Il dado è tratto. Michele Santoro lancia ufficialmente la lista per la pace denominata “Pace Terra e Dignità”. Mancano pochi mesi alle elezioni europee e il popolare giornalista ha finalmente sciolto la riserva sulla collocazione politica e culturale del movimento anti guerra. Nella galassia santoriana c’è grande fermento per l’avventura elettorale. Tant’è vero che i “corteggiamenti” a Sinistra Italiana ed Europa Verde non sono mai terminati. Infatti stando alle parole dell’ex conduttore di Annozero una lista per la pace può arrivare fino al 6% e portare al Parlamento Europeo una pattuglia impensabile di deputati.

Dunque ben oltre la soglia di sbarramento, vero spauracchio del mondo santoriano. Militanti, amministratori e attivisti di tutta Italia iniziano seriamente a pensarci. Soprattutto in caso di alleanza con Fratoianni e Bonelli. Sicuramente  senza patti elettorali la partita è nettamente più in salita ma la scelta di “annunciare” la lista ha un significato ben preciso. Cerchiamo di capire perché. Santoro ha una rosa di candidati in rampa di lancio che possono incidere in qualsiasi campagna elettorale. Non ne abbiamo la certezza matematica ma siamo molto sicuri, conoscendo bene Santoro e il suo mondo, che non avrebbe mai fatto fughe in avanti senza avere nulla fra le mani. Del resto le parole del leader di SI Nicola Fratoianni di qualche mese fa a margine di un evento politico con Bonelli suonarono fin troppo chiare: ” Saremo in campo per le prossime elezioni europee. Ci saremo ancora una volta e saremo in campo per un’Europa di pace.” Dunque Santoro da una parte non può non definire le candidature insieme ai rossoverdi ma dall’altra è alle prese con gli ultimi dettagli delle “sue” candidature. Andiamo con ordine. Dalla Campania senza dubbio il più interessato resta Luigi De Magistris. L’ex sindaco di Napoli e leader di Unione Popolare ha interesse a tornare in campo qualora l’alleanza rossoverde si concretizzasse e tornare a Bruxelles (De Magistris è già stato deputato europeo nelle fila dell’Idv). Da Napoli all’Umbria resta in pole la candidatura dello storico direttore di Avvenire Marco Tarquinio, figura fondamentale per il rapporto col mondo cattolico (e da qui si capisce la continua presenza di Ranieri La Valle).

Lo stesso Santoro invece si candiderà capolista in tutte le circoscrizioni per “tirare” la lista per poi dimettersi in caso di elezione (anche Santoro è stato parlamentare europeo da indipendente nella lista dell’Unione) all’Europarlamento. Altre candidature come quella del filosofo Massimo Cacciari o del leader nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo sono in stand by proprio perché in attesa delle prossime evoluzioni. Ma parliamoci chiaro. Il tempo stringe e l’accordo è una scelta che mette d’accordo tutti. Con o senza simbolo. Del resto negli ultimi giorni emerge la disponibilità di altre 2 figure di rilievo della sterminata galassia della sinistra: Mimmo Lucano e Ignazio Marino, da sempre stimatori di Santoro e della sua battaglia per la pace. Gli ex sindaci di Riace e Roma scalpitano per tornare in campo e stanno guardando al movimento del giornalista con grande interesse. Staremo a vedere ma di sicuro la pace può e deve essere rappresentata al netto degli slogan.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *