Archivi categoria: Salute & benessere

Salute e benessere, tutte le informazioni e le news per rimanere aggiornati su questo tema fondamentale da cui possiamo leggere notizie interessanti.

CORONAVIRUS, Aggiornamento Regione Campania

+++ CORONAVIRUS, AGGIORNAMENTO DELL’UNITA’ DI CRISI DELLA REGIONE CAMPANIA+++
Il punto alle ore 23.59 di ieri:
Totale positivi: 4.821
Totale tamponi: 208.854
 
Totale deceduti: 415
Totale guariti: 3.537 (di cui 3.474 totalmente guariti e 63 clinicamente guariti. Vengono considerati clinicamente guariti i pazienti che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione virologicamente documentata da SARS-CoV-2, diventano asintomatici per risoluzione della sintomatologia clinica presentata ma sono ancora in attesa dei due tamponi consecutivi che ne comprovano la completa guarigione).

Il riparto per provincia:
Provincia di Napoli: 2.621 (di cui 1.001 Napoli Città e 1.620 Napoli provincia)
Provincia di Salerno: 687
Provincia di Avellino: 547
Provincia di Caserta: 462
Provincia di Benevento: 209
Altri in fase di verifica Asl: 295

Oggi l’Italia riparte: “Come gestiremo le cronicità? Centralità delle tecnologie digitali e infrastrutture informatiche, le Regioni verso un nuovo futuro!”

3 Giugno 2020 – Terzo appuntamento del talk-webinar “BUONA SALUTE”, organizzato da Mondosanità, in collaborazione con Eurocomunicazione e BIOMEDIA, nato per affrontare temi inerenti la salute. I massimi esperti della sanità italiana hanno fatto il punto sui migliori percorsi da intraprendere per ripartire dopo il Covid-19. La spesa a livello UE per le malattie croniche (ad esempio malattie cardiovascolari, diabete, asma, BPCO) è pari a circa 700 miliardi di euro l’anno ed in Italia i malati cronici con almeno una patologia sono oltre 24 milioni. Riorganizzare la cronicità è un servizio che non si può più rimandare. Una visione sistemica è ancora poco sviluppata, esistono invece ancora difformità di modelli organizzativi a livello regionale, che fare? Rispondono Regioni e Sanità

REGIONE VENETO

Domenico Scibetta, Direttore Generale ULSS 6 Euganea, Padova

“Il modello dell’organizzazione territoriale in Veneto è un modello assistenziale che va avanti da dieci anni e possiamo dire di aver retto bene lo tsunami COVID. Nel nostro territorio ci sono molti anziani e quindi molte cronicità, ma abbiamo creato una rete di servizi, dal distretto al rafforzamento delle cure primarie e della medicina convenzionale, con accordi regionali, con un forte dipartimento di prevenzione con oltre 170 persone deputate a governare il territorio intero. La normalità da oggi in poi sarà diversa, gli ospedali saranno luoghi a rischio contagiosità e saranno luoghi blindati dove ci si andrà solo per estrema necessità, l’attività sul territorio sarà sempre più importante

Salvatore Barra, Direttore Sanitario ULSS8 Berica, Vicenza

“L’Integrazione tra medicina di prevenzione e medicina generale è stata fondamentale nell’affrontare questa situazione. A settembre lo sforzo che andrà fatto sarà quello di vaccinare tutte le persone che saranno più esposte a rischi”

REGIONE LOMBARDIA

Matteo Stocco, Direttore Generale ASST “Santi Paolo e Carlo”, Milano

“In Lombardia l’onda ha messo in evidenza la necessità di sviluppare una medicina del territorio che non può prescindere da un rapporto diretto tra la medicina generale e i medici specialisti. Ci sono ancora margini per razionalizzare la spesa, la cartella clinica del MMG dovrà essere integrata con gli specialisti, provando a curare i pazienti a casa, ridistribuendo le competenze

Claudio Zanon, Direttore Sanitario Ospedale Valduce di Como e Direttore Scientifico Motore Sanità

“È fondamentale utilizzare i 10 miliardi per il territorio, valutando logiche ben precise. Unifichiamo tutto ciò che è possibile unificare. Il filtro nel territorio lombardo è mancato o avrebbe dovuto essere implementato maggiormente. Dobbiamo rivedere i modelli interconnessi e i modelli di tecnologia, per spendere al meglio i soldi per riorganizzare il futuro”

REGIONE TOSCANA

Gianni Amunni, Direttore Istituto Toscano Tumori e Direttore ISPO Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologia, Firenze

“In Toscana stiamo riformando il percorso oncologico: dalle cure intermedie, letti presenti sul territorio non negli ospedali, dove il paziente oncologico potrà essere accolto, specialisti in oncologia che si raccordino con specialisti del territorio e tutor sul territorio che garantiscano i modelli assistenziali”

REGIONE CAMPANIA

Pietro Buono, Dirigente Attività consultoriali e assistenza materno-infantile, Regione Campania

“In Campania abbiamo attivato una piattaforma già da 3 anni con un percorso di telemedicina. Porto l’esempio del diabete, perché in Campania ne siamo martoriati, con oltre 400mila persone affette e non sarebbe stato possibile lasciarli senza cure per mesi. Abbiamo creato un modello organizzativo, grazie alla telemedicina siamo riusciti ad avere il contatto in video con i nostri pazienti”

REGIONE LAZIO

Francesco Ripa di Meana, Direttore Generale IFO Roma

“Essere rientrati in una fase di normalità è visibile con la riapertura delle agende ambulatoriali: le persone che non erano più venute, si sono manifestate in condizioni peggiori. I confini degli ospedali si sono spostati, oggi diventa fondamentale cambiare, dall’uso della telemedicina e alle consegne di farmaci a domicilio, il paziente cronico deve vedere l’ospedale solo come ultimo spiaggia. Con la telemedicina, grazie al video consulto, stiamo verificando la situazione clinica di ogni paziente”

REGIONE PIEMONTE

Giulio Fornero, Direttore SC Qualità Risk Management, Accreditamento AOU Città della Salute e della Scienza, Torino

“Questa crisi sta dimostrando il potenziale della tecnologia digitale, le nuove priorità sono le normative sui dispositivi mobili e le tecnologie a distanza e i fascicoli sanitari elettronici. Bisogna partire con PDTA sempre più specifici. In Piemonte, si stanno sviluppando nuovi percorsi clinici domiciliari condivisi. Il sovraffollamento costante dei LEA non ce lo possiamo più permettere. Si dovranno ripensare alle RSA con percorsi diversi”

REGIONE LIGURIA

Walter Locatelli, Commissario Straordinario, A.Li.Sa. Regione Liguria

“La Liguria sta cercando di far si che le opportunità del Decreto Rilancio siano raccolte nel miglior modo possibile. Dobbiamo ringraziare la tecnologia che in questo periodo ci ha dato una enorme mano. Assetto ospedaliero e assetto territoriale non possono essere visti in maniera disunita. Dobbiamo partire dalla tecnologia, per impostare un nuovo futuro”

LA MEDICINA GENERALE

Claudio Cricelli, Presidente SIMG

“Bisogna liberarsi di alcune fasi del passato, questi 3 mesi hanno messo in luce alcune carenze, sia interne alle professioni che nell’organizzazione sanitaria. Nonostante ciò, anche Regioni come Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, che hanno subito l’impatto più violento, hanno reagito al dovendosi riorganizzare al meglio in brevissimo tempo”

