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Architettura e termalismo, giornata di studi a Contursi Terme

Si è svolto nella sala congressi delle Terme Cappetta a Contursi Terme un interessante convegno su Sfide e opportunità nel termalismo 4.0, all’interno del quale un approccio interdisciplinare ha riguardato il rapporto tra l’architettura e il termalismo ai giorni nostri. Le terme viste non solo come luoghi di benessere e relax, ma anche come veri e propri gioielli architettonici che riflettono la cultura e la storia dei luoghi in cui insistono.

Storicamente, le terme hanno rappresentato luoghi di benessere e relax sin dall’antichità. Durante la rivoluzione industriale del XIX secolo, l’approccio medico e le nuove tecnologie hanno trasformato questi spazi in centri di cura più sofisticati. Con l’avvento del XX secolo, il termalismo moderno ha visto una crescente attenzione al benessere, con l’affermarsi delle terme quali destinazioni di relax e cura olistica, evolvendo ulteriormente fino a ciò che oggi chiamiamo “Termalismo 4.0”. Questa nuova era del termalismo integra il design dei luoghi con le tecnologie prestando forte attenzione alla sostenibilità e all’inclusività.

“L’architetto nella progettazione e nel recupero dei centri termali oggi si trova di fronte a una sfida stimolante: riuscire a coniugare l’esperienza tradizionale del termalismo con le esigenze attuali relative alla sostenibilità cogliendo le opportunità offerte dalla tecnologia”, ha spiegato l’architetto Emilio Franco, tra i relatori del workshop.

In particolare, Franco, ha richiamato le tendenze e le soluzioni che stanno ridefinendo il modo di progettare di gestire le strutture termali. Questo equilibrio tra tradizione e innovazione crea esperienze uniche per i visitatori, che possono godere di ambienti storici arricchiti da servizi all’avanguardia.

“In quest’ottica – ha proseguito l’architetto Emilio Franco – gli edifici termali sono progettati riducendo quello che è l’impatto ambientale massimizzando l’efficienza energetica. L’uso di materiali naturali, il riciclo delle risorse idriche e l’adozione di energie rinnovabili sono solo alcune delle soluzioni che permettono di coniugare l’esperienza tradizionale con il rispetto per l’ambiente. Un’attenzione particolare rivolta alla connessione con la natura: grandi vetrate, materiali organici e la progettazione di spazi che valorizzano il contesto naturale sono elementi chiave per creare un ambiente armonioso”.

“Nelle moderne strutture termali, l’uso dei colori è diventato un elemento chiave per il benessere psicofisico degli ospiti. La scelta delle tonalità e dei materiali da utilizzare non è più soltanto una questione estetica, ma un vero e proprio strumento per creare atmosfere rilassanti e rigeneranti. Sappiamo bene che i colori cosìcome la luce influenzano profondamente le nostre emozioni”.

Scorrendo e illustrando le slide, l’architetto Franco ha poi aggiunto: “Anche l’arte è può essere intesa come elemento di benessere un valore aggiunto. Sculture, dipinti e installazioni creano atmosfere uniche che stimolano l’immaginazione, favorendo il relax e la rigenerazione. Un connubio perfetto: bellezza e benessere. Il design delle strutture termali moderne è caratterizzato da architetture innovative che combinano estetica e funzionalità. L’integrazione di tecnologie avanzate come l’automazione, la sensoristica e la domotica e l’intelligenza artificiale miglioranol’esperienza degli ospiti, offrendo un’esperienza personalizzata. Aspetto importantissimo è dato anche dall’ergonomia e dalla corretta accessibilità degli spazi. La progettazione deve garantire il massimo comfort e soprattutto la facilità di movimento per tutti gli ospiti, rendendo le terme accessibili e accoglienti a persone con disabilità”.

“L’architettura gioca un ruolo fondamentale – ha concluso il relatore – le terme in futuro potranno essere luoghi all’avanguardia, in cui l’architettura dialogherà in modo armonico con le nuove tecnologie, i modelli di business sostenibili, l’ambientale e la fruibilità degli spazi. Spazi di benessere che devono coinvolgono ed emozionano”.

Nola: il Giglio del Salumiere dona il Busto di San Paolino all’Ospedale Santa Maria della Pietà

Nola: il Giglio del Salumiere dona il Busto di San Paolino all’Ospedale Santa Maria della Pietà

Nola – Nel giorno del dies natalis di San Paolino, il 22 giugno del 431 d. C., il Giglio del Salumiere ha donato il Busto del Santo all’Ospedale Santa Maria della Pietà.

L’opera del M° Leopoldo Santaniello è stata offerta, al Presidio Ospedaliero, dal dott. Vittorio Narni Mancinelli, maestro di festa del Giglio del Salumiere 2024 e dirigente medico nello stesso nosocomio, a testimonianza della profonda devozione per il Santo Compatrono e del legame del medico sia con la città di Nola che col nosocomio nolano.

“Questa statua vuole essere d’aiuto per tutti i pazienti ricoverati che cercano conforto – dichiara il dott. Vittorio Narni Mancinelli – e che trovano nel nostro Santo Protettore un supporto spirituale”.

Sul marmo ai piedi del piedistallo, che regge il busto, è riportata la frase …e nel cercar conforto a Te volgo lo sguardo… Sulla lapide ci sono anche i loghi del Giglio. Il monumento è stato benedetto da Don Carlo Giuliano, Assistente Religioso del Presidio Ospedaliero Santa Maria della Pietà dell’ASL NA3, nonché Direttore della Pastorale della Salute della Diocesi di Nola. Presenti Francesco De Falco, Giusi Lanzaro e Don Salvatore Bianco della Fondazione Festa dei Gigli.

La statua è in cemento e polvere di marmo con basetta decorata da otto gigli ed una rosa in terracotta. A completamento dell’opera una lapide in marmo, una base di appoggio in pietra lavica ed un Pilastro con pensilina in ferro battuto. A corollario un impianto d’illuminazione e due felci adagiate sui lati. La statua è stata volutamente posizionata a ¾ rivolta verso l’ospedale e San Pio.

Quanto precede in omaggio agli ammalati che nel momento di sconforto si affacciano e trovano il volto amico del Santo. Da lì, appunto la frase, la frase …e nel cercar conforto a Te volgo lo sguardo…

Il Giglio del Salumiere con il comitato Fede e Ragione, nel suo percorse di fede, ha posto in essere un ambizioso percorso. Il progetto INFINITO 2024 vede come tema principale la figura di Giordano Bruno proprio nell’anno in cui Nola si proclama città della Tolleranza e del Libero Pensiero.

Il Filosofo Nolano, pur essendo legato indissolubilmente alla sua città di nascita, non è stato mai tema principale del progetto di un Giglio, in quanto un eretico non poteva essere raffigurato così facilmente; nel corso del tempo nella Festa, così come la conosciamo. Nondimeno richiami a Bruno come personaggio simbolo della città di Nola sono stati fatti su diversi Gigli, senza mai però, come detto prima, riservargli il ruolo principale.

AL VIA I LAVORI DEL COMITATO ORGANIZZATORE DEL CONGRESSO CIESM 2024

Sarà la prof.ssa Nunziacarla Spanò Dir. ChiBioFarAm dell’Università di Messina ad aprire il Panel dedicato agli “Stretti” del Mediterraneo, con una relazione sullo Stretto di Messina.

Palermo – Si sono svolte nei giorni scorsi a Palazzo dei Normanni a Palermo le riunioni del comitato organizzatore del Congresso CIESM 2024, il più importante incontro di esperti del Mar Mediterraneo e del Mar Nero che si terrà nel capoluogo siciliano dal 14 al 18 ottobre c.a.

Il comitato del 43° Congresso CIESM presieduto dalla prof.ssa Nunziacarla Spanò Direttrice del Dipartimento di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali dell’Ateneo messinese e componente del comitato scientifico esperti ambientali dell’Unesco è composto dai proff.ri Gioele Capillo Ricercatore Senior in Zoologia presso il Dipartimento di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali dell’Università degli Studi di Messina;  Serena Savoca ricercatrice Senior in Ecologia Dipartimento di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche e Ambientali Università di Messina;  Carmelo Iaria ricercatore Senior in Patologia Veterinaria presso il Dipartimento di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche e Ambientali Università di Messina;  Marco Albano Ricercatore in Zoologia presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università degli Studi di Messina; dal prof. Renato Chemello professore ordinario di Ecologia all’Università di Palermo, coordinatore del corso di laurea in Scienze della natura e dell’ambiente Unipa e dalla prof.ssa Maria Violetta Bruno, Delegata del Rettore per l’Orientamento in Ingresso, Università degli Studi di Catania.

Fanno parte del Comitato Organizzatore anche la Dott.ssa Teresa Romeo, Direttrice del Sicily Marine Centre, Stazione Zoologica Anton Dorhn e il Dott. Silvio Greco, Consigliere di Amministrazione della Stazione Zoologica Anton Dorhn.

