Il Premio Mondello Opera Critica a “L’Italia di Dante” a Giulio Ferroni “è insieme un coronamento e un augurio. Coronamento di un lavoro appassionato e lungo di Ferroni sulla Commedia e su Dante, ma anche un augurio che il prossimo anniversario dantesco possa essere l’occasione di una profonda rilettura di Dante e un’occasione per conoscere meglio noi stessi e il nostro Paese attraverso lo sguardo di Dante”. Lo afferma Elisabetta Sgarbi, l’editrice che con La Nave di Teseo pubblica il saggio. “Il libro di Ferroni – aggiunge Sgarbi – non è solo un libro di critica dantesca ma un viaggio personale nei luoghi di Dante, in cui il critico mette sé stesso, il proprio corpo, il proprio viaggiare. Per bellezza, profondità, capacità di sorprendere sta nella mia libreria accanto a ‘Danubio’ di Claudio Magris”. “Siamo grati a Giulio Ferroni per averci portati con sé in questo coinvolgente viaggio dantesco attraverso l’Italia” sottolinea il segretario generale della Società Dante Alighieri, Alessandro Masi che continua: “Nel suo diario, Ferroni racconta un percorso inedito alla scoperta dell’immenso patrimonio di cultura e bellezza offerto dai molti territori legati al Sommo Poeta. Non vediamo l’ora di seguire le orme di Ferroni già dal 2021: nel settimo centenario dantesco, un nuovo progetto della Dante Alighieri metterà in evidenza il legame tra Dante e le località citate nel libro, con un’idea di promozione di turismo culturale e sostenibile che propone ai viaggiatori di schiudere insieme il prezioso scrigno della cultura italiana”.

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