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Sinner Trionfa in un’epica Battaglia contro Alcaraz: La Rimonta Perfetta in Tre Set

La sfida tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si è rivelata un autentico spettacolo di tennis, degno delle aspettative di un pubblico in delirio. Entrambi i giovani fenomeni del circuito ATP hanno dimostrato il loro talento, regalando emozioni forti e colpi spettacolari.

Nel primo set, Alcaraz è partito forte, mostrando una grande aggressività e determinazione. Con il punteggio in equilibrio, è riuscito ad aggiudicarsi il tie-break con un deciso 7-6, lasciando Sinner a dover ripensare ai suoi schemi. La tensione era palpabile e il pubblico era in estasi per il livello di gioco esibito.

Tuttavia, Sinner non si è arreso. Il secondo set ha visto l’altoatesino reagire da campione: con una maggiore lucidità e precisione, ha preso il controllo della partita. Con un gioco solido e profondo, ha dominato il set, chiudendolo con un netto 6-3 e ristabilendo così l’equilibrio nel match.

Il terzo set è stato un vero e proprio test di resistenza e abilità per entrambi i giocatori. Sinner, con una ritrovata energia e determinazione, ha continuato a spingere su ogni punto, mentre Alcaraz ha cercato di rispondere colpo su colpo. Alla fine, è stato Sinner a prevalere, chiudendo il set ancora una volta con un convincente 6-3, completando così una rimonta straordinaria.

Con questa vittoria, Sinner non solo si aggiudica il titolo, ma dimostra anche che è pronto a competere ai massimi livelli del tennis mondiale. La partita è stata un vero e proprio manifesto delle nuove generazioni del tennis, pronte a scrivere la storia di questo sport. In attesa di nuove sfide, il pubblico già sogna uno dei prossimi incontri tra questi due talenti.

Nullità delle Multe da Autovelox Senza Omologazione: come difendersi

Inauguriamo la nuova rubrica dell’avv. Adelaide Formisano che vanta ben 30 anni di carriera alle spalle, specializzata in Diritto di famiglia.

Mentre sono in aumento i contenziosi che riguardano i dispositivi installati sulle strade italiane, vi sono alcune novità giurisprudenziali che vengono in aiuto agli automobilisti. Ce ne parla l’avvocato Formisano.

La Cassazione, con una recente sentenza, ha stabilito che le multe elevate con autovelox che non siano omologati dal Ministero competente sono nulle, anche se il dispositivo è stato approvato per l’uso dagli enti locali. Questo principio chiarisce che la sola autorizzazione all’uso del dispositivo non è sufficiente: l’omologazione è un requisito fondamentale, e il verbale deve riportare la data del decreto ministeriale di omologazione.

Omologazione vs. Autorizzazione

L’omologazione differisce dall’autorizzazione in quanto rappresenta la certificazione ministeriale che il dispositivo è conforme alle normative tecniche vigenti. Tale certificazione garantisce che il rilevamento delle infrazioni, come l’eccesso di velocità, sia affidabile e che i dispositivi funzionino correttamente. Senza l’omologazione, la legittimità della sanzione viene meno, nonostante l’approvazione concessa agli enti locali per l’utilizzo del dispositivo.

Le Conseguenze per gli Automobilisti

Per gli automobilisti, questa sentenza offre un’importante tutela giuridica. Chiunque riceva una multa per eccesso di velocità dovrebbe verificare se il verbale di contestazione riporta la data e il decreto di omologazione del dispositivo. In assenza di questi elementi, è possibile impugnare la sanzione.

La sentenza conferma l’orientamento della Corte a favore della trasparenza e della correttezza nella gestione delle sanzioni amministrative, ribadendo che la tecnologia deve essere non solo approvata, ma soprattutto certificata, per garantire il rispetto dei diritti dei cittadini.

In caso di multe ricevute tramite autovelox, è fondamentale che l’automobilista verifichi la legittimità del dispositivo utilizzato. Se l’autovelox non è omologato, la multa può essere considerata nulla. Per contestare una multa, è opportuno rivolgersi a un legale, che potrà esaminare la documentazione e valutare la correttezza del verbale emesso.

Se hai ricevuto una multa sospetta o hai bisogno di assistenza legale, non esitare a chiedere una consulenza. (In foto l’avv. Adelaide Formisano)

Policlinico di Caserta, le immagini degli interni

Le prime immagini degli interni del Policlinico di Caserta dell’Ateneo Vanvitelli. Procedono i lavori nella struttura che ospiterà già dal prossimo ottobre i corsi di laurea della Scuola di Medicina dell’Università. Mentre la parte strutturale è ormai alle battute finali, si è dato il via alla scelta per gli acquisti degli arredi degli interni, e di tutte le finiture necessarie per consentire, nei tempi previsti, di ospitare gli studenti di Medicina della Vanvitelli.
“Per ottobre prossimo partirà la didattica dei corsi di laurea della Scuola di Medicina – afferma il Rettore Gianfranco Nicoletti che oggi ha effettuato un sopralluogo sul sito – Siamo ormai in una fase dove ci si deve occupare di definire arredi e allestimenti degli spazi interni che saranno dedicati alla ricerca e alla didattica del Policlinico di Caserta che aprirà le sue porte agli studenti nei tempi che erano stati annunciati”.

Formazione, accordo tra Stoà e SAA – School of management: a Ercolano parte il Master in Corporate Finance

Un programma di formazione avanzato capace di fornire le competenze necessarie a prendere decisioni strategiche nelle aree finanziarie di aziende e istituzioni. Dalla partnership tra Stoà, l’Istituto di Studi per la Direzione e Gestione di Impresa di Ercolano (Napoli) diretto da Enrico Cardillo, e SAA – School of Management di Torino, nasce il nuovo Master Executive in Corporate Finance. Una formula competitiva con i migliori master attualmente disponibili a livello nazionale articolata in 15 weekend alternati che partirà venerdì 8 novembre per concludersi sabato 26 luglio (con test finale previsto per giovedì 31 luglio), presso la sede di Stoà a Villa Campolieto. Ogni giornata formativa sarà strutturata in 4 sessioni da 2 ore ciascuna, dalle 08.45 alle 18.45 circa.

Quindici i moduli previsti intervallati da due company visit a Torino e Milano, case studies, project work e simulazioni: Analisi finanziaria, pianificazione finanziaria, valutazione investimenti, finanziamenti d’azienda, politiche finanziarie, gestione della tesoreria, programmazione e controllo, Financing modelling, Fiscalità d‘impresa, Corporate Governance, Diritto penale commerciale, Finanza internazionale, Sustainable Finance, Valutazione d’azienda, Mergers & Acquisitions.

Il Master è indirizzato a professionisti e laureati che aspirano a una carriera nelle aree finanziarie di aziende e istituzioni, come intermediari finanziari e advisor. Oltre a fornire competenze pratiche e teoriche in gestione finanziaria, valutazione d’impresa e pianificazione strategica, il percorso dà accesso anche a una rete esclusiva di professionisti e alumni di successo, con il supporto di eventi di networking e workshop con aziende leader del settore

A supervisionare il Master è un Comitato Scientifico diretto da Antonio Salvi, Professore Ordinario di Finanza Aziendale all’Università di Torino e docente della SDA Bocconi School of Management.

Coordinatore scientifico è Aurelio Gaeta, avvocato del foro di Napoli e componente del Team legale dello Studio Gaeta esperto di contrattualistica nazionale e internazionale nonché di operazioni straordinarie societarie.

Mondadori ha annunciato oggi la pubblicazione di “SPERA”: l’autobiografia del Papa

Si intitola “SPERA” e uscirà in contemporanea mondiale nelle principali lingue e in più di 80 Paesi nel gennaio prossimo l’autobiografia di Papa Francesco, la prima realizzata da un Pontefice nella storia. L’annuncio-evento è stato dato oggi alla Fiera del Libro di Francoforte da Mondadori, che ne gestisce i diritti mondiali.

«Il libro della mia vita è il racconto di un cammino di speranza che non posso immaginare disgiunto da quello della mia famiglia, della mia gente, del popolo di Dio tutto. È, in ogni pagina, in ogni passo, anche il libro di chi ha camminato insieme a me, di chi ci ha preceduto, di chi ci seguirà» commenta Papa Francesco nella nota che anticipa la diffusione del volume. «Un’autobiografia non è la nostra letteratura privata, piuttosto la nostra sacca da viaggio. E la memoria non è solo ciò che ricordiamo, ma ciò che ci circonda. Non parla unicamente di quel che è stato, ma di quel che sarà. Sembra ieri, e invece è domani. Tutto nasce per fiorire in un’eterna primavera. Alla fine, diremo solo: non ricordo niente in cui non ci sei Tu.».

