui, il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, il Sostituto mons. Edgar Pena Parra e il Maestro delle Cerimonie mons. Diego Ravelli hanno condiviso il profondo dolore di milioni di fedeli.

Le parole di Farrell risuonavano con commozione: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina, il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre.” Un momento toccante che ha segnato la fine di un pontificato dedicato con passione al servizio della Chiesa e dell’umanità.

Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, ha dedicato la sua vita a promuovere i valori del Vangelo, con un focus particolare sui più poveri e emarginati. La sua chiamata a vivere con fedeltà, coraggio e amore universale ha ispirato una generazione di credenti a mettere in pratica le sue parole. Il suo impegno per la giustizia sociale, la pace e l’ecologia ha lasciato un segno indelebile nella Chiesa e nel mondo intero.

Farrell ha proseguito: “Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino.” Questo appello alla misericordia riflette la missione di un Papa che ha sempre cercato di avvicinare la Chiesa al cuore della gente, rompendo le barriere e promuovendo un dialogo aperto e inclusivo.

La sua morte segna la fine di un’epoca, ma il suo messaggio continuerà a vivere nei cuori di coloro che hanno ascoltato le sue parole e seguito il suo esempio. La Chiesa cattolica si prepara ora a un nuovo capitolo, ma l’eredità di Papa Francesco rimarrà una guida per il futuro, un invito a continuare a lavorare per un mondo migliore, più giusto e più amorevole.

Benevento: Il Sannio Consorzio Tutela Vini propone due iniziative all’insegna della sostenibilità

Il progetto pilota SANNIO_SOSTENIBILE, ideato dal Sannio Consorzio Tutela Vini e teso a promuovere e certificare la sostenibilità del settore vitivinicolo sannita, trova nuovo slancio attraverso due iniziative. La prima, riguarda un incontro seminario della Sannio Academy con il Professor Ettore Capri, che relazionerà sul modello ideato dall’ente consortile sannita, appuntamento in programma per mercoledì 23 aprile 2025 alle ore 15:00 presso la sala convegni Vetrone palazzo Coldiretti in Benevento.

Capri è professore ordinariodell’Università di Piacenza, Dipartimento di Scienze e tecnologie alimentari per una filiera agro-alimentare sostenibile (DiSTAS) e, da oltre trent’anni, svolge attività di ricerca e formazione, in Italia e all’estero, sulla sostenibilità dei prodotti agro-alimentari. Negli ultimi tempi ha promosso l’approccio integrato basato sulla valutazione del rischio per l’uomo attraverso programmi attivi nel settore del vino, della carne e di altri prodotti alimentari.

La seconda iniziativa, invece, rivolta ai responsabili risorse umane di aziende vitivinicole e ai proprietari di piccole e medie aziende agricole, sarà in programma il 28 aprile prossimo dalle ore 15:00 alle ore 18:00 e riguarderà un corso di formazione sul tema “Reclutamento e lavoro equo nel settore vitivinicolo italiano: reclutare manodopera in modo responsabile e mitigare i rischi di sfruttamento lavorativo sono pratiche sempre più importanti a livello globale, anche nel settore vitivinicolo”.

L’incontro, sponsorizzato dai tre principali Monopoli scandinavi (Systembolaget, Vinmonopolet e Alko) e organizzato da Equalitas insieme ad all’agenzia londinese Stronger2gether, ha l’obiettivo di supportare le aziende vitivinicole nell’implementazione di sistemi di gestione responsabile della manodopera (politiche, procedure, registri, comunicazione, formazione e monitoraggio) con un particolare riferimento all’imminente Direttiva Europea sulla Due Diligence.

Il corso sarà aperto dai saluti istituzionali di: Libero Rillo, Presidente Consorzio Tutela Vini del Sannio; Ciro Giordano, Presidente Consorzio Tutela Vini Vesuvio; Cesare Avenia, Presidente Consorzio Tutela Vini Caserta; Nicola Matarazzo, Consulente di direzione.

Il progetto pilota SANNIO_SOSTENIBILE, nasce dalla considerazione che gli impatti delle attività agricole vanno oltre i confini dei campi coltivati, poiché riguardano il benessere dei lavoratori e la salute dei consumatori, il coinvolgimento delle comunità locali, la valorizzazione del territorio circostante e la conservazione delle risorse naturali.

Caserta, il ministro Giuli e la presidente Pignetti inaugurano Largo Olivetti nell’area industriale

Ieri mattina nell’area industriale di Marcianise, il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha svelato la targa di “Largo Roberto Olivetti”, figlio primogenito di Adriano, pioniere nello sviluppo dell’elettronica professionale in Italia, la cui produzione ha trovato continuità nell’ex stabilimento di Marcianise.

