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MOTOGP, Primo sigillo di Binder e KTM!

Un Gran Premio difficile da pronosticare quello che ha coinvolto i piloti del motomondiale impegnati a far tappa nel circuito di Brno.

In Repubblica Ceca tutte le certezze delle ultime settimane vengono sovvertite da un clima torrido e da una gestione gomme molto complicata che dà ragione ad un podio tutto inedito fatto di prime volte. Ad imporsi, infatti, è il sudafricano Brad Binder con la sua KTM numero 33.

Binder, al primo anno nella classe regina delle moto, è autore di una gara senza sbavature e di grande autorità che gli permette di risalire posizioni su posizioni fino a raggiungere la bandiera scacchi davanti a tutti. Per la KTM, sponsorizzata Red Bull, è il primo trionfo in una MotoGp che, specie senza Marquez, si riscopre imprevedibile e divertente.

Quella del sudafricano è anche l’unica KTM ad arrivare integra alla bandiera scacchi; motivo in più per confermare la grandissima prestazione del pilota numero 33 che non è l’unico a festeggiare una “prima volta”.

Straordinario secondo posto per l’italiano Franco Morbidelli che con la sua Yamaha Petronas assapora per più giri anche l’emozione di vincere il GP, per poi cedere al miglior passo di Binder. Per Morbidelli è il primo podio in carriera e conferma una crescita costante vista in queste prime gare della stagione.

Terzo posto per Johann Zarco, scattato, sorprendentemente, dalla Pole con la Ducati Avintia, team cliente, che conferma tutto ciò che di buono aveva fatto vedere durante le qualifiche.

Un podio inedito dovuto anche alla grande crisi dei “big” di questo campionato. Maverick Vinales chiude con un deludente 14mo posto a causa di una grande crisi di gomme e prestazione della sua Yamaha; mentre il leader del mondiale, Fabio Quartararo finisce solo 7mo e risucchiato dal gruppo anch’egli a causa di problemi di temperatura.

Bene Valentino Rossi che chiude quinto alle spalle di Alex Rins.

Non pervenute le Ducati con Dovizioso 11mo e Petrucci 12mo.

Brno sorprende tutti e il mondiale si riapre come per magia. Senza Marquez e con i top driver in netta difficoltà, la MotoGP scopre il grande talento di Binder e di Morbidelli.

F1, Hamilton vince a Silverstone con tre ruote!

Una vittoria tanto rocambolesca quanto meritata.

La quarta tappa del mondiale di F1, in scena in Gran Bretagna a Silverstone, ci ha regalato una delle immagini più iconiche di quest’anno per quanto riguarda il motorsport.

Lewis Hamilton vince, anzi, stravince, il Gran Premio Britannico arrivando al traguardo con tre ruote integre ed una completamente distrutta. Troppo era il vantaggio accumulato nei giri precedenti per poter pensare di perdere la gara nonostante l’inconveniente.

Il Britannico non commette errori e compie un giro senza l’anteriore sinistra arrivando a traguardo e portandosi a casa i 25 punti e l’ennesimo trofeo targato Mercedes.

La vettura motorizzata Mercedes è assolutamente dominante. Lo dimostrano gli 88 punti già accumulati dal sei volte campione del mondo e lo dimostra il fatto che, prima degli ultimi giri, “The Hammer” e Bottas avevano seminato gli avversari con un distacco di quasi 40 secondi.

Hamilton non sbaglia nulla e vince; Bottas avrebbe meritato di competere per la vittoria ma l’alettone anteriore della sua W11 cede costringendolo al ritiro. Verstappen in Red Bull, si prende una seconda posizione tutto sommato importante; completa il podio il ferrarista Leclerc autore di una gara imponente.

Nonostante i soliti ed evidenti problemi della Rossa, Charles guida con grande destrezza e l’ultimo gradino del podio è un premio ben che meritato. Secondo il Monegasco si sono evidenziati dei netti miglioramenti sulla guidabilità, cosa che Seb Vettel non può dire. La sua SF1000 ha avuto problemi per tutto il weekend e deve accontentarsi di un decimo posto preso in extremis.

La gara, per 50 giri, aveva già preso una linea ben definita (e ben prevedibile) ma a mescolare le carte in tavola sono state le gomme e l’elevatissima usura subita da tutte le vetture. A farne le spese anche Carlos Sainz che ha forato.

Grandissima gara di Ricciardo con la Renault (quarto) e altra prova di forza di Lando Norris (quinto).

Il mondiale si dimostra ancora una volta divertente… ma il destino sembra segnato.

F1, Ancora pole per Hamilton a Silverstone! Leclerc splendido ma rischia la penalità

Ancora Hammer Time durante le qualifiche del Sabato.

Lewis Hamilton continua la sua inarrestabile rincorsa verso il settimo titolo piloti piazzando una straordinaria pole position nel gran premio di casa.

A Silverstone, Gran Bretagna, le qualifiche, che hanno composto la griglia per la gara di domani, ha visto proprio Hamilton precedere per 3 decimi il compagno di squadra Bottas.

Difficile continuare a commentare una macchina come la Mercedes che, già da queste prime gare, ha dimostrato di giocare un mondiale a parte rispetto alla concorrenza.

Dietro, invece, il divertimento è stato tanto. Max Verstappen (Red Bull) chiude in terza posizione precedendo uno straordinario Charles Leclerc (Ferrari).

Il monegasco prende una seconda fila importantissima in un circuito poco affine alla “nuova” e “malandata” SF1000, ancora alla ricerca di una giusta identità. La velocità di Leclerc sembrava quasi al pari di quella della Red Bull e, nonostante un weekend difficilissimo con prove libere ricche di problemi tecnici e meccanici, la rossa sembra aver trovato una possibile soluzione per il gran premio di domani.

La macchina era e sarà completamente leggera e “scarica” di benzina in modo da aumentare l’areodinamica, anche se renderà la gestione gomme molto difficile. Eppure una spada di Damocle pende sulla testa della Rossa di Leclerc. I direttori di gara stanno giudicando un “Unsafe Release” ai danni della Racing Point di Lance Stroll che potrebbe indurre la FIA a penalizzare Charles.

Ottimo quinto posto per Norris che si piazza avanti al suo compagno di squadra Sainz (7).

Delusione per la Racing Point. La settimana della “pantera rosa” non è stata delle migliori. Sergio Perez è risultato positivo al Covid e non potrà partecipare al campionato fino a nuovo ordine ed ha costretto i vertici della Racing Point a chiamare in fretta e furia Nico Hulkemberg per sostituirlo. Il pilota tedesco ha avuto pochissimo tempo per prendere confidenza con la macchina e non è andato oltre il 13mo posto. Stroll, invece, si piazza sesto.

Un sabato nero per Sebastian Vettel. L’altra Ferrari, dopo aver passato tutto il venerdì ad ovviare riguardo un problema meccanico, non ha avuto il passo adatto. La sua SF1000 numero 5 non è mai stata in grado di competere per le posizioni nobile e si accontenta di un modesto decimo posto.

La strada per la vittoria della Mercedes, nel circuito di casa di Hamilton, sembra spianata

F1 Gp Stiria: Trionfo Hamilton, baratro Ferrari

Come da copione, è Lewis Hamilton, a bordo della sua Mercedes, ad aggiudicarsi il secondo Gran Premio di F1 della stagione.

Il Red Bull Ring d’Austria premia, come una settimana fa, lo strapotere della Mercedes in una gara divertente, ma dal finale piuttosto prevedibile.

Dopo la qualifica-capolavoro di ieri il 6 volte campione del mondo domina la gara non lasciando neppure le briciole ai suoi avversari, conquistando la piazza più alta del podio. Il podio è completato dal compagno di squadra Valterri Bottas e dal pilota Red Bull, Max Verstappen.

Gara divertente soprattutto nelle zone ai piedi del podio, ma comunque utili per andare a punti. Albon prende la quarta posizione, mentre Norris (McLaren) si conferma in forma smagliante conquistando all’ultimo rettilineo la quinta posizione a discapito delle due Racing Point, autrici, comunque di una sensazionale rimonta.

C’è da migliorare in qualifica, ma la sensazione è che la “macchina rosa” possa anche competere per le zone del podio. Ricciardo, Sainz e Kviyat completano la top 10.

Dura il tempo di un rettilineo, invece, la gara delle due Ferrari. Dopo un sabato da archiviare come uno dei peggiori della storia recente del cavallino, la gara non è da meno, ma questa volta la scarsa competitività della macchina non è la causa del fallimento.

Partenza fallimentare per ambo i piloti con Vettel che si ritrova a dover proteggere l’interno in curva 3 ma, all’improvviso viene sorpreso dalla staccata di Leclerc che vola sul cordolo colpendo l’ala posteriore del tedesco e danneggiando irreversibilmente anche il fondo della propria SF1000.