Sarà proprio la messinese prof.ssa Nunziacarla Spanò ad aprire il Panel dedicato agli Stretti in Mediterraneo sottolineandone l’importanza fisica, ecologica, economica, strategica, legale e politica.

Costituzionalisti europei a Ventotene alla VI Conferenza e Summer School

Dal 9 al 14 giugno 2024, presso l’isola di Ventotene, torna l’appuntamento annuale della Conferenza Internazionale e Summer School organizzata dall’Associazione per l’Europa di Ventotene, presieduta dal Professore Andrea Patroni Griffi. 
La VI edizione della Conferenza, dal titolo “Europa e Regioni”, è stata patrocinata dal Comune di Ventotene, dall’Università della Campania Luigi Vanvitelli, dall’Università Paris I Panthéon Sorbonne, dall’Università di Roma La Sapienza, dall’Università di Napoli Federico II, dall’Università degli Studi di Napoli Parthenope, dall’Università degli Studi Suor Orsola Benincanca e dall’Università italo-francese, oltre che da diversi centri di ricerca (CIRB e ISSIRFA, tra gli altri).
Tanti Professori di università italiane e straniere e giovani ricercatori animeranno il dibattito sui temi relativi al ruolo rivestito dalle Regioni nella cornice istituzionale dell’ordinamento europeo, promuovendo un confronto dialettico sui traguardi raggiunti e le potenzialità ancora inespresse di un regionalismo in Europa e per l’Europa.
In specie, la riflessione verterà sull’analisi, in chiave evolutiva, dell’effettiva portata della partecipazione delle Regioni nel processo di integrazione europea, muovendo da tre direttrici programmatiche.
La prima concerne il Federalizing process europeo e i processi federali negli Stati membri.
La seconda è incentrata, invece, sulle implicazioni della partecipazione delle Regioni alla formazione e all’attuazione del diritto europeo. In tale sede, non mancheranno riferimenti a temi di stringente attualità, quali, su tutti, l’autonomia differenziata, l’attuazione del PNRR, l’autonomia strategica nel campo delle materie prime critiche e le politiche sociali e migratorie. 
In ultimo, il terzo itinerario di ricerca promuove uno studio delle politiche di coesione economica, sociale e territoriale sotto la lente delle politiche di sviluppo regionale. 
In riferimento a tali temi, l’Associazione ha proposto una Call for papers, nell’ambito della quale i numerosi giovani studiosi (dottorandi e ricercatori) che vi hanno aderito proporranno interessanti comunicazioni.
Inoltre, i lavori, quest’anno, saranno animati da due lectio magistralis.
La prima, martedì 11 giugno, dal titolo “Europa: ultimo appello”, sarà tenuta dal Prof. Romano Prodi, Emerito di Economia e Politica industriale all’Università di Bologna, Presidente della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli, Già Presidente del Consiglio dei Ministri e Presidente della Commissione europea.
La seconda lectio, invece, giovedì 13 giugno, dal titolo “Regionalismo vs confederalismo: dallo sviluppo alla coesione; la nostra lunga transizione”, spetterà al Prof. Adriano Giannola, Presidente della SVIMEZ-Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno, già Ordinario di Economia Bancaria presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Parteciperanno in qualità di relatori Carla Bassu, Paola Bilancia, Pietro Massimo Busetta, David Capitant, Elisabetta Catelani, Tanja Cerruti, Antonio D’Aloia, Alberto Lucarelli, Gloria Marchetti, Sergio Marotta, Anna Papa, Andrea Patroni Griffi, Christine Pauti, Raffaella Rizzo, Giulio M. Salerno, Gerardo Santomauro, Roberto Sommella, Alessandro Sterpa, Michela Troisi, Veronica Valenti, Michele Vellano e Giulio Veltri.

Tre Academy in Urban Regeneration Factory della Federico II

Sono tre i progetti messi in cantiere dall’Ateneo per contrastare la povertà educativa e lavorativa: una Green Academy, una Academy dei Mestieri e corsi di formazione nell’ambito delle Scienze Gastronomiche.

