M5S, Muscarà: “Arpac, nuovo dg scelto tra chi ha fallito come commissario”

La consigliera regionale: “Manca il controllo di valutazione, commissario e predecessore tornano in corsa grazie ai cv”

“Nella giornata dedicata all’Ambiente, la Regione Campania è in procinto di ufficializzare il nome del nuovo direttore generale Arpac, selezionando il fortunato neo dirigente da una rosa di candidati con in pole l’attuale commissario in carica Sorvino e un funzionario che tuttora presiede l’Acamir, un ente di appena otto persone. Su entrambi non è chiaro quale sarà il criterio di valutazione adottato, tenuto conto che l’Agenzia regionale per l’Ambiente, con tanto di nota ufficiale del Nucleo di Valutazione Interno, non ha alcun sistema di controllo di gestione né di misurazione e valutazione delle performance”. E’ quanto denuncia la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà.

“Nella sostanza – sottolinea Muscarà – se fosse nominato uno tra l’attuale commissario o uno dei funzionari in lizza, metteremmo alla guida di una delle più importanti agenzie regionali un dirigente valutato sulla base del curriculum vitae, non per i risultati oggettivamente pessimi che ha inanellato alla guida dello stesso ente. Non bastasse questo paradosso, che ben si innesta nell’attuale sistema regionale a guida De Luca dove l’appartenenza politica ha sistematicamente la meglio sulla meritocrazia, a completare l’opera è il passaggio del bando di selezione dove si prevede di preferire dirigenti di ruolo di giunta”.

Carabinieri, Cirielli (Fdi): “Presidio Di Legalita’ Per Tutti Gli Italiani”Ad Interrogarsi Sulla Vacanza Nella Penisola Quasi 300milioni Di Persone

“Auguri all’Arma dei Carabinieri. Auguri a tutti i nostri Servitori della Patria. Nella ricorrenza del 206.mo Anniversario della Fondazione dell’Arma, il nostro pensiero va a coloro che hanno perso la vita nell’adempimento del proprio Dovere, diversi dei quali caduti di Covid-19 poiché impegnati nel fronteggiare in servizio l’epidemia, e a quanti, ogni giorno, nonostante enormi difficoltà e sacrifici, difendono l’Italia, garantendo sicurezza, legalità, democrazia e libertà. L’auspicio è che la nostra Nazione possa avere quanto prima un governo, suffragato dal consenso elettorale degli italiani, che metta tra le priorità la tutela delle forze dell’ordine, senza slogan, ma con azioni concrete volte a difendere la dignità sociale e lavorativa di chi indossa una divisa”. Lo dichiara, in una nota, il Questore della Camera dei Deputati e presidente della direzione nazionale di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli.

LA LUNA nuovo singolo “GIROTONDO” amore libero vs normalità apparente

LA LUNA fuori con il nuovo singolo “GIROTONDO” in cui parla di amore libero contro la “normalità apparente” del pensare comune che serve solo a generare sofferenza. Nel suo palmarès varie collaborazioni con Luca Vicini bassista dei Subsonica

La Luna afferma: “La felicità si può raggiungere in molti modi, diversi: non serve un ‘genere’ definito per dover esser chiamato Amore, anzi… Ho conosciuto tante persone intrappolate ed infelici dentro una normalità apparente ed impacchettata”

“Girotondo”, in radio dal 5 giugno, vuole essere un brano leggero con sonorità elettro-poprock, colore distintivo di La Luna che, questa volta, vuol far passare un messaggio di leggerezza e spensieratezza visto il periodo da cui con fatica stiamo uscendo.

Videoclip “Girotondo”: https://youtu.be/Uu-8A10F3vc

Spesso si parla di dipendenza affettiva e ci si assoggetta a meccanismi apparentemente incontrollabili. Quel sano egoismo che dovrebbe in queste circostanze salvarci e renderci più consapevoli di quel che valiamo e soprattutto di quello che realmente desideriamo.

Il videoclip è stato girato rispettando tutte le normative richieste in tempi di coronavirus, con la regia di Elio Di Magno, giovane e talentuoso video-maker che da poco collabora con La Luna. Produzione artistica di Alex Marton (First Line Production).

Brano che parla della fine di una storia e della “Felicità” che ne fa da protagonista. Il mettere se stessi e la propria serenità davanti a situazioni pericolose per la nostra salute mentale.

Un inno alla conquista della propria felicità ed a proposito di questa Luna dice: “La felicità si può raggiungere in molti modi, tramite una passione, l’amicizia, un sano amore che non si lega necessariamente ad un genere per dover esser chiamato Amore. Ho conosciuto tante persone intrappolate ed infelici dentro una normalità apparente ed impacchettata a dovere, con il desiderio di stare altrove, vicino ad un’altra persona. Credo che questa sia la sofferenza più grande e grave che non dovremmo permettere a nessuno di infliggerci. Chi ci giudicherà per ciò che siamo non sarà mai giudice di se stesso e non potrà quindi mai capire”

Regionali, Italia Viva Caserta: Prendiamo Atto Delle Scelte Alternative Intraprese Dal Cons. Bosco

E’ stata formalizzata ieri la ricandidatura del Governatore Vincenzo De Luca alla guida della Regione Campania, forte del consenso e del sostegno di sedici liste. Premiato l’operato ed il lavoro svolto in un momento di emergenza che ha portato la Campania ad ottenere primati positivi e riconosciuti ben oltre i livelli nazionali.

Italia Viva sosterrà il governatore De Luca con una lista forte e con donne e uomini che spenderanno competenza e passione per il territorio. Anche se il partito è giovane crediamo fortemente nei progetti messi in campo che guardano allo sviluppo e alla ripresa economica, sfida che merita la massima attenzione e l’unione di energie e risorse di eccellenza e competenza.

Apprendiamo che il Consigliere Luigi Bosco  è tra i promotori e sostenitori, insieme all’on. Mastella, della lista “Noi Campani “che si presenterà alle  prossime elezioni regionali.

Prendiamo quindi atto che il consigliere ha preso una strada politica diversa da quella di Italia Viva ed è per questo motivo che riteniamo doveroso fare chiarezza in merito.

San Casciano dei Bagni: il Consiglio comunale approva le osservazioni al Piano Operativo Comunale (POC)

Sindaco Agnese Carletti: “Per dare nuovo impulso allo sviluppo del territorio, il recupero e la valorizzazione del patrimonio esistente è uno dei punti cardine del POC e la possibilità di trasformare in residenziale gli annessi agricoli è una ‘rivoluzione’”

(San Casciano dei Bagni – Siena) –  Proseguono i lavori per l’approvazione del Piano Operativo Comunale (POC) del Comune di San Casciano dei Bagni e all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 4 giugno, riunito in videoconferenza, sono state approvate le controdeduzioni alle osservazioni presentate dalla collettività, come prevede la normativa, fase obbligatoria prima dell’approvazione definitiva del POC, lo strumento urbanistico che individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e trasformazione del territorio da realizzare nell’arco temporale di cinque anni. L’iter di approvazione del POC è stabilito dalle normative regionali, dalle norme e Regolamenti in materia di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), nonché dalle norme del Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di piano paesaggistico adottato a livello regionale. Tale procedimento si sviluppa in più fasi, ognuna delle quali comprende il processo partecipativo e valutativo.

“Uno dei principali obiettivi dell’Amministrazione comunale – afferma il Sindaco Agnese Carletti – è quello dell’approvazione definitiva dello strumento urbanistico più importante per il nostro comune. Il percorso per l’approvazione del POC è iniziato con la sua adozione, da parte della precedente Amministrazione comunale, e il nostro obiettivo è la sua approvazione. In questi mesi passati in lockdown i tecnici e il Vicesindaco Fabiola Ambrogi, con delega alla Pianificazione e all’Urbanistica, hanno lavorato incessantemente per dare un’opportunità in più nella fase di ripresa che ci troviamo ad affrontare”. “Le disposizioni contenute nel POC del Comune di San Casciano dei Bagni puntano alla tutela e alla qualità paesaggistica e architettonica del territorio, al contenimento del consumo di nuovo suolo, ma – essendo uno strumento che deve conciliare vari aspetti, da quello urbanistico a quello socio-economico – punta a dare anche nuovi stimoli ai privati e alle imprese” prosegue Carletti.