Ricco di rivelazioni e racconti inediti, emozionante e umanissimo, commovente e drammatico ma anche capace di autentico umorismo, il memoriale di Francesco prende il via nei primi anni del Novecento, con la narrazione delle radici italiane e dell’avventurosa emigrazione in America Latina degli avi, per svilupparsi nell’infanzia, la giovinezza, la scelta vocazionale, la maturità, fino a coprire l’intero pontificato e il tempo presente. Un testo di grande forza narrativa, nel quale il Papa attraverso il racconto autobiografico affronta con schiettezza, coraggio e profezia anche i più importanti e dibattuti temi della nostra contemporaneità, nonché i nodi cruciali del suo servizio come pastore universale della Chiesa.

Scritto con Carlo Musso, già direttore editoriale non fiction di Piemme e Sperling & Kupfer e poi fondatore del marchio indipendente Libreria Pienogiorno, questo eccezionale documento per volontà di Papa Francesco avrebbe dovuto in un primo momento essere pubblicato solo dopo la sua morte, ma il Giubileo della Speranza annunciato per il 2025 e le esigenze del tempo lo hanno risolto a diffondere ora questa preziosa eredità. «È stata una lunga, intensa avventura che ha impegnato gli ultimi sei anni: i lavori per la stesura sono iniziati fin dal marzo 2019 e si concluderanno nelle prossime settimane» commenta Musso.

Il volume, destinato ad affascinare i lettori di tutto il mondo e a rappresentare un lascito di speranza per le generazioni future, è arricchito da alcune straordinarie fotografie, anche private e inedite, provenienti dalla disponibilità personale del Pontefice.

Questi gli editori a oggi coinvolti nella pubblicazione: Italia Mondadori, Usa Random House, UK Viking, Canada Penguin Random House, Francia Albin Michel, Germania Penguin Random House / Kösel-Verlag, Spagna Penguin Random House, Portogallo Penguin Random House, Brasile Companhia das letras, Croazia Znanje, Slovacchia Ikar, Ungheria Kossuth Kiado, Romania Polirom, Grecia Gutenberg Dardanos, Corea Catholic Publishing House, Catalogna Penguin Random House / Rosa del vents, Polonia Swiat Ksiazki, Lituania Lithuanian Writers Union, Cechia Euromedia.

Inaugurato a Napoli lo studio legale Formisano Stanziola

Lo scorso Sabato 12 ottobre presso via dei Fiorentini 61 si è tenuta l’inaugurazione dello studio legale dell’avvocato Adelaide Formisano e del dott. Maurizio Stanziola, attuale Presidente di commissione tributaria provinciale di Avellino e Salerno.

A fare da trade union un volto noto della politica campana, Aniello Formisano più volte parlamentare e promotore di iniziative sul territorio locale. Il panorama forense napoletano ha accolto con entusiasmo la notizia della nascita di un punto di riferimento importante considerata l’esperienza dell’ avv. Formisano, in modo particolare in diritto di famiglia, affiancata e da quella del  magistrato Stanziola. L’eccellenza dei professionisti della scuola napoletana risuona in ogni dove d’Italia ed ecco l’esigenza di creare un altro presidio poiché ciò che non diminuiscono mai sono i contenziosi.

Avvocati, professori ordinari della Federico II, magistrati, rappresentanti della società civile hanno risposto all’invito di assistere al calcio di inizio di una partita vincente per la comunità tutta.

Nasce partnership strategica tra Dolce & Salato e la SEF Consulting

Dolce & Salato Scuola, rinomata accademia di alta formazione professionale nei settori della cucina, pasticceria e hospitality con sede a Maddaloni e la SEF Consulting, azienda campana leader nella consulenza aziendale e nello sviluppo di progetti innovativi per le imprese con sede a Napoli, Nola e Telese (Benevento) annunciano con entusiasmo la nascita di una partnership strategica.

La collaborazione mira a rafforzare l’offerta formativa e a creare nuove opportunità di crescita per i professionisti e gli imprenditori del settore food e hospitality. Dolce & Salato Scuola, con anni di esperienza nella formazione pratica e teorica, e SEF Consulting, specializzata nella consulenza manageriale e nello sviluppo di strategie di business, metteranno insieme le rispettive competenze per ampliare la propria e reciproca offerta innovativa e di altissimo profilo.