Al Viminale, alla presenza del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, è stato consegnato al Rettore dell’Università Federico II, Matteo Lorito, un complesso immobiliare di Afragola sottratto alla malavita. È stato destinato dall’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità guidata dal Prefetto Corda direttamente all’Ateneo napoletano che vi realizzerà una “Urban Regeneration Factory”. ‘Un bene confiscato di notevole interesse per dimensione e localizzazione è stato affidato eccezionalmente con procedura diretta ad una Università senza passare per Enti territoriali – spiega il rettore Matteo Lorito -. Siamo molto grati ai Ministri Bernini e Piantedosi e al Commissario Ciciliano per aver voluto affidare al nostro Ateneo quello che potrà diventare un presidio di legalità e un centro di riduzione della povertà educativa proprio nell’area nord diNapoli. In questo territorio si immagina possa avere un impatto particolarmente significativo l’azione dell’Ateneo federiciano, viste anche le importanti esperienze nelle periferie, a San Giovanni a Teduccio, a Scampia, e nell’utilizzo di beni confiscati come nel caso di Villa Ferretti gestita insieme al Comune di Bacoli. Si ringraziano inoltre il direttore dell’Agenzia per i beni sequestrati alle mafie il Prefetto Corda e il sottosegretario Wanda Ferro’. L’Urban Regeneration Factory rappresenterà un presidio per l’inserimento lavorativo ed un luogo di aggregazione per i giovani dell’area nord di Napoli. Accoglierà diverse attività anche a supporto di nuove Academy residenziali rivolte ai giovanissimi che hanno necessità di formarsi rapidamente per un immediato inserimento nel mondo del lavoro. Saranno prodotti esperti operatori nei campi della gestione del verde, della transizione ecologica, delle arti e mestieri dell’alto artigianato e della gastronomia. L’attività si svolgerà insieme a Enti del Terzo Settore, anche per sostenere la creazione di imprese e di cooperative sociali e di comunità, e per realizzare iniziative culturali e sociali a supporto del territorio di riferimento.

Torna il Festival del Giallo a Napoli

In soli tre anni è diventato un appuntamento centrale per gli appassionati, gli scrittori e gli editori di questo genere letterario: il Festival del Giallo, in programma a Napoli dal 23 a 26 maggio, è “il più giovane, ma il più grande d’Italia. In qualità e quantità di proposte”, dice Ciro Sabatino, direttore artistico della kermesse presentata a Villa Floridiana, al Vomero, la location della sua terza edizione. Nel cartellone del Festival oltre 40 incontri, cento scrittori e una serie di eventi: la mostra di manifesti d’autore curata dalla Scuola italiana di Comix, la scena del delitto ricostruita dalla polizia scientifica, i workshop di scrittura; spazio anche al ‘true crime’ con Pietro Orlandi che racconterà le ultime ore di sua sorella, Emanuela, e Elvira Grimaldi che parlerà dell’omicidio della madre Anna Parlato Grimaldi, il 31 marzo 1981. A presiedere la rassegna è Maurizio de Giovanni, che sta portando avanti il progetto con l’obiettivo di fare della sua città la capitale del romanzo crime. “Il romanzo giallo – spiega de Giovanni – ha una lunga storia che vede in Napoli una capitale, basta pensare a ‘Il cappello del prete’ di Emilio De Marchi, che convenzionalmente è considerato il primo romanzo giallo puramente tale scritto in Italia, e che è ambientato a Napoli. E non poteva essere altrimenti. Perché Napoli è una città topograficamente gialla, urbanisticamente gialla, sovrapposta, che ne ha un’altra sotterranea, e in cui c’è un contatto costante fra le diverse classi sociali, come non c’è in nessun’altra città. Tutto questo genera passioni, passioni che travolgono e trasportano le persone spesso in territori oscuri, che sono quelli che vogliamo raccontare”. Il Festival del Giallo Città di Napoli è nato dall’impegno di un gruppo di imprenditori, due associazioni e oltre cento volontari che “credono che i libri, le storie, la letteratura popolare, possano contribuire a migliorare questa città”, è stato detto nella conferenza stampa. “Tre anni fa – è stato spiegato – sembrava solo un gioco. Era arrivata l’occasione giusta per un grande Festival legato alla letteratura di genere. Bisognava farlo e lo facemmo. In tre anni il Festival non ha mai smesso di crescere. Producendo decine di iniziative parallele, intrecciando rapporti e collaborazioni che l’hanno fatto veramente grande”.

