Archivi categoria: Attualità

L’attualità in tutti i suoi campi, tutto quello che c’è da sapere per rimanere aggiornati costantemente sulle notizie dal mondo. Per non rimanere indietro con l’informazione sulle ultime news segui questa categoria. Argomenti che spaziano dalla politica, alla cronaca, alle ultime notizie di qualunque genere che saranno presentati in questa categoria in ordine cronologico. I nostri giornalisti sono sempre aggiornati e sempre in prima linea per fornirvi un servizio sempre accurato ed aggiornato e mai obsoleto. Notizie da tutta Italia e da tutto il mondo sempre aggiornate all’ultimo secondo.

Piazza Principe Umberto:degrado e abbandono

Piazza Principe Umberto è una importante Piazza del Quartiere San Lorenzo distante qualche centinaia di metri dalla riqualifica Piazza Garibaldi. Attualmente versa in uno stato di degrado e abbandono denuncia ia Enrico Cella presidente dell’Associazione “Vivere il Quartiere”.

Fino a qualche giorno fa nelle due grandi aiuole al posto dei fiori e del verde c’erano rifiuti di ogni genere, erbacce assecchite e rifiuti di ogni tipo: bottiglie di vetro e di plastica, vecchi indumenti, escrementi, insetti e fanno da cornice al perimetro dell’area pedonale.
Da diversi mesi, non si vede l’ombra di un giardiniere e la situazione igienico-sanitaria è diventata pericolosa e allarmante, tenuto conto che nei pressi delle aiuole vi è  la fermata del tram, bus cittadini e extraurbani.
Qualche giorno fa, contro ogni regole comunale, alcuni cittadini di colore, visto che il Comune Centrale e la IV Municipalità sono totalmente assenti, con il metodo fai da te di buona leva hanno rimosso dalle aiuole rifiuti e l’erbacce e pulito l’area pedonale.
Una vera vergogna per l’amministrazione Comunale.
Non è la prima volta conclude Cella che i cittadini si sostituiscono all’amministrazione Comunale, cosa deplorevole e umiliante.

Ecobonus, Confapi: chiarire ruolo banche su finanziamenti

NAPOLI – “Le agevolazioni fiscali derivanti dall’utilizzo degli ‘strumenti’ Ecobonus e Sismabonus rappresentano e rappresenteranno nei prossimi 18 mesi, un notevole indotto positivo sia per il comparto edile che per i proprietari di immobili ed in cascata per tutti gli operatori diretti ed indiretti dell’indotto. Grossa limitazione sicuramente è data dalla platea di potenziali beneficiari. In particolare, i due incentivi si applicano in relazione agli interventi realizzati sui condomini e sulle singole unità immobiliari adibite ad abitazione principale dalle persone fisiche non nell’esercizio di imprese, arti o professioni”.

Lo ha detto l’ing. Paolo Cosenza, presidente di Aniem Confapi.

“Ad oggi sono escluse tutte le proprietà intestate a persone giuridiche (non rientranti nei più ampi condomini) e le seconde case isolate che, a nostro parere, rappresentano una grossa fetta del patrimonio immobiliare che produrrebbe una immediata impennata delle attività; infatti, uno dei grossi limiti di partenza, sono le numerose e complicate procedure legate alla gestione dei condomini peraltro quasi inesistenti nei soggetti giuridici e nel caso di singoli proprietari fisici”.

“Di notevole importanza, e ad oggi ancora non chiarissimo, è il ruolo delle banche nella gestione dell’aspetto finanziario, fondamentale nello sviluppo di tutta la procedura con la possibilità di evitare il coinvolgimento di soggetti terzi che, in molti casi, per vocazione non svolgono attività di carattere creditizio. Tale ruolo, a nostro parere, darebbe maggiore chiarezza, sicurezza e slancio, e probabilmente, anche una riduzione dei costi finanziari delle operazioni evitando l’intromissione di società terze di cui non sempre è nota la solidità”.

