Archivi categoria: Primo piano

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Comune di Napoli – Riaprono il Museo civico del Maschio Angioino e il PAN

NAPOLI – La giornata che celebra la Festa della Repubblica Italiana è coincisa con alcuni appuntamenti importanti che hanno il significato della graduale riapertura della città, pur con le dovute cautele: il Sindaco infatti, dopo la cerimonia in piazza del Plebiscito, insieme con l’Assessora alla Cultura Eleonora de Majo e la Presidente della Commissione Cultura e Turismo Elena Coccia, si è recato in visita al Museo civico del Maschio Angioino e successivamente al PAN, due importanti presidi culturali che riaprono e che segnano quindi altri passi importanti verso il ritorno alla normalità.

I parlamentari campani nel M5S denunciano: “La sanità è una cosa seria, subito scioglimento Asl NA1”

I PARLAMENTARI CAMPANI DEL M5S DENUNCIANO: “LA SANITA’ CAMPANA E’ UNA COSA SERIA, BASTA CON LE BUFFONATE, SUBITO LO SCIOGLIMENTO DELL’ASL NAPOLI 1. INTERVENGA IL MINISTRO”

“L’inchiesta giornalistica di Report in merito alla scellerata gestione della sanità in Campania, da parte del governatore Vincenzo De Luca, ha acceso i riflettori su una realtà che il MoVimento 5 Stelle regionale e nazionale sta denunciando da anni” dichiara la Deputata del MoVimento 5 Stelle Silvana Nappi.
“Le sceneggiate via social pagate a fior di quattrini con soldi pubblici dal presidente De Luca non impressionano più nessuno e soprattutto, non riescono a nascondere una verità ormai molto chiara, ovvero l’ingente spreco di denaro pubblico e il sospetto giro di affari che regge la gestione sanitaria della Regione Campania. Chiederemo al Ministero della Salute, di fare maggiore chiarezza sulla gestione della sanità in Campania, da pochi mesi uscita da un lungo commissariamento”.
La Deputata Virginia Villani, inoltre, sottolinea le richieste presentate al governatore De Luca e per cui non vi è mai stata una risposta:
“All’inizio dell’emergenza abbiamo chiesto al governatore De Luca di attivare il laboratorio di analisi dell’ospedale Umberto I di Nocera inferiore per effettuare i tamponi Covid19, sfruttando una struttura già interna al presidio ospedaliero per un servizio necessario e non oneroso. Ma lui, ha ignorato le nostre richieste affidando la gestione a laboratori privati, proprio come nel caso dell’Istituto zoo profilattico citato nel servizio giornalistico di Rai 3. Una scelta che potrebbe far profilare un danno erariale per le casse pubbliche – continua la Senatrice Angrisani – Inoltre, chiediamo al governatore Vincenzo De Luca ancora una volta, per quale motivo non siano stati attivati e riorganizzati i presidi ospedalieri esistenti e vuoti, con reparti inaugurati e di fatto mai attivati, per gestire l’emergenza Covid19. Tutto fatto per pura scena elettorale, in totale spregio della gestione oculata, indispensabile per le risorse della sanità pubblica”.
“Il MoVimento 5 Stelle ha segnalato più volte, e in tutte le sedi opportune, l’assenza totale di organizzazione delle strutture ospedaliere esistenti nell’ottica di gestione dei pazienti Covid19 e ha chiesto al governatore una collaborazione fattiva per coordinare le risorse in un momento storico così grave. Nel frattempo però De Luca, secondo quanto si apprende, era impegnato a distribuire i pazienti Covid19 in condizioni critiche, in strutture inadeguate del feudo Salernitano per ricevere tali tipi di degenti – dichiara la Deputata Villani – Intanto i suoi fedelissimi hanno anche trovato il tempo per licenziare che ha fatto notare che stava commettendo una serie di scelte scellerate da un punto di vista sanitario, come nel caso dell’ infettivologo Luigi Greco, a cui abbiamo espresso subito la nostra solidarietà”.
E infine la Deputata Silvana Nappi chiede venga fatta subito chiarezza:
“E’ necessario commissariare il prima possibile l’ASL Napoli 1 alla luce dei gravi fatti di cronaca emersi nelle recenti inchieste giudiziarie che riguardano il direttore Ciro Verdoliva e in virtù dell’analisi effettuata dalla commissione di accesso. Inoltre, il governatore dovrà rispondere ai consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle e anche al Ministero della Salute sui criteri che hanno determinato la scelta di distribuire i pazienti Covid19 nella struttura Campolongo di Eboli – conclude l’on. Nappi – Oltre allo scempio erariale per le casse pubbliche, contestiamo anche la grave e probabilmente dolosa negligenza che potrebbe aver contribuito ai contagi, se non addirittura ai decessi, delle persone trasferite in una struttura senza nemmeno una sala rianimazione.
Il governatore questa volta non potrà risolvere tutto distribuendo “fritture” oppure incarichi con i soliti sistemi tipici delle gestioni clientelari. È vergognoso approfittare di una pandemia internazionale per accrescere la propria popolarità politica e ancor peggio, distribuire i fondi della sanità pubblica nelle mani di pochi privati, i soliti amici di amici. De Luca dovrà rispondere delle sue azioni. Probabilmente, il governatore pensa di essere il protagonista di uno dei videogiochi che lo hanno ritratto in queste settimane: non può però pensare di poter giocare ancora con la vita delle persone e con i fondi pubblici della sanità Campana! Noi non glielo permetteremo”.

