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Olio e turismo, la Campania approva legge per lo sviluppo

In Campania c’è stato un proliferare delle attività legate all’olio e per questo il Consiglio regionale ha deciso di approvare una legge che ne disciplini la crescita anche in chiave turistica esperienziale. La legge è stata illustrata in aula dal consigliere Tommaso Pellegrino. Si punta a valorizzare il turismo dell’olio e promuovere la conoscenza della cultura olivicola del territorio campano; l’oleoturismo si pone infatti come fenomeno culturale ed economico capace di offrire numerose opportunità e basato sull’ulivo, quale elemento caratterizzante del paesaggio rurale campano, e sull’olio extravergine prodotto, una delle tante eccellenze del territorio ed uno dei capisaldi della Dieta Mediterranea. La proposta di legge definisce, tra l’altro, le attività formative ed informative rivolte alle produzioni olivicole del territorio e alia conoscenza dell’olio, le visite guidate agli oliveti di pertinenza dell’azienda, ai frantoi, le visite nei luoghi di esposizione degli strumenti utili alia coltivazione dell’ulivo ed alia produzione dell’olio, della storia e della pratica dell’attività olivicola e della conoscenza e cultura dell’olio; attività esercitate dagli imprenditori agricoli, in forma individuate, societaria, consortile o associata, nonché dai produttori e coltivatori diretti, che svolgono attività di olivicoltura e produzione di olio extravergine d’oliva; dai consorzi per la tutela dell’olio a Denominazione di Origine Protetta della regione; dai frantoi e dalle imprese di trasformazione e commercializzazione di prodotti olivicoli del territorio campano; dalle organizzazioni di produttori del settore dell’olio riconosciute. La legge è stata approvata all’unanimità.

Traffico di rifiuti, indagati tre funzionari Regione Campania

Sono tre i funzionari della Regione Campania, uno dei quali arrestato e messo ai domiciliari, coinvolti nell’inchiesta della Dia e dei carabinieri del Noe di Potenza su un presunto traffico di rifiuti tra Italia e Tunisia. Coordinata dalla Procura di Potenza, la polizia giudiziaria ha avuto mandato dal giudice di notificare undici misure cautelari: quattro in carcere, cinque ai domiciliari e due obblighi di dimora. Complessivamente sono sedici le persone coinvolte nell’indagine insieme con quattro società. Disposti anche il sequestro di tre società e di beni per un milione di euro agli indagati.

Una delle società coinvolte avrebbe consentito l’ingresso nell’affare di due degli imprenditori indagati, che avevano la necessità di smaltire grandi volumi di rifiuti. Questi imprenditori, viene sottolineato nell’ordinanza del giudice, “portavano in dote le conoscenze presso gli uffici della Regione Campania di un funzionario amministrativo… disponibile ad assecondare illecitamente le pratiche della società consentendo di ottenere le necessarie autorizzazioni anche a fronte di evidenti e macroscopiche irregolarità”.

Sui fondi europei la Regione Campania corregge il ministro Sangiuliano

Botta e risposta sull’utilizzo dei fondi europei in Campania tra il ministero della Cultura e la Regione. Il ministro Sangiuliano ne aveva parlato stamattina, a margine della cerimonia al liceo Sbordone di Napoli, segnalando un utilizzo dei fondi comunitari pari al 37%. Nel pomeriggio la nota dell’Autorità di Gestione dei fondi europei della Regione che, “in relazione a dichiarazioni del ministro della Cultura secondo cui la Campania avrebbe speso ‘solo il 37% dei fondi europei’, smentisce tale affermazione, che non ha fondamento. La spesa certificata della Regione Campania per il Por-Fesr 2014/2020 è dell’81%, con già il 110% di spesa sostenuta, in overbooking. La cifra del 37% indicata dal ministro è falsa e diffamatoria in relazione all’enorme lavoro e ai risultati raggiunti, apprezzati peraltro dall’Unione Europea”.

A stretto giro di posta la replica di fonti del ministero della Cultura le quali “precisano che il riferimento del ministro Gennaro Sangiuliano, relativo alle risorse non spese, è ai fondi Fsc 2014-2020. Infatti, secondo l’ultimo report della Ragioneria sul Fondo per lo sviluppo e la coesione, datato 31 ottobre, la Campania ha speso solo 3.5 dei 9.3 miliardi, pari al 37%, della programmazione 2014-2020”.

Per la precisione, nel Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) disciplinato dal D. Lgs. n. 88 del 2011 che ha così ridenominato il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), sono iscritte le risorse finanziarie aggiuntive nazionali, destinate a finalità di riequilibrio economico e sociale, nonché a incentivi e investimenti pubblici.

“Il FSC – si legge sul sito del Governo – ha carattere pluriennale in coerenza con l’articolazione temporale della programmazione dei Fondi strutturali dell’Unione europea, garantendo l’unitarietà e la complementarietà delle procedure di attivazione delle relative risorse con quelle previste per i fondi comunitari”.

Sommersa da problemi reali (e irrisolti) la Campania discute una legge sulla Giornata del Ragù Napoletano

Tra le centinaia di giornate dedicate a qualcosa in Italia e nel mondo, mancava quella sul Ragù e, diciamolo, non si sentiva la mancanza. Si tratta di una preparazione che travalica i confini della celebrazione, affondando le radici nella storia e nella cultura del nostro Paese e, soprattutto, della Campania. Il Ragù napoletano non aveva di certo bisogno di una giornata celebrativa per essere ricordato, un po’ come la sfogliatella e il babà.

Invece, puntuale come molte iniziative inutili, è arrivata la proposta di una nuova legge della Regione Campania che prevede l’ “Istituzione della Giornata del Ragù Napoletano” (rigorosamente in maiuscolo), depositata dal consigliere Tommaso Pellegrino, capogruppo di Italia Viva, che verrà presto discussa in aula.

L’idea, spiegano, è di lanciare una giornata celebrativa del ragù napoletano, per conservarne e tramandarne la tradizione, facendo leva anche sui tanti nomi dell’arte partenopea che lo hanno esaltato, da Eduardo De Filippo a Lina Wertmuller, a Luciano De Crescenzo, fino a chi lo celebra oggi, come Casa Surace, i comici che spopolano sui social. Quella del ragù napoletano, del resto, come spiega Gambero Rosso, è una storia secolare e per capirla bisogna partire dal ‘500, quando le tagliatelle venivano cotte nel brodo e servite con zucchero e cannella. Il sugo con la carne arriva dopo. Nel ricettario di Francesco Leonardi del 1790 vengono descritti i “maccaroni alla Napolitana”: pasta condita con parmigiano, pepe e sugo di vitello o manzo, ottenuto dalla stufatura di un grosso pezzo di carne. Furono questi i primi veri passi verso il sugo che si impose alla fine dell’800, con la lunga cottura di 5-6 ore di diversi tipi di carne fino alla “peppiatura”, la fase finale e decisiva del ragù napoletano, in cui la salsa bolle con lentezza, con il coperchio leggermente aperto in modo da far entrare un po’ d’aria che culla fino alla fine la salsa e i pezzi di carne. Poi c’è l’abbraccio con la pasta, diventando il piatto che in tutte le case partenopee si fa ancora con amore. L’iniziativa legislativa sarà presentata domani in Consiglio regionale alle 15, con il consigliere Pellegrino affiancato da Nicola Caputo, assessore all’Agricoltura della Regione, Daniele Pugliese e Alessio Strazzullo di Casa Surace. La corsa verso l’istituzione della legge parte oggi, ma domenica 19 è la terza di novembre del 2023: la tentazione di partire già con i pezzi di carne cucinati per ore nel sugo e gustarsi il ragù è già forte. Ma a Napoli si farà, a prescindere dalla giornata “istituzionale”.

