Archivi categoria: Primo piano

Il primo piano, tutte le notizie e le news più importanti, che meritano di avere la massima visibilità nel nostro sito per mantenervi sempre aggiornati. I nostri giornalisti vi presenteranno le notizie in primo piano di qualunque tema al centro del layout del nostro sito.

“Siete fascisti”. Così la sinistra continua a perdere elezioni ed elettori

Fascista! Si vabbè… Sembra di rivivere lo scambio di accuse tra Fanfani e la sinistra in parlamento nel 1958. Fanfani rispose: “Un giorno verrò qui con l’elenco di tutti i fascisti che ci sono tra di voi”.

Oggi, per la sinistra italiana, se non ti proclami pubblicamente antifascista sei automaticamente un fascista. Che cretinata!

L’attenzione è tutta concentrata su questo, mentre l’inflazione e la instabilità geopolitica mettono a dura prova la nostra economia. Il deficit vola al 7,4%, il più alto d’Europa fa sapere Eurostat, mentre la Corte dei Conti avverte che situazioni debitorie eccessive espongono il sistema economico a rischi di instabilità.

Schlein, Fratoianni e intellettuali (e pseudo-intellettuali) vari discutono appassionatamente di Costituzione e antifascismo (benissimo!), disinteressandosi dei problemi reali che vivono gli italiani e che il Governo riesce a nascondere con l’abilità di chi fa il gioco delle tre carte nei pressi della stazione centrale di Napoli.

Come il riarmo, con la prospettiva di arrivare in Italia al 2/% del PIL per le spese militari. Che importa se l’Italia è ultima nella classifica Ue per tasso di occupazione femminile?

Il bello, poi, è che La Repubblica, La Stampa, Il Corriere della Sera, anziché occuparsene, impegnano pagine e redattori per scavare nei pensieri fascisti e pseudo-fascisti di chi non va in televisione a dire che è antifascista. E nel mentre nel Canale di Suez, a gennaio le entrate sono dimezzate (46% in meno, da 804 a 428 milioni di dollari) a causa della crisi del Mar Rosso. Ma lo scrive Shipping Magazine, mica lo trovi sui nostri principali quotidiani e mica lo denuncia la sinistra! E le navi che trasportano merci, sia quelle che importiamo che quelle che esportiamo, devono circumnavigare l’Africa per evitare il canale di Suez, con un aggravio di costi che, a cascata, pesa sulle famiglie.

Né la sinistra ha imparato qualcosa dopo la sconfitta in Abruzzo e poi con la brutta figura, e la successiva batosta, rimediata in Basilicata; né la stampa “anti-regime” ha rimodulato la narrazione finendo per danneggiare proprio chi avrebbe voluto sostenere. Da qui all’8 giugno un cambio di rotta è difficile ma non impossibile.

Europa al Centro del Cambiamento Climatico: Temperature in Rapida Ascesa e Impatti Drammatici

L’Europa è il continente che sta riscaldando più rapidamente, con temperature che aumentano a circa il doppio della media globale. Il rapporto “Stato europeo del clima 2023″ di Copernicus e dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) indica che i tre anni più caldi si sono registrati a partire dal 2020, con gravi impatti sulla salute e l’economia. La mortalità legata al caldo è aumentata del 30% negli ultimi 20 anni.

Nel 2023, i disastri climatici hanno causato numerosi morti: 63 per tempeste, 44 per inondazioni e 44 per incendi. Le perdite economiche sono stimate in oltre 13,4 miliardi di euro. L'”estate prolungata” ha visto ondate di calore, incendi e siccità, ma anche un record nella produzione di energia da fonti rinnovabili al 43%.

Tuttavia, il clima è stato imprevedibile, con giugno che è stato il più caldo nell’Europa nord-occidentale, mentre nelle aree mediterranee le precipitazioni sono state ben superiori alla media. Le condizioni estreme continuano a intensificarsi, mettendo a rischio la salute delle persone e causando danni significativi.

Drammatico Omicidio a Esino Lario: Assessore Ucciso con un Falcetto da Giardinaggio, Arrestato il Vicino di Casa

La tranquilla comunità di Esino Lario, un piccolo centro montano nel Lecchese, è stata scossa da un evento tragico che ha lasciato tutti senza parole. Pierluigi Beghetto, 53 anni, consigliere comunale e assessore nel paese, è stato ucciso questa mattina con un falcetto da giardinaggio dopo un litigio con il vicino di casa. L’assalitore, Luciano Biffi, un sessantenne musicista di strada, è stato arrestato poco dopo il delitto.

