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Gli eventi più importanti e più rilevanti, riportati dai nostri giornalisti per restare aggiornati su qualsiasi tema della nostra società. I nostri giornalisti riporteranno le notizie sugli eventi nel modo più professionale possibile.

UGO CORDASCO places waiting Inaugurazione martedì 29 giugno 2021 ore 19 Sala Conferenze Museo FRaC-Baronissi

 Martedì 29 giugno alle ore 19 viene presentata al pubblico la mostra UGO CORDASCO places waiting.

Dopo il vernissage virtuale dello scorso novembre, in risposta alle chiusure determinate dal Covid-19 nel tentativo di mantenere attivo il dialogo con il pubblico del Museo, l’esposizione, allestita all’interno delle sale della Galleria dei Frati, sarà finalmente inaugurata in presenza dal sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante e dal direttore artistico Massimo Bignardi, e sarà aperta al pubblico dal 29 giugno al 19 settembre 2021.

La mostra propone quaranta sculture realizzate dal giovane artista campano in quest’ultimo decennio. Si tratta di sculture in ferro dall’articolata struttura geometrica, cariche di tensioni e al tempo stesso di dinamismo.  “È importante – osserva Gianfranco Valiante sindaco di Baronissi – che unitamente alla cura dei cittadini, al sostegno e al rilancio dell’economia, vi sia attenzione alla cultura. La mostra dedicata ad Ugo Cordasco, questa volta in presenza, testimonia la ferma volontà dell’Amministrazione comunale di non derogare all’impegno preso con quanto avviene, sul piano culturale, nella nostra realtà. Dopo lo straordinario successo di presenze registrato dalla mostra dedicata a Daniel Spoerri, che ha inaugurato la nuova stagione espositiva del nostro Museo, proseguire adesso con la mostra di un giovane artista è il segno di una speranza che noi tutti sentiamo forte”.

“Il dato preminente, che caratterizza le esperienze condotte da Ugo Cordasco in questi ultimi anni – rileva Massimo Bignardi nel testo al catalogo pubblicato da Gutenberg Editore – è la necessità di far emergere dalla scultura un dettato costruttivo che tiene insieme sia la composizione e il suo articolarsi nella dimensione spaziale, sia il suo spingersi nell’anima dei luoghi, nel vitalismo della realtà. Parafrasando quanto scriveva Pavel Florenskij, a proposito della costruzione e della composizione, possiamo osservare che la prima è per il giovane artista campano “ciò che la realtà vuole dall’opera” e la seconda ciò che egli vuole “dalla sua opera”. In fondo, il procedere per piani saldati tra loro, seguendo un reticolo geometrico, lascia intendere quanto il progetto abbia la priorità nel suo operare da faber, da creativo, che della saldatura ad arco ne ha fatto un linguaggio personale, senza cedere alla suggestione dell’assemblare oggetti con il valore di ‘corpi’ posti nel registro di un segno astratto”.

La mostra resterà aperta fino al 19 settembre.

Ugo Cordasco è nato a Sarno nel 1964. Laureatosi nel 1992, con Nicola Pagliara, discutendo una tesi in Progettazione Architettonica all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, nel 1999 consegue il diploma di specializzazione post-laurea, nello stesso Ateneo, in disegno industriale con Riccardo Dalisi ed Ermanno Guida. Partecipa a diversi concorsi di design, quali il concorso indetto dalla Fiat auto, classificatosi terzo. Nella motivazione della giuria, presieduta da Gillo Dorfles, si legge: “per la semplicità dell’impianto generale e per la trasformabilità leggera e chiara dell’auto”. Dopo una prima esperienza come direttore di cantiere nella realizzazione della Facoltà di Farmacia nel Campus di Fisciano dell’Università di Salerno, apre un studio professionale a Sarno, dove inizia a lavorare principalmente per una committenza privata nell’ambito della residenza e delle attività commerciali. Nel contempo partecipa a diversi concorsi di idee con la pubblicazione di alcuni progetti di architettura. Recensendo il lavoro di questi anni, Riccardo Dalisi, scrive: “Riflessioni, tentativi di puro inizio in più di un caso sono apparsi rivelatori accrescendo quel grado di suggestione che ogni lavoro e ogni opera d’arte deve possedere”. Dopo venti anni di libera professione e diverse esperienze da designer, approda alla scultura per una forte necessità d’identità esistenziale. Il mestiere di architetto, relazionato ad un contesto troppo difficile e riduttivo rispetto ai temi e ai problemi sociali che ci circondano, appare all’artista riduttivo rispetto ai temi e ai linguaggi della società affacciatasi al nuovo millennio. Nel 2010 è prima presenza espositiva in occasione della mostra “Opera prima” allestita nelle Sale del Bramante a Roma, alla quale farà seguito l’invito, nello stesso anno a “stARTup”, rassegna internazionale di artisti emergenti tenutasi a Verona. Del 2012 è la prima personale, promossa dalla Galleria Pagea Art di Angri e presentata da Riccardo Dalisi; seguiranno poi, nel 2013, quella allestita nelle sale del Comune di Sarno e nello spazio Civico 141 di Scafati. Nello stesso anno è invitato, selezionato da Giorgio Di Genova, al 40° Premio Sulmona, mentre nel 2014 è presente alla mostra “Icone”, tenutasi al Museo FRaC, Baronissi.

Prorogata la mostra There is no time to enjoy the sun alla Fondazione Morra Greco di Napoli

La mostra collettiva nello storico Palazzo Caracciolo di Avellino, sede della Fondazione Morra Greco, dà voce alla generazione di artisti Millennial, tra i più penalizzati in periodo di pandemia. Maurizio Morra Greco, presidente della Fondazione: “Necessario più che mai uno spazio di sostegno e condivisione per i giovani artisti”.

 

Napoli, 24 giugno 2021 – Prorogata al 31 luglio la mostra There is no time to enjoy the sun, in corso a Napoli al Palazzo Caracciolo di Avellino, nel cuore antico della città, sede della Fondazione Morra Greco e galleria d’arte contemporanea.

Riaperto dopo un importante restauro e la chiusura forzata del periodo pandemico, il palazzo un tempo dimora di Torquato Tasso ospita su 5 piani 71 opere di 19 giovani artisti campani della generazione Y, i Millennial, nati tra gli anni Ottanta e Novanta, tra i più penalizzati nell’ultimo anno e mezzo. A loro, giovani di una generazione in bilico e dal futuro indefinito, la Fondazione Morra Greco ha aperto il suo ampio spazio espositivo per una mostra che è insieme una riflessione sui tempi in cui viviamo, tra isolamento e ricerca di nuove modalità espressive. Ne risulta un emozionante sforzo sperimentale di linguaggi visivi, dal suono alla scultura, dal video alla pittura, attraverso installazioni e film, simbolo di una vitalità solo costretta ma mai sopita, in un territorio che vive di energie sotterranee e al contempo straripanti.

Maurizio Morra Greco, presidente della Fondazione da anni al fianco dei giovani artisti, così spiega l’origine di questa collettiva curata da Federico Del Vecchio: «Abbiamo voluto dedicare a questi giovani e validi artisti campani uno spazio di condivisione. La loro generazione in questo momento pandemico ha più bisogno di sostegno collettivo. Dare voce a una generazione di artisti e artiste che, periodicamente parlando, segue la generazione X, significa interessarsi a come producono, presentano e creano uno spaccato visivo e percettivo di questo momento storico».

There is no time to enjoy the sun gioca sin dal titolo sulla contraddizione di una città che, tenendo conto del cliché mediterraneo ― nonostante i numerosi problemi: alto tasso di disoccupazione, degrado infrastrutturale e un senso generale di mancanza di opportunità ― riesce a godersi la vita. Il quadro concettuale della mostra fa riferimento alla teoria della “parte maledetta” sviluppata dal filosofo francese Georges Bataille: il Sole invia più energia alla Terra di quanta ne possa assorbire. L’eccesso di energia solare, non essendo assorbita, né utilizzata, è necessariamente distruttiva. La cultura e la politica sono quindi determinate da energie cosmiche, che si spostano sempre tra ordine e caos. La dipendenza dell’umanità da eventi cosmici incontrollabili, anche sconosciuti, è la fonte di un’ansia specificamente moderna – si potrebbe persino definire ‘ansia cosmica’ – l’ansia di far parte del cosmo e di non essere in grado di controllarlo.

Napoli, città dal duplice magnetismo, attrattivo e allo stesso tempo respingente, permette di enfatizzare le potenzialità implicate in una nuova situazione, di lavorare tra il familiare e l’esotico, mantenendo così vivo e identificabile il “confine”, una via di mezzo eterogenea in cui uno appare o scompare all’interno del proprio ritmo.

La mostra è visitabile gratuitamente, su prenotazione. Sul sito www.fondazionemorragreco.com è possibile anche un tour virtuale nelle stanze del prestigioso Palazzo Caracciolo di Avellino, la maggior parte con bellissimi affreschi del ‘700 e dell’800 riportati alla luce dal recente restauro.

There is No Time to Enjoy the Sun è stata realizzata nell’ambito del Progetto XXI in collaborazione con la Fondazione Donnaregina ed è inclusa nel più ampio progetto espositivo Sistema Campania per l’Arte Contemporanea volto ad indagare il sistema dell’arte in Regione Campania.La mostra è finanziata integralmente con fondi POC (Programma Operativo Complementare) Regione Campania.

Ingresso gratuito su prenotazione

Orari di visita: mercoledì, giovedì, venerdì ore 11.00 -18.00; sabato: ore 10.00-14.00, sino al 31 luglio 2021

Prenotazionirsvp@fondazionemorragreco.com

Dove: Palazzo Caracciolo di Avellino – Fondazione Morra Greco – Largo Proprio di Avellino – Napoli

Sito: www.fondazionemorragreco.com

SALERNO: LA GUARDIA DI FINANZA CELEBRA IL 247° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL CORPO. BILANCIO OPERATIVO DEL 2020.

Nella mattinata di oggi, 22 giugno 2021, presso la Caserma “Giudice”, sede del Comando
Provinciale, la Guardia di Finanza di Salerno ha celebrato il 247° Anniversario della Fondazione
del Corpo.
Alla cerimonia, improntata alla massima sobrietà, nel rispetto delle prescrizioni anti-COVID,
hanno preso parte il Prefetto di Salerno, S.E. Dott. Francesco Russo e l’Arcivescovo Metropolita,
S.E. Mons. Andrea Bellandi.

BILANCIO OPERATIVO 2020

Nel corso del 2020 e dei primi 5 mesi del 2021, sempre a seguito delle limitazioni imposte dalla
pandemia, l’azione di servizio della Guardia di Finanza è stata finalizzata soprattutto al contrasto
degli illeciti più direttamente correlati alla situazione sanitaria ed al controllo del territorio, d’intesa
con le Autorità di Pubblica Sicurezza.
Pertanto, l’attenzione è stata concentrata sui fenomeni di illegalità più gravi e insidiosi per il
tessuto economico e sociale, in special modo sulle condotte suscettibili di recare pregiudizio alla
corretta destinazione e impiego delle risorse pubbliche.
Nello stesso tempo, il Corpo non ha mancato di fornire il proprio contributo nei tradizionali
comparti operativi di interesse ed al generale contrasto dei traffici illeciti di ogni natura.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

La lotta all’evasione fiscale nella provincia di Salerno si è sostanziata nell’esecuzione di 258
interventi, tra verifiche e controlli fiscali a professionisti ed imprese, con il recupero a tassazione
di una maggiore base imponibile di oltre 123 milioni di euro. 433 sono state le indagini delegate
dalla magistratura, che hanno portato a denunciare 263 soggetti (di cui 6 in stato di arresto) per
reati fiscali (principalmente riferibili all’utilizzo di fatture false e all’omessa presentazione delle
dichiarazioni).
Le imposte evase sono state quantificate in circa 69 milioni di euro e sono stati individuati 32
evasori cd. “totali” – imprenditori e professionisti che hanno omesso di “dichiararsi” al Fisco, anche
per più annualità di imposta -, i quali hanno evaso complessivamente quasi 4 milioni di I.V.A.
Inoltre, sono stati verbalizzati 92 datori di lavoro, per l’impiego di 236 lavoratori “in nero” o
comunque irregolari.