Città Metropolitana: Firmato Un Nuovo Accordo Quadro Che Garantirà La Manutenzione Delle Strade Dell’isola Di Ischia E Procida

Sono stati affidati oggi alla ditta vincitrice, l’esecuzione delle opere previste da un nuovo “Accordo Quadro” e relative ad alcune strade dell’area metropolitana di Napoli.
Le  strade  oggetto  di questo nuovo appalto  riguardano  i Comuni di Ischia,  Barano  d’Ischia, Casamicciola  Terme,  Lacco  Ameno,  Forio,  Serrara  Fontana  e  Procida. Le  strade  interessate  costituiscono  la  rete  secondaria  dei  collegamenti  da  e  per  i  centri  abitati, oltre  a  garantire  i  collegamenti  locali. Lo  sviluppo  totale  delle  rete  oggetto  degli  interventi  è  formata  da  circa  60,777  Km  di  strade in  parte  di  tipo  F  (strade  locali)  e  in  parte  di  tipo  C  (extraurbane  secondarie). 
Attualmente  alcuni di questi tratti  stradali  necessitano  di  interventi  per garantire una migliore  sicurezza  e  fluidità  della  circolazione,  nel  rispetto  delle  norme del Codice  della  Strada.   Per questo la pavimentazione  in  alcuni  tratti  sarà rifatta.  Eventualmente, si interverrà oltre che sul manto anche sulla sovrastruttura  stradale. La  segnaletica  orizzontale,  verticale  e  complementare  si  presenta  carente  e  a  tratti particolarmente  degradata  e  verrà  sostituita  ed  integrata. Su  alcune  strade  di realizzeranno interventi  di  risagomatura  della  strada  stessa mediante  l’apporto  di misto  stabilizzato.
I  sistemi  di  captazione  e  regimentazione  delle  acque  piovane  subiranno interventi  di  pulizia periodici  oltre  che  di potenziamento, ripristino  e  risagomatura  dei  tratti  finali. Saranno realizzati interventi  puntuali  di  svuotamento  e  pulizia  delle reti  paramassi  presenti. La  vegetazione  e  le  alberature,    presenti  lungo  le  strade   o ai  cigli e  nelle scarpate  saranno oggetto  di  idonei  interventi  di  messa  in  sicurezza. Sarà  altresì  garantita  la  continuità  delle  prestazioni  di  pronto  intervento  in  caso  di necessità  mediante  l’istituzione  di  un  servizio  di  reperibilità  H24  per  365  giorni  l’anno per garantire  la  sicurezza  stradale. L’impegno finanziato per tutte le opere è di circa un milione di euro.
Lo strumento scelto dell’Accordo Quadro permetterà la realizzazione di interventi immediati in caso di necessità garantendo una costante e rapida manutenzione delle strade.
“Questo di oggi è un nuovo importante  intervento che si aggiunge a quelli già affidati nei giorni scorsi e che fa parte grande impegno dalla Città Metropolitana, guidata dal sindaco de Magistris, per migliorare le condizioni di sicurezza della rete viaria gestita dall’Area Metropolitana di Napoli”. Lo ha detto il consigliere metropolitano, delegato alle strade Raffaele Cacciapuoti che ha rivolto un ringraziamento alle strutture tecniche e amministrative della Città Metropolitana di Napoli.

Oggi l’Italia riparte: “Come gestiremo le cronicità? Centralità delle tecnologie digitali e infrastrutture informatiche, le Regioni verso un nuovo futuro!”

3 Giugno 2020 – Terzo appuntamento del talk-webinar “BUONA SALUTE”, organizzato da Mondosanità, in collaborazione con Eurocomunicazione e BIOMEDIA, nato per affrontare temi inerenti la salute. I massimi esperti della sanità italiana hanno fatto il punto sui migliori percorsi da intraprendere per ripartire dopo il Covid-19. La spesa a livello UE per le malattie croniche (ad esempio malattie cardiovascolari, diabete, asma, BPCO) è pari a circa 700 miliardi di euro l’anno ed in Italia i malati cronici con almeno una patologia sono oltre 24 milioni. Riorganizzare la cronicità è un servizio che non si può più rimandare. Una visione sistemica è ancora poco sviluppata, esistono invece ancora difformità di modelli organizzativi a livello regionale, che fare? Rispondono Regioni e Sanità

REGIONE VENETO

Domenico Scibetta, Direttore Generale ULSS 6 Euganea, Padova

“Il modello dell’organizzazione territoriale in Veneto è un modello assistenziale che va avanti da dieci anni e possiamo dire di aver retto bene lo tsunami COVID. Nel nostro territorio ci sono molti anziani e quindi molte cronicità, ma abbiamo creato una rete di servizi, dal distretto al rafforzamento delle cure primarie e della medicina convenzionale, con accordi regionali, con un forte dipartimento di prevenzione con oltre 170 persone deputate a governare il territorio intero. La normalità da oggi in poi sarà diversa, gli ospedali saranno luoghi a rischio contagiosità e saranno luoghi blindati dove ci si andrà solo per estrema necessità, l’attività sul territorio sarà sempre più importante

Salvatore Barra, Direttore Sanitario ULSS8 Berica, Vicenza

“L’Integrazione tra medicina di prevenzione e medicina generale è stata fondamentale nell’affrontare questa situazione. A settembre lo sforzo che andrà fatto sarà quello di vaccinare tutte le persone che saranno più esposte a rischi”

REGIONE LOMBARDIA

Matteo Stocco, Direttore Generale ASST “Santi Paolo e Carlo”, Milano

“In Lombardia l’onda ha messo in evidenza la necessità di sviluppare una medicina del territorio che non può prescindere da un rapporto diretto tra la medicina generale e i medici specialisti. Ci sono ancora margini per razionalizzare la spesa, la cartella clinica del MMG dovrà essere integrata con gli specialisti, provando a curare i pazienti a casa, ridistribuendo le competenze

Claudio Zanon, Direttore Sanitario Ospedale Valduce di Como e Direttore Scientifico Motore Sanità

“È fondamentale utilizzare i 10 miliardi per il territorio, valutando logiche ben precise. Unifichiamo tutto ciò che è possibile unificare. Il filtro nel territorio lombardo è mancato o avrebbe dovuto essere implementato maggiormente. Dobbiamo rivedere i modelli interconnessi e i modelli di tecnologia, per spendere al meglio i soldi per riorganizzare il futuro”

REGIONE TOSCANA

Gianni Amunni, Direttore Istituto Toscano Tumori e Direttore ISPO Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologia, Firenze

“In Toscana stiamo riformando il percorso oncologico: dalle cure intermedie, letti presenti sul territorio non negli ospedali, dove il paziente oncologico potrà essere accolto, specialisti in oncologia che si raccordino con specialisti del territorio e tutor sul territorio che garantiscano i modelli assistenziali”

REGIONE CAMPANIA

Pietro Buono, Dirigente Attività consultoriali e assistenza materno-infantile, Regione Campania

“In Campania abbiamo attivato una piattaforma già da 3 anni con un percorso di telemedicina. Porto l’esempio del diabete, perché in Campania ne siamo martoriati, con oltre 400mila persone affette e non sarebbe stato possibile lasciarli senza cure per mesi. Abbiamo creato un modello organizzativo, grazie alla telemedicina siamo riusciti ad avere il contatto in video con i nostri pazienti”

REGIONE LAZIO

Francesco Ripa di Meana, Direttore Generale IFO Roma

“Essere rientrati in una fase di normalità è visibile con la riapertura delle agende ambulatoriali: le persone che non erano più venute, si sono manifestate in condizioni peggiori. I confini degli ospedali si sono spostati, oggi diventa fondamentale cambiare, dall’uso della telemedicina e alle consegne di farmaci a domicilio, il paziente cronico deve vedere l’ospedale solo come ultimo spiaggia. Con la telemedicina, grazie al video consulto, stiamo verificando la situazione clinica di ogni paziente”

REGIONE PIEMONTE

Giulio Fornero, Direttore SC Qualità Risk Management, Accreditamento AOU Città della Salute e della Scienza, Torino

“Questa crisi sta dimostrando il potenziale della tecnologia digitale, le nuove priorità sono le normative sui dispositivi mobili e le tecnologie a distanza e i fascicoli sanitari elettronici. Bisogna partire con PDTA sempre più specifici. In Piemonte, si stanno sviluppando nuovi percorsi clinici domiciliari condivisi. Il sovraffollamento costante dei LEA non ce lo possiamo più permettere. Si dovranno ripensare alle RSA con percorsi diversi”

REGIONE LIGURIA

Walter Locatelli, Commissario Straordinario, A.Li.Sa. Regione Liguria

“La Liguria sta cercando di far si che le opportunità del Decreto Rilancio siano raccolte nel miglior modo possibile. Dobbiamo ringraziare la tecnologia che in questo periodo ci ha dato una enorme mano. Assetto ospedaliero e assetto territoriale non possono essere visti in maniera disunita. Dobbiamo partire dalla tecnologia, per impostare un nuovo futuro”

LA MEDICINA GENERALE

Claudio Cricelli, Presidente SIMG

“Bisogna liberarsi di alcune fasi del passato, questi 3 mesi hanno messo in luce alcune carenze, sia interne alle professioni che nell’organizzazione sanitaria. Nonostante ciò, anche Regioni come Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, che hanno subito l’impatto più violento, hanno reagito al dovendosi riorganizzare al meglio in brevissimo tempo”

Walter Marrocco, Responsabile Scientifico FIMMG

“Nella gestione della cronicità, stiamo affrontando un sistema complesso, dove le figure si confrontano con modelli gestionali e normativi molto differenti sul nostro territorio nazionale. La specialistica dialoga più facilmente con la medicina generale, con nuove forme di allineamento con riallocamento di figure in funzioni diverse, mettendo il paziente al centro. Ad oggi nei dipartimenti di prevenzione si seguono le vaccinazioni, ma è il medico che deve supervisionare sempre”

LA FARMACIA

Roberto Tobia, Segretario Nazionale Federfarma

“I modelli del recente passato non sono più applicabili. Dobbiamo creare presupposti con sinergie a favore del paziente. Il futuro della Sanità dovrà essere per forza diverso: ci proponiamo di trovare soluzioni alternative, la farmacia territoriale dovrà essere inserita in un percorso integrato e di revisione. Dalla presa in carco dei pazienti cronici alla telemedicina, con 6mila farmacie che già oggi sul territorio ne fanno già uso. La farmacia chiede di far parte di questo sistema di integrazione”

M5S, Malerba: “Case popolari, sanificazione atto dovuto di Acer non un favore”

Il consigliere regionale: “Opere di ordinaria amministrazione programmate o risultato di un impegno personale?”

“Limitarsi ad applicare quanto previsto dalle norme vigenti non può diventare un risultato frutto di un impegno personale. E accade allora che un atto dovuto a salvaguardia della salute di una comunità di cittadini, come la sanificazione di case popolari, assolutamente indispensabile in piena emergenza Coronavirus, viene millantato da qualcuno sui social come un favore del quale pavoneggiarsi. E’ il caso delle opere di deblattizazione e sanificazione delle aree in cui ricadono le palazzine del Rione Vecchio Bisignano a Barra, del Rione Vecchio Santa Rosa a Ponticelli e del Rione Mario Pagano a Ponticelli. Lavori effettuati dall’Acer nell’ambito di un’attività di ordinaria manutenzione vengono fatti passare dal presidente del Cda dell’Agenzia regionale Lebro e da consiglieri comunali vicini alla sua forza politica di riferimento come il risultato del suo personale impegno. Una strumentalizzazione grottesca quanto paradossale delle proprie funzioni”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Tommaso Malerba, che ha depositato una richiesta al presidente del Cda di Acer Lebro e alla giunta regionale, su segnalazione dei consiglieri della Sesta Municipalità Natullo e Formisano, nella quale chiede di sapere se gli interventi effettuati “siano stati effettivamente eseguiti nell’ambito di una programmazione più ampia di azioni di sanificazione del proprio patrimonio immobiliare, al fine di garantire alla popolazione residente piena sicurezza ed incolumità per la salute. E non certo grazie alle richieste di alcuni consiglieri comunali e all’interessamento straordinario del presidente Lebro”.

I Liberi Professionisti I Piu’ Colpiti Dalla Crisi Economica: In Dodici Anni Hanno Perso Oltre 13mila Euro Per Occupato

Quasi un milione e mezzo di lavoratori ha visto crollare la produttività di oltre il -20%, più di qualsiasi altro comparto economico. La media nazionale registra un calo molto più contenuto pari a -2384euro e -3,8% di produttività. Domani gli Stati Generali delle professioni 

 