L’incidente si è verificato in via Verdi, poco prima delle nove del mattino. Secondo le prime ricostruzioni, Beghetto è stato dapprima aggredito con una mattonella e poi colpito più volte con il falcetto, provocandogli ferite gravissime e letali. L’assessore è morto sul posto, prima che i soccorritori potessero intervenire.

La causa scatenante del conflitto sembra essere stata una discussione relativa a problemi di vicinato, con oggetti lasciati nel posto sbagliato. Si parla di tubi che sconfinavano nel giardino altrui, ma i dettagli sono ancora oggetto di indagine. Il dissapore tra Beghetto e Biffi sembrava andare avanti da tempo, e il tragico epilogo ha sconvolto l’intera comunità.

Beghetto era originario di Usmate Velate, in provincia di Monza e Brianza, e aveva una seconda casa a Esino Lario, dove era molto attivo e conosciuto. Di professione elettricista, aveva una passione per l’apicoltura, con l’azienda agricola Ape Montana. Era anche un volontario del gruppo antincendio locale e si impegnava per gli impianti da sci. La sua morte lascia una moglie e due figli di 17 e 23 anni.

Il sindaco di Esino, Pietro Pensa, ha espresso il suo dolore per questa tragedia, dichiarando: “Una vicenda tragica che scuote tutti”. Ha proclamato il lutto cittadino e ha annullato tutte le manifestazioni previste nei giorni successivi. I carabinieri del Comando provinciale di Lecco e il sostituto procuratore di turno hanno avviato le indagini per ricostruire l’accaduto e inquadrare la personalità dell’arrestato.

Questo tragico episodio ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sulla crescente tensione nei rapporti di vicinato. In una comunità così piccola, il fatto che una discussione possa sfociare in un omicidio è un duro colpo per tutti. La comunità di Esino Lario è ora impegnata a elaborare il lutto e a sostenere la famiglia di Pierluigi Beghetto in questo momento difficile.

Calzona: “Responsabilità mia, inconcepibili questi avvii”

“La responsabilità è mia. Ci siamo consegnati nelle mani dell’Empoli che sapevano esse assatanato”. Così il tecnico del Napoli Francesco Calzona, dopo la sconfitta contro l’Empoli. “È la testa che non funziona – aggiunge -. I test che facciamo settimanalmente parlano di una squadra che sta bene. Questa squadra si porta dietro scorie di un’annata balorda. Io sto provando anche con mezzi duri a scuoterla. Pensavo di poter fare di più. Adesso dobbiamo lavorare. Starò addosso ai giocatori. Siamo in debito con una città intera. E con la società perché il club ci paga. Bisogna essere uomini e professionisti. E non possiamo terminare il campionato così”. Per Calzona “non ha funzionato l’approccio alla partita che è stato feroce fa parte dell’Empoli, noi siamo entrati molli in campo, non abbiamo affondato, siamo stati timidi, è inconcepibile”. Sulla possibilità di raggiungere la Champions per l’allenatore del Napoli “se le perdiamo è difficile pensare di arrivare a questo traguardo, dobbiamo cercare di onorare la maglia, dare di più, entrare in partita prima. C’è un dato sconcertante: siamo la squadra che ha segnato di meno nei primi 15 minuti, non abbiamo mai un approccio come si deve, l’Empoli lo ha avuto ed ha vinto la partita. Siamo anche troppo leziosi, nel primo tempo pure col possesso di palla lo siamo stati, questa mancanza di rabbia nel riconquistare palla ce la portiamo dietro da quando sono arrivato io, la colpa è la mia, non sono riuscito a comunicargli il concetto importante della riconquista della palla. Nel secondo tempo non abbiamo mai tirato in porta, siamo leggibili, è un peccato perchè la squadra ha qualità. La colpa è mia. Le vicissitudini del Napoli di quest’anno sono note, non pensavo di trovare una situazione così, giocando ogni tre giorni qualche magagna l’abbiamo nascosta, però questa squadra deve fare di più”. Calzona si rivolge anche ai tifosi: “Chiedo scusa ai tifosi del Napoli, a quelli che ci seguono in trasferta e fanno sacrifici per sostenerci, domenica avevamo 51mila tifosi allo stadio, la contestazione ci sta tutta e la dobbiamo accettare. I tifosi del Napoli fanno contestazioni equilibrate e posso solo ringraziarli e chiedere scusa per questo finale di stagione non bello”.