“Ora auspico tempi rapidi per arrivare all’approvazione definitiva”, afferma il Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica Fabiola Ambrogi, che ha seguito e segue l’iter del POC, “Oggi con l’epidemia che fortunatamente non ha toccato affatto il nostro territorio ma sta provocando una gravissima crisi economica, serve dare slancio all’economia, a tutti i settori compreso l’edilizia, mi auguro quindi che queste sensibilità siano anche a cuore degli enti superiori che con la conferenza di pianificazione valuteranno l’operato e le proposte dell’Amministrazione Comunale”

72 le osservazioni presentate (tra Enti e privati), di cui ben 60 sono state accolte, o parzialmente accolte. Tra le osservazioni presentate al POC, anche l’Amministrazione comunale ha presentato un’osservazione finalizzata alla correzione di una serie di limitazioni e all’ampliamento delle categorie d’intervento individuate nella prima fase. Ma vediamo quali sono le principali opportunità di sviluppo urbanistico e socio-economico previste nel POC del Comune di San Casciano dei Bagni, che puntano anche alla salvaguardia degli edifici di particolare pregio.

Sulla base delle osservazioni al POC, recepite ed approvate, sarà possibile: trasformare ad uso residenziale gli annessi agricoli superiori a 50 mq di superficie (anziché 60 come inizialmente previsto); ampliare gli edifici in zona agricola fino ad un massimo del 20 per cento della superficie e comunque fino ad un massimo di 70 mq; realizzare opere pertinenziali (piscine, locali tecnici, volumi interrati e garage); completare i lotti edificabili che al momento sono realizzati parzialmente, sono stati infatti inseriti di ben nuovi 8 lotti definiti “interclusi”, non previsti in una prima fase, oltre a quelli già previsti. Sono previsti interventi nei centri storici per il miglioramento del patrimonio esistente, utili al raggiungimento degli standard igienico-sanitari. Inoltre, il Comune di San Casciano dei Bagni mette a disposizione i terreni di proprietà per la realizzazione di unità abitative di edilizia convenzionata. E’ prevista anche la possibilità di realizzare annessi in zona agricola per attività amatoriali.

Il prossimo passaggio, prima dell’approvazione del POC, prevede la “Conferenza del Paesaggio”, ovvero le disposizioni proposte saranno valutate sotto il profilo tecnico dalla Soprintendenza, dalla Regione Toscana e dalla Provincia di Siena: Superata questa fase, il POC potrà essere approvato definitivamente in Consiglio Comunale.

“Approvare il POC è uno degli obiettivi del nostro mandato – afferma il Sindaco Agnese Carletti – per dare nuovo impulso allo sviluppo del territorio, tenendo presente quanto sia importante mantenere la bellezza del paesaggio che abbiamo e che ci rende unici ma anche quanto sia fondamentale dare nuovi stimoli”. “Il recupero e la valorizzazione del patrimonio esistente è uno dei punti cardine del POC – conclude il Sindaco – in quest’ottica la possibilità di trasformare in residenziale quelli che oggi sono annessi agricoli è un passaggio importante e che potrebbe essere solo l’inizio di una ‘piccola rivoluzione’”.

Giugliano pattumiera della Campania, la Castellone interroga il ministro

Continua La Battaglia Di Mariolina Castellone, Senatrice Campana Del Movimento 5 Stelle, Per Un Territorio Martoriato Dai Rifiuti. Proprio Di Ieri È Il Deposito Di Un’interrogazione Al Ministro Dell’Ambiente E Della Tutela Del Territorio E Del Mare Che Tratta Proprio Il Tema Della Terra Dei Fuochi Di Giugliano.  «Stiamo tornando – ha spiegato Mariolina Castellone – man mano alla “normalità”, una normalità che purtroppo per molti versi rischia di diventare un semplice ritorno a ciò che già prima non andava. Nella mia terra tornare alla normalità ha significato, infatti, anche assistere ai primi episodi di oltraggio all’ambiente».

L’intervento di Mariolina Castellone «Ecco perché ho ritenuto doveroso ricordare al ministro un problema annoso, che perdura da anni e che con il tempo è diventato quasi una condizione ordinaria di bruttezza cui non dobbiamo abituarci, ma contro cui dobbiamo lottare con tutti i mezzi a nostra disposizione, rivendicando il nostro diritto alla bellezza».