Walter Marrocco, Responsabile Scientifico FIMMG

“Nella gestione della cronicità, stiamo affrontando un sistema complesso, dove le figure si confrontano con modelli gestionali e normativi molto differenti sul nostro territorio nazionale. La specialistica dialoga più facilmente con la medicina generale, con nuove forme di allineamento con riallocamento di figure in funzioni diverse, mettendo il paziente al centro. Ad oggi nei dipartimenti di prevenzione si seguono le vaccinazioni, ma è il medico che deve supervisionare sempre”

LA FARMACIA

Roberto Tobia, Segretario Nazionale Federfarma

“I modelli del recente passato non sono più applicabili. Dobbiamo creare presupposti con sinergie a favore del paziente. Il futuro della Sanità dovrà essere per forza diverso: ci proponiamo di trovare soluzioni alternative, la farmacia territoriale dovrà essere inserita in un percorso integrato e di revisione. Dalla presa in carco dei pazienti cronici alla telemedicina, con 6mila farmacie che già oggi sul territorio ne fanno già uso. La farmacia chiede di far parte di questo sistema di integrazione”

Campania Covid-19, fase2: Ordinanza n. 54 del presidente De Luca

Ordinanza n. 54 firmata in data odierna dal Presidente Vincenzo De Luca contenente “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”.​

L’ordinanza contiene: 

Disposizioni in tema di trasporti
Disposizioni in tema di ingressi e rientri nel territorio regionale
Disposizioni in tema di accesso alle Isole del Golfo
Spostamenti infraregionali

Ordinanza n.54 del 2 giugno 2020 (1)

Coronavirus: Bollettino serale dell’Unità di Crisi della Regione Campania

CORONAVIRUS, IL BOLLETTINO

L’Unità di Crisi della Regione Campania comunica che sono pervenuti i seguenti dati:

– Ospedale Cotugno di Napoli: sono stati esaminati 132 tamponi di cui 2 risultati positivi;
– Ospedale Ruggi di Salerno: sono stati esaminati 560 tamponi di cui nessuno risultato positivo;
– Asl di Caserta presidi di Aversa-Marcianise: son​o stati esaminati 151 tamponi di cui 2 risultati positivi;
– Ospedale Moscati di Avellino: sono stati esaminati 210 tamponi di cui nessuno risultato positivo;
– Ospedale San Paolo di Napoli: sono stati esaminati 43 tamponi di cui 3 risultati positivi;
– Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno: sono stati esaminati 420 tamponi di cui nessuno risultato positivo;
– Ospedale di Nola sono stati esaminati 121 tamponi di cui 4 risultati positivi;
– Ospedale San Pio di Benevento: sono stati esaminati 80 tamponi di cui 1 risultato positivo;​​
– Ospedale di Eboli: sono stati esaminati 128 tamponi di cui nessuno risultato positivo;​
– Laboratorio Biogem: sono stati esaminati 117 tamponi di cui nessuno risultato positivo;​​
– Ospedale Santobono di Napoli: sono stati esaminati 58 tamponi di cui nessuno risultato positivo.

Positivi di oggi: 12
Tamponi di oggi: 2.020
Totale complessivo positivi Campania: 4.821
Totale complessivo tamponi Campania: 208.854

Coronavirus: aggiornamento dell’Unità di Crisi della Regione Campania

CORONAVIRUS, AGGIORNAMENTO DELL’UNITA’ DI CRISI DELLA REGIONE CAMPANIA

Il punto alle ore 23.59 di ieri:

Totale positivi: 4.809
Totale tamponi: 206.834

Totale deceduti: 415
Totale guariti: 3.504 (di cui 3.440 totalmente guariti e 64 clinicamente guariti. Vengono considerati clinicamente guariti i pazienti che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione virologicamente documentata da SARS-CoV-2, diventano asintomatici per risoluzione della sintomatologia clinica presentata ma sono ancora in attesa dei due tamponi consecutivi che ne comprovano la completa guarigione).