Incidente frutto di una manovra ben più che ottimistica tentata dal monegasco, inviperito dal dover rimontare e infastidito dal dover difendersi dalla moltitudine di macchine da centro gruppo. Un errore, per un pilota tanto talentuoso e tanto elogiato, gravissimo e che ha coinvolto anche il compagno di squadra.

L’incidente delle due rosse è lo specchio di un periodo “nero” sotto tutti i punti di vista. La macchina non va, i piloti non nascondono la propria rivalità in pista e la situazione gestionale, dopo la vicenda Vettel, è divenuta ancora più complicata.

Il Gran Premio della Stiria viene così archiviato: con la vittoria di Hamilton e l’ennesima delusione degli uomini di Maranello.

F1 QUALIFICHE, Gp Stiria: Hamilton Mostruoso! Disastro Ferrari

Dopo una qualifica così, l’unica cosa sensata da fare sarebbe alzarsi in piedi ed applaudire il clamoroso giro di Lewis Hamilton e della sua Mercedes, che ha consegnato al britannico una straordinaria pole sul bagnato.

Il 6 volte campione del mondo rade al suolo la concorrenza con uno dei giri più belli dell’era della F1 ibrida. Il secondo round del mondiale, ancora una volta in scena al Red Bull Ring d’Austria, sotto il nome di Gp della Stiria, è stato caratterizzato da un weekend tutt’altro che semplice.

La pioggia ha cancellato le ultime prove libere ed ha posticipato l’inizio delle qualifiche facendo temere anche per la cancellazione della sessione. Fortunatamente il tempo ha dato tregua alle 20 monoposto che, in condizioni di bagnato estremo, hanno dato vita ad una qualifica incerta ed esaltante.

Non era facile piazzare giri puliti, eppure Hamilton lo ha fatto. Se non bastassero i numeri e i record già conquistati in carriera, il pilota britannico ha trasformato la propria W11 in un missile siglando un tempo di 1:19.273 che non ha senso per noi comuni mortali.

Giro perfetto in ogni singola curva e che permette al campione del mondo di rifilare addirittura 1 secondo e 2 decimi a Max Verstappen (Red Bull) che scatterà dalla seconda posizione e 1 secondo e 4 rispetto al compagno di squadra Bottas, qualificatosi quarto.

Super qualifica per la McLaren di Carlos Sainz che con un giro magistrale di 1:20:671 si piazza terzo. Benissimo anche la Renault di Ocon (quinto) e l’altra McLaren del britannico Lando Norris (sesto).

Delusione totale per la Scuderia Ferrari. Vettel e Leclerc partiranno rispettivamente dalla 10ma e 11ma piazza dopo una qualifica che non ha mai visto competitiva la macchina targata Maranello. Gli aggiornamenti, portati dopo la prima gara, che riguardavano il carico aerodinamico e il fondo, non hanno portato i risultati sperati. La Ferrari appare lenta in curva, instabile nei rettilinei ed è, a detta anche di Leclerc nel team radio dopo l’eliminazione nella Q2, difficilissima da guidare e governare.

Servirà un altro mix di fortuna e impresa per ribaltare il risultato domani in gara, ma è lampante che stiamo parlando di una macchina mal costruita e di un progetto che tutto è fuorché vincente.

Entrambe le Ferrari pagano quasi 2 secondi di svantaggio da Lewis e non è ammissibile per una scuderia come quella del cavallino.

Delusione anche per la Racing Point che, dopo ottime prove libere, fallisce le qualifiche con Stroll eliminato in Q2 (13mo) e Perez eliminato in Q1 (17mo).

Quella di oggi è l’89ma pole position della straordinaria carriera di Lewis Hamilton. “The Hammer”, dopo una prima gara ed un venerdì abbastanza complessi, mostra gli artigli grazie al suo giro capolavoro rendendolo, ancora una volta, imbattibile in condizioni di bagnato.

Completano la Top 10, Alex Albon su Red Bull (settimo); un grande Pierre Gasly su Alpha Tauri (ottavo) e Daniel Ricciardo su Renault (nono).

Menzione di merito a George Russel che porta una ben più che modesta Williams in dodicesima posizione a pochissimi millesimi da Leclerc.

La Ferrari compie un disastro, ma oggi l’unica cosa logica da fare è applaudire uno dei piloti più forti della storia del motorsport… Lewis Carl Davidson Hamilton.