2 giugno: Manifestazione tricolore a Napoli

Il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia a Napoli, Andrea Santoro, commenta positivamente la manifestazione del centrodestra svoltasi in piazza Matteotti.

NAPOLI – “Una iniziativa simbolica molto importante, siamo riusciti a contenere la grande voglia di partecipazione in modo da evitare assembramenti. Quel tricolore sventolato in piazza era idealmente sostenuto da tutti quei napoletani che hanno mostrato senso di responsabilità durante l’emergenza sanitaria e che oggi però pretendono risposte concrete per superare questa drammatica crisi socioeconomica che si è abbattuta sugli italiani. Istituzioni che litigano tra di loro, con De Magistris e De luca che si fanno la guerra, con un Governo Conte che non riesce più a fare da raccordo tra le Regioni, sono situazioni che fanno male all’Italia. Si voti insieme al Comune di Napoli ed alla Regione e si ridia presto la voce agli elettori anche per le politiche: è arrivato il momento di dare spazio ad una nuova classe dirigente che sappia interpretare i bisogni degli italiani. Noi di Fratelli d’italia, con la coerenza che ha sempre contraddistinto la nostra leader Giorgia Meloni, siamo pronti a fare la nostra parte per rendere il centrodestra vincente”.

Comune di Napoli – Festa della Repubblica e omaggio a Vittoria Titomanlio

NAPOLI – Con una cerimonia in forma ridotta a causa delle limitazioni per l’emergenza sanitaria, stamattina in piazza del Plebiscito la città di Napoli ha celebrato la Festa della Repubblica Italiana, alla presenza di autorità civili, religiose e militari che hanno omaggiato l’alzabandiera, a partire dal Prefetto Marco Valentini e dal Sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Presente anche il pubblico, anch’esso in forma ridotta ma partecipe.
Successivamente, Sindaco e Prefetto si sono recati nell’area monumentale del cimitero di Poggioreale insieme al Presidente Provinciale dell’ANPI Napoli Antonio Amoretti, per ricordare con un omaggio floreale la figura di Vittoria Titomanlio, tra le 21 donne elette all’Assemblea Costituente legata alle vicende della storia politica nazionale e della città di Napoli nei primi decenni della Repubblica italiana; un modo per ringraziare e ricordare tutti coloro che hanno reso possibile la costituzione della Repubblica.

Coronavirus: Unimpresa, in Lazio e Sicilia meno morti del 2019, in Lombardia +147%

