Non è la partita che i tifosi si aspettavano. Al Santiago Bernabeu il Real Madrid ha fatto valere tutta la sua superiorità, anche se, per varie ragioni, la vittoria per 4-2 del Real è un po’ troppo penalizzante per la squadra di Mazzarri che, per molto tempo, tiene bene nel confronto con i blancos e crolla soltanto nella fase finale , sia per un grave errore di Meret, sia per un vistoso calo fisico.

Il discorso qualificazione è solo rinviato all’ultima partita del girone con il Braga che gli azzurri giocheranno il 12 dicembre in casa, quando basterà un pari. Il Napoli comincia molto bene e dopo soli 9′ è già in vantaggio. Di Lorenzo da destra piazza il pallone davanti alla porta dove irrompe Simeone e devia in rete. La respinta di Lunin c’è ma è tardiva e l’arbitro riceve subito la segnalazione dal sistema goal line technology che conferma la validità del gol. Gli azzurri non hanno però neppure il tempo di gioire che, dopo appena due minuti arriva il gol del pareggio madrileno. Diaz si libera di Anguissa a centrocampo, si move con la palla al piede ai limiti dell’area di rigore avversaria e serve sulla sinistra Rodrygo il quale evita Rrahmani e insacca con un tiro in diagonale. Il Napoli non si fa schiacciare dai blancos e in più di una circostanza mette in difficoltà, soprattutto con Simeone, la difesa di Ancelotti. Al Real, però, basta poco per indirizzare ancora una volta a suo favore la gara. Alaba spostato sulla sinistra della trequarti campo lascia partire una parabola che arriva sulla testa di Bellingham, lasciato colpevolmente libero da Natan proprio davanti a Meret. La conclusione aerea del trequartista è imparabile per il portiere azzurro. La partita va avanti con un andamento altalenante, vale a dire con il Napoli che con pazienza tesse la propria tela e cerca di perforare la difesa del Real che è particolarmente attenta e con la squadra di Ancelotti che vuole sfruttare la velocità nelle ripartenze dei suoi centrocampisti e l’imprevedibilità degli attaccanti. Il secondo tempo è cominciato da soli due minuti, con Osimhen che ha preso il posto di Simeone, quando il Napoli agguanta il pareggio. Di Lorenzo trova Anguissa smarcatosi davanti alla porta. Il camerunense piazza il pallone a centro area con un rasoterra che viene ribattuto da Ceballos e gli ritorna tra i piedi. La conclusione potente di Anguissa manda il pallone in fondo alla rete. Il Napoli è più aggressivo e coraggioso e con grande personalità mette a dura prova la resistenza difensiva degli spagnoli. Ancelotti con altrettanto coraggio sostituisce all’ 11′ un centrocampista, Ceballos con un attaccante, Joselu che poco dopo fallisce la deviazione in rete da un passo su traversone di Mendy. La partita diventa avvincente con continui capovolgimenti del fronte. Con Rudiger, con Joselu e con Bellingham il Real sfiora il gol che non trova anche per due splendide parate di Meret. Ma è proprio un clamoroso errore del portiere a determinare a sei minuti dalla fine della gara il nuovo vantaggio dei blancos, con un tiro da lontano del giovane Paz, subentrato. Mazzarri fa entrare in campo anche Raspadori che affianca in attacco a Osimhen e Kvaratskhelia nel tentativo di recuperare lo svantaggio nei minuti finali. E invece è proprio nel recupero che sfruttando un grande spunto di Bellingham, Joselu mette a segno il gol della sicurezza per la sua squadra. La partita finisce con il Napoli che può recriminare qualcosa, anche da un punto di vista dell’arbitraggio, obiettivamente lontano dalla sufficienza.

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