Roma, 3 giugno 2020 – Oltre 13mila euro per occupato lasciati per strada negli ultimi dodici anni. I liberi professionisti sono il comparto economico più colpito dalla crisi economica del 2008 con un calo di produttività di oltre il -20% a fronte di una media nazionale che ha perso 2384euro con una flessione della produttività del -3,8%. Il dato emerge dall’Osservatorio del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti che rileva come mentre nell’economia generale cresceva la disoccupazione, le fila dei liberi professionisti si ingrossavano di anno in anno fino a raggiungere nel 2019 una crescita esponenziale rispetto al 2007: +28%. Nello stesso periodo, nell’intera economia, l’occupazione complessiva aumentava appena del 2% e tra gli indipendenti diminuiva addirittura dell’11%. L’offerta di lavoro libero professionale è cresciuta a un ritmo decisamente superiore a quello della produzione determinando così un repentino crollo della produttività individuale. In altri termini, la domanda di servizi professionali non è cresciuta allo stesso ritmo dell’offerta di servizi, anzi è rimasta quasi stazionaria con la conseguenza di appiattire significativamente i redditi medi dell’intero comparto. Nello stesso periodo, infatti, il valore aggiunto per occupato, misurato in termini reali (cioè al netto dell’inflazione), del comparto delle attività professionali si è ridotto del 21,5% facendo registrare una perdita in termini assoluti di quasi 13 mila euro per ogni lavoratore.

La crisi ha colpito duramente l’intero settore del lavoro indipendente che negli anni ha perso 669 mila occupatil’11,2%. Nello stesso periodo, l’occupazione dipendente è cresciuta del 6,7%, un incremento di 1 milione e 135 mila occupati. Invece, in assoluta controtendenza rispetto al totale degli occupati indipendenti, i liberi professionisti sono aumentati di 310 mila unità (+27,6%). Il calo di occupati indipendenti è, dunque, concentrato nell’area che l’Istat definisce del lavoro autonomo, essenzialmente commercianti ed artigiani, che sono diminuiti del 15%, un calo di 538 mila occupati. Oltre che nell’area residuale dei coadiuvanti familiari, dei soci di cooperativa e dei collaboratori che hanno lasciato sul terreno altri 396 mila occupati.

Concentrando l’analisi sul settore “Attività professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione e servizi di supporto”, che contiene la quasi totalità dell’universo delle libere professioni socio-economiche, giuridiche e tecniche (ad eccezione, quindi, dell’area socio-sanitaria che risulta, in buona parte, ricompresa tra gli occupati dipendenti), i dati Istat indicano che il valore aggiunto per occupato, il principale indicatore che misura la produttività del lavoro, ha lasciato sul terreno 12.686 euro (-21,5,%) passando da 58.986 euro a 46.301 euro (rispetto ad una media nazionale di 60.770 euro che, invece, ha subito un calo molto più contenuto pari a -2.384 euro, il 3,8% in meno rispetto al 2007). Se, invece, focalizziamo l’analisi sul sotto-settore “Attività professionali, scientifiche e tecniche” che rappresenta ancora più fedelmente l’universo delle libere professioni economiche, giuridiche e tecniche, il valore aggiunto per occupato ha perso in dodici anni 13.729 euro (-19,3%) passando da 71.302 euro del 2007 a 57.573 del 2019. Se prima, dunque, la produttività media del settore era superiore a quella media nazionale (113%), dopo la crisi è scesa ad un livello inferiore (94%), mostrando un gap già abbastanza significativo e preoccupante. Ulteriori stime e rielaborazioni sui dati Istat di contabilità nazionale, infine, hanno anche permesso di evidenziare come il crollo della produttività nell’ambito delle libere professioni sia abbastanza diffuso ed omogeneo, tranne piccole differenze tra macroaree. Infatti, mentre l’area delle professioni giuridiche ed economiche ha contenuto il crollo a -16,9%, quelle tecniche hanno subito una perdita maggiore e pari a -20,4%.

“I numeri fornitici dal nostro Osservatorio – commenta il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani – certificano una profonda distorsione del mercato del lavoro che, soprattutto nelle mutate condizioni conseguenti alla crisi del 2008, continua a generare un sovraffollamento del sistema e un eccesso di offerta che deprime il valore dei servizi prestati. Gli Ordini professionali sono da tempo in crisi e non è più possibile che dalla politica vengano trattati come delle corporazioni e che i singoli professionisti siano ancora percepiti come dei privilegiati, secondo una visione ormai del tutto obsoleta. L’esclusione dall’accesso al credito a fondo perduto è solo l’ultima dimostrazione di una disattenzione nei confronti di questo pezzo tanto significativo del mondo del lavoro. Anche per questo domani ci saranno gli Stati generali delle professioni. Un’occasione utile inoltre a sottolineare il grande contributo che il sistema ordinistico potrebbe fornire ad uno snellimento della burocrazia se si portasse a compimento il jobs act degli autonomi, che prevedeva di delegare alle professioni funzioni proprie della Pubblica amministrazione”.

DLT Viaggi anticipa il Bonus Vacanza, la guida per l’Estate 2020 in Campania

Nuove misure per ristoranti, alberghi, villaggi turistici e spiagge per vacanze con maggiori spazi vitali. E intanto al via le prenotazioni con il Bonus del Governo che il Tour Operator anticiperà di tasca propria
 
03/06/2020 – Messa alle spalle la fase critica dell’emergenza Covid-19, torna la voglia di vacanza degli italiani che potranno godersi le loro ferie estive usufruendo del Bonus Vacanza e prestando attenzione a tutte le accortezze ancora richieste per ragioni di sicurezza.

È il Tour Operator DLT Viaggi ad illustrare le linee-guida sul funzionamento di strutture e villaggi turistici attraverso il portale www.dltviaggi.it e sui propri canali social. Tra le novità cui andremo incontro distanziamenti più ampi nei ristoranti con servizio al tavolo senza buffet, sistemi di check-in veloce per le camere delle strutture ricettive, attività di animazione soft ma sempre con divertimento garantito, diversa distribuzione degli ombrelloni sulle spiagge.

«Vogliamo tranquillizzare tutte le persone che continuano a chiederci se e come potranno fruire delle loro ferie estive» – spiega l’amministratore del marchio DLT Roberto Sorrenti – «Non ci saranno grandi cambiamenti e non sarà stravolta nessuna vacanza, anzi con le nuove misure di accessi contingentati e distanziamenti in alberghi, villaggi e spiagge avremo addirittura vacanze con maggiori spazi vitali e, in fin dei conti, più rilassate e piacevoli».

Non solo linee-guida su come trascorreremo l’estate, in attesa del decreto attuativo sull’erogazione del Bonus Vacanza previsto dal Governo per il rilancio del turismo domestico e riferendosi a quanto indicato sul Tax Credit nel Decreto, DLT Viaggi annuncia già le proprie modalità di erogazione del Bonus che permetterà a chi abbia un ISEE familiare al di sotto dei 40.000 euro annui di avere agevolazioni nell’acquisto di una vacanza: 500 euro per nuclei famigliari di tre o più persone; 300 euro per famiglie composte da due individui; 150 per i singoli.

«Ancora non sono state definite le istruzioni sul funzionamento del Bonus Vacanza ma siamo stanchi di aspettare, per il turismo non c’è più tempo. Per questo abbiamo scelto di giocare d’anticipo e di abbattere i tempi della burocrazia per andare incontro ai tantissimi utenti che ci stanno chiedendo come e quando utilizzare questo Bonus» – continua Sorrenti – «Per questo siamo già pienamente operativi mettendo di tasca nostra da subito l’80% dell’importo previsto, proprio per incentivare gli italiani a ripartire».
Ad esempio per una vacanza del valore complessivo di 1000 euro, il costo da sostenere subito dal cliente sarà di soli 600 euro: 400 euro saranno anticipati direttamente da DLT Viaggi con la possibilità per l’utente di recuperare ulteriori 100 euro nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo. Ovviamente massimo riserbo del T.O. per l’operazione Bonus Vacanza nell’attesa di nuove disposizioni da parte del Governo che possano confermare o modificare l’erogazione del Bonus.

Il Bonus Vacanza – conclude il Tour Operator – sarà valido per villeggiature tra il 1 Luglio ed il 31 Dicembre 2020 con pernottamento minimo di tre notti, ma sarà possibile fruirne prenotando entro questo mese di Giugno con un budget di un milione di euro che  DLT Viaggi anticiperà per i propri clienti. Il Bonus sarà utilizzabile sulle tantissime strutture della Campania presenti sul portale www.dltviaggi.it che riporteranno nella descrizione la stella in alto “Prenotabile con Bonus Vacanza”.

Bollette della luce gonfiate: cinque consigli per evitare fatture elevate

Le fatture dell’energia elettrica potrebbero riservare delle sorprese: dai consumi presunti, all’applicazione di clausole contrattuali errate, fino alla pretesa di arretrati oltre i due anni. Come farsi rispettare? Una guida con i consigli pratici degli esperti SOStariffe.it per pagare il giusto e pretendere, nel caso, il rimborso delle cifre ingiustamente versate

A partire dal primo aprile l’Arera, l’Authority di settore, ha rivisto al ribasso le tariffe della luce per il secondo trimestre del 2020 (-18,3%) per i clienti in regime di maggior tutela. Dunque almeno per il mercato tutelato, le bollette dell’energia elettrica dovrebbero essere più leggere. Ma ciò non sempre accade. Come mai? La fattura della luce potrebbe essere gonfiata rispetto ai consumi reali. SOStariffe.it ha stilato un elenco di cinque regole d’oro per smascherare i costi aggiuntivi e accertarci così di star pagando il giusto.