ROMA – Effetto Covid nullo in alcune zone del Paese: in due regioni italiane, Lazio e Sicilia, nei primi tre mesi di quest’anno si sono registrati meno morti rispetto al periodo gennaio-marzo del 2019, rispettivamente 277 in meno (-4,3%) e 43 in meno (-0,7%); in altre regioni, la mortalità in eccesso è stata poco rilevante: 11 decessi in più in Basilicata, 30 in Molise, 47 in Umbria, 63 in Campania e 81 in Calabria. Quattro, invece, le aree regionali con picchi di mortalità elevati: 1.032 in più i morti in Veneto, 2.313 in Piemonte, 3.101 in Emilia-Romagna e ben 16.086 in più in Lombardia, dove la variazione della mortalità è stata pari al più 147%. E’ quanto emerge da un’analisi del Centro studi di Unimpresa, secondo la quale in Emilia-Romagna l’aumento dei morti è stato pari al 54,4%, in Piemonte al 39,2% e in Veneto al 18,8%. «I dati dimostrano che l’emergenza sanitaria andava gestita in maniera differente sul territorio nazionale, anche per evitare una catastrofe economica e sociale per tutto il Paese. Il lockdown generale ha avuto un senso, ma andava limitato a tre-quattro settimane al termine delle quali sarebbe stato opportuno ripartire con differenze rilevanti sia per le attività economiche sia per quelle pubbliche, come nel caso delle scuole. Differenze che avrebbero consentito di attenuare le difficoltà e cominciare la ricostruzione in anticipo» commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara. «Da domani riaprono tutte le regioni e qualche preoccupazione esiste: considerando l’andamento dei contagi ancora piuttosto rilevante in Lombardia, sarebbe stato opportuno estendere le restrizioni in quella regione per qualche altra settimana» aggiunge Ferrara.
Secondo l’analisi di Unimpresa – basata su dati della Banca d’Italia, dell’Istat e dell’Istituto superiore di sanità – l’effetto dell’epidemia da Covid-19 è stato circoscritto su base territoriale, limitato a quattro regioni del Nord e alla Lombardia in particolare. In Lombardia, i morti in eccesso nei primi tre mesi del 2020 rispetto al periodo gennaio 2019, sono stati 16.086 in crescita del 147%, mentre la differenza tra mortalità in eccesso e decessi attribuiti al Coronavirus è stata pari a 7.724. Sono 3.101 in più i morti in Emilia-Romagna (+54,4%) ed è pari a 1.211 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi causati dall’epidemia; sono, invece, 2.313 in più i morti in Piemonte (+39,2%) e la differenza tra mortalità in eccesso e decessi attribuiti al Coronavirus è stata pari a 1.295; 1.032 in più morti in Veneto (+18,8%) ed è pari a 521 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi legati al Covid; in Liguria i morti in più sono stati 917 (+37,3%) ed è pari a 549 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi attribuiti al Coronavirus; 750 in più i morti nelle Marche (+37,3%) ed è pari a 422 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi causati dall’epidemia; 584 in più i morti in Trentino-Alto Adige (+54,6%) ed è pari a 303 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi causati dall’epidemia; 524 in più i morti in Toscana (+10,5%) ed è pari a 298 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi causati dall’epidemia; sono 361 in più i morti in Puglia (+8,2%) e la differenza tra mortalità in eccesso e decessi attribuiti al Coronavirus è stata pari a 243; in Sardegna morti in più sono stati 249 (+13,0%) ed è pari a 210 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi motivati dal Covid; 219 in più i morti in Abruzzo (+12,8%) ed è pari a 155 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi causati dall’epidemia; in Friuli Venezia Giulia i morti in più sono stati 148 (+8,7%) ed è pari a 91 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi motivati dal Coronavirus; sono 81 in più i morti in Calabria (+3,4%) e la differenza tra mortalità in eccesso e decessi attribuiti al Coronavirus è stata pari a 63; 80 in più i morti in Valle d’Aosta (+48,3%) ed è pari a 10 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi attribuiti al Coronavirus; 63 in più morti in Campania (+1%) ed è pari a meno 16 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi legati al Covid in Umbria i morti in più sono stati 47 (+3,9%) ed è pari a 10 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi attribuiti al Coronavirus; 30 in più i morti in Molise (+6,7%) ed è pari a 26 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi causati dall’epidemia; sono 11 in più i morti in Basilicata (+1,5%) e la differenza tra mortalità in eccesso e decessi attribuiti al Coronavirus è stata pari a 6. In due regioni si è registrata una variazione negativa della mortalità: nel Lazio è stata pari al 4,3% (277 i decessi in meno), con la differenza tra mortalità in eccesso e decessi attribuiti al Coronavirus a meno 435; in Sicilia è stata pari allo 0,7% (43 i decessi in meno), con la differenza tra mortalità in eccesso e decessi attribuiti al Coronavirus a meno 120.
Secondo il Centro studi di Unimpresa «la cartina geografica tratteggiata grazie ai dati restituisce una situazione territorialmente disomogenea, con alcuni territori particolarmente colpiti e altri nei quali, al contrario (e per fortuna), l’effetto dell’epidemia da Covid-19 è risultato assai contenuto se non addirittura nullo come si evince dall’analisi statistica relativa al Lazio e alla Sicilia. Ne consegue che, superata una fase emergenziale, che ha spinto le autorità sanitarie a suggerire misure uniche su scala nazionale, l’attuazione del piano di riaperture avrebbe dovuto essere fondata su forti distinzioni. Ciò al fine di ridurre il più possibile i disagi sia di tipo sociale sia di tipo economico».

Pianura lavori abusivi due morti. Legambiente: “ Vittime del caporalato dell’abusivismo edilizio e di anni di malgoverno e mancati controlli.”

NAPOLI – “Oggi è giorno del dolore e del cordoglio ma ancora una volta non siamo davanti al destino cinico e baro. Pianura rappresenta l’ emblema della lottizzazione abusiva, dove il cemento illegale è cresciuto tra inerzia e tolleranza e dove in molti hanno lasciato fare facendo finta di non vedere. Quelle vittime sono vittime del caporalato dell’abusivismo, di cantieri abusivi e fuorilegge, di manodopera sfruttata senza nessuna protezione. Quelle persone sono state uccise da anni di malgoverno, mancati controlli, di lavoro senza regole, nella mancata politica di prevenzione e monitoraggio del territorio, nel dissesto idrogeologico aggravato dalla devastazione selvaggia del territorio, dalla sua cementificazione. Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania in una nota sul crollo costone a Pianura che ha travolto e ucciso due operai.

Artigianato tra cassa integrazione e sicurezza. Ebac: Investire di più per la tutela dei dipendenti

La cassa integrazione in Campania per i lavoratori dell’Artigianato interessa 25mila persone e 8097 aziende. A lockdown ormai terminato si definisce il quadro delle richieste di aiuti economici per i propri dipendenti, al fine di garantire un sussidio economico, giunte all’’Ebac, l’ente che attraverso l’apposito fondo di solidarietà ( FSBA) eroga gli ammortizzatori sociali. In Campania le attività prevalenti che hanno fatto richiesta provengono dal settore metalmeccanico (1806 aziende per 4536 lavoratori), servizi alla città e alle cose (2160 aziende per 4570 lavoratori), settore alimentare (927 aziende per 3212 lavoratori).”Ma oggi più che sui numeri la nostra riflessione vuole e deve concentrarsi sull’atroce tragedia che ieri ha visto due operai morire sul lavoro e sulla necessità di riportare al centro delle azioni un valore che era importante prima e diventa fondamentale e prioritario oggi – ha dichiarato il direttore dell’Ebac, Bruno Milo – La Bilateralità nell’Artigianato con i suoi numeri attuali può fare tanto e deve fare di più per supportare le aziende e mettere in sicurezza l’intero comparto. Parti Sociali e Organismi Paritetici e l’Ente bilaterale da sempre impegnati sul tema dicono basta, non si può più tollerare in un paese civile che si possa morire sul lavoro”.

REPORT 2 GIUGNO 2020
Totale protocollate 8097

AV 946
BN 484
CE 1009
NA 3475
SA 2183

2 giugno: De Luca, “si apre una nuova fase per far crescere i valori di unità e solidarietà nazionale”

Dichiarazione del Presidente Vincenzo De Luca:

Celebriamo oggi l’unità nazionale all’insegna delle parole importanti pronunciate dal presidente della Repubblica.

Da domani, per decisione del Governo, parte la mobilità su tutto il territorio nazionale, al di là di talune riserve espresse.

Cercheremo di adottare, con equilibrio e serenità, misure di prevenzione a tutela delle nostre comunità.

Ma, una volta presa la decisione, si va avanti. Occorre fare in modo che questa nuova fase sia un’occasione per far crescere i valori di unità e solidarietà nazionale, di impegno totale per il rilancio dell’economia e del lavoro, per il sostegno a chi è stato duramente colpito dalla crisi in corso“.