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In tale contesto, assumono una valenza specifica i controlli eseguiti d’intesa con l’Ispettorato
Territoriale del Lavoro, orientati a verificare le precauzioni adottate dagli imprenditori per garantire
l’incolumità del proprio personale e, insieme, a contrastare lo sfruttamento dei lavoratori,
specialmente il caporalato nel settore agricolo. Circa 381 sinora gli interventi ai quali hanno preso
parte anche i Finanzieri di Salerno, il 30% dei quali concluso con l’accertamento di situazioni di
irregolarità.
Sempre per i reati in materia di imposte dirette ed I.V.A., sono stati sequestrati beni per oltre 53
milioni di euro, mentre le proposte ancora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria raggiungono un valore
complessivo di 90 milioni.
Sono 82 i casi di società “cartiere” o “fantasma” utilizzate per evadere l’I.V.A., anche facendo
ricorso ad indebite compensazioni con crediti inesistenti.
Nella prospettiva di una più efficace lotta all’evasione fiscale, sono stati sottoscritti 2 protocolli
d’intesa con l’Autorità Giudiziaria e l’Amministrazione Finanziaria, nell’Agro nocerino-sarnese e
nel Cilento, rafforzando il coordinamento investigativo e la sinergia tra gli Uffici attraverso la
semplificazione dei reciproci flussi di comunicazione.
Le mancate emissioni di scontrini o ricevute fiscali hanno avuto un’incidenza di circa il 33% sul
totale di quasi 600 controlli eseguiti.
Ammontano, invece, a 69 gli interventi nel settore delle accise, sviluppati per contrastare la filiera
distributiva dei carburanti illecitamente introdotti nel territorio nazionale, mediante servizi di
prevenzione nei porti, controlli lungo le maggiori rotabili e, nei casi più gravi, l’esecuzione di
indagini volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni criminali, anche a carattere
transnazionale. Complessivamente, sono stati così sequestrati 141.712 chilogrammi di prodotti
energetici irregolarmente detenuti.

In tale contesto si colloca l’operazione “Febbre dell’oro nero” del Nucleo di Polizia Economico-
Finanziaria, che ha visto la disarticolazione di un’associazione criminale operante nel Vallo di

Diano, dedita a sistematiche frodi nel commercio dei carburanti. In collaborazione con l’Arma dei
Carabinieri, sono state eseguite 30 misure cautelari personali e disposti sequestri di beni fino
ad un valore complessivo di oltre 28 milioni di euro.
Parimenti intenso è l’impegno nel contrasto del contrabbando: nel 2020 sono stati eseguiti 38
interventi che hanno portato al sequestro di 157 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri.
Nel settore del gioco illegale ed irregolare, sono stati eseguiti 102 controlli, riscontrando 110
violazioni, con la verbalizzazione di 204 soggetti, di cui 28 denunciati all’Autorità Giudiziaria, e
sequestrati 99 apparecchi e congegni da intrattenimento, tra i quali i cd. totem, terminali che – in
modo del tutto abusivo – consentono la partecipazione ad una vasta platea di giochi online (tra
cui i classici black-jack e roulette).
CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
Particolare attenzione è stata rivolta dal Corpo all’indebita percezione di contributi nazionali o
dell’Unione Europea, erogati per il sostegno dell’economia e lo sviluppo del Paese, con l’intento
di evitare sviamenti e/o appropriazioni indebite.
Le frodi in danno del bilancio nazionale e comunitario quest’anno individuate ammontano a quasi
2,5 milioni di euro, con 19 persone complessivamente denunciate all’Autorità Giudiziaria.
Ancora, sono stati intensificati i controlli in materia di “reddito di cittadinanza”. La Guardia di
Finanza ha sviluppato uno specifico dispositivo volto ad intercettare i casi di illecita apprensione
del beneficio. Gli interventi eseguiti hanno consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria 406
soggetti, quantificando in oltre 3,3 milioni di euro i contributi indebitamente percepiti.

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Significativa, in particolare, l’attività del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria nei confronti dei
condannati per associazione mafiosa e dei loro familiari, 6 dei quali ricevevano il reddito di
cittadinanza sulla base di autocertificazioni false.
Sempre nella prospettiva del corretto utilizzo delle risorse pubbliche destinate alle fasce più deboli
della popolazione, è da intendersi la collaborazione della Guardia di Finanza con 40 dei Comuni
della provincia che hanno erogato i cd. “buoni spesa” alle famiglie. In proposito, sono state
controllate oltre 3.000 istanze, riscontrando circa l’11% di irregolarità.
Nell’ambito dei piani operativi finalizzati alla tutela della regolarità della spesa previdenziale e
sanitaria, i reparti hanno portato a termine, in totale, 37 interventi, segnalando all’Autorità
giudiziaria 25 persone. Le frodi scoperte ammontano ad oltre 200 mila euro.
Per i reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione, sono
state denunciate in tutto 158 persone.
Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno ha, in particolare, eseguito la misura
cautelare nei confronti del Sindaco di Eboli (agli arresti domiciliari) e di quattro funzionari dei
Comuni di Eboli e Cava de’ Tirreni (interdizione dai pubblici uffici per 12 mesi), per ipotesi di
corruzione, abuso di ufficio, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio, gravi irregolarità nello
svolgimento di due procedure concorsuali.
Infine, i controlli volti ad accertare responsabilità amministrative di dirigenti, funzionari e
dipendenti pubblici, hanno portato a denunciare 68 soggetti, per un complessivo danno erariale
presunto di oltre 2 milioni di euro.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ECONOMICO FINANZIARIA

Sul fronte del contrasto alla criminalità economico-finanziaria, l’attività investigativa ha portato
allo sviluppo di 22 accertamenti patrimoniali, nei confronti di 270 soggetti (157 persone fisiche e
113 persone giuridiche). Sono state così avanzate proposte di sequestro di beni e disponibilità
finanziarie per oltre 90 milioni di euro, con provvedimenti eseguiti per oltre 14,8 milioni di euro.
Tali misure ablative ricomprendono l’esecuzione, ai sensi del Codice Antimafia, di sequestri di
beni per oltre 13 milioni di euro, conseguenti allo svolgimento di accertamenti nei confronti di
soggetti connotati dalla c.d. “pericolosità economico-finanziaria”, ovvero coloro che, per la
condotta ed il tenore di vita manifestata, debba ritenersi vivano abitualmente, anche in parte, con
proventi derivanti da ogni genere di attività delittuosa.
Insieme a Polizia di Stato e Carabinieri, sono stati inoltre eseguiti 2.095 accertamenti su richiesta
del Prefetto, la maggior parte dei quali funzionali al rilascio della documentazione “antimafia”.
Per la repressione del riciclaggio dei capitali illeciti, sono state sviluppate 387 indagini di polizia
giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 110 persone per i reati di
riciclaggio e auto-riciclaggio, 14 delle quali sono state tratte in arresto. Contestualmente, sono
stati effettuati sequestri su ordine della magistratura per oltre 6 milioni di euro.
Nel complessivo sistema di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, i reparti
del Corpo hanno inoltre proceduto all’approfondimento di ben 870 segnalazioni di operazioni
sospette, appositamente delegate dal Nucleo Speciale Polizia Valutaria.
Non meno importanti le attività del Corpo a tutela dei consumatori, rivolte al contrasto dei
fenomeni della contraffazione di marchi registrati, dell’inosservanza della normativa sul diritto
d’autore, dell’irregolare indicazione dell’origine e della qualità delle merci importate, delle false
attestazioni circa la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti.
In tali ambiti (la lotta alla contraffazione, la tutela del “made in Italy” e della sicurezza dei prodotti,
la tutela del diritto d’autore), i controlli effettuati sono stati 229 ed hanno portato alla segnalazione
di 152 soggetti, con circa 1,7 milioni di articoli sequestrati.

