Il silenzio stampa deciso dal club azzurro è la prima conseguenza della cocente sconfitta in casa contro l’Empoli, che passa all’ultimo minuto di gioco con un gol di Kovalenko, in una partita in cui la squadra di Garcia – che ora rischia l’esonero – non è mai protagonista e delude le attese dei tifosi.

La prestazione degli azzurri al ‘Maradona’, dove la vittoria manca dal 27 settembre, è probabilmente la peggiore dall’inizio della stagione. L’Empoli domina per lunghi tratti della gara e la squadra di Garcia ha sempre difficoltà a costruire buone trame offensive. Nella metà campo dei toscani non c’è mai lucidità e nonostante i cambi tattici dell’allenatore il Napoli non si ritrova quasi mai. Il gol di Kovalenko, dopo che Berisha salva la sua squadra con ottimi interventi, è solo l’esito finale di una gara tutta da dimenticare per gli azzurri.

Dunque i fischi dei tifosi a fine partita, dopo quelli già molto sonori di fine primo tempo, sono del tutto meritati. Garcia, che è sempre stato contrario al turnover attuato a inizio partita, in questa circostanza manda in panchina contemporaneamente Kvaratskhelia, Zielinski e Mario Rui e si affida al 4-2-3-1 con Simeone punta centrale e alle sue spalle il trio composto da Politano, Raspadori ed Elmas. L’Empoli è invece schierato da Andreazzoli con un 4-3-3 che fa prevalere quasi sempre a centrocampo i toscani. La squadra di Garcia è in difficoltà per lunghi tratti della partita soprattutto sulla fascia destra della propria linea difensiva dove le illuminazioni continue del gioco da parte di Maleh, che non si limita alla sola fase di contenimento della coppia Di Lorenzo-Politano ma accelera, spinge e crea a ripetizione, aprono varchi continui tra le maglie degli azzurri. Nel primo tempo il Napoli si avvicina al gol soltanto nella prima parte della frazione di gioco. Politano con un tiro a giro e Anguissa con un colpo di testa costringono Berisha a sventare la minaccia con due prodezze. L’Empoli, a sua volta, viene bloccato da una splendida parata di Gollini – che ha sostituito in extremis Meret, bloccato dal risentimento a un polpaccio durante il riscaldamento – che nega a Cancellieri di timbrare il gol del vantaggio per la sua squadra. Il Napoli è privo di idee e di agonismo e in molti casi i giocatori di Garcia appaiono spaesati e privi anche di coraggio e di spirito di iniziativa. Non meravigliano i fischi del pubblico del ‘Maradona’ che accompagnano l’uscita dei giocatori dal terreno di gioco per l’intervallo. Dopo 8′ dall’inizio della ripresa Garcia torna al 4-3-3, mandando in campo Kvaratskhelia e Zielinski al posto di Simeone ed Elmas. Il georgiano con le sue giocate ravviva il gioco d’attacco ma non modifica l’andamento tattico della gara. A un quarto d’ora dalla fine Berisha torna ad essere protagonista con una parata su tiro di Lindstrom e due volte su conclusioni di Kvaratskhelia.

All’ultimo minuto arriva il gol di Kovalenko, il quale sfrutta un passaggio di Ebuhei, che minaccia di cambiare i destini del campionato degli azzurri campani per le conseguenze che la sconfitta potrebbe avere.

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