Calcio a 5: Benevento conquista la promozione in Serie A

Storica promozione per il Benevento 5: con la vittoria per 6-2 sul Città di Melilli terzo in classifica, conquista al PalaTedeschi la promozione nella Serie A del calcio a 5 con una giornata di anticipo. Pienissimo il palazzetto di via Rivellini, colorato interamente di giallorosso per l’occasione. Tante le istituzioni presenti, così come ha assistito all’attesissimo match anche la squadra del Benevento calcio, con l’allenatore Gaetano Auteri e la dirigenza. Alla sirena è esplosa la festa con cori e foto. Il Benevento 5 passa subito in vantaggio con Milucci e chiude la prima frazione sul 3-0 (Lolo Suazo, De Crescenzo). Anche la ripresa è vincente: vanno a segno Arvonio e ancora De Crescenzo, mentre Imparato sigla la rete del 6-1. Nel mezzo il gol ospite firmato Ique, che timbra nel finale la doppietta per il definitivo 6-2. Con questa vittoria i giallorossi di mister Centonze mantengono la distanza di 5 punti dal Manfredonia, vittorioso in Molise, e prossimo avversario nell’ultima giornata di regular season.

Napoli: Traghetto “Isola di Procida” Urta Contro Banchina al Molo Beverello, 29 Feriti

Un incidente sconcertante ha scosso Napoli al Molo Beverello, dove il traghetto veloce “Isola di Procida” ha urtato violentemente la banchina durante le operazioni di ormeggio. L’evento è avvenuto mentre la città ospitava il G7 dei ministri degli Esteri, proveniente da Capri. Il traghetto trasportava diverse centinaia di passeggeri, tra cui molti stranieri, quando l’incidente ha ferito una trentina di persone, fortunatamente nessuna in condizioni critiche, tutte classificate come codice giallo o verde.

Le operazioni di soccorso sono state immediate, con il personale medico del 118 che ha prestato assistenza ai feriti sul posto e trasportato alcuni di loro negli ospedali più vicini, principalmente per traumi maxillo-facciali. L’impatto è stato così violento che molti passeggeri, quasi tutti in piedi al momento dell’incidente, sono caduti a causa della forza dell’urto.

Secondo la compagnia di navigazione, l’incidente è stato probabilmente causato da un problema tecnico. La società ha assicurato di attivare tutte le procedure di assistenza previste per i passeggeri e di collaborare pienamente con le autorità marittime per stabilire le cause dell’incidente. Sul posto sono giunti anche gli uomini della Capitaneria e della Polizia di Stato per gestire la situazione.

Le prime ipotesi suggeriscono che una folata di vento possa essere stata la causa dell’incidente. Nonostante le condizioni meteo segnalassero onde alte e raffiche di vento, la navigazione era considerata praticabile. Tuttavia, durante l’attracco al Molo Beverello, una improvvisa raffica di vento potrebbe aver destabilizzato la nave, causando l’incidente.

Le indagini sono ancora in corso per chiarire completamente la dinamica dell’evento. In questo momento, l’attenzione è rivolta al benessere dei passeggeri coinvolti e alla determinazione delle cause dell’incidente per garantire la sicurezza delle future operazioni portuali.

Rischio Guerra Nucleare in Ucraina Dopo Attacco al Radar Russo: Putin Decreta Cosa Potrebbe Seguire

L’Ucraina ha potenzialmente oltrepassato una delle linee rosse della Russia dopo un presunto attacco di droni contro una stazione radar russa. Secondo Newsweek, questo potrebbe portare a una risposta nucleare da parte di Mosca. L’attacco, avvenuto il 11 aprile, ha preso di mira una stazione radar nella città di Kovilkino, situata nella Repubblica di Mordovia, a circa 360 miglia dal confine ucraino. Questa stazione radar fa parte della rete di ricognizione e allarme rapido della Russia per attacchi aerospaziali.

Secondo fonti della rivista statunitense, i risultati dell’attacco sono ancora in fase di valutazione. Mentre i media ucraini riportano danni all’edificio che controlla il sito, le autorità russe hanno dichiarato di aver abbattuto due droni. La minaccia di un attacco nucleare viene ora considerata reale, poiché l’Ucraina avrebbe potuto superare una delle condizioni che giustificano l’uso di armi nucleari da parte della Russia, come stabilito da un decreto presidenziale del 2020.

Queste condizioni includono l’uso di armi nucleari da parte del nemico contro i territori russi o i suoi alleati, nonché l’impatto del nemico su strutture statali o militari critiche della Russia, il cui fallimento porterebbe all’interruzione delle azioni di risposta delle forze nucleari. Finora, la minaccia di un’escalation nucleare è stata utilizzata come strumento di pressione da parte della Russia per ostacolare gli aiuti occidentali all’Ucraina e ottenere concessioni politiche e territoriali da Kiev.