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In proposito, è da sottolineare l’operazione conclusa nel porto cittadino con il sequestro di oltre
mezzo milione di mascherine non a norma, in collaborazione con i funzionari del locale Ufficio
delle Dogane, così come gli interventi eseguiti in occasione del Carnevale, che hanno portato al
sequestro di oltre 110.000 articoli vari.

CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA
PUBBLICA
In tale ambito, 13.809 pattuglie sono state impegnate nel controllo del territorio, con 48.564
automezzi ispezionati e 62.318 soggetti identificati.
L’assidua presenza su strada ha permesso, tra l’altro, di sequestrare oltre 64 chilogrammi di
droga (di questi, oltre 60 di cocaina), con la verbalizzazione di 357 soggetti, 224 dei quali sono
stati segnalati al Prefetto, mentre i restanti 133 sono stati denunciati all’A.G. (15 quelli tratti in
arresto).
L’operazione “Ilio” del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno ha portato
all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare personale (2 in carcere e 7 ai domiciliari), nei
confronti di 9 soggetti indagati a vario titolo per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla
detenzione di armi ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.
L’impegno concorsuale del Corpo per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica è stato
confermato pure nell’applicazione delle direttive anti-COVID del Ministero dell’Interno e della
Regione Campania, nonché nell’occasione di manifestazioni pubbliche ed eventi di rilievo,
mediante l’impiego dei militari specializzati (i cd. “baschi verdi”).

 

20Eventi torna con la seconda edizione – “Solo la musica è all’altezza del mare”

Tra i protagonisti della rassegna: Stefano Bollani, Eugenio Finardi, Joe Bastianich, Gaia, Max Giusti, Patrizio Oliva, Ghemon

20Eventi, il festival estivo organizzato dal Comune di Piombino in collaborazione con l’associazione Pro Loco Piombino e “Storie di Cortile” del musicista Andrea Parodi, torna al piazzale d’alaggio: grandi artisti, musica, teatro, commedia e opera lirica, questi gli ingredienti della seconda edizione.

“20Eventi ha già dato prova di essere un format che funziona – dichiara il sindaco Francesco Ferrari – in grado di attrarre molteplici pubblici. Il successo della prima edizione ci ha dato la possibilità di sostenere concretamente la ripartenza del turismo in città con significative ricadute positive sul tessuto economico. 20Eventi piace ai piombinesi e, soprattutto, ai visitatori candidandosi a diventare uno degli appuntamenti più importanti della costa toscana”.

Al fianco del Comune di Piombino e di Pro Loco ci saranno anche Vivi Piombino e la Val di Cornia e Riolab mentre Radio Cuore, Radio Sportiva e Radio Piombino saranno media partner.

“L’anno scorso – commenta il vicesindaco Giuliano Parodi – abbiamo creato un festival che, nonostante le restrizioni dovute al Covid-19, ha riscosso successo in termini di partecipazione del pubblico e di risonanza mediatica. 20Eventi non è solo un’occasione di offrire cultura di livello nella nostra città: ci consente di attrarre turisti con ricadute positive per i lavoratori dello spettacolo, le attività commerciali e turistico/ricettive, e di creare un’offerta che racconti il nostro territorio ben oltre i suoi confini visto che, lo scorso anno, più della metà delle presenze proveniva da ogni parte della Toscana e non solo”.

Sono 26 le serate che formano il calendario del Festival. Si inizia giovedì 8 luglio con Eugenio Finardi insieme a Luigi Grechi De Gregori, Thom Chacon, Paolo Ercoli e Tony Garnier, lo storico contrabbassista di Bob Dylan. Presenta la serata Sara Chiarei. Poi, un fine settimana dedicato alle scuole di musica cittadine: venerdì 16 luglio sarà il momento del Crossroad music lab con lo spettacolo “Canzoni per una sera d’estate”. Si prosegue sabato 17 luglio con il concerto del Circolo musicale Piombinese di Viviana Tacchella e domenica 18 luglio chiusura con “Una storia in un concerto”, un’occasione per festeggiare i 20 anni di attività della Woodstock Academy.

Luglio proseguirà con il Festival estivo – International Music Contest, che il 24 luglio, per la sua diciottesima edizione, cambia formula e si trasforma in un galà  dedicato agli artisti emergenti.

Lunedì 26 luglio 20Eventi si trasferisce a Riotorto: il Parco sportivo I. “Cassioli” ospiterà una tappa del tour di James Maddock accompagnato da Joe Bastianich.

Martedì 27 luglio giornata dedicata alla celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri: dopo un’anticipazione dello spettacolo a Populonia (lunedì 26 luglio), la compagnia Naufraghi Inversi porterà a Piombino “ItinerDante”, un tour di 700 chilometri attraverso sette regioni alla scoperta della Divina Commedia.

Chiude il mese di luglio il primo festival nel festival: da mercoledì 28 a sabato 31 luglio è il momento di “Contamina”. La prima serata si terrà al Rivellino con “Ulisse o i colori della mente” che vedrà protagonisti i detenuti della Casa di reclusione dell’isola di Gorgona, giovedì 29, sempre al Rivellino, lo spettacolo “Sbranarsi” dell’associazione culturale Lotus, mentre venerdì 30 luglio “Contamina” si sposta sul palco di piazzale d’Alaggio con il concerto del gruppo AYOM.
Per la sua ultima serata, sabato 31 luglio, “Contamina” torna al Rivellino con “Happy hour” di Cristian Ceresoli con Silvia Gallerano, già osannata interprete de “La Merda”, e Stefano Cenci.

Agosto inizierà all’insegna della comicità: AltraScena, sotto la direzione artistica di Francesco Montanari e Alessandro Bardani, porta a Piombino uno scoppiettante spettacolo di Stand up comedy con Luca Ravenna, Daniele Tinti e Stefano Rapone.
Mercoledì 4 agosto sarà la volta di Gaia, da XFactor a vincitrice di Amici, reduce dalla partecipazione al 71esimo Festival di Sanremo, arriva a Piombino con il concerto “Finalmente in tour”. AltraScena prosegue il suo viaggio sul palco con tre serate dedicate al teatro: attore, comico, imitatore e conduttore televisivo, Max Giusti sarà a Piombino con “Va tutto bene” (giovedì 5 agosto). Si proseguirà con lo spettacolo teatrale “Patrizio VS Oliva” (venerdì 6 agosto) in cui Patrizio Oliva, uno dei più grandi pugili della boxe italiana, vestirà i panni dell’attore in un racconto autobiografico. Sarà Giorgio Colangeli interprete de “L’uomo, la bestia e la virtù” di Pirandello a chiudere gli appuntamenti con AltraScena Festival il 7 agosto.

Si torna alla musica con Comics City e il concerto dei Banana Split e delle Stelle di Hokuto, per la prima volta insieme sullo stesso palco (8 agosto).
Martedì 10 agosto Michele Crestacci, rinomato attore livornese, porta a Piombino il suo monologo dal titolo “Mascagni”: un attore e un fisarmonicista raccontano con uno stile comico e drammatico la storia personale e artistica di Pietro Mascagni.
Giovedì 12 agosto appuntamento con il jazz di Stefano Scalzi e la Libera Orchestra mentre sabato 14 agosto sarà la volta dei Killer Queen, la tribute band ufficiale dei Queen.

Giovedì 19 agosto arriva a Piombino il cantautore Ghemon che, dopo la partecipazione al Festival di Sanremo con il singolo “Momento perfetto”, presenta il suo ultimo album “E vissero feriti e contenti” in cui rap, soul, funk, rnb e musica italiana si incontrano (concerto con bigliettazione).

Si cambia genere sabato 21 agosto: la Compagnia d’opera italiana a Firenze metterà in scena “Il Barbiere di Siviglia”, la celebre opera in due atti di Rossini diretta dal maestro Franz Moser.

Domenica 22 agosto sarà la volta del concerto “Omaggio a John Lennon” con la partecipazione di Francesco Baccini, Filippo Graziani (figlio del cantautore Ivan Graziani), la Alex Kid Gariazzo Band e Joe Bastianich come ospite speciale della serata: per l’occasione gli artisti si esibiranno con le mitiche chitarre della collezione Wandrè.

Martedì 24 agosto, appuntamento imperdibile con Stefano Bollani e lo spettacolo “Piano solo”, non un tradizionale concerto al pianoforte ma un omaggio all’arte dell’improvvisazione. Una serata senza scaletta e senza programma che Bollani porta quest’estate nelle principali città italiane ed europee. (data con bigliettazione)

Dal pianoforte alla chitarra per un evento imperdibile per chi ama il Rock e la musica italiana: giovedì 26 agosto si esibiranno in due set distinti, e poi assieme per il finale del concerto, Maurizio Solieri, celebre chitarrista di Vasco, e Davide Luca Civaschi, in arte “Cesareo”, chitarrista del gruppo Elio e le storie tese.

Come ormai consuetudine, il Tenco Ascolta chiuderà il festival venerdì 27 agosto.

NAPOLI: Festa della Musica 2021. La Fanfara dei Carabinieri si esibisce tra le strade del centro tra gli applausi di cittadini e turisti

Questo pomeriggio, in occasione del 27° anniversario della Festa della Musica la Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri “Campania” si è esibita tra le principali piazze della città di Napoli, coinvolgendo i cittadini e gli svariati turisti di passaggio.

Il percorso musicale della Fanfara è iniziato nel cortile interno dell’Ospedale Vecchio Pellegrini. Presenti all’evento il Comandante della Legione Carabinieri “Campania” Generale di Divisione Maurizio Stefanizzi, il Comandante Provinciale Carabinieri di Napoli Generale di Brigata Canio Giuseppe La Gala, il Direttore Sanitario dell’Ospedale Dott. Alfonso Basso, personale medico della struttura e Don Tonino Palmese della Fondazione “Polis”.
Diverse i degenti che hanno apprezzato le note della fanfara, affacciandosi alle finestre dei reparti, applaudendo e unendosi al coro dell’inno italiano.
I musicisti dell’Arma si sono poi spostati in Piazza Dante, esibendosi davanti al Convitto “Vittorio Emanuele”, accompagnati dai canti di studenti e turisti.
E ancora, in Piazza Salvo D’Acquisto, davanti al monumento intitolato alla celebre Medaglia D’Oro al Valore Militare e recentemente restaurato, la Fanfara del 10° Reggimento “Campania” ha proseguito il suo cammino musicale, trascinata dall’entusiasmo dei presenti.
Il concerto itinerante si è concluso in bellezza nella Galleria Umberto I dove le note dell’Arma dei Carabinieri si sono intrecciate a quelle suonate dalla Fanfara della Brigata Bersaglieri “Garibaldi” di Caserta dell’Esercito. Una cornice magica culminata negli applausi divertiti della cittadinanza.

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10 strategie per il rilancio del turismo in Campania

Luigi Snichelotto, presidente AssoMiMe, a margine della BMT: “Monitoraggio e pianificazione a medio/lungo termine, per ‘stabilizzare e delineare’ una crescita costante e progressiva dalla seconda metà del 2021. È indispensabile superare gli individualismi e stimolare il networking in ottica nazionale ed internazionale”

Napoli, 21 giugno 2021– Dieci idee per il rilancio del turismo: un decalogo di linee programmatiche per la fase di re-start di un settore strategico per l’economia nazionale e del Mezzogiorno in particolare, presentato dal dottore Luigi Snichelotto, in occasione della ventiquattresima edizione della BMT – Borsa Mediterranea del Turismo che si è svolta dal 18 al 20 giugno 2021 presso la Mostra d’Oltremare a Napoli.

GLI ASSET STRATEGICI

Identificazione dei canali di flusso, servizi avanzati identificativi, strategia dei servizi avanzati, personalizzazione on demand, accoglienza specializzata, marketing e posizionamento di vendita, costo standard in coerenza internazionale, durata del soggiorno e politica degli sconti, affidabilità e reputazione, formazione & dedizione (ovvero qualità, accoglienza e decoro): sono questi i dieci asset evidenziati da Luigi Snichelotto, ospite della “tavola rotonda” organizzata dal presidente dell’A.B.B.A.C Agostino Ingenito, dal tema “Ospitalità alberghiera, cosa sta accadendo in Italia. Soluzioni sostenibili”.

LA VISION

La necessità, quindi, di una pianificazione a medio / lungo termine, che possa “stabilizzare e delineare” una crescita costante e progressiva del comparto tra i tre / cinque anni, a partire dalla seconda metà del 2021: è un’intensa relazione sulle possibili prospettive future del turismo, verso un’articolazione più efficace post-pandemia, quella condotta da Luigi Snichelotto, intervenuto nella veste di Presidente “AssoMiMe – Associazione Mezzogiorno Italia Mediterraneo Europa”, imprenditore di lungo corso del comparto turistico, in cui ha ricoperto nel tempo vari incarichi, tra i quali quelli di Presidente dell’Ente Bilaterale del Turismo Campano Napoli, Componente della Giunta Nazionale di Presidenza, del direttivo nazionale e Presidente Regionale Campania FIPE / Confcommercio.

