“Viviamo nell’era della suscettibilità. Sempre di più, da un po’ di tempo a questa parte, siamo tutti pronti a offenderci per qualsiasi cosa, in qualsiasi luogo e momento della nostra vita, personale e collettiva: per come quel film ha raccontato situazioni che potrebbero riguardarci, per il modo in cui quella trasmissione televisiva ha dimenticato la minoranza a cui appartengo, per i toni irriguardosi di quella pubblicità, per come il nostro capo gestisce il personale in ufficio, per i ‘menefrego’ del governo e via dicendo, in un turbine di provocazioni e di offese, di allusioni e di insulti che finiscono per paralizzarci.”

Una lucida analisi quella di Gianfranco Marrone, professore ordinario di Semiotica presso l’Università di Palermo e direttore del Centro internazionale di semiotica Umberto Eco, che organizza a Urbino i seminari di semiotica che si svolgeranno dal 11 al 14 settembre prossimi che vedranno la partecipazione di molti docenti e saggisti. L’argomento “Suscettibilità, passione del nostro tempo”, curato proprio da Marrone e da Isabella Pezzini sarà analizzato il 12 settembre. “Discuteremo il problema, proporremo soluzioni. E soprattutto nessuno si offenderà. – spiega Marrone – Il numero dei settori per cui ci si offende cresce sempre di più: prima era la religione, poi anche la morale, la sessualità, l’identità etnica, la squadra di calcio, le timidezze del pargoletto adorato… Più siamo suscettibili di tutto e di tutti, meno siamo portati a cogliere, e meno che mai a usare il senso dell’ironia e ancora peggio dell’autoironia. Tutti seriosi, impettiti, un po’ imbambolati”. “Per la semiotica, scienza che studia come si produce e come si trasforma il senso umano e sociale, – osserva – è tutto un problema di passioni, individuali e collettive, e prima ancora di narrazioni, dove gli affetti si mescolano ai valori e ai controvalori, alle prese di parola, ai giochi strategici e tattici dei gruppi e dei singoli. Capire al meglio la suscettibilità, è forse il miglior modo di smorzarla”.

Durante le quattro giornate di lavori interverranno Juan Alonso-Aldama (Université Paris Cité), Denis Bertrand (Université Paris 8-Saint Denis), Fabrizia Giuliani (Sapienza Università di Roma), Marcello La Matina (Università di Macerata), Bianca Terracciano (Sapienza Università di Roma), Patrizia Violi (Università di Bologna) e Alice Giannitrapani (Università di Palermo). Il seminario si aprirà con il tema ‘Sensi della battaglia’ a cura di Juan Alonso Adalma e Federico Montanari, seguiranno poi il 13 settembre ‘Polvere e significazione’ a cura di Gianluca Burgio e Tiziana Migliore. Le conclusioni il 14 settembre con ‘Big data e visual data fra semiotica e sociologia’ a cura di Roberta Bartoletti, Giovanni Boccia Artieri e Maria Giulia Dondero.

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