Fase2: OroItaly, “una ripartenza al rallentatore. Necessarie misure strutturali concrete”

NAPOLI – Ad una quindicina di giorni dalla riapertura di buona parte delle attività commerciali per l’inizio della Fase 2 della Pandemia da Coronavirus, i dati dimostrano che le preoccupazioni e gli allarmi lanciati  da molte categorie produttive, non erano affatto fuori luogo. Ai dati drammatici di Confesercenti circa il crollo verticale del turismo e della filiera del food in Campania, si aggiungono le crescenti preoccupazioni per un altro settore completamente in ginocchio: l’artigianato. All’indomani dei dati di Confesercenti commentati dal presidente interregionale Vincenzo Schiavo, arriva puntuale la sottolineatura dell’Associazione OroItaly che in Campania rappresenta, nella filiera artigiana, l’eccellenza del Made in Italy: il settore orafo. Ad esordire è il presidente del sodalizio degli orafi Salvio Pace che riprendendo i dati Confesercenti ha puntualizzato: “Come il turismo che è il fiore all’occhiello delle attività produttive nazionali e regionali, così anche il settore orafo è stato lasciato in balia dei tempi senza un reale progetto di rilancio di una attività comunque legata al benessere non solo economico delle persone ma anche psicologico”. Pace ha poi concluso: ” In queste prime due settimane di riapertura abbiamo potuto constatare come sia grave la ferita inferta all’economia dal Covid-19, e di conseguenza, come siano stati inadeguati gli interventi del governo centrale”. A Pace fa sponda il segretario Generale Gianni Lepre che ha rimarcato: “Al governo e alle regioni le eccellenze del Made in Italy e quindi anche il settore orafo, hanno chiesto semplicemente di poter ripartire, quindi dalla riapertura della saracinesca, fino a tornare ad essere  competitive sui mercati. A questo il governo ha risposto con decreti farraginosi, dispersivi e soprattutto ingannevoli”. Lepre ha poi concluso: “Se lo Stato vuole veramente far risorgere l’economia, allora deve avere coraggio ed essere pronto ad azzerare tutto. Prendere per mano un Paese non vuol dire prestare soldi alle imprese ed ipotecarne il futuro, viceversa vuol dire destinare loro un fondo perduto che possa garantire una ripartenza. A tutto oggi, l’unico coraggio che abbiamo notato – ha chiosato Lepre – è stato quello di continuare a prendere in giro la categoria produttiva del Sistema Paese”.

 

CORONAVIRUS, Bollettino Regione Campania

+++ CORONAVIRUS, IL BOLLETTINO +++
 
L’Unità di Crisi della Regione Campania comunica che sono pervenuti i seguenti dati:
 
– Ospedale Cotugno di Napoli: sono stati esaminati 159 tamponi di cui nessuno risultato positivo;
– Ospedale Ruggi di Salerno:  sono stati esaminati 82 tamponi di cui nessuno  risultato positivo;
– Ospedale Sant’Anna di Caserta: sono stati esaminati 46 tamponi di cui nessuno risultato positivo;
– Asl di Caserta presidi di Aversa-Marcianise: son​o stati esaminati 108 tamponi di cui nessuno risultato positivo;
– Ospedale Moscati di Avellino: sono stati esaminati 230  tamponi di cui 2 risultati positivi;
– Ospedale San Paolo di Napoli: sono stati esaminati 41 tamponi di cui nessuno risultato positivo;
– Laboratorio dell’Azienda ospedaliera Federico II: sono stati esaminati  78 tamponi di cui nessuno risultato positivo;
– Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno: sono stati esaminati 184 tamponi di cui nessuno risultato positivo;
– Ospedale di Nola sono stati esaminati 324 tamponi di cui 1 risultato positivo;
– Ospedale San Pio di Benevento: sono stati esaminati 79 tamponi di cui nessuno risultato positivo;​​
– Ospedale di Eboli: sono stati esaminati 232 tamponi di cui nessuno risultato positivo;
– Laboratorio del CEINGE/IZSM sono stati esaminati 506 tamponi di cui nessuno risultato positivo;
– Laboratorio Biogem: sono stati esaminati 402 tamponi di cui nessuno risultato positivo;​​
– Fondazione Pascale: sono stati esaminati 505 tamponi di cui nessuno risultato positivo.
 
Positivi di oggi: 3
Tamponi di oggi: 2.976
Totale complessivo positivi Campania: 4.809
Totale complessivo tamponi Campania: 206.834