Le elezioni in Grecia hanno visto una vittoria del partito conservatore di Nea Dimokratia, guidato dal premier uscente Kyriakos Mitsotakis, che ha ottenuto il 40,52% dei voti e 158 seggi su 300 nel Parlamento. Il principale rivale politico, il partito di sinistra Syriza di Alexis Tsipras, si è fermato al 17,84% e 48 seggi. Altri partiti che hanno superato la soglia di sbarramento sono Soluzione Greca, con il 4,48% dei voti e 12 seggi, Niki (Vittoria) con il 3,69% e 10 seggi, e il Partito Rotta di Libertà con il 3,17% e 8 seggi.

Il risultato conferma la vittoria dei conservatori nelle elezioni del 21 maggio, quando avevano ottenuto il 40% dei voti, superando di gran lunga Syriza. Mitsotakis ha commentato che sente un forte dovere nei confronti del Paese e ha promesso di essere il premier di tutti i greci, assicurando che le riforme procederanno rapidamente.

Nel frattempo, è stato riportato che ieri sera uomini con il volto coperto hanno attaccato gli uffici del Movimento Socialista Panellenico (Pasok) nel quartiere di Exarchia ad Atene, noto per i movimenti anarchici. L’attacco è stato effettuato con pietre e molotov, ma la tensione è stata placata dopo l’intervento della polizia antisommossa.

L’esito delle elezioni e gli attacchi agli uffici politici rappresentano sviluppi significativi nella situazione politica in Grecia, con il partito conservatore che raggiunge la maggioranza assoluta e i partiti di estrema destra che superano la soglia di sbarramento.

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