“Il monitoraggio dei dati di settore e gli aspetti tecnici sono la base necessaria all’identificazione dello scenario contestuale, ma dobbiamo chiederci in termini di riflessione o strategici, cioè “filosofici”, da dove veniamo e dove siamo proiettati”, esordisce il presidente Snichelotto.

 “La pandemia ci ha messo di fronte ad una serie di aspetti esiziali ed essenziali – prosegue – Probabilmente dobbiamo ripensare alle prospettive del comparto turistico, ad un diverso e più efficace livellamento dei settori che costituiscono il flusso e l’offerta turistica nazionale, in una duplica connotazione: sia del mercato interno che rispetto all’agguerrita competizione internazionale perché, chiunque si occupi di monitoraggio delle attività istituzionali, italiane ed europee, in particolare negli ultimi 15 mesi di emergenza Covid, si renderà conto che noi tutti ci andiamo a fondere nella grande Europa. Deleghiamo grande forza e grande gestione dei nostri territori all’Ue, quindi, dovremmo essere più attenti a quello che accade intorno a noi, quotidianamente. Senza secondi fini, né politici né economici, senza polemiche, dobbiamo essere guardinghi, marcare il territorio e quanto accade nella politica e nei mercati internazionali: un’analisi pluralista e di ampia visione, per sviluppare una nostra idea, che dobbiamo manifestarla serenamente nell’ambito delle leggi, del corretto, ma in maniera molto incisiva”.

Delineando i 10 punti chiave per il rilancio, il presidente Snichelotto ha sostenuto, in sintesi, la necessità della maggiore condivisione e partecipazione, promossa ed organizzata a tutti i livelli rispetto all’auspicabile sempre minore individualismo: “Un’attitudine, quest’ultima, fortemente limitante per lo sviluppo concreto in termini economici dei territori e delle imprese, del Mezzogiorno ed italiane in genere. Una pratica dura a morire. Soltanto attraverso un network di competenze e di pianificazione, in un’ottica di solidarietà sociale, potremo riemergere da questa grave fase di default e costruire la crescita futura delle nostre imprese”.

I 10 asset dello sviluppo economico:

10 POSSIBILI DECLINAZIONI DELL’OFFERTA TURISTICA

 SECONDO ASSOMIME

1

RICERCA GENERATORI DI TRAFFICO ALLARGATI

RICERCA CLIENTI / IDENTIFICAZIONE CANALI DI FLUSSO

2

OFFERTA SERVIZI AVANZATI IDENTIFICATIVI

STRUTTURA / LOCATION / PRIORITA’ DEL CLIENTE

3

RIPENSARE AD UNA STRATEGIA DEI SERVIZI AVANZATI

COME SEQUENZIARLI / ARTICOLARLI

4

PROPORRE UN’OFFERTA PERSONALIZZATA PER IL CLIENTE

ANALISI BISOGNI DELL’OSPITE

5

ARTICOLARE LIVELLI SPECIALIZZATI DI ACCOGLIENZA

GESTIONE MIRATA DEL TEMPO DI PERMANENZA

6

IDENTIFICARE UN POSIZIONAMENTO DI VENDITA DEI SERVIZI OFFERTI

DEFINIZIONE DEI LISTINI OPERATIVI DI SERVIZIO

7

PREZZI DI VENDITA COERENTI CON GLI STANDARD OFFERTI

MAI TROPPO SU – MAI TROPPO GIU’

8

POLITICA SCONTI MODELLATA SULLA DURATA DEL SOGGIORNO

ADOZIONE LEVE DI MARKETING

9

PROPORRE PACCHETTI “FIDUCIA” ORIGINALI

CREAZIONE AFFIDABILITA’ E REPUTAZIONE

10

STANDARD DEI LIVELLI HR MANTENUTO NEL TEMPO

FORMAZIONE & DEDIZIONE: QUALITA’ – ACCOGLIENZA – DECORO

Premio Nazionale ‘Amato Lamberti’ : La premiazione

Mercoledì 23 giugno alle ore 11 presso la Sala dei Baroni del Maschio Angioino a Napoli ci sarà, nell’ambito dell’Ottava edizione del Premio Nazionale ‘Amato Lamberti’ 2021, la cerimonia della consegna delle Borse di studio ai vincitori per le due miglior tesi di Laurea Magistrale e per le due migliori tesi di Dottorato sui temi della criminalità organizzata, dei traffici criminali, dei reati ambientali, della corruzione e delle economie illegali, delle vittime delle mafie e delle violenze.

Con i vincitori Gaia Donati e Paolo Intoccia ex aequo per le tesi di Laurea Magistrale e Ciro Dovizio e Federico Esposito per le tesi di Dottorato, ci saranno il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, l’assessora alla Cultura Annamaria Palmieri, il Procuratore Nazionale Antimafia, Federico Cafiero De Raho, l’assessora regionale alla Formazione, Armida Filippelli, il Capo della Polizia, Lamberto Giannini, la professoressa Gabriella Gribaudi, la giornalista Mary Liguorila Presidente dell’Associazione ‘Amato Lamberti’ Roselena Glielmo, il Presidente del Premio Nino Daniele, il Presidente onorario ed europarlamentare Franco Roberti.

Quest’anno il Premio ‘Amato Lamberti’ dedicherà una menzione speciale al Direttore del carcere minorile di Nisida, Gianluca Guida.

Al Premio, giunto alla sua Ottava edizione, hanno finanziando le borse di studio: l’Associazione ‘Museo del Vero e del Falso’, il Centro formazione professionale Eutropia, l’Unci Agroalimentare, il Consorzio MAR.Te Scarl (Servizio Logistica), la Compagnia dei Figliuoli.

Un ringraziamento speciale agli amici dello storico caffè di Napoli, ‘Gran Caffè Gambrinus’.

Dell’associazione fanno parte Roselena Glielmo, Daniele Lamberti, Marco Lamberti e Amedeo Zeni, segretario del Premio.

Il Comitato scientifico è composto da Giuseppe Acocella, Enrica Amaturo, Luciano Brancaccio, Arnaldo Capezzuto, Nino Daniele, Gabriella Gribaudi, Isaia Sales, Annamaria Zaccaria, Stefano D’Alfonso, Ciro Raia, Aldo De Chiara, Francesco Comparone, Stefano Consiglio.

