“Se puntiamo a valorizzare i talenti dobbiamo essere consapevoli che l’Italia è ancora divisa in due. Dobbiamo riunire l’Italia partendo dalla scuola. E’ la prima volta che un governo stanzia 125 milioni di euro per occuparsi della scuola del Mezzogiorno con 10 punti di intervento forte, più docenti, formazione specifica per gli insegnanti, scuole sempre aperti, più laboratori. La riforma del 4+2 ha avuto risposta eccezionale proprio nel Mezzogiorno, che ha risposto in modo sorprendente. In questo contesto abbiamo collegato tutto anche al ponte sullo Stretto creando una rete di scuole tecnico professionali, bisognerà formare dei tecnici per gestire servizi nuovi ed essere in grado di offrire le maggiori potenzialità per il territorio”. “Il talento sono le potenzialità del singolo. La scuola dei talenti è la scuola costituzionale che mette al centro la persona dello studente. Cito spesso le parole di La Pira, la rivoluzione del merito deve essere non qualcosa di astratto, una vetta irraggiungibile ma il meglio che ciascuno con l’impegno può dare. Ovviamente questa idea di merito è democratica, tutti possono far parte della scuola del merito, la scuola deve dare a ognuno l’opportunità di realizzare i propri sogni”. Così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara alla presentazione del suo libro ‘La scuola dei talenti’ oggi a Roma.

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