Il riparto per provincia:

Provincia di Napoli: 2.617 (di cui 1.001 Napoli Città e 1.616 Napoli provincia)
Provincia di Salerno: 686
Provincia di Avellino: 547
Provincia di Caserta: 460
Provincia di Benevento: 208
Altri in fase di verifica Asl: 291

Coronavirus: Unimpresa, in Lazio e Sicilia meno morti del 2019, in Lombardia +147%

ROMA – Effetto Covid nullo in alcune zone del Paese: in due regioni italiane, Lazio e Sicilia, nei primi tre mesi di quest’anno si sono registrati meno morti rispetto al periodo gennaio-marzo del 2019, rispettivamente 277 in meno (-4,3%) e 43 in meno (-0,7%); in altre regioni, la mortalità in eccesso è stata poco rilevante: 11 decessi in più in Basilicata, 30 in Molise, 47 in Umbria, 63 in Campania e 81 in Calabria. Quattro, invece, le aree regionali con picchi di mortalità elevati: 1.032 in più i morti in Veneto, 2.313 in Piemonte, 3.101 in Emilia-Romagna e ben 16.086 in più in Lombardia, dove la variazione della mortalità è stata pari al più 147%. E’ quanto emerge da un’analisi del Centro studi di Unimpresa, secondo la quale in Emilia-Romagna l’aumento dei morti è stato pari al 54,4%, in Piemonte al 39,2% e in Veneto al 18,8%. «I dati dimostrano che l’emergenza sanitaria andava gestita in maniera differente sul territorio nazionale, anche per evitare una catastrofe economica e sociale per tutto il Paese. Il lockdown generale ha avuto un senso, ma andava limitato a tre-quattro settimane al termine delle quali sarebbe stato opportuno ripartire con differenze rilevanti sia per le attività economiche sia per quelle pubbliche, come nel caso delle scuole. Differenze che avrebbero consentito di attenuare le difficoltà e cominciare la ricostruzione in anticipo» commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara. «Da domani riaprono tutte le regioni e qualche preoccupazione esiste: considerando l’andamento dei contagi ancora piuttosto rilevante in Lombardia, sarebbe stato opportuno estendere le restrizioni in quella regione per qualche altra settimana» aggiunge Ferrara.
Secondo l’analisi di Unimpresa – basata su dati della Banca d’Italia, dell’Istat e dell’Istituto superiore di sanità – l’effetto dell’epidemia da Covid-19 è stato circoscritto su base territoriale, limitato a quattro regioni del Nord e alla Lombardia in particolare. In Lombardia, i morti in eccesso nei primi tre mesi del 2020 rispetto al periodo gennaio 2019, sono stati 16.086 in crescita del 147%, mentre la differenza tra mortalità in eccesso e decessi attribuiti al Coronavirus è stata pari a 7.724. Sono 3.101 in più i morti in Emilia-Romagna (+54,4%) ed è pari a 1.211 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi causati dall’epidemia; sono, invece, 2.313 in più i morti in Piemonte (+39,2%) e la differenza tra mortalità in eccesso e decessi attribuiti al Coronavirus è stata pari a 1.295; 1.032 in più morti in Veneto (+18,8%) ed è pari a 521 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi legati al Covid; in Liguria i morti in più sono stati 917 (+37,3%) ed è pari a 549 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi attribuiti al Coronavirus; 750 in più i morti nelle Marche (+37,3%) ed è pari a 422 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi causati dall’epidemia; 584 in più i morti in Trentino-Alto Adige (+54,6%) ed è pari a 303 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi causati dall’epidemia; 524 in più i morti in Toscana (+10,5%) ed è pari a 298 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi causati dall’epidemia; sono 361 in più i morti in Puglia (+8,2%) e la differenza tra mortalità in eccesso e decessi attribuiti al Coronavirus è stata pari a 243; in Sardegna morti in più sono stati 249 (+13,0%) ed è pari a 210 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi motivati dal Covid; 219 in più i morti in Abruzzo (+12,8%) ed è pari a 155 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi causati dall’epidemia; in Friuli Venezia Giulia i morti in più sono stati 148 (+8,7%) ed è pari a 91 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi motivati dal Coronavirus; sono 81 in più i morti in Calabria (+3,4%) e la differenza tra mortalità in eccesso e decessi attribuiti al Coronavirus è stata pari a 63; 80 in più i morti in Valle d’Aosta (+48,3%) ed è pari a 10 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi attribuiti al Coronavirus; 63 in più morti in Campania (+1%) ed è pari a meno 16 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi legati al Covid in Umbria i morti in più sono stati 47 (+3,9%) ed è pari a 10 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi attribuiti al Coronavirus; 30 in più i morti in Molise (+6,7%) ed è pari a 26 la differenza tra mortalità in eccesso e decessi causati dall’epidemia; sono 11 in più i morti in Basilicata (+1,5%) e la differenza tra mortalità in eccesso e decessi attribuiti al Coronavirus è stata pari a 6. In due regioni si è registrata una variazione negativa della mortalità: nel Lazio è stata pari al 4,3% (277 i decessi in meno), con la differenza tra mortalità in eccesso e decessi attribuiti al Coronavirus a meno 435; in Sicilia è stata pari allo 0,7% (43 i decessi in meno), con la differenza tra mortalità in eccesso e decessi attribuiti al Coronavirus a meno 120.
Secondo il Centro studi di Unimpresa «la cartina geografica tratteggiata grazie ai dati restituisce una situazione territorialmente disomogenea, con alcuni territori particolarmente colpiti e altri nei quali, al contrario (e per fortuna), l’effetto dell’epidemia da Covid-19 è risultato assai contenuto se non addirittura nullo come si evince dall’analisi statistica relativa al Lazio e alla Sicilia. Ne consegue che, superata una fase emergenziale, che ha spinto le autorità sanitarie a suggerire misure uniche su scala nazionale, l’attuazione del piano di riaperture avrebbe dovuto essere fondata su forti distinzioni. Ciò al fine di ridurre il più possibile i disagi sia di tipo sociale sia di tipo economico».

