“Tu devi comprare il biglietto per la linea uno?”. Il ragazzo, poco più che ventenne porta un badge appeso al collo che dovrebbe identificarlo come un addetto dell’azienda. “Si”, gli rispondo. “Allora devi andare più avanti, qui si sono finiti i biglietti”.

Tu…

Sto scendendo le scale mobili insieme ad altre centinaia di persone mentre mi chiedo perché quel ragazzo si rivolga a un uomo che ha il doppio della sua età con un così informale e amichevole “tu”.

Turismo dovrebbe essere associato ad accoglienza, garbo, persuasione. Buona educazione. A New York, è vero, utilizzano la seconda persona per tutti. E in posti come Amsterdam ci sono negozianti che nemmeno ti salutano quando entri e tassisti che guidano ubriachi di notte bestemmiando. In fiammingo, però, che è più chic.

‘O Scudetto

Ecco, si, parliamo di turismo. Di Napoli e del turismo esploso nell’anno del terzo scudetto. Strani accostamenti che poi non risultano più tanto strani quando incontri decine di donne, uomini, ragazzi, di ogni età e provenienza, che indossano felici maglie del Napoli. Scene mai viste prima. Maglie rigorosamente false, si capisce.

Lasciamo da parte il calcio per soffermarci sull’accoglienza. Che implica garbo, persuasione, buona educazione ma anche efficienza dei servizi e pulizia delle strade e del verde, giusto?

L’aiuola

Le immagini delle aiuole di via Marina o di quelle di piazza Garibaldi non necessitano di ulteriori commenti. E’ veramente difficile parlare di accoglienza guardandole. E sono all’ingresso della città. Le foto sono del 25 agosto scorso, nel bel mezzo della stagione che dovrebbe decretare il successo di una città tra le mete preferite dai turisti di tutto il mondo.

Benvenuti a Napoli, inserita dal Time tra i luoghi più belli del pianeta e definita da Macron, “senza dubbio” la città più bella del mondo. (continua)

 

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