Il candidato sindaco Massimo Buonanno qualche giorno fa ha rilasciato un’intervista a ErgoTv in cui sostanzialmente ha sviscerato la sua idea di città. Condivisibile o meno. Ma parliamoci chiaro. In una fase (ancora embrionale naturalmente) di ripristino della credibilità della politica i cittadini desiderano che l’asticella della discussione si alzi senza se e senza ma. E che finalmente si mettano in soffitta inciuci e personalismi che hanno letteralmente devastato la nobile arte della politica. Pure perché qualcuno sperava che con questi metodi rudimentali i cittadini si avvicinassero alla politica. In realtà è accaduto il contrario ma andiamo al sodo.

Nell’intervista rilasciata dal leader del Campo Largo (a proposito, nei prossimi giorni la coalizione si allargherà con altri innesti ma al momento non vi diciamo altro) emergono alcuni spunti di riflessione che avvalorano la sua discesa in campo. Innanzitutto la coalizione. Buonanno ha tenuto a precisare che la sua coalizione è riconducibile all’area riformista del centrosinistra. Con simboli di partito e movimenti civici (Pd-Psdi-Sant’Antimo al Centro-Voltiamo Pagina). E credeteci. In assenza di sezioni e attività politica sui territori la scelta di garantire una coalizione squisitamente politica è netta rottura rispetto a chi vorrebbe limitare l’azione politica alla sola funzione elettorale. E non a caso annullando la militanza i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma attenzione. Il termine “centrosinistra” non è lo strumento per chiudere ad altri alleati del mondo moderato e della società civile. Tant’è vero che prossimamente arriveranno altre novità sostanziose in termini di innesti politici ed elettorali. Capitolo viabilità e riqualificazione urbana.

Nel corso dell’intervista Buonanno ha fatto riferimento al famoso piano traffico con la possibilità di introdurre le strisce blu. Siamo convinti che il tema possa dividere la cittadinanza fra chi è favorevole e chi non ne vuole sapere di pagare il ticket per la sosta a pagamento. Ma riflettiamoci un momento. Perché in altri comuni a Napoli nord le strisce blu non sono mai state un trauma e solo a Sant’Antimo “piove governo ladro?” Del resto il piano traffico (ricordiamo che Sant’Antimo è un comune in dissesto finanziario) darebbe nuova linfa alle attività commerciali e contrasterebbe una volta per tutte la sosta selvaggia. In sostanza da che mondo è mondo il cittadino paga per avere servizi. È la che vita funziona così. Invece sulla trasformazione della città la giunta guidata dall’ex primo cittadino ha deliberato progetti per finanziamenti legati ai fondi Pnrr pari a 13 milioni di euro per lavori pubblici che riguarderanno la realizzazione di strade, sottoservizi, un nuovo parco pubblico oltre alla prima mensa scolastica con area di cottura per preparare i pasti in loco, l’ampliamento dell’asilo nido e nuove aule di scuola materna. Di questi 13 milioni circa 2,5 milioni saranno destinati alla riqualificazione del centro sportivo di Piazzale Livatino. L’ultimo spunto non meno importante delle dichiarazioni di Buonanno riguarda l’assunzione di nuovi dipendenti comunali nonostante il fardello finanziario. L’ex sindaco durante il suo mandato ha messo in campo l’iter procedurale, peraltro con un incessante andirivieni romano e chi fa il sindaco sa di cosa parliamo, per rafforzare la pianta organica di un Ente che come tutti necessita disperatamente di nuovi impiegati per garantire servizi essenziali alla comunità. Pane al pane, vino al vino. La visione di governo di Massimo Buonanno è la continuità di ciò che aveva iniziato a produrre durante l’ultima esperienza amministrativa. Ad oggi la cittadinanza sa cosa vuol fare e cos’ha in mente per i prossimi 5 anni. Gli altri?

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