 

F1, Che inizio! Bottas trionfa in Austria dopo una gara pazza

Non potevamo chiedere inizio migliore.

Il primo appuntamento del Campionato Mondiale di F1, nel circuito di Spielberg, in Austria, si è rivelato ricco di emozioni e colpi di scena.

La Mercedes di Valterri Bottas si aggiudica il gradino più alto del podio. Il finnico, dopo la Pole Position di ieri, non ha fatto prigionieri dominando ogni giro di gara senza sbavature. C’è da dire che, anche quest’anno, l’impressione è che la scuderia tedesca (Mercedes) sia di un altro livello. Avremmo sicuramente visto anche Lewis Hamilton a podio, probabilmente a giocarsi la gara con Bottas, se non fosse per una penalità di 5” a causa di una collisione con la Red Bull di Alexander Albon.

Una gara pazza; senza precedenti. A farla da padrona è stata, infatti, le inaffidabilità delle varie vetture che hanno reso la gara imprevedibile, inducendo al ritiro addirittura 9 vetture e costringendo la Safety Car a entrare in pista per 3 volte, ricompattando il gruppo e mescolando le strategie.

Delusione per la Red Bull che ha visto entrambi i suoi piloti ritirarsi, insieme a entrambe le Haas, la Renault di Ricciardo, la Racing Point di Stroll, l’Alfa Romeo di Raikkonen e altre.

In una gara dove le strategie erano pressoché inutili o, comunque, soggette a impronosticabili cambiamenti a causa dell’elevato numero di ritiri, è uscito il manico di due purissimi talenti di questo sport.

Lando Norris, della McLaren, festeggia il primo podio in carriera e lo fa prendendosi anche il punto addizionale del giro veloce. Il giovane britannico ha compiuto una gara semplicemente esemplare mostrando, qual’ora ce ne fosse ancora bisogno, il suo enorme talento alla guida di una McLaren che sembra essersi lasciata alle spalle gli anni difficili. Oltre il 3o posto di Norris, anche Carlos Sainz chiude con una stupenda quinta posizione.

Il secondo posto se lo aggiudica Charles Leclerc regalando una gioia alla Ferrari, dopo un sabato disastroso. La rossa ha ancora mostrato i grandi problemi di velocità e di competitività, rimanendo per lunghi tratti di gara dietro Racing Point e McLaren. Lo stesso Vettel ha patito la difficoltà nei sorpassi ed ha subito il contatto (del tutto fortuito) con Sainz che lo ha indotto al testacoda. Eppure il talentino monegasco è riuscito in un’autentica impresa.

Lo aveva detto, Leclerc, nella giornata di ieri: “serve un miracolo”. In una gara pazza, l’intelligenza, il manico ed il talento possono essere l’unica arma disponibile, che può ovviare anche ai limiti tecnici della macchina. Leclerc ha mostrato ancora una volta di essere un fuoriclasse: sorpassi da capogiro; sia all’interno con aggressività, che all’esterno con astuzia.

Nonostante la giovane età, quando parliamo di Charles Leclerc ci riferiamo a, probabilmente, uno dei prossimi e possibili vincitori del mondiale.

La Ferrari resta soddisfatta a metà: Vettel arriva decimo e, nonostante le mirabolanti manovre del monegasco, la macchina non è competitiva.

Soddisfatta a metà anche la Racing Point: ottimo 6o posto di Perez, ma problemi di affidabilità per Stroll.

Nono posto di grande importanza e valore per l’italiano Antonio Giovinazzi in Alfa Romeo.

Bentornata Formula 1, grazie per esserti presentata con una delle gare più incredibili degli ultimi anni.

F1, Sprofondo Rosso per la Ferrari in qualifica

Il primo sabato di qualifiche del Campionato di F1, evidenzia una dura e grave verità: la Ferrari è lenta.

Domani le rosse scatteranno dalla griglia di partenza del Gran Premio di Austria in posizioni di centro classifica, con Sebastian Vettel che ha, addirittura, fallito la qualificazione nella Q3. Il tedesco paga addirittura più di un secondo dalle due Mercedes e partirà dalla 12ma piazza, posizione poco pronosticabile alla vigilia.

La vettura numero 5 ha sofferto di troppo sovrasterzo e ha patito una strana e inspiegabile lentezza della SF1000 sia nei rettilinei che, soprattutto, nel guidato. Molte vibrazioni e pochissima stabilità in curva sono stati il preludio di un sabato totalmente fallimentare. Nemmeno Charles Leclerc può essere contento del risultato della Scuderia di Maranello.