I consumi si controllano così

Anzitutto è buona norma imparare a leggere con attenzione la bolletta, per evitare di pagare ciò che non si deve, anche se siamo passati al mercato libero e abbiamo sottoscritto un’offerta luce conveniente. Teniamo conto che tra le voci di costo riportate sulla fattura ce ne sono alcune fisse:

– il costo della materia prima, deciso dal fornitore di energia e indicato sul contratto firmato;
– la spesa per trasportare l’energia dalle centrali a casa;
– quella per lettura e gestione del contatore, che cambia con i consumi;
– gli oneri di sistema.

A queste voci costanti si aggiungono poi diverse imposte, come l’IVA e le accise a cui di recente si è aggiunto il canone RAI che costa 90 euro all’anno, ma si paga 9 euro per volta in 10 mesi. Le bollette hanno un genere una periodicità bimestrale. I consumi riportati devono essere effettivi, cioè corrispondere ai valori riportati dal contatore.

Ricordarsi di comunicare l’autolettura

Le fatture potrebbero non essere ‘fedeli’ all’energia effettivamente consumata, ma basarsi invece su un calcolo presuntivo dell’energia stimata nel periodo considerato. I consumi riportati in bolletta infatti, possono comprendere sia i kWh effettivamente impiegati che quelli solo stimati.

Per scoprirlo dobbiamo tenere sotto controllo il contatore. Il modo per farlo è l‘autolettura: ovvero comunicare al fornitore i dati riportati volta per volta sul nostro contatore. Controllare ogni bimestre il contatore ci aiuterà ad accorgerci se i valori riportati in bolletta non corrispondono al consumo reale. Se dovessimo notare delle difformità, rivolgiamoci al servizio clienti del nostro fornitore per farci inviare una nuova bolletta con i consumi effettivi. Pretendiamo inoltre il rimborso delle somme versate per errore.

Ad oggi i contatori della luce sono in molti casi smart meter, cioè contatori elettronici tele-gestiti, letti a distanza dal fornitore. Ce ne sono in servizio oltre 35 milioni. Se disponiamo di un contatore elettrico telegestito non dobbiamo comunicare nessuna lettura, poiché lo smart meter trasmette i dati rilevati in tempo reale ogni quarto d’ora e le fatture sono emesse in base ai consumi effettivi. Ad ogni modo se vogliamo leggere quanto stiamo consumando, la gran parte dei modelli di contatore elettronico dispongono di un tasto grigio vicino al display, premendo il quale si potranno visualizzare il codice cliente, la potenza massima del contatore, e i dati di consumo in corrispondenza dei simboli A1, A2 e A3 che indicano la quantità di energia usata nelle varie fasce orarie (rispettivamente F1, F2 ed F3).

Se in casa abbiamo ancora il vecchio contatore tradizionale, invece, è importante ricordarsi di comunicare le cifre prima della virgola. Tutti i gestori mettono a disposizione appositi canali per trasmettere i dati rilevati: un numero telefonico, un’app per tablet e smartphone oppure un’area del proprio sito.

È la tariffa giusta per noi? Verificare il profilo di consumo

Al momento della firma del contratto ci viene assegnato un profilo di consumo, che poi ritroveremo riportato in bolletta, insieme al tipo di offerta sottoscritta, alla tensione della fornitura elettrica e alla potenza impegnata.

In genere si distingue tra uso domestico residente e non residente. Tuttavia il profilo che è stato selezionato in fase di firma del contratto potrebbe non essere applicato correttamente. Se le condizioni non vengono rispettate dobbiamo inviare un reclamo al fornitore. Al reclamo si dovranno allegare i documenti che attestano l’assegnazione del profilo a cui facciamo riferimento. Potremmo inoltre anche esigere un eventuale rimborso del prezzo ingiustamente pagato per l’errore del fornitore.

