Su disposizione della Procura della Repubblica, la Guardia di Finanza del Comando
Provinciale di Salerno ha eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla
confisca per equivalente per oltre 500 mila euro emesso dal G.I.P. nei confronti di una società
con sede a Sant’Egidio del Monte Albino (SA) e di tre soggetti – F.T., V.T. e D.M. – esercenti
il commercio di auto di lusso di grossa cilindrata.
La vicenda concerne la responsabilità per l’emissione di fatture per operazioni inesistenti e
per i reati di riciclaggio connessi, avendo gli indagati simulato la vendita di 22 autovetture
ad una società di fatto inesistente ed intestata ad un prestanome.
Le 22 autovetture di grossa cilindrata – tra cui una Ferrari del valore di € 150.000 – venivano
cedute in modo simulato e fittizio a D.M., non solo al fine di evadere le imposte, ma
soprattutto per sottrarle ad una misura cautelare reale già disposta in precedenza.
In particolare, per tali fatti nell’agosto 2020 i soggetti erano già stati attinti da misure
cautelari personali e reali. Tuttavia, nei mesi successivi alla esecuzione, i provvedimenti di
sequestro e di custodia cautelare erano stati annullati dal Tribunale di Salerno – Sezione del
Riesame, decisione che tuttavia è stata cassata – a seguito d’impugnazione da parte di questa
Procura – dalla Suprema Corte di Cassazione che ha annullato con rinvio la decisione del
Riesame per una nuova pronunzia con riguardo alle misure cautelari personali.
Nelle more della nuova pronuncia del Tribunale del Riesame, veniva quindi nuovamente
richiesto il sequestro preventivo, accolto dal G.I.P., con cui veniva disposto il vincolo reale
su plurime vetture di grossa cilindrata sino a concorrenza del valore da cautelare.

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