Come un piccolo animaletto in trappola, che si dimena disperatamente alla ricerca di una via di uscita ed alla fine perde di lucidità e non si rende nemmeno più conto di ciò che sta facendo, così il Sindaco di Napoli, adotta provvedimenti senza logica e, sembrerebbe, contro legge.
Dopo l’approvazione della deliberazione n. 168, con la motivazione che ciò avrebbe aiutato la ripresa economica di alcuni settori della Città consentiva a locali pubblici di occupare maggiori spazi di suolo pubblico senza alcuna limitazione, ma che a nostro avviso trasformava la Città, e i suoi luoghi più prestigiosi per bellezza e valore, in un’unica ed interminabile distesa di tavolini, stamani abbiamo appreso dai giornali la costernazione dei frati di Santa Chiara che si sono ritrovati i tavolini fuori la Basilica!
Nella delibera 168, che il Consiglio comunale riunitosi il 3 giugno avrebbe dovuto approvare, era contemplata anche una modifica al regolamento comunale per le installazioni effettuate su suolo comunale, i cosiddetti Dehors.
Ma nella seduta del giorno 03 u.s. la maggioranza del Sindaco si è dissolta, in aula i consiglieri della maggioranza non erano presenti, e quindi sia questa che un’altra delibera specificamente richieste urgentemente dal Sindaco, non sono state approvate
Ma il nostro Sindaco senza maggioranza ha trasformato la delibera in una ordinanza. La n. 249 del 04 giugno 2020. A quanto ci risulta, dopo aver riletto il D.Lgs 267/2000 che regolamenta gli enti locali ed i provvedimenti emessi dai loro organismi, l’ordinanza è un provvedimento contingibile e urgente che serve per fronteggiare situazioni di emergenza in materia di igiene, sanità e incolumità dei cittadini. Ebbene, l’ordinanza n. 249 non sembra rispecchiare nessuno di questi requisiti quindi non si può utilizzare per il contenuto materiale, e non si può utilizzare poiché non vi sono i requisiti della contingibilità ed urgenza, dato che la materia è già disciplinata da leggi e regolamenti comunali in vigore. Non è utilizzabile anche perché non è competenza del Sindaco emettere un atto che va a modificare un Regolamento e quindi il Regolamento oggetto della proposta di modifica, può essere modificato solo dal Consiglio Comunale, dove per sua sfortuna il Sindaco non ha più la maggioranza. Difatti i suoi consiglieri non lo seguono più, nemmeno per adottare atti, da lui e dalla sua Giunta, ritenuti urgenti.
Questa ordinanza dovrebbe provocare l’intervento urgente di Organi di Controllo ed essere disapplicata dagli stessi uffici comunali poiché illegittima.
Chiediamo al Sindaco di revocare immediatamente questa ordinanza