Il monegasco si è piazzato solo al settimo posto evidenziando come fare meglio di così avrebbe rappresentato un vero e proprio “miracolo”. I grandi interrogativi e le grandi preoccupazioni rivelati alla vigilia della prima tappa del mondiale, da Mattia Binotto (Team Principal Ferrari) sono, purtroppo, stati confermati. Questa macchina, attualmente, ha le potenzialità solo per lottare per le posizioni meno “nobili” della zona punti. Secondo Binotto la Ferrari potrà migliorare solo dopo le prime tre gare, e la cosa preoccupa non poco.

Eppure le prime qualifiche dell’anno sono state a dir poco esaltanti. Le nuove “frecce nere” della Mercedes volano e dominano la prima fila. Straordinaria prestazione del finlandese Valterri Bottas che sopravanza di pochi millesimi il campione del mondo in carica Hamilton. L’inglese è stato anche sotto investigazione per due episodi: violazione di bandiera gialla e fuoriuscita dai track limits. Hamilton, però, è stato graziato dalla direzione di gara. Si conferma veloce e competitiva anche la Red Bull che piazza Verstappen al 3o posto e Albon al 5o. La grande sorpresa di oggi si chiama Lando Norris.

Il pilota McLaren termina la qualifica al quarto posto confermando la grande competitività della “rinata” McLaren che piazza anche Carlos Sainz (prossimo pilota Ferrari) all’ottavo posto. Ottima conferma anche per la Racing Point che piazza Perez (6o posto) e Stroll (9o posto) nella top ten, completata da Ricciardo.

Male anche le Alfa Romeo. Il campionato di F1 domani avrà finalmente inizio, ma le prospettive per la Rossa sono tutt’altro che rosee

F1, Mercedes presenta la nuova livrea antirazzista

Mancano ufficialmente quattro giorni allo spegnimento dei semafori che daranno il via al primo Gran Premio del Mondiale di F1.

Un campionato che, per ovvie ragioni, sarà tra i più particolari ed inusuali della storia del Circus che, quest’anno, compie i 70 anni di gloriosa attività.

Mentre ci si interroga sulle reali potenzialità delle 10 scuderie in griglia e quale pilota spodesterà l’egemonia di Lewis Hamilton e della Mercedes, proprio la scuderia tedesca si è resa protagonista di un gesto che passerà alla storia.

“Le frecce argento” si tingono di nero con una nuova livrea, presentata pochi giorni fa, che accompagnerà le gesta del nuovo prodigio di casa a Brackley. Una livrea tanto bella quanto ricca di significato.

La Mercedes si schiera attivamente nella lotta contro il razzismo e a favore di ogni minoranza scegliendo di portare in pista una vettura nera con la scritta “End Racism” posta sull’Halo.

Una mossa che attesta come la grandezza del marchio tedesco non sia solo in pista, ma anche fuori. Nei giorni che hanno accompagnato le già note vicende di Indianapolis con la morte di George Floyd e l’impazzare sul web dello slogan “Black Lives Matter” fu proprio il pilota campione del mondo in carica, Lewis Hamilton ad urlare a gran voce che la Formula 1 avrebbe dovuto mobilitarsi per sensibilizzare i propri tifosi.

La storia di Lewis è l’emblema del riscatto sociale. Il britannico è uno dei piloti più controversi nel Circus con il suo atteggiamento da divo e look da rockstar ma, in realtà, l’umiltà e la raffinatezza di questo straordinario campione sono impareggiabili. Primo pilota di colore a dominare in un settore troppo spesso bollato “per bianchi”, Lewis Hamilton ha sempre portato in pista l’orgoglio della sua gente e non ha mai speso parole critiche riguardo le sue origini.

L’iniziativa Mercedes potrebbe non essere solo un atto casuale, ma proprio dettato dalla mobilitazione del proprio pilota di punta. La scelta del cambio livrea è assolutamente rivoluzionaria per chi ha basato la propria storia sul colore argento; un po come se la Ferrari decidesse di non correre più con il rosso.

Quattro giorni alla partenza del primo Gran Premio, eppure la Mercedes ha già vinto la prima gara: quella sui diritti umani.

MOTOGP, Honda: Alex Marquez già ai saluti? Pronto contratto a Pol Espargarò

Una notizia che, se confermata, avrebbe del clamoroso.