Come scoprire il fornitore non sta ai patti

Al pari del profilo di consumo, è importante controllare anche l’applicazione di tutte le altre clausole del contratto. Se ad esempio abbiamo stipulato un contratto di fornitura di energia con tariffa monoraria e nella bolletta ritroviamo la ripartizione dei consumi su due fasce orarie, allora c’è evidentemente un errore di applicazione delle clausole del contratto. Non ci resta che rivolgerci al servizio clienti del nostro fornitore o inoltrare un reclamo.

Bollette prescritte in 2 anni

A partire dal 2019 le bollette della luce si prescrivono in due anni e non più in cinque. Il diritto al pagamento del corrispettivo da parte del fornitore dunque viene meno passati i due anni dall’emissione. Se il fornitore ci richiede arretrati più vecchi di 24 mesi non siamo tenuti a pagare, né la compagnia potrà sospendere l’erogazione dell’energia per morosità. In caso in cui si riceva in bolletta la richiesta di pagare un importo caduto in prescrizione, bisognerà inviare un reclamo tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

Usare un comparatore per passare al mercato libero

Se rispettare tutte queste regole non basta ad alleggerire le nostre bollette, potrebbe essere una buona idea passare a un fornitore del mercato libero, abbandonando la maggior tutela. Una volta individuato il nostro consumo annuo di energia, che di solito è riportato in bolletta, possiamo avvalerci di un comparatore online, come il tool di SOStariffe.it per le offerte luce https://www.sostariffe.it/energia-elettrica/ consultabile anche sullo smartphone grazie all’applicazione SOStariffe.it per dispositivi mobili https://www.sostariffe.it/app/ . Il principale vantaggio è il risparmio di tempo e anche di denaro. In seguito alla ricerca, un unico quadro sinottico ci restituisce in pochi minuti tutte le proposte più convenienti.

PaulCam torna in radio con “I LIKE IT”

Dal 5 giugno in radio e nei digital store il nuovo singolo “I LIKE IT” (etichetta: HARMOR MUSIC), del noto dj/producer calabrese Paolo Cammera, in arte PaulCam, che ha collaborato, tra gli altri, anche con El 3mendo

 

Dopo il tour europeo ed i successi a livello internazionale dei suoi brani, tra cui spiccano “SABOR” che vanta i feat. di Adam Clay e Mr. Don, pubblicato su HIT MANIA CHAMPIONS 2019 e “SMACK” che ha raggiunto il 3° posto nella top 10 classifica iTunes, ecco “I LIKE IT“, nuovo un pezzo dal sound travolgente che riesce a trasportarci grazie ai suoi ritmi Dance e House uniti a quelli Latino Americani e Pop Latino.

 

VICEOCLIP “I LIKE IT“: https://youtu.be/CyeTYP6XbLI

 

Nel suo palmarès innumerevoli successi e collaborazioni: dal singolo ‘SMACK‘ di cui vengono realizzati ben 3 Remix a cura di Felipe C, Alex Nocera e Nico Zandolino, Samuel Dj al singolo, “SABOR“, in collaborazione con il pluripremiato Deejay & Producer Joe Bertè, i Featuring di Adam Clay e Mr. Don supportata dalle maggiori radio come M2O e Radio 105 ed inserita in Hit Mania Champions 2019, al tour europeo con la partecipazione all’International Music Summit di Ibiza, alla release 2019 “El Caribe“, con la voce di Chiara Figus a quella “caliente” del grande artista El 3mendo, creando così una hit dal ritmo completamente estivo, alla Pioneer Deejay Battle dove si posiziona al primo posto.

GRUMO NEVANO: lite nata sui social finisce nel sangue. 15enne arrestato dai Carabinieri per tentato omicidio

I Carabinieri della Stazione di Grumo Nevano hanno arrestato per tentato omicidio e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere un 15enne incensurato del posto. Il minorenne  ha colpito un 19enne con un coltello, ferendolo alla base dell’orecchio destro. La discussione – nata per banali motivazioni – è iniziata sui social ed è finita nel sangue quando i due hanno deciso di incontrarsi in Corso Garibaldi per chiarire.
La vittima è stata ricoverata presso l’Ospedale di Frattamaggiore “San Giovanni di Dio” e non è in pericolo di vita.
I Carabinieri hanno bloccato il ragazzo poco dopo il fatto. Nella sua abitazione rinvenuto e sequestrato un panno con evidenti  tracce di sangue.
Il 15enne è stato collocato presso il Centro di Prima accoglienza di Napoli Colli Aminei in attesa di giudizio.