Attivi sito e app per la Mic card dedicata ai 18enni

MIC Card gratuita per i giovani romani che compiono 18 anni nel 2024. È possibile richiederla dal sito dedicato o direttamente dalla App MIC Card e ottenere, con pochi e semplici passaggi, la card che per un anno permette di entrare gratuitamente nel sistema museale e archeologico romano e di  ottenere agevolazioni e sconti presso mostre, caffetterie e librerie museali. La Card ha una validità di 12 mesi a partire dall’attivazione.
Per ottenerla è sufficiente collegarsi, già dal giorno successivo al compimento dei 18 anni, alla sezione specifica della App o del sito www.miccard.roma.it/roma-mic-card-18enni/, cliccare sul pulsante nero “attivala gratis ora” e, dopo aver inserito il proprio codice fiscale, seguire le istruzioni e ricevere la carta in formato digitale.
Sono oltre 41mila i giovani che a Roma nel 2024 sono diventati o diventeranno maggiorenni e a loro e alle loro famiglie è dedicata la campagna di comunicazione voluta dal Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per informarli di questa opportunità e incentivarli a fruire dell’immenso patrimonio culturale capitolino.
La campagna è attiva da ieri sui social con il claim “Tutti i 18enni, Tutti i Musei in Comune, Tutto l’anno, Tutto gratis. Se quest’anno compi 18 anni, Roma Capitale ti regala la Roma Mic Card”.
Dopo la deliberazione di Giunta del mese scorso, con cui si è deciso di attivare il servizio, il progetto entra così nella sua fase operativa.
Vogliamo offrire ai nostri giovani che quest’anno diventano maggiorenni un servizio importante che li renderà partecipi della bellezza che offre la nostra città e più consapevoli del suo prezioso patrimonio artistico e culturale. Contiamo presto di estendere questa possibilità anche ai residenti dei Comuni dell’area metropolitana. Come con la Metrebus gratuita per gli under 19 e la nascita di nuovi spazi studio, Roma continua a investire sulle nuove generazioni”. Così il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
Abbiamo pensato questa card dedicata ai diciottenni perché possano conoscere meglio il patrimonio museale, archeologico e monumentale di Roma e arricchire la propria cultura e le proprie conoscenze – ha detto l’assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor – secondo noi questo è un ottimo modo per promuovere un accesso sempre più diffuso alla cultura, stimolando nei nostri giovani un senso di appartenenza alla comunità nella quale vivono.

La birra è la bevanda preferita, scelta dal 56% nel fuori casa

La birra è la bevanda alcolica più apprezzata in Italia, il 56% infatti la predilige nelle scelte di consumo fuori casa e il 26% si dichiara fedele ai marchi di birra più rinomati. E’ quanto emerge da un’indagine Cga by NielsenIq con l’avvicinarsi della stagione estiva. Secondo la ricerca di mercato la birra made in Italy incontra il favore del 70%, la birra importata raggiunge quota 41% mentre il 37% sceglie la birra artigianale, con il 40% di tutti i volumi di birra proveniente da 10 principali macro brand. Analizzando gli andamenti e le quote di mercato per le 4 Aree NielsenIq , la classifica delle top 5 birre cambia da regione a regione, “indice del fatto che in Italia vi sono significative differenze nel modo di consumare la birra”. Tra gli stili di birra, la bionda è scelta dal 66% dei consumatori mentre il 26% degli italiani opta per le rosse. Gli analisti sottolineato che In merito alla modalità di somministrazione, più della metà (56%) dei consumatori di birra preferisce il servizio alla spina, mentre il 42% sceglie le opzioni in bottiglia e solo il 2% quelle in lattina. E’ rilevato che tra gli italiani il 42% sceglie una gradazione alcolica media mentre il 23% leggera, solo il 10% preferisce una alta gradazione. Le analisi di Cga by NielsenIq rivelano anche una crescente tendenza alla moderazione, con il 64% dei consumatori di birra italiani che intende disciplinare il proprio consumo di alcol nei prossimi 12 mesi.

