“Siamo peccatori, e un po’ di tenebra l’abbiamo”, “anche un Papa”, “cerco di non essere bugiardo, di non lavarmi le mani sui problemi altrui. Cerco, sono peccatore, e alle volte non riesco a fare così. Poi quando non riesco vado a confessarmi”. Lo dice papa Francesco, parlando di sè stesso, in una intervista concessa al programma della Radiotelevisione svizzera, Clichè, e che è stata anticipata dall’Ansa.

L’intervista sarà trasmessa il 20 marzo prossimo. Francesco parla anche del lungo percorso di uscita dalle “tenebre”, verso “il bianco”. “Tutta una vita – afferma -, ma quando tu cerchi tutta una vita di sistemare bene, di correggere le cose, arriverai a una cosa molto bella che è la vecchiaia felice. Penso a quei vecchi, quelle vecchiette con gli occhi trasparenti, sono stati giusti, hanno lottato…Possiamo dire la vecchiaia bianca, quella vecchiaia bella, trasparente”. Quindi Bergoglio afferma l’importanza di avere un rapporto autocritico con sè stessi: “Quanto più una persona ha potere corre il pericolo di non capire le scivolate che fa. È importante avere un rapporto autocritico con i propri errori, con le proprie scivolate”, “tutti dobbiamo essere maturi nei nostri rapporti con gli errori che facciamo, perché tutti siamo peccatori”.

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