De Luca, in Campania ridotto disavanzo di quasi 2 mld

La Regione Campania passa “da un disavanzo complessivo di 5 miliardi e 600 milioni di euro a un disavanzo di 3 miliardi e 8: quasi 2 mld di riduzione di disavanzo. Uno sforzo gigantesco fatto in un periodo non facile per la vita del Paese e in una situazione sociale, quale quella della Campania, che non è pari a nessuna altra regione d’Italia”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto all’udienza per la parificazione del rendiconto generale della Regione Campania che si è tenuta oggi da parte della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti.

De Luca, no a terzo mandato? Idiozia del Pd di Napoli. Nappi (Lega),quando saremo alla Regione, più strumenti a garanti

“Terzo mandato? Sono in campo. Questa idiozia del no al terzo mandato è del Pd di Napoli. In Veneto Zaia è al terzo mandato e nessuno dice nulla. Dobbiamo lavorare affinché in Italia ci sia un Governo capace di garantire lavoro per i nostri giovani e non di farli emigrare”. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca intervenendo alla Festa dell’Unità a Benevento.

Sul prossimo appuntamento elettorale regionale interviene anche il centrodestra. “Fa bene Martusciello a ribadire la necessità di una riflessione profonda – che, comunque, il gruppo Lega affronta da anni – sui garanti regionali. La discussione però non deve vertere sul mantenimento o meno di figure fondamentali, piuttosto sullo stato di quasi inutilità a cui le ha portate l’ipocrita gestione del governatore De Luca, che le ha letteralmente private di ogni strumento per operare”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania. “Solo per citare un esempio – prosegue Nappi – che aiuta a far comprendere come stanno realmente le cose: mentre gli uffici del presidente della Regione sono occupati da una ‘corte’ di centinaia di persone, per il garante degli animali non si è provveduto neppure a fornire una sedia e una scrivania a chi deve svolgere questa funzione! Quando noi governeremo la Campania – conclude l’esponente leghista – metteremo fine a quest’ennesimo paradosso, elimineremo gli inutili doppioni ma doteremo di adeguati mezzi e strutture quei garanti che rappresentano importanti presidi dei cittadini”.

Affidati i lavori per la diga di Campolattaro

A poco più di 3 mesi dalla sua pubblicazione avvenuta il 26 giugno scorso, sono stati approvati dall’Ufficio Grandi Opere della Regione gli esiti della gara per l’affidamento dell’appalto misto di lavori e servizi di ingegneria e architettura per la realizzazione della grande diga di Campolattaro. “Si tratta di un passaggio importante – dichiara il Presidente Vincenzo De Luca – che apre la fase dell’effettiva cantierizzazione di una delle principali opere strategiche della Regione Campania in campo idrico, di valenza storica per il Sud e per l’intero Paese, e che consentirà l’autonomia idrica della nostra regione”. L’intera grande opera, finanziata con fondi regionali e limitatamente anche con fondi Pnrr, è suddivisa in tre lotti (1. Galleria di derivazione, Impianto di potabilizzazione e idroelettrico; 2 e 3. Reti adduttrici e di distribuzione irriguo e potabile). Dei 705 milioni previsti per la realizzazione dell’opera, 529 milioni oltre IVA hanno interessato la gara aggiudicata oggi. I Lotti 1 e 2 sono stati aggiudicati all’RTI Ghella SpA (capogruppo mandataria) mentre il Lotto 3 è stato aggiudicato all’operatore economico RTI Ritonnaro Costruzioni Srl (capogruppo mandataria). “Prosegue senza sosta – si legge in una nota – l’impegno della Regione per l’autonomia idrica di tutto il territorio campano, sia per la destinazione idropotabile al consumo umano, sia per l’irrigazione delle aree agricole ed il settore zootecnico”. Il completamento dei lavori è previsto per il 31 marzo 2026.