“La nostra missione è sempre stata quella di formare i professionisti del futuro, capaci di rispondere alle sfide di un mercato in continua evoluzione” ha dichiarato Giuseppe Daddio, titolare e founder di Dolce & Salato “Grazie a questa partnership con SEF Consulting, i nostri partner avranno accesso a un bagaglio ancora più ricco di informazioni e competenze tecniche e gestionali, fondamentali per distinguersi nel mondo dell’imprenditoria”.

Anche, Errico Formichella, founder e CEO di SEF Consulting, ha espresso grande soddisfazione per questa nuova sinergia:“Crediamo fortemente nella collaborazione con Dolce & Salato, un’istituzione di eccellenza nella formazione per la ristorazione di eccellenza. La nostra esperienza nella consulenza aziendale ci permetterà di interagire e integrare il business management delle aziende partner, consentendo di essere d’ausilio alla formazione di professionisti che siano anche imprenditori consapevoli e capaci di innovare. Il nuovo accordo con Dolce e Salato si integra in un percorso che la nostra società sta già facendo da tempo anche con partner istituzionali, organizzazioni di categorie e aggregazioni di imprenditoria privata per creare valore e fornire conoscenza e consapevolezza ai vari attori del mondo del lavoro nazionale e internazionale, vista anche l’esperienza maturata dalla Sef Consulting nell’europrogettazione”.

La sinergia è nata tra Dolce e Salato e Sef Consulting risulta essere fondamentale per tutti coloro che saranno gli attori del settore enogastronomico da qui in avanti – lo ha sottolineato Alfonso Del Forno, giornalista e riconosciuto opinion maker  nazionale del settore enogastronomico – “La sfida del futuro dell’enogastronomia passa inevitabilmente attraverso la costruzione di aziende solide e che sappiano essere al passo con i tempi e con le prospettive di sviluppo del mercato, anche o forse soprattutto nel difficile settore dell’enogastronomia.  Coloro che si formeranno all’interno della prestigiosa scuola di formazione campana avranno il supporto di un’azienda che permette loro di conoscere quelle strategie di business per poter essere vincenti e soprattutto crescere nel proprio business in maniera sana e coerente” .

La partnership prevede lo sviluppo di specifiche skill rivolte sia a giovani aspiranti chef e pasticceri, sia a professionisti già affermati che desiderano aggiornarsi e ampliare le loro competenze gestionali e imprenditoriali. Tra le novità in programma, sono previsti workshop, masterclass e percorsi di consulenza personalizzati. Con questa collaborazione, Dolce & Salato e SEF Consulting puntano a creare una nuova generazione di professionisti, capaci non solo di eccellere in cucina, ma anche di guidare e far crescere le proprie attività in un panorama competitivo e in costante evoluzione.

Riapertura Giudice di Pace di Capri, Covelli: “Restituito alla comunità importante presidio di legalità”

La Presidente della Corte d’Appello di Napoli, Maria Rosaria Covelli, è intervenuta alla cerimonia di riapertura del Giudice di Pace di Capri: “La riapertura di un ufficio giudiziario in un contesto insulare assume una valenza particolare, visto che la distanza dal continente può rappresentare un ostacolo all’accesso alla giustizia.  Si tratta non solo della restituzione alla cittadinanza di un importante presidio di legalità, ma anche di un segnale di attenzione delle istituzioni verso la comunità”.
“E’ un obiettivo conseguito – ha evidenziato Covelli – grazie a una sinergia istituzionale fra l’autorità politica, ossia l’Amministrazione Comunale, la Magistratura, il Ministero, le Forze dell’ordine e Militari, nonché l’Avvocatura isolana e di Napoli”.
La Presidente ha ringraziato il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, “per la sua presenza e la sua vicinanza al Distretto di Napoli”.
La massima carica del Distretto di Napoli ha, inoltre, evidenziato il prezioso lavoro svolto dalla Presidente del Tribunale di Napoli, Elisabetta Garzo per il raggiungimento del traguardo odierno.
La Presidente ha voluto, infine, rimarcare l’importante lavoro del “Coordinamento Interdistrettuale per i Sistemi Informativi Automatizzati, fondamentale per il buon funzionamento dell’attività di giurisdizione” ha concluso Maria Rosaria Covelli.

