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Sui fondi europei la Regione Campania corregge il ministro Sangiuliano

Botta e risposta sull’utilizzo dei fondi europei in Campania tra il ministero della Cultura e la Regione. Il ministro Sangiuliano ne aveva parlato stamattina, a margine della cerimonia al liceo Sbordone di Napoli, segnalando un utilizzo dei fondi comunitari pari al 37%. Nel pomeriggio la nota dell’Autorità di Gestione dei fondi europei della Regione che, “in relazione a dichiarazioni del ministro della Cultura secondo cui la Campania avrebbe speso ‘solo il 37% dei fondi europei’, smentisce tale affermazione, che non ha fondamento. La spesa certificata della Regione Campania per il Por-Fesr 2014/2020 è dell’81%, con già il 110% di spesa sostenuta, in overbooking. La cifra del 37% indicata dal ministro è falsa e diffamatoria in relazione all’enorme lavoro e ai risultati raggiunti, apprezzati peraltro dall’Unione Europea”.

A stretto giro di posta la replica di fonti del ministero della Cultura le quali “precisano che il riferimento del ministro Gennaro Sangiuliano, relativo alle risorse non spese, è ai fondi Fsc 2014-2020. Infatti, secondo l’ultimo report della Ragioneria sul Fondo per lo sviluppo e la coesione, datato 31 ottobre, la Campania ha speso solo 3.5 dei 9.3 miliardi, pari al 37%, della programmazione 2014-2020”.

Per la precisione, nel Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) disciplinato dal D. Lgs. n. 88 del 2011 che ha così ridenominato il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), sono iscritte le risorse finanziarie aggiuntive nazionali, destinate a finalità di riequilibrio economico e sociale, nonché a incentivi e investimenti pubblici.

“Il FSC – si legge sul sito del Governo – ha carattere pluriennale in coerenza con l’articolazione temporale della programmazione dei Fondi strutturali dell’Unione europea, garantendo l’unitarietà e la complementarietà delle procedure di attivazione delle relative risorse con quelle previste per i fondi comunitari”.

Il bilancio conclusivo del Pompei Street Festival premia gli organizzatori che registrano 20mila presenze

Nello Petrucci, direttore artistico: 

“Sono i numeri a dire che la manifestazione è stata un successo e il sold out nelle strutture di accoglienza ne è la testimonianza” 

Pompei, 4 luglio 2023 – Il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, lo aveva previsto e il bilancio conclusivo della terza edizione del Pompei Street Festival ha confermato la proiezione. Il primo cittadino, durante la conferenza stampa di presentazione lo aveva detto: “Quest’anno avremo gli alberghi pieni quasi al 100% e sarà difficile trovare una camera in città”. Sono state oltre 20mila le persone accorse in città per partecipare alle sei giorni che ha celebrato, attraverso la street art, la musica, il cinema, la fotografia e mostre, la cultura pompeiana coniugando la città contemporanea e la città degli Scavi archeologici.

Sono particolarmente soddisfatto e felice per questa edizione che, rispetto agli anni scorsi, è passata da tre a sei giornate di eventi moltiplicando di fatto le iniziative realizzate, ma che ha soprattutto raddoppiato le presenze rispetto allo scorso anno – conferma l’ideatore e direttore artistico della kermesse, Nello Petrucci -. Il progetto stilato doveva ampliare il numero di giorni per creare i presupposti per programmare un valido periodo di permanenza in città per i turisti, ma non immaginavamo di registrare il sold-out nelle strutture ricettive, sia alberghiere che di ristorazione”.

     A dare un primo bilancio era stata il Ministro al Turismo Daniela Santanchè: in una nota di adesione al progetto aveva sottolineato che nel 2022 Pompei aveva sfiorato i 3 milioni di visitatori, triplicando il numero rispetto al 2021, mentre i primi dati del 2023 promettevano anche meglio e parlavano di un +127% sullo stesso periodo del 2022. Insomma, che Pompei fosse in pieno rilancio turistico l’amministrazione comunale lo sapeva bene, tanto da puntare su eventi e manifestazioni come il Pompei Street Festival per implementare l’offerta ai visitatori.

Anche i dati diffusi dal Ministero del Turismo, relativi ai fatturati cittadini, erano incoraggianti – con una prima parte del 2023 che ha registrato, sinora, un +162% sugli incassi del 2022 e un +19% sugli incassi del 2019 – ma certo il sindaco Lo Sapio e l’organizzatore Petrucci non immaginavano i riscontri registrati.

Nella sola ristorazione l’implemento di presenze ha registrato, durante la manifestazione, un +30%, mentre alberghi, B&B e pensioni hanno dovuto rinunciare ad accettare ulteriori prenotazioni. A favore della kermesse anche il provvedimento del Ministro Sangiuliano, che ha consentito l’accesso gratuito ai musei e luoghi di cultura nell’ultimo weekend, regalando a Pompei il primato nazionale con 20.537 visitatori.

Tra le iniziative del Pompei Street Festival, oltre i concerti e il concorso internazionale sui corti e docufilm, grande successo quello collegato al messaggio di pace realizzato da quattro street artist all’interno del parco archeologico degli Scavi di Pompei. L’opera dell’artista Nello Petrucci, dal titolo “Blasted Harmony” ha ispirato un russo, un americano, un francese ed un’artista svizzera, nella composizione di altrettanti disegni di street art con il titolo “Ponte oltre i confini”, entrambe le realizzazioni puntano a promuovere la pace nel mondo e soprattutto a chiedere l’interruzione delle guerre nel mondo.