Stop numero chiuso a Medicina, primo sì da commissione Campania

“È stata approvata questa mattina alle dalla Prima commissione della Regione Campania presieduta dall’onorevole Giuseppe Sommese, la proposta di legge finalizzata ad abolire, a decorrere dall’anno accademico 2024/2025, le disposizioni legislative e regolamentari che disciplinano il regime di accesso programmato (il cosiddetto numero chiuso)”. Lo rende noto lo stesso Sommese.

“È una proposta che tutela in primis il diritto allo studio. Diritto che va garantito soprattutto alle fasce meno abbienti – ha spiegato il presidente della Prima commissione – Inoltre, rendere libero l’accesso ai corsi universitari di area sanitaria consentirà di migliorare il funzionamento e l’efficienza del servizio sanitario nazionale con nuove risorse umane”. Domani la proposta dovrebbe essere approvata in Consiglio Regionale.

Leggi anche: De Luca, quiz per numero chiuso Medicina a livello di camorra – https://www.87tv.it/2023/09/02/de-luca-quiz-per-numero-chiuso-medicina-a-livello-di-camorra/amp/

Nappi, il castello di bugie di De Luca continua a crollare

“Continua a crollare, sotto i colpi dell’evidenza, della nostra opposizione e delle relazioni della Corte dei Conti, il castello di bugie costruito da De Luca. La Campania dei primati raccontata dal governatore è in realtà quella che indossa la maglia nera in Italia e nel Mezzogiorno anche per investimenti nel comparto della cultura (2,7 euro a testa rispetto alla media nazionale di 17,3 euro), della sanità (fanalino di coda anche tra le regioni del Sud) e, in generale, per qualità e aspettativa di vita, e povertà che minaccia un numero sempre maggiore di campani”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania. “Quando parla di record e di miracoli, il presidente della Regione dimentica di dire che sono tutti negativi – spiega – È inutile pure che continui a piagnucolare per ‘fantasiosi’ e ipotetici tagli e ritardi nell’invio di fondi da parte del Governo nazionale, si asciughi le lacrime e cominci a utilizzare le ingenti risorse pubbliche a disposizione, considerato pure che i pochi soldi che non tiene chiusi nel cassetto, servono soltanto a ingrossare i rivoli per la sopravvivenza di carrozzoni clientelari. Lo scandalo Scabec che ho fatto emergere con le mie denunce, e l’uso ‘privatistico’ della cultura che Palazzo Santa Lucia attua sistematicamente da più di otto anni, dovrebbero ricordargli qualcosa…”.

Dalla Regione 1 milione per sostegno psicologico alle famiglie

Uno stanziamento di un ulteriore milione di euro dalla Regione Campania per proseguire le attività previste dal protocollo d’intesa siglato con l’Ordine degli Psicologi della Campania, che prevede interventi di sostegno psicologico alle famiglie con figli minori, di età compresa tra i 3 e i 18 anni non compiuti.

Con il protocollo siglato a novembre del 2021, la Regione aveva stanziato 800mila euro per offrire supporto psicologo a bambini e adolescenti, con l’obiettivo di affrontare anche la delicata fase post-Covid. Grazie alla collaborazione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, le famiglie hanno avuto accesso a un ‘voucher’ per un massimo di dieci incontri gratuiti con uno psicologo, con la possibilità di scegliere liberamente il professionista da una lista disponibile sul sito dell’Ordine. Il protocollo prevedeva che questo intervento terminasse a novembre del 2024, ma i fondi disponibili sono finiti, con largo anticipo, lo scorso 11 luglio. In questi mesi hanno aderito al protocollo 2.350 famiglie e hanno partecipato 1.026 psicologi, 629 medici di medicina generale e 456 pediatri di libera scelta. La Regione ha quindi stanziato un ulteriore milione di euro, a valere sulle risorse del Fondo sociale europeo 2012-2027.