Nonostante le tensioni, gli Stati Uniti non hanno ricevuto segnali che la Russia stia preparando un attacco nucleare. Mosca ha finora risposto con armi convenzionali agli attacchi ucraini, ritirando le forze in posizioni più sicure anziché intensificare il conflitto. Tuttavia, il rischio di una guerra nucleare rimane un’ombra costante sul conflitto in corso in Ucraina, con entrambe le parti consapevoli delle catastrofiche conseguenze di un tale scenario.

Verdetto Atteso Oggi per Casa Montecarlo: Procura Chiede 8 Anni per Fini

Oggi è il giorno in cui verrà emessa la sentenza del processo riguardante Casa Montecarlo, un caso che ha coinvolto Gianfranco Fini. La procura di Roma ha richiesto una pena di otto anni di reclusione per l’ex presidente della Camera, imputato insieme alla compagna Elisabetta Tulliani, per la controversa operazione di compravendita di un appartamento a Montecarlo, risalente al 2008, lasciato in eredità dalla contessa Annamaria Colleoni ad Alleanza Nazionale. I pm hanno inoltre chiesto una condanna a 9 anni per la compagna di Fini, Elisabetta Tulliani, e a 10 anni per il fratello Giancarlo Tulliani. Nel corso del processo, si contesta il solo reato di riciclaggio dopo che l’accusa di associazione a delinquere, precedentemente contestata ad altri imputati ma non a Fini, è stata dichiarata prescritta.

Nel corso di un’udienza precedente, il 18 marzo, Elisabetta Tulliani ha rilasciato una dichiarazione in cui ha sostanzialmente scaricato il fratello. Ha ammesso di aver nascosto a Gianfranco Fini la volontà di suo fratello di acquistare la casa a Montecarlo e di non aver mai comunicato a Fini la provenienza dei fondi, credendo che fossero di suo fratello. Ha definito il comportamento di Giancarlo Tulliani come una delle più grandi delusioni della sua vita, sperando di aver contribuito alla ricerca della verità con la sua testimonianza.

L’Avvocatura dello Stato ha invece richiesto l’assoluzione per Fini. Inizialmente, nel processo erano coinvolte anche altre persone, tra cui Francesco Corallo, noto come il “re delle Slot”, e il parlamentare Amedeo Laboccetta. Tuttavia, la prescrizione delle accuse è scattata per loro in seguito a una decisione dei giudici lo scorso 29 febbraio. Secondo l’accusa iniziale della Procura di Roma, i membri dell’associazione a delinquere mettevano in atto il riciclaggio di centinaia di milioni di euro, evadendo le tasse. Si ritiene che questi fondi, una volta riciclati, siano stati utilizzati da Corallo per attività economiche e finanziarie, nonché per operazioni immobiliari che hanno coinvolto i membri della famiglia Tulliani.

Il coinvolgimento di Fini nell’inchiesta è legato al suo presunto rapporto con Corallo, che secondo la Procura sarebbe alla base del patrimonio dei Tulliani. Questi ultimi avrebbero ricevuto ingenti somme di denaro su propri conti correnti, riconducibili a Corallo e destinate alle operazioni economiche dell’imprenditore. Fini ha dichiarato che questa vicenda è stata la più dolorosa per lui, affermando di essere stato ingannato da Giancarlo e Elisabetta Tulliani. Ha affermato di aver scoperto solo anni dopo che il proprietario della casa era Giancarlo Tulliani e di aver interrotto i rapporti con lui una volta appreso la verità.

L’inchiesta su Casa Montecarlo ha avuto inizio in seguito a una campagna mediatica nel 2010, a seguito della rottura tra Fini e Silvio Berlusconi. La divisione si è consumata durante un’assemblea del Pdl, quando Fini ha criticato Berlusconi per il suo atteggiamento nei confronti della magistratura. Questo episodio segna l’inizio della fine per il Pdl e per il governo Berlusconi. Fini ha poi fondato Futuro e Libertà, ma la formazione politica ha avuto vita breve a causa della mancanza di consensi.

La sentenza di oggi potrebbe avere profonde implicazioni per gli imputati coinvolti e potrebbe gettare ulteriori luce sui dettagli di questo caso controverso.

Hamas: “Condanna il Veto USA all’ONU, Proseguiremo nella Lotta”

Hamas, il movimento islamico palestinese, ha espresso ferma condanna nei confronti del veto degli Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza dell’ONU riguardo all’adesione piena della Palestina. In un comunicato ufficiale diffuso recentemente, il gruppo ha dichiarato che questa mossa rappresenta un duro colpo per le speranze di pace e di autodeterminazione del popolo palestinese.

“Nel momento in cui il Consiglio di Sicurezza avrebbe potuto compiere un passo significativo verso il riconoscimento pieno della Palestina come stato sovrano, il veto americano ha bloccato questa possibilità”, si legge nel comunicato. Hamas ha inoltre ribadito il suo impegno per la causa palestinese, affermando che continuerà la lotta fino a quando non sarà raggiunta la creazione di uno Stato palestinese indipendente e pienamente sovrano, con Gerusalemme come capitale.

Questa dichiarazione riflette la profonda delusione e l’indignazione che molti palestinesi provano nei confronti delle azioni degli Stati Uniti e di altri attori internazionali che sembrano ostacolare i loro sforzi per ottenere il riconoscimento e la dignità che ritengono di meritare.

Il veto americano al Consiglio di Sicurezza dell’ONU non fa che alimentare le tensioni in una regione già segnata da decenni di conflitto e sofferenza. Mentre il mondo osserva con preoccupazione lo stallo politico e le continue violazioni dei diritti umani nella regione, è chiaro che è necessaria una soluzione politica equa e sostenibile che tenga conto delle legittime aspirazioni di entrambi i popoli coinvolti nel conflitto israelo-palestinese.

Mentre Hamas riafferma la sua determinazione a perseguire la lotta per i diritti del popolo palestinese, resta da vedere quale sarà la risposta della comunità internazionale e se ci sarà qualche segnale di speranza per una risoluzione pacifica e duratura del conflitto.

Gaza: G7 Contrari all’Attacco su Rafah, Fonti Usa: “Nessun Ok”

La lunga ombra della violenza continua a stendere il suo manto sulle terre martoriate del Medio Oriente. Mentre il conflitto tra Israele e Hamas, entrato nel suo 196º giorno, sembra non conoscere tregua, voci autorevoli negli Stati Uniti hanno ribadito un netto rifiuto nei confronti di un presunto attacco su Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Questa affermazione, giunta a seguito di voci contrastanti che avevano ipotizzato un consenso statunitense all’operazione, ha gettato nuova luce sul complesso quadro diplomatico che circonda la regione.

Il G7, riunito in un’unica voce, ha condannato con fermezza l’ipotesi di un attacco su vasta scala, sottolineando le potenziali conseguenze catastrofiche che ne deriverebbero. “Messaggio chiaro dai G7 per una de-escalation”, ha dichiarato Tajani, rappresentante italiano, evidenziando l’urgente necessità di riportare la calma in una regione già segnata da troppi anni di conflitto e sofferenza.

Tuttavia, mentre le nazioni occidentali si coalizzano per promuovere la pace e la stabilità, l’ingresso a pieno titolo della Palestina alle Nazioni Unite rimane un obiettivo ambizioso, osteggiato dal muro di opposizione degli Stati Uniti. Tale opposizione ha scatenato l’ira dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp), la quale continua a lottare per il riconoscimento internazionale e per il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese.

Nel frattempo, il panorama geopolitico si complica ulteriormente con l’imposizione di nuove sanzioni contro l’Iran. Un’azione coordinata tra Unione Europea, Stati Uniti e Regno Unito ha mirato a colpire il regime di Teheran, in risposta alle crescenti minacce e alle azioni destabilizzanti messe in atto dal governo iraniano. In questo contesto, lo Stato di Israele ha reagito con fermezza, colpendo una base aerea militare nei pressi di Esfahan, in un presunto atto di contrattacco contro l’Iran.

Tuttavia, va notato che l’attacco sembra essere stato “limitato”, senza provocare vittime, in netto contrasto con le azioni più aggressive intraprese da Teheran in passato. Questo apparente tentativo di moderazione potrebbe indicare una volontà da parte di entrambe le parti di evitare un’escalation che potrebbe avere conseguenze disastrose per la regione nel suo complesso.

Mentre il mondo osserva con apprensione gli sviluppi nel Medio Oriente, rimane fondamentale per tutte le parti coinvolte cercare vie diplomatiche per risolvere i conflitti e promuovere la pace. In un momento in cui la stabilità globale è più preziosa che mai, la necessità di cooperazione e dialogo è imprescindibile per evitare il peggio e costruire un futuro di speranza e prosperità per tutte le nazioni della regione.