«In questi due anni, diverse sono state le richieste inoltrate al ministro, sollecitando un suo intervento su Giugliano e chiedendo se, alla luce delle evidenti difficoltà da parte delle amministrazioni locali a monitorare, mettere in sicurezza e bonificare i numerosi siti di stoccaggio di rifiuti siti nell’area a nord di Napoli, non si ritenesse opportuno avviare la procedura per convertire i suddetti siti oggi classificati come siti di interesse regionale (SIR) in siti di interesse nazionale (SIN)».«La mie richieste però, ad oggi, non hanno avuto risposta, e nonostante i miei continui inviti a lavorare “insieme”, sono stata spesso esclusa da tavoli ed incontri, alla cui conclusione venivano annunciati interventi risolutivi che finora non si sono però concretizzati».

«Così ieri ho presentato l’ennesima interrogazione al ministro dell’ambiente, riguardo la situazione ambientale di #Giugliano, che è stata destinata dalla politica regionale ad essere la pattumiera della Campania e che le amministrazioni comunali non hanno saputo tutelare e difendere». «Qui, in questa terra che si estende tra il mare ed il lago, la politica connivente ha lasciato agire indisturbate eco-camorre che hanno smaltito illegalmente migliaia di tonnellate di rifiuti tossici e speciali, spesso incendiati, come accertato anche nel 2017 dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti».

«Il nostro territorio è diventato nel tempo tristemente noto per le numerose discariche (tra abusive e non) e la questione delle eco-balle di Taverna del Re, che furono definite dal consulente tecnico d’ufficio della Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, per il processo n. 15968/08, un vero e proprio disastro ambientale nell’area giuglianese».

«Tra variazioni del piano di gestione dei rifiuti da parte dell’amministrazione regionale ed annunci eclatanti, negli ultimi anni nulla è stato risolto e Giugliano resta la terra dell’abbandono, inclusa in quei siti che, con decreto ministeriale del 2013, sono stati esclusi dall’elenco dei SIN, tornando nella competenza della Regione, palesemente colpevole di ritardi ed inefficienze».

«Appartiene al territorio di Giugliano anche il sito denominato “area vasta”, sede di numerose discariche tra le più pericolose d’Europa (tra cui Resit, Novambiente, Masseria del Pozzo e San Giuseppiello) oggetto dei progetti di bonifica e riqualificazione affidati al commissario De Biase, che ha ricoperto questo ruolo dal 2010 a fine 2019. Purtroppo alla scadenza del commissariamento, il 16 dicembre 2019, è subentrata nella gestione la Regione Campania e lo stato incompleto delle bonifiche insieme ai contenziosi in corso per gli espropri effettuati ai terreni della camorra sono un campanello d’allarme che possa vanificarsi il lavoro finora svolto».

«In questa ennesima interrogazione, chiedo al ministro di esercitare il potere sostitutivo, previsto in caso di inadempienza degli enti locali e sollecito la riconversione dei siti in questione da SIR a SIN, per mettere in atto un’opera efficace di monitoraggio, contrasto ai roghi e ad azioni di sciacallaggio, attuazione e completamento delle ulteriori bonifiche».

«Io non mi arrendo, e per la nostra terra martoriata continuo a chiedere risposte».

‘Scena aperta’ al Maschio Angioino

Dopo la lunga, e drammatica, interruzione della programmazione teatrale a causa dell’emergenza Coronavirus, il Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale diretto da Roberto Andò annuncia la ripresa delle sue attività con Scena Aperta: un ciclo di 5 spettacoli che dal 3 luglio al primo di agosto saranno rappresentati al Cortile del Maschio Angioino, in Piazza Municipio.

 

«Ci accingiamo alla riapertura delle attività dello Stabile – dichiara il Direttore Roberto Andò – convinti che sia prioritario proteggere il lavoro di artisti e compagnie che erano sul punto di debuttare al momento del decreto governativo che ha chiuso l’attività del teatro. Abbiamo scelto di ripartire da un luogo simbolo di Napoli come il Maschio Angioino, ubicato di fronte al Teatro Mercadante, e di utilizzare il suo cortile all’aperto per garantire al pubblico quella condizione di massima sicurezza in grado di ristabilire la relazione tra la scena e la platea».

«Abbiamo lavorato instancabilmente alla riapertura dei nostri siti monumentali, in primis il Maschio Angioino, museo civico della città e location privilegiata degli spettacoli estivi. L’esigenza dello Stabile di riaprire, con le nuove modalità dettate dall’emergenza Coronavirus, ha incontrato quella dell’Assessorato di ripartire dalla cultura creando socialità. I prezzi popolari e l’altissima qualità della proposta ci entusiasmano e ci danno la certezza di una risposta positiva da parte del pubblico. E’ solo l’inizio della ripartenza.  Stiamo lavorando affinché, dopo la meravigliosa collaborazione con lo Stabile, il Maschio Angioino si confermi ‘scena aperta’ anche per altre realtà produttive culturali della città» dichiara l’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Eleonora de Majo.

 

 

 

«I titoli che presenteremo – continua il direttore Roberto Andò – sono tra quelli del cartellone ordinario dello Stabile che erano quasi pronti al loro debutto in Stagione. Si tratta di La chunga di Mario Vargas Llosa con la regia di Pappi Corsicato, ‘O tuono ‘e marzo di Vincenzo Scarpetta con la regia di Massimo Luconi e WeekEnd di Annibale Ruccello con la regia Enrico Maria Lamanna. Insieme a questi, presenteremo un progetto speciale realizzato in collaborazione con il Napoli Teatro Festival Italia diretto da Ruggero Cappuccio, al cui centro c’è la scuola di teatro dello Stabile e due personalità artistiche come Mimmo Borrelli e Renato Carpentieri, con Claudio Di Palma, docente e coordinatore della Scuola. Il primo lavoro vede protagonisti i giovani attori della Scuola, capitanati da Renato Carpentieri nello spettacolo Pastiche N°0 di pas/ssaggi, rivista di teatro dal vivo, a cura dello stesso Carpentieri e Claudio Di Palma. Il secondo lavoro è una inedita, esclusiva, lezione-spettacolo di e con Mimmo Borrelli alle prese con il suo ‘Nzularchia».

 

Scena Aperta è l’invito che il Teatro Nazionale con il Comune di Napoli rivolgono alla città che ama il teatro. La comunità degli spettatori è convocata in una cornice di straordinaria bellezza, e di facile raggiungimento, nelle condizioni di massima sicurezza: il grande Cortile di Castel Nuovo che ospiterà una platea di 200 spettatori a sera.

I cinque titoli del programma andranno in scena tra il 3 luglio e il primo di agosto secondo il seguente calendario:

 

3, 4 e 5 luglio, inaugura la rassegna il debutto in prima nazionale dello spettacolo La chunga di Mario Vargas Llosa nella traduzione di Ernesto Franco, con la regia, le scene e i costumi di Pappi Corsicato, interpretato da Cristina Donadio, Francesco Di Leva, Irene Petris, Simone Borrelli, Antonio Gargiulo, Daniele Orlando; le luci sono di Luigi Biondi, le coreografie di Micaela Castaldo; regista collaboratrice Paola Rota; la produzione è del Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale.

Fra i testi teatrali scritti da Mario Vargas Llosa, La chunga – portato in scena per la prima volta a Lima nel 1985 – è stato quello più rappresentato: quasi mai nel corso degli anni è mancato un palcoscenico, in qualche angolo del mondo, dove lo si recitasse. Pappi Corsicato propone la sua versione spostando l’ambientazione da Piura al porto di Napoli.

 

9, 10 e 11 luglio l’inedita, esclusiva lezione-spettacolo di un grande protagonista del teatro e della drammaturgia italiana contemporanea qual è Mimmo Borrelli, in scena con ’Nzularchia, in lettura e in corpo, con le musiche dal vivo di Antonio Della Ragione. La produzione è del Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale in coproduzione con Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia.

A distanza di quindici anni dal Premio Riccione per il Teatro 2005 e dal suo debutto al Teatro Mercadante, questo testo cult di Mimmo Borrelli viene riproposto in una forma del tutto particolare come lo stesso autore spiega:

«La prima verifica di un mio testo consiste in una lettura che di solito concedo a pochi intimissimi e fedeli amici. Una lettura in cui spiego prima le ingarbugliate trame dell’eventuale agone scenico e poi mi ci immergo interpretandone e chiarendo le dinamiche di tutti i personaggi».

