Nella quiete dell’Alto Casertano, dove il tempo sembra essersi fermato tra antichi casolari e colline verdeggianti, Ruviano si prepara a vivere tre giorni magici all’insegna del cinema. Dal 23 al 25 maggio 2025, il borgo accoglierà il Ruviano International Film Festival organizzato da BOZ – Produzioni Artistiche APS, un evento pensato per dare voce a registi emergenti e celebrare la potenza narrativa del grande schermo. Non è la prima volta che la luce dei riflettori si posa su questi luoghi. Chi conosce la storia del cinema ricorderà che proprio tra queste strade, nel 1955, venne girato un frammento de “La Bella Mugnaia”, con Sophia Loren e Marcello Mastroianni diretti da Mario Camerini. Giusto settant’anni dopo, Ruviano torna a essere un set a cielo aperto, questa volta per raccontare storie nuove.

Venerdì 23 maggio, si alza il sipario. La giornata si apre con un laboratorio di fotografia cinematografica guidato da Massimo Accarino, dove i partecipanti impareranno a catturare la luce e l’atmosfera unica di questo territorio. Mentre nella sala del Museo Civico si discute di inquadrature e contrasti, il paese inizia a vibrare di attesa. Al calar del sole, la piazza si illumina. Red carpet, musica e la solenne apertura ufficiale danno il via alla kermesse. Sul maxischermo scorrono i primi cortometraggi in concorso, storie di inclusione sociale e identità, mentre al saluto del sindaco Angelo Coppola seguiranno quelli di altre autorità locali e ospiti. A chiusura, due film fuori concorso proiettati sotto le stelle, perché il cinema, qui, è prima di tutto condivisione.

Sabato 24 maggio: tra arte e natura. La giornata inizia all’aria aperta, con una passeggiata di trekking a cura di Alessandro Santulli. Nel pomeriggio, il borgo continua a trasformarsi in una grande scuola di cinema: c’è chi impara i segreti della recitazione con Agostino Chiummariello, chi si immerge nelle tecniche di regia con Ludovino Di Martino, e chi, semplicemente, si lascia incantare da una visita teatralizzata tra vicoli, cantine storie antiche. La sera, il ritmo si fa più vivace. Dopo un talk show sul cinema indipendente, la musica del Coro Sui Generis riempie la piazza con melodie che sembrano colonne sonore. Poi, ancora proiezioni, ancora emozioni: i migliori corti e documentari in gara, le motivazioni delle giurie, e quell’atmosfera unica che solo un festival può regalare.

Domenica 25 maggio: il gran finale. L’ultimo giorno è un susseguirsi di momenti indimenticabili. Si inizia con gli ultimi laboratori, quasi un arrivederci alla prossima edizione. Nel pomeriggio, una nuova visita teatralizzata svela angoli nascosti del paese, mentre al tramonto arriva un ospite d’eccezione Rosario Gallone, che presenta il suo libro “Storia del Black Cinema”, un viaggio nella cinematografia spesso dimenticata. Poi, il clou: il red carpet finale, le premiazioni, i discorsi commossi dei vincitori. I migliori cortometraggi, animazioni e documentari ricevono il loro riconoscimento, mentre il pubblico applaude sotto un cielo stellato. A chiudere il cerchio, un elegante brindisi nella Tenuta Petra, tra risate, promesse e la certezza che, per tre giorni, Ruviano è stata davvero la capitale dei cinema.

Trasformeremo Ruviano in un crocevia di creatività – dichiarano gli organizzatori – Tre giorni per scoprire talenti, confrontarsi con i professionisti del settore e vivere il cinema come esperienza collettiva. Un ringraziamento speciale va alla comunità di Ruviano, alle istituzioni e a tutti i partner che hanno reso possibile questa avventura. Il cinema è arte che unisce, e qui, tra queste colline, lo faremo insieme.”

 

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