Tra il 10 e l’11 maggio 2021 i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Torre
Annunziata hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, per una somma di
denaro pari a circa 225 mila euro, nei confronti di un commercialista esercente la
propria attività nel Comune di Piano di Sorrento (Napoli) e della sua consorte, per il
reato di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi per due anni di
imposta consecutivi (2016 e 2017).
Il provvedimento cautelare reale è stato emesso dal Giudice per le Indagini
Preliminari di Torre Annunziata su conforme richiesta della Procura della
Repubblica di Torre Annunziata, a seguito degli ulteriori accertamenti esperiti dalla
Tenenza della Guardia di Finanza di Massa Lubrense, nell’ambito di un’attività di
indagine svolta dal predetto Reparto, che trae origine dall’esito di una verifica
fiscale conclusa dalla stessa Tenenza nell’anno 2020.
In particolare, nel corso della suddetta attività di verifica, a seguito dell’esame delle
scritture contabili, acquisite presso lo studio professionale dell’indagato e
dell’analisi delle indagini finanziarie eseguite sui conti correnti riconducibili al
professionista e alla moglie dello stesso, per gli anni d’imposta 2016-2017, per i
quali la dichiarazione dei redditi risultava omessa emergevano talune anomalie
relative ad operazioni di versamento sui conti correnti indirettamente riconducibili
all’indagato ed intestati alla consorte, la quale prestava attività di collaborazione
nello studio professionale del marito.
Tali anomalie sui versamenti, giustificati dal commercialista in sede di verifica
mediante asserzioni inverosimili e non riscontrabili, considerate quali compensi per
l’attività lavorativa del professionista, venivano poste a base della constatazione
mossa dai finanzieri sul piano fiscale, nonché quale base imponibile per il calcolo
dell’imposta evasa.
Il superamento delle soglie previste dalla normativa penale tributaria, per gli anni di
imposta 2016 e 2017, determinava la segnalazione delle condotte poste in essere
dall’indagato alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata e la conseguente
adozione del decreto di sequestro preventivo dell’imposta evasa.
Non essendo state rinvenute somme denaro sufficienti sui conti correnti intestati
all’indagato e alla moglie, è stato sottoposto a sequestro un immobile di proprietà di
quest’ultima sino alla concorrenza dell’importo suindicato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *