A Casoria c’è stata una manifestazione di Terranostra per il sostegno del verde in via Boccaccio. “Da terranostra alla strada”

Piazza Cirillo è stata invasa stamattina, mercoledì 16 settembre, da una protesta creativa in sostegno del verde autogestito di via Boccaccio. Un centinaio di persone ha animato la piazza con balli di hip- hop, canzoni, giochi, frutta ed erbe distribuite simbolicamente ai passanti. “Da Terranostra alla strada”, dicono gli attivisti e le attiviste, “per far comprendere il senso dell’uso civico e collettivo, uno strumento che può dare alla città un modo di vivere gli spazi in comunità e nel rispetto del bene comune”.

La piazza di stamattina era composta dalle famiglie che frequentano la terra, molti giovani, studenti e studentesse dell’aula studio all’aperto, ballerini del territorio che si allenano nello spazio, i contadini della rete agricola campana che attraversa Terranostra. Insomma, una varietà che ha tante cose da raccontare, ma soprattutto tante idee, proposte e prospettive per il futuro del territorio.

La diatriba con Sindaci e commissari per il riconoscimento di questa esperienza di gestione dal basso di un bene comune urbano, dura ormai da molti anni e le varie richieste formali e incontri non hanno avuto buoni esiti. Così, stamattina è stata protocollata la richiesta per il lancio di una petizione popolare, al fine di richiedere formalmente una discussione in Consiglio Comunale.

“Da anni e con ogni mezzo stiamo provando a far sentire la voce delle migliaia di persone che attraversano questo posto e lo arricchiscono con tante attività sociali e culturali, siamo stanchi e stanche di essere in balia di denunce e istanze di sgombero. Il Sindaco dovrebbe assumersi la responsabilità di difendere questa esperienza fornendo tutti i servizi e l’appoggio necessario, invece è troppo impegnato nella solita campagna elettorale di favori e clientelismi, che vede protagonisti i volti noti della politica che da trent’anni malgovernano questa città!”.

“Terranostra” – concludono – “è solo un esempio, un pezzetto di democrazia reale, in piena rottura con le logiche che vogliono i beni comuni ostaggio delle solite mire politiche e speculative.4 Siamo di fronte all’ennesima prova che quello che stiamo costruendo fa troppa paura e invitiamo tutti gli abitanti e le abitanti ad unirsi alla lotta affinché ci siano in città 10, 100, 1000 beni comuni, gestiti insieme a garanzia di un futuro migliore!

Prossimamente, ci saranno nuove iniziative e momenti di piazza a sostegno della campagna sull’uso civico e collettivo. Si attende il via ufficiale da parte del segretario generale del Comune per la raccolta firme.
Intanto, il parco di via Boccaccio, dopo un’estate ricca di partecipazione, continua a essere aperto e a rappresentare, soprattutto in questo periodo di pandemia, uno dei pochi spazi che risponde ai bisogni e alle necessità della popolazione”.

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