LampaDread Al Dum Dum Republic l’icona del Sound System in Italia

la musica per dare voce a chi non ne ha

Reggae per rivendicare le radici e Sound System come arma di resistenza culturale

“La musica deve essere condivisa: temi universali come il razzismo, la violenza sulle donne non hanno confini. Il legame con la propria terra è identità” 

Nel pieno rispetto delle normative anti-covid, è obbligatorio indossare la mascherina e mantenere il distanziamento. Musica esclusivamente da ascolto

PAESTUM (Salerno). Reggae per rivendicare le radici. La musica come linguaggio universale. È l’icona della cultura del sound system in Italia, appuntamento ormai cult al Dum Dum Republic di Paestum. Live, in consolle, protagonista dell’arena sul mare dopo aver attraversato il mondo, calcando palchi tra cui il Rototom, il festival reggae internazionale, domenica 20 giugno start ore 17.

“È un’emozione sapere che esiste un posto diverso come il Dum Dum, con una sua visione – racconta LampaDread – La prima volta che sono venuto a suonare qui sono impazzito, mi sono riconosciuto. Il Cilento è una magia”.

Al Dum Dum Republic il sound system diventa così arma di resistenza sonora e di diffusione culturaleReggae come condivisione, vicinanza e identificazione, oltre i confini, per creare un “luogo in cui realmente un altro mondo è possibile”. Un messaggio di libertà nato nei Caraibi dalla sofferenza della schiavitù, con un’eco mondiale, fino ad allargarsi e coinvolgere bianchi e neri, senza discriminazioni, oppressi dalle barriere mentali.

Un legame sempre più forte e viscerale con il Dum Dum Republic, in quella che nel “territorio campano è una piccola isola felice, lontana dalle logiche del contesto mainstream commerciale. Per me, che provengo dall’underground, aperto però a tutto il panorama musicale, è un luogo fondamentale. Il pubblico del Dum Dum è abituato ad attraversare generi, dalla world music alla cumbia, dal reggae all’electro house, ma sempre in uno stile inedito, sempre originale, proiettato alla ricerca musicale”.

Globetrotter, perennemente in giro per il mondo, vivendo tra Roma e la Giamaica, negli ultimi anni ha deciso di rivendicare le sue origini, tornando a sud, in Cilento a Felitto perché “il legame con la propria terra significa identità. Sono nato in Svizzera da genitori emigrati, a 3 anni sono rientrato in Italia, poi Roma, anni trascorsi in Giamaica e in Germania, ed infine l’esigenza naturale di ritornare. Non mi sta stretta Felitto, anche se è una terra difficile. Sono cresciuto nel contesto dei centri sociali, anzi li ho partoriti. Adesso ho creato un’associazione culturale qui a sud per fare musica e arte. Ci sono piccoli focolai di resistenza e questo fa sperare bene. Ho vissuto le periferie urbane, piene di monnezza e di disagi, anche se oggi l’Italia vive l’esasperazione del colore della pelle. Un periodo complicato. Il Cilento è una delle 10 biosfere in Italia protette dall’Unesco, abbiamo ricchezze incredibile e il Dum Dum ne è un esempio positivo”.

Pioniere del reggae italiano, ha fondato il primo sound system di Roma, il One Love Hi Pawa. Con i suoi lunghi capelli dread attorcigliati sulla testa da 30 aanni è considerato l’ambasciatore della musica in levare in Italia, una delle figure più apprezzate dello scenario reggae in ambito nazionale ed internazionale. Definisce la musica giamaicana “una malattia”.

Per lui “respect” da tutti, anche dagli artisti giamaicani, dove ha vissuto gran parte della sua vita. Durante gli anni ’80 inizia a condurre uno dei primi programmi radio della capitale dedicati al reggae, ma è alla fine del decennio che diventa famoso quando nasce il format radiofonico “Daje Pure Te”, ancora oggi in onda sulle frequenze di Radio Onda Rossa. Poi, nel 1991, la nascita di One Love Hi-Pawa: “un’esigenza naturale”, per Lampa Dread, influenzato dal background punk e dal primo revival ska, cresciuto ascoltando rock, tra Sex Pistols e Clash, e poi la conoscenza della cultura giamaicana, da Bob Marley al mainstream.

Soprattutto la grande passione per la musica nera, il soul e l’R’n’B“Il reggae è il soul, il rock’n’roll giamaicano. Bob Marley canta gospel quando predica. Il sound rasta è gospel giamaicano – sottolinea LampaDread – Come si fa a spiegare la passione per la musica? Come nasce? E’ come quando ami qualcuno. La musica deve essere condivisa: temi universali come il razzismo, la violenza sulle donne non hanno confini. Dal 1980 ho condiviso radio e sound system per dare voce a chi non ne ha. La musica è un veicolo per parlare di vita, per far riflettere anche mentre ci si diverte”.  

“Sobbollire. Lezione-spettacolo su Daniel Spoerri”

Lunedì 21 giugno dalle ore 20.00, presso la Terrazza degli Aranci del Museo FRaC di Baronissi, si terrà il finissage della mostra “Spoerri & gli amici del Nouveau RéalismeOpere della Collezione Caporrella”, promossa in occasione del novantesimo compleanno dell’artista e il sessantesimo anniversario del manifesto del Nouveau Réalisme.

La compagnia Sobremesa, nell’ambito della rassegna “Dialoghi con l’arte” curata dall’Associazione Culturale “Tutti Suonati”, presenta “Sobbollire. Lezione-spettacolo su Daniel Spoerri” a cura di Andrea Avagliano.

Prendendo spunto dall’Ultima Cena di Daniel Spoerri rappresentata nel 1970, la tavola diventerà il palcoscenico di una lezione-spettacolo sulla vita dell’artista e del Nouveau Réalisme, attraverso l’utilizzo di diverse espressioni artistiche che richiamano il vissuto di Spoerri.

Una breve lezione di Massimo Bignardi, direttore artistico del Museo FRaC, dedicata alla serata conclusiva del movimento del Nouveau Réalisme, tenutasi a Milano nel 1970, ed un collage di musiche di cantautorato italiano eseguite da Vito Palazzo e Manuela Tipoldi, pezzi teatrali tratti dal Teatro dell’assurdo di Eugène Ionesco e testi autobiografici di Daniel Spoerri interpretati da Andrea Avagliano, Francesco Casaburi, Claudio Fidia ed Emanuela Tondini caratterizzeranno la serata dalla “Terrazza degli Aranci” del Museo FRaC di Baronissi.