«Per questa occasione – continua Borrelli – ho ritenuto opportuno allargare l’egoismo di questo piacevole espediente al pubblico per cercare di approfondire ancor più incisivamente il rapporto amniotico che intercorre tra le acque in rivoli dell’artificio e le maree lunari della realtà. Tenendo conto di un pubblico più vasto, della lucidità interpretativa dell’entrare e uscire dalla trans interpretativa ed anche di un testo però che è già stato messo in scena».

 

16, 17 e 18 luglio andrà in scena in prima nazionale ‘O tuono ‘e marzo di Vincenzo Scarpetta, da Un coup de foudre di Léon Xanrof e Antony Mars, regia e scene di Massimo Luconi, con Gigi Savoia, Tonino Taiuti, Carmine Borrino, Anna Carla Broegg, Carlo Caracciolo, Antonello Cossia, Gino De Luca, Antonella Stefanucci, Dalal Suleiman.

I costumi sono di Aurora Damanti, le musiche di Paolo Coletta, assistente alla regia Lucia Rocco. La produzione è del  Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale.

«In questo testo dai ritmi comici irresistibili – sottolinea il regista – dove tutti i personaggi si muovono in un ingranaggio scenico perfetto, c’è una “apertura” verso una interpretazione non codificata e ancora completamente da scoprire, che delinea un’assonanza con una comicità basata sull’assurdo, sulla iterazione e sul nonsense, che ricorda per certi aspetti il  cabaret e i meccanismi del teatro di Feydeau e quelli tipici del teatro dell’assurdo di Boris Vian».

 

24, 25 e 26 luglio andrà in scena lo spettacolo Pastiche N°0 di pas/ssaggi, rivista di teatro dal vivo, a cura di Renato Carpentieri e Claudio Di Palma, con Renato Carpentieri e gli allievi della Scuola: Pasquale Aprile, Francesca Cercola, Chiara Cucca, Miriam Della Corte, Matteo De Luca, Valentina Di Leva, Manuel Di Martino, Enrico Disegni, Antonio Elia, Giulia Ercolini, Eleonora Fardella, Angelica Greco, Valentina Martiniello, Simone Miglietta, Gianluigi Montagnaro, Giovanni Nardone, Giulia Piscitelli, Federico Siano, Salvatore Testa, Antonio Turco; produzione Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale in coproduzione con Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia.

«È – dichiara il regista e attore Renato Carpentieri – uno gliommero in cui si intrecciano e si agitano frammenti del Teatro del Novecento, in forma di Rivista, ad uso degli allievi: una linea di ricerca che vuole privilegiare la forma breve e quindi la sobrietà e la leggerezza, in un singolare montaggio. Da una parte “occorre risvegliare la memoria del teatro e ridestandola trovare un linguaggio moderno” (come diceva la Picon Vallin, studiosa di Meyerch’old), dall’altra approfittare della libertà degli inizi, che appartiene ai giovani. È un esperimento che vale la pena di fare».

 

30, 31 luglio e 1 agosto chiuderà la rassegna il debutto in prima nazionale di Week-End di Annibale Ruccello con la regia di Enrico Maria Lamanna, interpretato da Maria Pia Calzone, Totò Onnis, Matteo Bossoletti; le scene sono di Massimiliano Nocente, i costumi di Teresa Acone, le luci di Stefano Pirandello. La produzione è del Teatro Stabile Napoli–Teatro Nazionale.

Dopo Le 5 rose di Jennifer e Notturno di donna con ospiti, il regista Enrico Maria Lamanna ritorna al drammaturgo stabiense Annibale Ruccello scomparso nel 1986, con l’allestimento di Week-End, il testo del 1983 vincitore del Premio Idi under 35, che l’autore scrisse per l’attrice Barbara Valmorin, scomparsa un anno fa.

«Tutta la vicenda – annota il regista – sembra uscita dalle pagine di Patricia Highsmith, con suggestioni che rimandano al cinema thriller e horror cari all’autore. La protagonista, Ida, è un’insegnante attempata, zoppa ad una gamba, che dal sud del Paese si trasferisce nella provincia romana, la cui lingua è un dialetto strano, magico, come una cabala, e che dà voce a una sorta di esorcismo che si conclude in un profondo, doloroso delirio».

