Un momento di crescita culturale e un gioco policromo di emozioni in nome dell’ arte musicale. Location ideale, la splendida e suggestiva Chiesa di Gesù Piccolo ( o del Gesù Gonfalone) di Capua. Per la seconda volta l’eclettico e celebre chitarrista  bolognese, Dodi Battaglia, ha scelto il “ventre” dell’arte delle Muse per la consegna di alcuni prototipi della nuova serie “Dodicaster” nell’omonima rassegna intitolata: “Dodicaster day” e nel suggestivo auditorium G. Martucci. Ideate e progettate su sue specifiche, le “Reginette”  della serata sono state realizzate artigianalmente con le esperte e abili mani del noto maestro e liutaio di fama internazionale, Luigi Spezzacatena, la cui “tecnica” è rimasta quasi immutata dall’ epoca classica della liuteria. Un sodalizio di  “anime”  legate non solo dall’amicizia ma anche dalla stessa passione verso un linguaggio universale che esprime col ritmo del suono, sensazioni uniche dettate dall’ interiorità di chi lo produce. A condurre la serata il noto e brioso Erennio de Vita, presentatore e conduttore televisivo di Miss Italia e non solo. Egregiamente ha proiettato il pubblico presente in uno “spettacolo” dai contorni a tratti esilaranti, ma non tralasciando lo stile e la professionalità che lo contraddistinguono da sempre. Presenti il sindaco di Capua, Luca Branco e alcuni esponenti dell’ amministrazione comunale della città, tra cui l’assessore Veronica Iorio e la presidente del Consiglio Comunale, Marisa Giacobone. Dopo i saluti del Primo cittadino è stato invitato sul palco il preside del Liceo Musicale L. Garofano, Giovanni Di Cicco, che da anni si rende promotore di iniziative e rassegne musicali prestigiose con nomi del calibro di Noa, Piero Pelù e Roberto Vecchioni tanto per citarne alcuni. Grazie al valido supporto di esperti docenti tra cui i presenti prof. Antonio Parillo e Giancarlo Perna, rende lustro alla vera “Musica” con un mix di professionalità e tanta passione. Non ultima, la piacevole performance del noto chitarrista Carmine Migliore.  La consegna degli strumenti è stata intervallata da numerosi applausi del pubblico soprattutto in onore del compianto Stefano D’Orazio.

Le preziosissime chitarre  sono state consegnate dallo stesso Dodi, che con molto entusiasmo le ha ulteriormente personalizzate autografandole. I destinatari sono giunti da varie regioni d’Italia come Sicilia, Puglia, Veneto e Campania  e non solo.  Un lavoro di assistenza  e monitoraggio degli strumenti  hanno preceduto e accompagnato la rassegna.  Al termine delle consegne il “padrone di casa” del singolare complesso monumentale, Giovanni Di Cicco, ha omaggiato il noto artista bolognese con  4 t shirt di cui due molto singolari recanti le rispettive scritte: “Suono Quindi Sono” e “Canto Quindi Conto”. Visibilmente commosso e sorpreso, Dodi Battaglia, lo ha ringraziato con la promessa di ritornare una terza volta.

Prima del congedo, Dodi Battaglia ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Voglio strappare un impegno con un nuovo progetto: un video da girare in questa cittadina nella quale ormai mi sento cittadino onorario. Ho visto delle location da brivido nei dintorni e vorrei organizzare concerti ed eventi vari in questa storica  località che mi rappresenta sotto vari aspetti.  La mia prima volta risale a tre anni fa quando ebbi la fortuna di presentare il mio libro e in quella occasione coinvolsi anche con  canti  gli allievi di questo piccolo “conservatorio”. Da subito ho respirato aria di casa e un clima positivo perché pregno di insegnamenti. Mi auguro che in futuro e con una sinergia di intenti tra cui il valido supporto del dirigente scolastico, Giovanni Di Cicco,  possano prender vita altri appuntamenti  significativi come quest’ultimo. Questa sede storica mi riconduce in un “mondo introspettivo” caricandomi di tanta energia!”.

Mezzo secolo di carriera baciata da successi a livello planetario e che annovera una platea di oltre 30 milioni di persone. Un viaggio artistico lungimirante di un big della musica in itinere. Interprete per eccellenza di una disciplina di rilievo che a distanza di secoli resta una pratica artistica di arricchimento, creatività e sogni in cui identificarsi.

 

Foto : Liliana Ventriglia

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