Dopo i saluti del Sindaco di Marcianise, AntonioTrombetta, che ha ricordato come il complesso industriale ex Olivetti realizzato nel 1970 da Marco Zanuso ed Eduardo Vittoria “fosse non solo un luogo di lavoro ma anche di crescita, di impegno civile e sociale”, è intervenuta la Presidente del Consorzio Asi Caserta Raffaela Pignetti: “L’ex Olivetti è un simbolo del glorioso passato industrialedi questa terra, dell’eccellenza produttiva e tecnologica che ha lasciato un’eredità profonda nel tessuto economico e sociale, un patrimonio produttivo e culturale che merita di essere recuperato con la stessa intelligenza e lungimiranza con cui è stato concepito – ha dichiarato la -. Oggi, grazie al lavoro sinergico tra istituzioni e alla presenza del Ministro Giuli, questo luogo torna al centro di una nuova visione di sviluppo. Oggi celebriamo un atto profondamente simbolicoe lo facciamo con la consapevolezza che solo unendo le forze – tra istituzioni, enti locali, associazioni, università, imprese – possiamo costruire uno sviluppo autentico, sostenibile e duraturo”.  

“Con la celebrazione di Olivetti evochiamo l’idea di una fabbrica illuminata – ha esordito il Ministro Giuli – celebriamo le biblioteche, gli asili nido aziendali, il congedo di maternità, l’assistenza sanitaria gratuita. Olivetti ha coniugato la produttività ai diritti sociali e quando dedichiamo un luogo pubblico a Roberto Olivetti, per il suo contributo allo sviluppo economico industriale, garantiamo che questo ricordo sia una testimonianza che tramandiamo. Quando dichiariamo questo complesso un bene culturale, e parte integrante del patrimonio italiano, stiamo compiendo un atto di tutela di un’area di straordinario valore storico architettonico, un atto di salvaguardia di una storia virtuosa. Questa non era solo una fabbrica, ma un modello di vita e di bellezza”.

Alla manifestazione era presente anche una delegazione del museo Adriano Olivetti di Caserta ed ex dipendenti dello stabilimento di Marcianise.

Professionisti della sostenibilità energetica: stage in Graded

Tecnici altamente qualificati per la gestione della sostenibilità energetica: Its Energy Lab, Istituto Tecnico Superiore riconosciuto e autorizzato dal Miur e dalla Regione Campania ad erogare istruzione superiore post-diploma professionalizzante non universitaria, si prepara a lanciare un nuovo percorso biennale di eccellenza. Si è tenuta presso l’istituto tecnico statale “Luigi Galvani” di Giugliano in Campania la presentazione del bando alla presenza di aziende partner che ospiteranno gli studenti per stage e tirocini. Graded, società napoletana del settore energetico, tra i soci fondatori dell’Its, ha preso parte all’evento con il responsabile dell’area Ricerca e Sviluppo, Claudio Miranda che ha illustrato alla giovane platea i principali progetti di efficientamento energetico portati avanti dall’azienda, in linea con il percorso formativo dell’istituto. Presenti per l’Istituto tecnico superiore il presidente Gabriele Fasano, i componenti del Cda e del Cts, e per Graded Maria Assunta Cestaro dell’area R&D.
La formazione dell’Its si concretizza in percorsi della durata di due anni in grado di specializzare e qualificare giovani pronti ad entrare nel mercato del lavoro come tecnici esperti di efficientamento energetico, sistemi di gestione dell’energia, edilizia sostenibile, nonché di progettazione integrata Bim (Building Information Modeling) -oriented e di riqualificazione di manufatti edili civili e industriali, in un’ottica di ottimizzazione degli impianti e dei consumi energetici. I corsi consentono di ottenere un diploma di Istruzione Tecnica Superiore pari al livello V dell’European Qualification Framework (EQF 5), riconosciuto in Italia e in Europa.
L’offerta formativa è caratterizzata da un percorso biennale di durata complessiva pari a 1.800 ore, di cui 1080 di attività d’aula e di laboratorio (finalizzate a trasferire conoscenze teoriche e competenze tecnico-pratiche anche mediante l’utilizzo di macchinari e software di progettazione utilizzati dalle aziende del settore) e 720 di tirocinio, realizzabili presso aziende partner o appartenenti comunque all’area dell’efficienza energetica e dell’edilizia sostenibile.
Ciascun percorso è rivolto a un massimo di 24 giovani di età ricompresa tra i 18 e i 35 anni. La frequenza al corso è obbligatoria e gratuita.

Il ministro Giuli inaugura Largo Olivetti nell’agglomerato Asi di Marcianise

Venerdì 18 Aprile alle ore 11, il Ministro della Cultura Alessandro Giuli inaugurerà Largo Roberto Olivetti nello spazio antistante l’ex complesso industriale Olivetti, Asi di Marcianise-Strada Provinciale Tavernette. Interverranno: il Sindaco di Marcianise, Antonio Trombetta, la Presidente del Consorzio ASI Caserta Raffaela Pignetti e il Capo Dipartimento per la tutela del patrimonio culturale, Luigi La Rocca.

L’iniziativa rientra nelle attività avviate nel percorso di recupero e riqualificazione di uno dei più significativi opifici della Terra di Lavoro, oggi riconosciuto bene culturale, emblema del patrimonio industriale italiano, dell’impegno sociale e civile di Adriano e Roberto Olivetti per lo sviluppo territoriale.