Dopo una qualifica così, l’unica cosa sensata da fare sarebbe alzarsi in piedi ed applaudire il clamoroso giro di Lewis Hamilton e della sua Mercedes, che ha consegnato al britannico una straordinaria pole sul bagnato.

Il 6 volte campione del mondo rade al suolo la concorrenza con uno dei giri più belli dell’era della F1 ibrida. Il secondo round del mondiale, ancora una volta in scena al Red Bull Ring d’Austria, sotto il nome di Gp della Stiria, è stato caratterizzato da un weekend tutt’altro che semplice.

La pioggia ha cancellato le ultime prove libere ed ha posticipato l’inizio delle qualifiche facendo temere anche per la cancellazione della sessione. Fortunatamente il tempo ha dato tregua alle 20 monoposto che, in condizioni di bagnato estremo, hanno dato vita ad una qualifica incerta ed esaltante.

Non era facile piazzare giri puliti, eppure Hamilton lo ha fatto. Se non bastassero i numeri e i record già conquistati in carriera, il pilota britannico ha trasformato la propria W11 in un missile siglando un tempo di 1:19.273 che non ha senso per noi comuni mortali.

Giro perfetto in ogni singola curva e che permette al campione del mondo di rifilare addirittura 1 secondo e 2 decimi a Max Verstappen (Red Bull) che scatterà dalla seconda posizione e 1 secondo e 4 rispetto al compagno di squadra Bottas, qualificatosi quarto.

Super qualifica per la McLaren di Carlos Sainz che con un giro magistrale di 1:20:671 si piazza terzo. Benissimo anche la Renault di Ocon (quinto) e l’altra McLaren del britannico Lando Norris (sesto).

Delusione totale per la Scuderia Ferrari. Vettel e Leclerc partiranno rispettivamente dalla 10ma e 11ma piazza dopo una qualifica che non ha mai visto competitiva la macchina targata Maranello. Gli aggiornamenti, portati dopo la prima gara, che riguardavano il carico aerodinamico e il fondo, non hanno portato i risultati sperati. La Ferrari appare lenta in curva, instabile nei rettilinei ed è, a detta anche di Leclerc nel team radio dopo l’eliminazione nella Q2, difficilissima da guidare e governare.

Servirà un altro mix di fortuna e impresa per ribaltare il risultato domani in gara, ma è lampante che stiamo parlando di una macchina mal costruita e di un progetto che tutto è fuorché vincente.

Entrambe le Ferrari pagano quasi 2 secondi di svantaggio da Lewis e non è ammissibile per una scuderia come quella del cavallino.

Delusione anche per la Racing Point che, dopo ottime prove libere, fallisce le qualifiche con Stroll eliminato in Q2 (13mo) e Perez eliminato in Q1 (17mo).

Quella di oggi è l’89ma pole position della straordinaria carriera di Lewis Hamilton. “The Hammer”, dopo una prima gara ed un venerdì abbastanza complessi, mostra gli artigli grazie al suo giro capolavoro rendendolo, ancora una volta, imbattibile in condizioni di bagnato.

Completano la Top 10, Alex Albon su Red Bull (settimo); un grande Pierre Gasly su Alpha Tauri (ottavo) e Daniel Ricciardo su Renault (nono).

Menzione di merito a George Russel che porta una ben più che modesta Williams in dodicesima posizione a pochissimi millesimi da Leclerc.

La Ferrari compie un disastro, ma oggi l’unica cosa logica da fare è applaudire uno dei piloti più forti della storia del motorsport… Lewis Carl Davidson Hamilton.

 

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