Nella Val di Sole, precisamente a Mezzana, si è consumato un triste epilogo per l’orso M90, un esemplare di due anni e mezzo che aveva destato l’attenzione della comunità dopo aver seguito una coppia di escursionisti lungo un sentiero di 700 metri. Questo incontro, avvenuto domenica 28 gennaio, ha portato alla decisione di abbattere l’animale, che ha suscitato dibattiti accesi sulla gestione della fauna selvatica.

Il decreto per l’uccisione è stato firmato dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, il quale ha incaricato il Corpo forestale di compiere l’atto. Questa decisione non è stata presa alla leggera, ma dopo una serie di segnalazioni riguardanti il comportamento dell’orso M90. Sin dal suo munito di radiocollare nel settembre 2023, l’animale è stato coinvolto in diversi episodi che hanno sollevato preoccupazioni tra la popolazione e le autorità.

Secondo quanto riportato, dall’installazione del radiocollare fino alla sua uccisione, sono stati segnalati dodici casi che rientrano nella fattispecie 13 del Pacobace (Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali), con l’orso M90 che si avvicinava a centri abitati o abitazioni. Inoltre, in tre occasioni, l’animale aveva seguito intenzionalmente persone, incluso l’incidente a Mezzana.

Questa vicenda ha sollevato interrogativi sulla gestione della coabitazione tra uomo e fauna selvatica, evidenziando la necessità di trovare un equilibrio tra la conservazione delle specie protette e la sicurezza delle comunità locali. Molti hanno espresso disaccordo riguardo alla decisione di abbattere l’orso, suggerendo alternative come la traslocazione dell’animale o l’adozione di misure di dissuasione non letali.

La morte di M90 ha suscitato un dibattito più ampio sulla conservazione della fauna selvatica nelle aree abitate, sollevando domande riguardo alle politiche di gestione delle popolazioni di grandi carnivori e al ruolo delle istituzioni nella protezione dell’ambiente naturale. Mentre alcuni sostengono la necessità di proteggere le specie minacciate, altri chiedono una maggiore attenzione alla sicurezza pubblica.

In conclusione, l’uccisione dell’orso M90 rappresenta un episodio controverso che mette in evidenza la complessità dei rapporti tra uomo e natura nelle comunità rurali, evidenziando la necessità di un approccio equilibrato e consapevole alla gestione della fauna selvatica.

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