Il Pentagono lavorerà per assicurare che Israele abbia “quello di cui ha bisogno per difendersi”. Lo afferma il ministro della Difesa americano Lloyd Austin, secondo quanto riportato dai media americani.

Dall’alba di oggi dalla Striscia si è riversata – a sorpresa – una pioggia di razzi verso il sud e il centro del Paese (Tel Aviv e Gerusalemme comprese) mentre dall’enclave palestinese penetravano in territorio israeliano decine di miliziani armati di Hamas (anche in parapendio), o dal mare. Per ora inIsraele ci sono 5 vittime (una donna a Gederot e quattro beduini del Negev) uccisi dai razzi, 15 i feriti, di cui uno grave. Ma – secondo i media – il bilancio è destinato ad aumentare. Il capo dell’ala militare di Hamas Mohammad Deif da Gaza ha definito l’operazione ‘Alluvione al-Aqsa’ causata “dalla profanazione dei luoghi santi a Gerusalemme” e dal costante rifiuto da parte di Israele di “liberare i nostri prigionieri”. Poi ha aggiunto, che i razzi lanciati nella prima fase dell’operazione “sono stati 5.000”. Israele – dove oggi è shabbat e l’ultimo giorno del lungo periodo di festività religiose – è stato colto di sorpresa così come avvenne – hanno fatto notare analisti – nella Guerra di Kippur di 50 anni fa che si svolse in questa data. Poi ha dichiarato lo ‘stato di allerta di guerra’ e richiamato i riservisti mentre il premier Benyamin Netanyahu si appresta a presiedere una riunione urgente di sicurezza. Il ministro della difesa Joav Gallant ha denunciato che ‘Hamas ha lanciato una guerra ed ha commesso un grave errore’. Notizie non confermate al momento hanno riferito che nelle infiltrazioni dei miliziani armati di Hamas nel sud del Paese sono stati presi in ostaggio israeliani ad Ofakim e ci sarebbero sparatorie in corso a Sderot. Altre notizie – anche queste senza conferme – riferiscono di soldati catturati e portati a Gaza. A causa delle infiltrazioni di Hamas, l’esercito e la polizia hanno ordinato alla popolazione israeliana in prossimità della Striscia di restare al chiuso in casa. Nel frattempo sono state sospese tutte le proteste previste questa sera contro la riforma giudiziaria in ogni parte di Israele.

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