Alla scoperta di Leopardi, un viaggio tra cultura e cibo

Un itinerario non solo letterario ma anche enogastronomico, alla scoperta dei cibi preferiti da Giacomo Leopardi, il poeta recanatese che tra il Vesuvio e Napoli trascorse gli ultimi anni di vita. E’ la IV edizione di Passeggiate Leopardiane presentate nella sede della Fondazione Ente Ville Vesuviane, in Villa Campolieto ad Ercolano. Un vero e proprio ‘viaggio’ tra cultura e cucina che chiamerà a raccolta il pubblico tutte le domeniche dal 12 maggio al 29 giugno in Villa delle Ginestre a Torre del Greco, dimora del Leopardi che gli ispirò una delle opere più celebri: la Ginestra. Qui, ogni domenica, dopo la visita agli ambienti vissuti dal Leopardi i cuochi rielaboreranno piatti con prodotti vesuviani tra i quali gnocchi al pomodorino del piennolo dop accompagnati da degustazioni di vini del Vesuvio, dolcetti artigianali, liquori e pasta frolla con albicocche (la famosa ‘pellecchiella’) vesuviane. E proprio domenica 29 giugno, nell’anniversario della nascita del poeta, verrà realizzata una delle 49 ricette amate dal Leopardi (le cosiddette 49 preferite) conservate nel Fondo Leopardiano nella Biblioteca Nazionale di Napoli. Passeggiate Leopardiane, illustrate da Patrizia Porzio cui è affidata la direzione tecnica, è un progetto proposto dalla Fondazione Ente Ville Vesuviane, attraverso il Fondo di Sviluppo e Coesione 2021-2027, ed è finanziato dall’Agenzia del Turismo della Regione Campania, nell’ambito della programmazione delle attività di promozione del territorio a fini turistici e di valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche. Ad esserne coinvolti: il Consorzio Tutela Vini del Vesuvio, Consorzio di Tutela del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio, la Strada del Vino Vesuvio e dei Prodotti tipici vesuviani e con l’Associazione Cuochi di Torre del Greco e Area Vesuviana/Nolana, l’Associazione Italiana Sommelier Campania e la Pro loco di Torre del Greco. “E’ un progetto in cui crediamo tantissimo e siamo fiduciosi che possa portare grandissimo lustro e valorizzazione a Ville delle Ginestre” ha detto il presidente della Fondazione Ente Ville Vesuviane, Gennaro Miranda “Di concerto con Patrizia Porzio abbiamo progettato questa iniziativa partendo da una suggestione: i giovani, diceva Plutarco, non sono vasi da riempire ma cuori da accendere. E noi dobbiamo accendere i cuori dei nostri giovani, far in modo che vivano da protagonisti e non solo da turisti le ville vesuviane. Riuscire a coniugare le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio con la figura del Leopardi è l’obiettivo che ci siamo dati per riuscire a coinvolgere e ad attivare i cuori e le passioni dei residenti del nostro territorio ma anche e sopratutto dei giovani”. Al tavolo il sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella, ha donato una copia di un libro con le poesie del Leopardi su carta pregiata a Miranda, il consigliere alla Città Metropolitana di Napoli Vincenzo Cirillo con delega all’Agricoltura, il presidente della Pro Loco di Torre del Greco Angelo Di Ruocco, Cristina Leardi presidente Consorzio Tutela Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Dop, il Consorzio Tutela Vini del Vesuvio, il consiglio di Gestione della Fondazione Ente Ville Vesuviane con Elena Scarlato. A seguire, degustazione di prodotti con chef vesuviani.

Olio e turismo, la Campania approva legge per lo sviluppo

In Campania c’è stato un proliferare delle attività legate all’olio e per questo il Consiglio regionale ha deciso di approvare una legge che ne disciplini la crescita anche in chiave turistica esperienziale. La legge è stata illustrata in aula dal consigliere Tommaso Pellegrino. Si punta a valorizzare il turismo dell’olio e promuovere la conoscenza della cultura olivicola del territorio campano; l’oleoturismo si pone infatti come fenomeno culturale ed economico capace di offrire numerose opportunità e basato sull’ulivo, quale elemento caratterizzante del paesaggio rurale campano, e sull’olio extravergine prodotto, una delle tante eccellenze del territorio ed uno dei capisaldi della Dieta Mediterranea. La proposta di legge definisce, tra l’altro, le attività formative ed informative rivolte alle produzioni olivicole del territorio e alia conoscenza dell’olio, le visite guidate agli oliveti di pertinenza dell’azienda, ai frantoi, le visite nei luoghi di esposizione degli strumenti utili alia coltivazione dell’ulivo ed alia produzione dell’olio, della storia e della pratica dell’attività olivicola e della conoscenza e cultura dell’olio; attività esercitate dagli imprenditori agricoli, in forma individuate, societaria, consortile o associata, nonché dai produttori e coltivatori diretti, che svolgono attività di olivicoltura e produzione di olio extravergine d’oliva; dai consorzi per la tutela dell’olio a Denominazione di Origine Protetta della regione; dai frantoi e dalle imprese di trasformazione e commercializzazione di prodotti olivicoli del territorio campano; dalle organizzazioni di produttori del settore dell’olio riconosciute. La legge è stata approvata all’unanimità.