La diagnosi di celiachia negli adulti senza endoscopia e biopsia. L’importante novità arriva dal Dipartimento di Medicina dell’Università di Salerno diretto dal professore Carmine Vecchione. Il lavoro di ricerca, che potrebbe risolvere il problema di diagnosi della celiachia nell’adulto, è stato pubblicato di recente sulla rivista scientifica inglese The Lancet, nella sezione di gastroenterologia. Lo studio del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria dell’Università degli Studi di Salerno diretto dal professore Carmine Vecchione, coordinato dalla professoressa Carolina Ciacci e dalla professoressa Fabiana Zingone dell’Università di Padova, ha coinvolto 14 centri di celiachia nel mondo. Tra i paesi partecipanti centri in Argentina, India, Nuova Zelanda, America, Israele e molti centri europei ed italiani che hanno inviato i sieri dei pazienti celiaci per la diagnosi in un laboratorio in California. I dati dimostrano che se i valori degli anticorpi anti-transglutaminasi IgA nel sangue sono dieci volte al di sopra del valore normale, la diagnosi di celiachia è certa e si evita di sottoporre i pazienti a gastroscopia ed esame istologico. “Questi dati – ha dichiarato la professoressa Ciacci – hanno avuto un grande impatto nel mondo scientifico. Se cambiassero, come spero, le linee guida, il sistema sanitario nazionale risparmierebbe, stimandosi che nei prossimi anni saranno più di un milione i celiaci in Italia, ma una diagnosi senza lo stress della endoscopia sarebbe gradita ai tanti pazienti che stanno per incominciare una nuova vita gluten-free”.

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