Assoidroelettrica, riattivare piccoli impianti dismessi

Prevedere la possibilità di riattivare impianti idroelettrici esistenti e dismessi, fino a 100 kw, “piccole realtà importanti anche per un aspetto paesaggistico”: è quanto ha chiesto Assoidroelettrica in audizione davanti alle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo in materia di regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. “Riattivarli con una procedura autorizzativa semplificata significherebbe, oltre che generare energia pulita, anche migliorare i paesaggi” ha sottolineato il direttore generale dell’associazione di categoria, Paolo Taglioli, chiedendo dunque che nel provvedimento venga inserita “anche la parola riattivazione” accanto alla previsione di nuovi impianti. L’altra richiesta avanzata da Assoidroelettrica è che le nuove norme “non si possano applicare negli iter in corso”, che hanno già ottenuto le autorizzazioni, così da “salvaguardare iniziative meritevoli della giusta attenzione” ed evitare “sperequazioni”.

Intelligenza Artificiale e Sistema Giustizia, Avv. Regardi: “Sfida stimolante ma dai contorni ancora non ben definiti”

“Ottima esperienza, da ripetere”. E’ unanime il giudizio dei partecipanti alla Summer School 2024 “Le nuove frontiere del Diritto” che si è svolta a Telese Terme dal 19 al 21 settembre, organizzata dall’Università degli Studi del Sannio insieme al Comune di Telese e con la collaborazione della Scuola di Formazione della Camera Penale di Benevento. Tanti gli studenti e anche gli operatori del diritto che hanno affollato le sale del Grand Hotel Telese, sede dell’attività di formazione. Abbiamo chiesto all’avv. Vincenzo Regardi, responsabile della Scuola di Formazione dell’avvocato penalista, di tracciare un bilancio di questa prima edizione nella Città di Telese.

“E’ certamente un bilancio estremamente positivo, per alcuni versi entusiasmante. Sia in termini di riscontro numerico dei partecipanti, sia in termini di rilievo assoluto della proposta offerta. E, devo dire, l’interesse manifestato dagli organi di stampa ne costituisce una oggettiva cartina al tornasole”.

Intelligenza Artificiale tra curiosità e timori. Cosa rappresenta per voi avvocati?

“L’intelligenza artificiale è già entrata nella vita quotidiana di tutti noi, anche se non ne abbiamo la consapevolezza. Riconoscimento facciale, programmi di editing, creazione digitale e tanto altro non sono più il futuro, ma rappresentano il presente.

Ovvio che anche tutte le professioni, non solo l’Avvocatura, devono fare i conti con questa realtà. Ma è tutto il “sistema Giustizia” che è chiamato a stare al passo con qualcosa che noi tutti, fino a pochi anni fa, potevamo “ammirare” solo grazie a qualche film di fantascienza.

Il mondo tecnologico in senso lato, da qualche anno, ha cominciato a galoppare. E, certamente, gli Avvocati arrancano. La digitalizzazione degli atti, spinta anche dalla emergenza Covid, l’uso obbligatorio di programmi telematici per il deposito e la consultazione dei fascicoli hanno rappresentato passi decisivi verso una nuova dimensione della professione.

L’approccio (corretto) all’Intelligenza Artificiale è la prossima sfida. Stimolante come tutte le sfide, ma dai contorni ancora non ben definiti e definibili”.

Avvocato Regardi, i temi delle tre giornate sembrano suggerire una profonda trasformazione dei metodi di indagine e finanche del processo penale, alla luce delle nuove tecnologie. La classe forense è pronta? E i magistrati?

“Le nuove tecnologie di cui si avvalgono gli investigatori non sono una novità assoluta. Penso ad esempio al captatore informatico, meglio conosciuto come trojan, che trasforma telefonini, tablet o pc in vere e proprie microspie in grado di “ascoltare”, e in alcuni casi, anche di “vedere”, tutto ciò che avviene nelle vicinanze dello strumento informatico.

Ognuno di noi, oggi, ha un’intera vita racchiusa nella memoria del proprio telefonino. Non solo messaggi, telefonate e foto. Ma anche spostamenti, luoghi visitati, orari di attività, dati bancari, sanitari, fiscali. Persino la velocità raggiunta durante i viaggi in auto e l’itinerario percorso.

