Stamattina il Comando Provinciale della Guardia di Finanza e la Questura di Napoli, su delega della Procura della Repubblica di Napoli, Direzione Distrettuale Antimafia, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal G.I.P del Tribunale di Napoli nei confronti di 18 persone.

Sono alcuni dei capitoli dell’inchiesta condotta dalla squadra mobile e dalla guardia di finanza e coordinata dalla Procura di Napoli sulle attività della Sma Campania, la società in house della Regione  che si occupa risanamento ambientale. Gli indagati sono complessivamente 28. Coinvolto anche l’ex consigliere regionale campano Luciano Passariello, all’epoca dei fatti militante di Fratelli d’Italia. Nell’indagine figurano rappresentanti di forze dell’ordine, della criminalità organizzata, imprenditori e diversi amministratori pubblici della Sma Campania, come Lorenzo Di Domenico, direttore generale “pro tempore” della SMA, accusato di avere accettato la promessa di una tangente del 7% dell’importo pattuito per l’indebito affidamento con procedure d’urgenza dello smaltimento dei fanghi nei depuratori di Napoli Nord, Marcianise, Succivo, e Regi Lagni. Per Di Domenico sono stati disposti i domiciliari. Coinvolti negli episodi corruttivi, a cavallo tra il 2017 e il 2018, anche Luigi Riccardi (coordinatore degli impianti di depurazione della SMA Campania, direttore dell’impianto di depurazione di Napoli Est e all’epoca dei fatti anche dell’impianto di depurazione di Marcianise, in provincia di Caserta), per il quale il gip ha disposto gli arresti domiciliari, tra i destinatari delle 16 misure cautelari notificate oggi dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza. Gli arresti domiciliari sono stati disposti anche Errico Foglia (direttore dell’impianto di depurazione di Acerra, all’epoca dei fatti gestito dalla Sma); l’ingegnere Giacomo Perna (responsabile della manutenzione presso Sma), il dirigente della Regione Campania Lucio Varriale e Agostino Chiatto, anche lui dipendente della Sma e segretario del politico Luciano Passariello. I reati ipotizzati dagli inquirenti sono, a vario titolo, a vario titolo dei reati di corruzione, riciclaggio, inquinamento ambientale, emissione di fatture per operazioni inesistenti e trasferimento fraudolento di valori. Al centro dell’inchiesta (sostituti procuratori Ivana Fulco e Henry John Woodcock) una serie di episodi corruttivi nella gestione dello smaltimento dei fanghi nei depuratori di Napoli, avvenuti in piena emergenza, a cavallo tra il 2017 e il 2018. Gli inquirenti hanno chiesto per Passariello una misura cautelare in carcere ma il gip Vincenzo Caputo non ha ritenuto provato il suo coinvolgimento nell’indagine. Una quantità di denaro enorme, suddivisa in pacchi, è stata trovata in casa dell’imprenditore Salvatore Abbate, coinvolto nell’inchiesta Sma, e per il quale il gip di Napoli, Caputo, ha risposto la misura cautelare in carcere. Il denaro era talmente tanto che è stato perfino difficile riuscire a contarlo. Tra gli arrestati, ai domiciliari, figura un ispettore di polizia del commissariato di Ponticelli, Vittorio Porcini. Domiciliari anche per Errico Foglia, direttore dell’impianto di depurazione di Acerra, all’epoca dei fatti gestito dalla Sma; l’ingegnere Giacomo Perna, responsabile della manutenzione Sma; il dirigente della Regione Campania Lucio Varriale e Agostino Chiatto, anche lui dipendente della Sma e segretario del politico Luciano Passariello. I reati contestati sono corruzione, riciclaggio, inquinamento ambientale, emissione di fatture per operazioni inesistenti e trasferimento fraudolento di valori. In totale sono sedici le persone arrestate.

Misura cautelare custodia in carcere, per:

1. ABBATE Salvatore, nato a Napoli il 29.03.1968, per i reati ex art. 319 – 321 –
648 bis e 512 bis c.p.;

2. SAVINO Giuseppe, nato a Napoli il 29.02.1976, per reati ex art. 648 ter c.p. –
art. 8 D.Lgs. 74/2000 e 512 bis c.p.;

3. TELESCO Salvatore, nato a San Giorgio a Cremano (NA) il 29.12.1989, per il
reato ex art. 648 bis c.p..

Misura cautelare degli arresti domiciliari, per:

4. ABATE Cristina, nata a Napoli l’11.12.1959, per i reati ex art. 648 bis e 512 bis
c.p.;

5. ABBATE Rolando, nato a Cercola (NA) il 29.06.1987, per i reati ex art. 319, 321
e 512 bis c.p.;

6. AULETTA Giuseppe, nato a Mugnano (NA) lo 03.07.1987, per i reati ex art. 8
D.Lgs. 74/2000 e 512 bis c.p.;

7. CHIATTO Agostino, nato a Napoli lo 07.03.1967, per i reati ex art. 319 e 321
c.p.;

8. DI DOMENICO Lorenzo, nato a Napoli il 17.06.1967, per i reati ex art. 319 e 321
c.p.;

9. FOGLIA Errico, nato a Pozzuoli (NA) il 14.02.1959, per i reati ex art. 319, 321 e
452 bis c.p.;

10. FURINO Michele, nato a Napoli il 27.12.1974, per i reati ex art. 319 e 321 c.p.;

11. MAIONE Abramo, nato a Napoli il 20.09.1956, per i reati ex art. 319 e 321 c.p.;
PROCURA DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE DI NAPOLI

12. PERNA Giacomo, nato a Napoli il 27.04.1963, per i reati ex art. 319 e 321 c.p.;

13. PORCINI Vittorio, nato a Napoli il 22.06.1962, per i reati ex art. 319 – 379 – 610
e 615 ter c.p.;

14. RICCARDI Luigi, nato a Cercola lo 07.06.1966, per i reati ex art. 319, 321 e
452 bis c.p.;

15. RICCARDI Vincenzo, nato a Napoli il 12.09.1994, per i reati ex art. 319, 321 e
512 bis c.p.;

16. VARRIALE Lucio, nato a Napoli lo 04.06.1952, per i reati ex art. 319 e 321
c.p..Misura della sospensione dall’esercizio della funzione pubblica ricoperta per la
durata di sei mesi,

17. BOENZI Domenico, nato ad Acerra (NA) il 27.11.1967, per il reato ex art. 314
c.p.;

18. SABATINO Domenico, nato a Marigliano (NA) il 30.08.1964, per i reati ex art.
379 e 610 c.p.

 

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