Nicola Marzocchella è ufficialmente candidato sindaco. Il giovane architetto si appresta ad avviare la campagna elettorale a capo di una coalizione di simboli civici denominata “La Carta di Sant’Antimo”. All’evento di ieri 11 gennaio hanno partecipato circa 70 persone. Prima di addentrarci su alcune riflessioni che inchiodano il giovane candidato e la sua truppa elettorale va sottolineato un dato che può essere che può essere condivisibile o meno. Se ad una manifestazione così importante, il battesimo del candidato sindaco, in vista delle elezioni comunali si presentano 70 persone, in una città che conta oltre 30mila abitanti, c’è un solo dato che emerge: Marzocchella non entusiasma. E la matematica non è un’opinione!

Passiamo al dato politico. Al di là dell’avventura social con post e grafiche del giovane candidato sindaco, possiamo capire qual è l’idea di città? Qual è la prospettiva di governo incarnata dall’ insieme di simboli civici che sostengono Marzocchella? Al netto degli applausi, della sintesi e dei ragionamenti legati agli addetti ai lavori, cosa si propone alla cittadinanza? Se davvero la città vuole cambiare volto la politica deve garantire il salto di qualità. Deve dire con chiarezza cosa fare e in che modo vuol fare. Evitando la logica del “mettere insieme” personaggi che fino a ieri non si sono sopportati ma che magicamente tornano amici. Capitolo liste. Fino a ieri le liste, sbandierate in ogni dove, della coalizione civica erano 7. Dalle immagini diffuse sull’evento di ieri i simboli passano a 6. Manca la lista “Più Sant’Antimo”.

I conti non tornano. Se davvero Marzocchella si candida alla guida della città come può presentarsi al corpo elettorale se comincia a perdere pezzi per strada già da ora? Anche qui lasciamo a voi ogni utile riflessione. Pure perché la città è a un bivio. O la classe politica indica la soluzione ai problemi, facendo i conti con la realtà dell’ente, oppure non c’è speranza. Dunque ai nastri di partenza i candidati sindaci sono 3. L’ex sindaco Massimo Buonanno a capo di una coalizione di centrosinistra allargata alla società civile, a rappresentanti delle associazioni e alla città reale e Domenico Russo legato all’assessore regionale di Italia Viva Nicola Caputo, figlio dell’ex sindaco Aurelio Russo, e appunto Nicola Marzocchella, entrambi a capo di una coalizione di liste civiche.

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