Mentre la MotoGp rimane ferma a causa del Coronavirus, i rumors attorno al mercato piloti è più vivo che mai. Secondo le ultime indiscrezioni il Team Honda HRC sarebbe pronto ad ottenere le prestazioni sportive di Pol Espargarò.

L’attuale pilota di punta della scuderia KTM sarebbe stato individuato, dal team campione in carica, come profilo perfetto da affiancare all’iridato Marc Marquez.

Il passaggio di Espargarò avverrebbe per la stagione 2021, ma l’aspetto clamoroso è che a dover lasciare il team sarebbe Alex Marquez.

Il fratello di Marc fu ingaggiato dalla casa giapponese durante la scorsa finestra di mercato, dopo aver vinto il mondiale di Moto2. La cosa clamorosa è che Alex non ha mai guidato in MotoGp nè, tantomeno, ha mai avuto la possibilità di mettersi in mostra con Honda, visto che la stagione corrente è stata rinviata.

La scelta del team giapponese di “bocciare” in tronco Alex suscita qualche dubbio proprio a causa della modalità in cui potrebbe avvenire.

Non solo: un possibile licenziamento prematuro del fratello minore, potrebbe non essere gradito dallo stesso Marc Marquez che non nasconderebbe eventuali malumori. Fu proprio Marc ad imporre e sponsorizzare il nome del fratello alla società e, più di una volta, ha dichiarato la sua volontà e voglia di averlo come secondo pilota del team.

Per quanto sia prematuro parlare di mercato piloti in una stagione così complicata e controversa; la conferma dell’interessamento di Honda per Espargarò in vista del 2021 potrebbe aprire scenari importanti.

Alex verrebbe “retrocesso” in un team clienti, mentre KTM (orfana di Pol) potrebbe giocarsi la suggestiva carta Andrea Dovizioso.

 

F1, Sainz mette in chiaro le cose: “Voglio vincere, non farò il secondo”

La sua avventura in Ferrari non è ancora iniziata, ma le tante voci lo hanno già spinto a dover rettificare un falso mito.

Carlos Sainz Jr. sarà il pilota che affiancherà Charles Leclerc alla guida della Ferrari del 2021, ma, per molti, la firma del pilota spagnolo ha rappresentato solo una comoda soluzione “low cost”.

“The Smooth Operator” ha un ingaggio ben più basso di Sebastian Vettel e l’ingaggio di un profilo tanto giovane e interessante, quanto non di prima linea, ha spinto i tifosi alle più svariate congetture.

Quella più accreditata vede Carlos come perfetto uomo squadra al servizio di Leclerc. Lo spagnolo quindi sarebbe relegato ad essere la seconda guida dichiarata e il suo lavoro è fare lo scudiero del monegasco, emulando la vincente coppia Mercedes con Hamilton alfiere indiscusso e Bottas affidabile spalla.

Eppure Carlos ha idee ben più diverse. Sainz, intervistato a Radio Marca, ha chiarito che farà di tutto per brillare in Ferrari: “Non ho firmato alcunché che mi ponga come secondo pilota: nel mio contratto c’è scritto che la squadra viene prima del pilota, ma non prevede nulla come seconda guida. Quello che so è che alla Ferrari darò tutto ciò di cui hanno bisogno per provare a vincere”.

“The Smooth Operator” aggredisce le polemiche con lo spirito che lo contraddistingue e mette in chiaro che la sua ambizione è far vincere la sua nuova Ferrari, non solo dal punto di vista collettivo, ma anche da quello individuale nella sfida con Leclerc.

Lo spagnolo ha avuto la possibilità di fare il grande salto con la macchina più famosa di tutto il circus. Lo spirito di Sainz è quello del combattente, nonostante sia anche un grandissimo uomo-squadra, e di certo non verrà alla “rossa” solo per fare la spalla del fortissimo compagno di squadra.

Il riassunto del discorso è molto chiaro: Carlos e Charles, insieme, possono fare grandi cose; ma se il Monegasco vuole stargli davanti, dovrà dimostrare di averne di più in pista.

Spunta anche un curioso retroscena sul contratto firmato da Sainz. Nella firma dovrebbe essere inclusa anche la possibilità di avere una macchina sportiva targata Ferrari, o almeno una forte agevolazione sul prezzo. L’attuale pilota McLaren ha chiarito la situazione dicendo che questo sarebbe un bonus “secondario” avvenuto a firma già fatta e dettagli già conclusi.

Sainz ha fortemente voluto la Ferrari e dal 2021, dovrà dimostrare di meritarla.