Si consiglia, per la partecipazione all’evento, la prenotazione online sul seguente link: https://www.tuttisuonati.com/prenota-frac.html

Daniel Spoerri “Il migliore specchio del carattere eclettico, funambolico ed ironico di Spoerri e l’autopresentazione fornita all’età di trentotto anni in risposta alla domanda «Qui êtes-vous?»”. Esordisce come primo ballerino dello Stadttheater di Berna nel 1954 interessandosi nel contempo di teatro sperimentale e mettendo in scena il dramma surrealista di Picasso “Il desiderio acchiappato per la coda”, mai rappresentato prima. Assistente alla regia al Landsteather di Darmstad diventa scenografo, collezionista, insegnante nelle Accademie d’arte, ristoratore, gallerista, editore, poeta. Non è, dunque, iperbolico definirlo il più poliedrico degli artisti viventi. Daniel Spoerri nasce il 27 marzo 1930 a Galati da Isaac Feinstein, ebreo poi convertitosi e diventato missionario per conto della Chiesa norvegese luterana, e da Lydia, nata Spoerri, cittadina svizzera. Quando la Romania nazista alleata alla Germania dichiara guerra alla Russia, il padre non riesce a sfuggire alle persecuzioni e muore nel pogrom del 1941. Con una fuga a Zurigo, Daniel assume il cognome della madre e la cittadinanza svizzera, accolto dallo zio Dr. Prof. Théophile Spoerri. “Una fanciullezza tumultuosa ha segnato l’adulto inquieto apolide che, nel 1971, è ancora alla ricerca della sua identità” 2. Cresce nell’entourage dello zio professore di letteratura romanza, nel retaggio culturale del Dada e del Cabaret Voltaire. In un Caffè incontra Max Terpis iniziando nel 1949 la carriera da ballerino professionista fino a diventare etoile. Dieci anni più tardi conoscerà Eva Appli e Jean Tinguely che rimarranno suoi intimi amici. Dopo una parentesi a Darmstadt, dove pubblica la rivista di poesia concreta Material e trova l’adesione di Arp, Christo, Duchamp e Soto alla casa editrice MA, torna a Parigi stabilendosi nella poi divenuta celebre stanza n. 13 dell’Hotel Carcassonne di rue Mouffetard. All’aderisce al manifesto del Nouveau Réalisme nell’aprile 1960 e nell’ autunno espone per la prima volta i tableaux-pièges in occasione del Festival dell’Arte dell’Avanguardia. Iniziano i successi: la prima personale italiana con Schwarz a Milano, i contatti con Fluxus ed esponenti della Pop Art (Warhol, Lichtenstein) a New York, il ritiro nell’isola greca di Simi nel 1966 con cui matura l’interesse per l’etnografia e l’influenza dell’arte primitiva. Nel continuo spaziare in tutte le forme di espressione utilizza détromp-l’oeil e collections, sviluppa musei sentimentali (1977-1989) ed esplora la Eat Art con happening ed aprendo nel 1968 a Dusseldorf, in Burgplatz 19, il Restaurant Spoerri a cui affiancherà la Eat Art Gallery. Nel 1983 incontra Pietro Caporrella che realizzerà la fusione di quasi tutte le sue sculture in bronzo. Il 25 luglio 1997 inaugura la sua Fondazione a Seggiano. Vive attualmente a Vienna.

Al Parco Archeologico di Paestum la Festa della Musica 2021: lavoro, cultura e sicurezza

In concerto

 la Compagnia Daltrocanto,  il Coropop di Salerno diretto da Ciro Caravano e La Maschera

21 giugno 2021

CAPACCIO PAESTUM (CAMPANIA). Paestum capofila della cultura italiana. Con questo presupposto nasce la richiesta di CGIL, CISL e UIL della provincia di Salerno, della Federazione Italiana Aziende dello Spettacolo e dell’Associazione culturale Iperion, di realizzare un appuntamento storico di celebrazione della cultura, dell’arte, della musica, del turismo e del lavoro in uno dei luoghi simbolo della nostra storia, del nostro presente e del nostro futuro in termini di valorizzazione territoriale, turistica e non solo.

L’occasione è quella della Festa della Musica, giunta al 27esimo anno, che vedrà il Comune di Capaccio Paestum come sede ospitante di uno degli eventi che si realizzeranno in contemporanea su tutto il territorio nazionale. In questa occasione sarà possibile prevedere la realizzazione di un concerto all’interno della prestigiosa area archeologica di Paestum, cornice unica nel suo genere, finalizzata alla sensibilizzazione sul tema del lavoro e della ripresa di alcuni elementi cardine della nostra economia locale: il turismo e la cultura.

Proprio da Paestum s’intende lanciare un’iniziativa che intende raccogliere i primi frutti di un percorso avviato dagli scriventi, finalizzato a scongiurare nuove restrizioni in ambiti che risultano parte fondamentale del tessuto economico del nostro territorio. In tal senso, l’iniziativa sarà preceduta dall’esecuzione di tamponi antigenici che consentiranno all’area archeologica di essere riempita soltanto da ospiti che risulteranno negativi al test. A ciò si aggiunge, dunque, la possibilità di rendere l’area archeologica Covid free al netto dell’avvenuta somministrazione del vaccino, tenendo sempre attenta la guardia durante la manifestazione grazie all’utilizzo dei DPI necessari al contenimento del contagio.

Spazio alla musica, alla cultura, alla possibilità di fare turismo in totale sicurezza per il benessere di se stessi e degli altri, a partire dagli operatori culturali che tanto hanno sofferto la mancanza di lavoro durante le fasi più dure della pandemia. Un messaggio chiaro che, da Paestum, riecheggerà in tutta Italia e in particolare in tutta la Campania, dando la possibilità al progetto di messa in sicurezza delle attività culturali di partire a pieno ritmo anche nel resto della regione.

Prima dell’inizio del concerto ci sarà, dunque, un breve susseguirsi di interventi al fine di ribadire la necessità di prevenire nuove chiusure in generale e favorire la salvaguardia dei luoghi della cultura e dell’intrattenimento, senza colpire ulteriormente un settore fin troppo dimenticato e martoriato nel corso di questa pandemia. Dopo i saluti istituzionali di Francesco Alfieri, sindaco del Comune di Capaccio-Paestum e di Alfonso Andria, consigliere di amministrazione del Parco Archeologico di Paestum e Velia, toccherà ad Arturo Sessa (segretario generale CGIL Salerno), Gerardo Ceres (segretario generale CISL Salerno), Gerardo Pirone (segretario generale UIL Salerno), Raffaele Vitale (presidente nazionale FedAS), Vittorio Cicalese (associazione culturale Iperion).

L’iniziativa vedrà la partecipazione di tre gruppi musicali di rilievo nazionale: la Compagnia Daltrocanto, che unisce innovazione e tradizione degli strumenti per cantare il territorio e lodarne la propria storia; il Coropop di Salerno, guidato dal M° Ciro Caravano dei Neri per Caso che ne fa assumere i connotati di una vera e propria realtà corale esclusiva nel suo genere; La Maschera, giovane e già fortemente apprezzata band campana che traduce in eleganza ed armonia la bellezza e la tradizione della nostra cultura.

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