E’ agevole capire come tutto questo rappresenti una straordinaria fonte da cui raccogliere elementi di conoscenza decisivi per l’esito delle indagini.

Il rovescio della medaglia è rappresentato dalla estrema “vulnerabilità” dei dati digitali. Per questo occorrono protocolli chiari, validati e regole certe di acquisizione ed utilizzazione, nell’ambito del processo penale in particolare.

Diciamo che il diritto processuale, in riferimento a ciò, è piuttosto indietro, tanto che eminenti giuristi, come il Prof. Giorgio Spangher, invocano un’urgente modifica del libro dedicato alle prove del Codice di Procedura Penale”.

Oggi molto è lasciato alla “sensibilità” della Giurisprudenza e alla competenza professionale dei diversi attori. Ovviamente, in ottica di “giusto processo” non è sufficiente. Quindi, per rispondere alla sua domanda, no, non siamo ancora pronti, ma ci stiamo “attrezzando”.

Attraverso l’utilizzo dell’IA si può giungere alle ipotesi di prognosi di una giustizia cosiddetta predittiva, dal grado di pericolosità di un individuo alla previsione della liberazione e così via. Saranno le macchine a determinare gli esiti dei processi?

“Mi auguro di no con tutto il cuore. Al centro del processo penale c’è e ci sarà sempre l’uomo. L’utilizzo di “macchine” non dovrà mai sostituire il giudizio di un Giudice in carne ed ossa. Certamente, se correttamente sviluppata, l’Intelligenza artificiale potrà rappresentare un valido ausilio per chi è chiamato a fare il mestiere più difficile del mondo.

Delegarle la decisione di “vita o di morte” rappresenterebbe non un passo avanti, ma un pericoloso salto verso un “medioevo giudiziario”.

Cosa diversa, ripeto, è il possibile sviluppo di programmi di ausilio. Che però risentiranno sempre dei “dati” che verranno inseriti manualmente. E torniamo sempre a lui, all’uomo”.

Cosa (se) cambierà nei trattati di criminologia dei futuri studenti di Giurisprudenza?

“Uno dei temi trattati durante la Summer School di Telese, che tra l’altro ha destato grande attenzione tra i presenti, è stato quello delle Neuroscienze.

Se, come dicevo, al centro del processo penale c’è l’uomo, è evidente che i moderni studi sulla genetica non potranno essere relegati a lungo fuori dal diritto. La capacità di intendere e di volere, base dell’imputabilità, presuppone la libertà di scelta da parte dell’individuo.

Le neuroscienze studiano come la genetica individuale, associata all’ambiente, incida o determini addirittura le nostre condotte.

E’ una tematica affascinante e allo stesso tempo particolarmente complessa con la quale non solo gli operatori del diritto, ma anche il nostro legislatore, dovranno confrontarsi sempre di più”.

La Summer School di Telese può allargare il suo bacino di utenza? Si può pensare a un appuntamento nazionale per le prossime edizioni?

“Se per “nazionale” intendiamo il livello e la rilevanza dell’offerta, devo dire che, grazie all’impegno assoluto dell’Università del Sannio e del Comune di Telese, il risultato è già stato raggiunto. Tutti i relatori, che si sono alternati nelle tre giornate svolte presso il Grand Hotel di Telese, hanno profili di assoluta rilevanza nazionale nell’ambito delle loro materie, vantando, alcuni di loro, anche riconoscimenti internazionali.

La prossima vera sfida sarà quella far diventare la Summer School un appuntamento annuale e, magari, di allargare il bacino dell’utenza anche a realtà fuori dal territorio regionale. Ci sarà molto da lavorare, ma la cosa non spaventa di certo.

La qualità, la passione e l’abnegazione dei “visionari” che hanno fortemente voluto questo evento rappresentano garanzia certa di impegno. E, a tal proposito, mi consenta di ringraziare i professori dell’Unisannio Vincenzo Verdicchio, Antonella Marandola e Nicola Ruccia che, insieme all’assessore del Comune di Telese, Filomena Di Mezza, sono stati gli artefici ed il motore di questa entusiasmante prima edizione. Sarebbe davvero un delitto fermarsi ora. Sono certo che ciò non avverrà”.