“E se non giocassimo?”…

Tutto è iniziato da questa, emblematica, frase apparsa durante il discorso pre-partita dei Milwaukee Bucks trasformandosi, durante la serata di ieri, in protesta e boicottaggio.

La squadra di Milwaukee avrebbe dovuto giocare gara 5 dei PlayOff di NBA contro gli Orlando Magic, ma, in seguito ai gravissimi fatti accaduti in America, hanno deciso di non presentarsi. La massima competizione cestistica del mondo, che attualmente si ritrova nella “bolla” di Orlando per disputare le fasi finali del campionato di Basket, si è rapidamente unita alle proteste e molti hanno accolto la scelta dei Bucks. I Magic hanno deciso di tornare negli spogliatoi prima dell’inizio della partita, mentre Rockets-Thunder e Lakers-Trail Blazers sono state rinviate.

3 mesi dopo la morte di George Floyd, l’America si ritrova a dover affrontare eventi gravi e incresciosi. Domenica 23 agosto un poliziotto ha sparato sette volte alla schiena, Jacob Blake, afroamericano di 29 anni. L’uomo stava recandosi nella sua macchina dopo aver “ignorato” il poliziotto che ha deciso di sparare. Questo è l’ennesimo caso di abuso della polizia nei confronti di uomini di colore. Ora l’uomo rischia seriamente di rimanere paralizzato per tutta la vita. Intanto sono due giorni in cui la tensione è altissima. A Kenosha, dove Blake è stato sparato, e nel Wisconsin si susseguono manifestazioni che cominciano in modo pacifico e, nella notte, terminano con distruzioni, incendi e assalti ai negozi. Altri due uomini sono morti durante una manifestazione sparati da un ragazzo bianco e armato di 17 anni.

Una situazione insostenibile che ha scatenato l’indignazione del mondo intero. La superstar NBA, LeBron James ha twittato: “WE DEMAND CHANGE. SICK OF IT”. Il campione dei Lakers ha accolto di buon grado il boicottaggio dei colleghi e si pone, come sempre, in prima linea riguardo questa questione.

Non sono bastati mesi di “Black Lives Matter” o di campagne per la sensibilizzazione riguardo l’uguaglianza sociale… L’America si dimostra ancora una volta intollerante e arretrata riguardo questo discorso. Oggi gli atleti NBA faranno un consiglio per decidere il da farsi e la stagione potrebbe anche concludersi qui.

 

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