Napoli, ecco cosa manca per diventare una grande squadra

Ad inizio stagione ci stanno risultati imprevedibili. La condizione non è ottimale. E per quanto si lavori in allenamento, anche dal punto di vista tattico ci sono cose da limare. Il Napoli non ha cambiato molti giocatori, solo 2 tar i titolari. Ma ha cambiato sistema di gioco. Bisgna trovare i giusti equilibri in campo. E bisogna adattarsi alle varie contingenze. In questa ottica la sconfitta col Sassuolo è un fatto fisiologico. Bisogna però imparare presto, e cercare di porvi rimedi.

Ieri il Napoli non meritava di perdere. Ha creato un discreto numero di occasioni da rete. Ed ha concesso pochissimo agli avversari. Questo, per assurdo ma non troppo, è un problema. Gli scudetti si vincono (ma non èquesto l’obiettivo del Napoli) quando riesci a vincere le partite che giochi male. E’ drammatico perdere giocando se non bene quanto meno discretamente. Ieri, a caldo, nella nostra analisi abbiamo parlato di vari elementi che possono spiegare (più che giustificare) la sconfitta. Due strettamente collegati tra loro: l’approccio sbagliato e la mancanza del pubblico.

Si era visto subito che il Napoli non aveva la determinazione messa in campo ad esempio contro l’Atalanta. Non fu difficile in quella circostanza dare il massimo. La squadra era caricata a molla dopo le polemiche per la sfida contro la Juve. Contro un Sassuolo che si era presentato con tante assenze bisognava lavorare su questo aspetto. Gli azzurri invece sono scesi in campo molli. Non che abbiano fatto mancare il loro impegno. Ma mancava la cattiveria. E così un tiro di Mertens ad inizio ha sfiorato il palo. E Osimhen incredibilmente non ha fatto gol avendo la porta libera dinanzi a se. Tiro molle, che ha dato la possibilità a Consigli di recuperare.

Ci fosse stato il pubblico state certi che ci sarebbe stata la sveglia. Ma il pubblico non c’è, e Dio solo sa quando sarà presente di nuovo. La sveglia non c’è stata, e si è andata avanti in questo modo per tutta la partita. Una squadra è grande davvero quando gioca sempre con la giusta tensione. Gattuso lo sa benissimo, ma non è riuscito, in questa circostanza, a trasmettere la giusta carica ai suoi giocatori.

Il Napoli ha perso anche perché non ha il giocatore capace di vincere con la giocata singola. Il Milan a Udine ha giocato anche peggio del Napoli. Ma all’ultimo minuto o quasi Ibrahimovic si è inventato il gol dal nulla. E la Juve, che stava giocando come al solito di questi tempi male con lo Spezia, ha avuto una scossa emotiva da Cristiano Ronaldo. Nel Napoli purtroppo non c’è nessun giocatore di questo genere. Il Napoli per fare gol e per vincere ha bisogno di giocare se non bene, quanto meno benino. Gol estemporanei alla Ibrahimovic non c’è nessuno che sa farli.

Due parole su Osimhen: ieri, a nostro giudizio, il peggiore in campo. Siamo stati criticati per quello che è parso a molti un voto (4) ingeneroso. Non è così. Osimhen, che per altro è govanissimo, deve imparare che per fare gol ci vuole sempre cattiveria. Ieri non l’ha avuta. Avesse fatto gol il Napoli avrebbe probabilmente stravinto. Un giocatore pagato 50 milioni (non diciamo 70 perché è una barzelletta) che guadagna quello che guadagna lui non può permettersi certi errori.

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