CORONAVIRUS, Bollettino Regione Campania

+++ CORONAVIRUS, IL BOLLETTINO +++
 
L’Unità di Crisi della Regione Campania comunica che sono pervenuti i seguenti dati:
 
– Ospedale Cotugno di Napoli: sono stati esaminati 159 tamponi di cui nessuno risultato positivo;
– Ospedale Ruggi di Salerno:  sono stati esaminati 82 tamponi di cui nessuno  risultato positivo;
– Ospedale Sant’Anna di Caserta: sono stati esaminati 46 tamponi di cui nessuno risultato positivo;
– Asl di Caserta presidi di Aversa-Marcianise: son​o stati esaminati 108 tamponi di cui nessuno risultato positivo;
– Ospedale Moscati di Avellino: sono stati esaminati 230  tamponi di cui 2 risultati positivi;
– Ospedale San Paolo di Napoli: sono stati esaminati 41 tamponi di cui nessuno risultato positivo;
– Laboratorio dell’Azienda ospedaliera Federico II: sono stati esaminati  78 tamponi di cui nessuno risultato positivo;
– Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno: sono stati esaminati 184 tamponi di cui nessuno risultato positivo;
– Ospedale di Nola sono stati esaminati 324 tamponi di cui 1 risultato positivo;
– Ospedale San Pio di Benevento: sono stati esaminati 79 tamponi di cui nessuno risultato positivo;​​
– Ospedale di Eboli: sono stati esaminati 232 tamponi di cui nessuno risultato positivo;
– Laboratorio del CEINGE/IZSM sono stati esaminati 506 tamponi di cui nessuno risultato positivo;
– Laboratorio Biogem: sono stati esaminati 402 tamponi di cui nessuno risultato positivo;​​
– Fondazione Pascale: sono stati esaminati 505 tamponi di cui nessuno risultato positivo.
 
Positivi di oggi: 3
Tamponi di oggi: 2.976
Totale complessivo positivi Campania: 4.809
Totale complessivo tamponi Campania: 206.834

COVID-19, Distribuzione gratuita mascherine per bambini in occasione della festa della Repubblica

Domani, 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, la Regione Campania, tramite l’Unità di Crisi, ha organizzato una iniziativa dedicata alla prevenzione da Covid-19 e al corretto uso delle mascherine. Nelle principali piazze dei capoluoghi di provincia è prevista, in aggiunta a quelle già distribuite a domicilio dalla Regione Campania, una ulteriore distribuzione di confezioni di mascherine destinate ai bambini (fasce d’età 4-8 anni e 9-16 anni). In ciascuna piazza saranno allestiti appositi gazebo nei quali i volontari della Protezione Civile provvederanno alla distribuzione gratuita delle mascherine.
Ecco dove saranno allestiti i gazebo:
NAPOLI: Piazza Govanni Paolo II a Scampia, Ponticelli, piazza Nazionale, piazza Mercato, via Vergini alla Sanità, piazza Carità, piazza San Giorgio Pianura.
SALERNO: Mariconda, Pastena, centro storico.
CASERTA: Piazza Po, piazza Pitesti, piazza Chiesa (Casola)
AVELLINO: Piazza San Tommaso, piazza Libertà, Rione Ferrovia
BENEVENTO: Piazza Castello, Rione Libertà (chiesa Addolorata), piazza San Modesto.

COVID-19, Decreto del tar: rimane vietata la vendita di alcolici dopo le 22

La decisione di oggi del Tar Campania conferma che l’unica ordinanza in vigore è quella regionale.

Si ricorda, per opportuna informazione, che tale ordinanza prevede:

– orario illimitato per pizzerie, pub e ristoranti;

– per i bar, dopo le 22, divieto di vendere alcolici per asporto. Dopo questo orario, gli alcolici possono essere consumati o al tavolo o al banco, secondo le norme di distanziamento.

Si sottolinea l’importanza di questa decisione. L’Unità di Crisi ricorda che nei mesi scorsi, prima del Covid, al Pronto soccorso del Cardarelli, sono arrivati per intossicazione alcolica o in coma etilico, 37 ragazzi, 20 dei quali fra gli 11 e i 17 anni. Al Santobono si sono registrati 4 ricoveri (un bambino di 11 anni, e tre ragazzine tra i 12 e i 14 anni. E’ importante dunque riaprire progressivamente tutte le attività, ma è un atto doveroso di responsabilità evitare assembramenti e nel contempo cercare anche di tutelare la salute dei minori, in qualche caso addirittura bambini.

Si fa appello alle forze dell’ordine perché sia fatta rispettare l’ordinanza e siano perseguiti coloro che somministrano superalcolici a minori.

CORONAVIRUS, Aggiornamento Unità crisi Regione Campania

+++ CORONAVIRUS, AGGIORNAMENTO DELL’UNITA’ DI CRISI DELLA REGIONE CAMPANIA+++
Il punto alle ore 23.59 di ieri:
Totale positivi: 4.806
Totale tamponi: 203.858
 
Totale deceduti: 413
Totale guariti: 3.454 (di cui 3.382 totalmente guariti e 72 clinicamente guariti. Vengono considerati clinicamente guariti i pazienti che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione virologicamente documentata da SARS-CoV-2, diventano asintomatici per risoluzione della sintomatologia clinica presentata ma sono ancora in attesa dei due tamponi consecutivi che ne comprovano la completa guarigione).

Il riparto per provincia:
Provincia di Napoli: 2.616 (di cui 1.001 Napoli Città e 1.615 Napoli provincia)
Provincia di Salerno: 685
Provincia di Avellino: 547
Provincia di Caserta: 460
Provincia di Benevento: 208
Altri in fase di verifica Asl: 290