 

Con il sostegno di Italgas, principale operatore in Italia nella distribuzione del gas, attivo in 1830 comuni, con una presenza storica a Napoli e nelle maggiori città del Paese.

 

Inizio rappresentazioni ore 21.00

Costo ingressi intero: 8 Euro / under 30 e over 65: 5 Euro

Info e acquisti online: www. teatrostabilenapoli.it

Biglietteria: tel. 081.5513396 – e.mail: biglietteria@ teatrostabilenapoli.it

5 giugno 2020 – 206° Anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri

A Napoli presso la Caserma “Salvo d’Acquisto”, storica sede del Comando Legione Carabinieri Campania, si è tenuta questa mattina la celebrazione del 206° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri.
Alle precedenti ore 09.00 è stato reso omaggio al Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto, Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria”, le cui spoglie sono custodite nella Basilica di Santa Chiara e di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita.
Presso il Sacrario della Legione Carabinieri Campania, in onore di tutti i Caduti dell’Arma dei Carabinieri, è stata deposta una corona di alloro alla presenza del Prefetto di Napoli Dott. Marco Valentini, del Generale di Divisione Adolfo Fischione, Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden”, del Generale di Divisione Maurizio Stefanizzi, Comandante della Legione Carabinieri Campania, del Generale di Brigata Canio Giuseppe La Gala Comandante Provinciale dei Carabinieri di Napoli e del Col. Emanuele De Santis Comandante del 10° Reggimento Carabinieri Campania.
A seguire, nella sede del Comando Legione Campania il Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden” Generale di Divisione Adolfo Fischione ha consegnato le onorificenze e le ricompense ai militari in servizio nella Legione Campania che si sono distinti in attività di servizio:
–       Medaglia di Bronzo al Valor Civile al Maresciallo Capo Luigi DE SANTIS, al Brigadiere Capo Giulio CARLOMAGNO e al Vice Brigadiere Alfredo DI LANDA che in Provincia di Caserta, nel 2014, hanno tratto in salvo quattro persone durante l’incendio di un edificio, prima dell’esplosione di una bombola di GPL;
–       Medaglia di bronzo al Valor Civile al Vicebrigadiere Francesco RUSSO che, nel 2014 in Provincia di Cosenza, ha tratto in salvo un’anziana donna colta da crisi di panico era rimasta bloccata nella propria abitazione, all’interno di un edificio interessato da un incendio;
–       attestato di Pubblica Benemerenza al Merito Civile al Maresciallo Capo Massimo GRIMALDI e al Brigadiere Capo Agostino AMARANTE i quali, nel 2009 in Provincia di Napoli, hanno soccorso una donna incinta in procinto di partorire, aiutandola nelle fasi del parto.
Sono stati poi consegnati, ad alcuni militari, i significativi riconoscimenti dell’Istituzione, tributati anche dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Generale di Corpo d’Armata Giovanni Nistri.
Encomio Solenne del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri a:
–       un Appuntato Scelto Qualifica Speciale militare del 10° Reggimento Carabinieri Campania che, nel giugno del 2019 in Provincia di Caserta, libero dal servizio, ha soccorso e tratto in salvo una donna che si era poco prima data fuoco all’interno di un’autovettura;
–       due Appuntati Scelti che, nel mese di dicembre 2018 in Provincia di Napoli, hanno tratto in salvo due minori rimasti chiusi all’interno in un’autovettura interessata da un incendio;
Encomio Solenne del Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden” a:
–       19 militari del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli, i quali hanno condotto complesse indagini di polizia giudiziaria nei confronti di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti operante nella Provincia di Napoli ed in altro paese europeo, conclusesi con l’esecuzione di 51 provvedimenti restrittivi, 12 arresti in flagranza ed il sequestro di 188 Kg di Cocaina, 140 Kg di Hashish, nonché beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro;
–       un Brigadiere Capo ed un Appuntato Scelto che, nel luglio del 2017 in Provincia di Napoli, hanno proceduto, a mani nude, alle operazioni di ricerca di dispersi a seguito del crollo di un’abitazione, estraendo dalle macerie i corpi senza vita di 8 persone tra cui due minorenni;
–       due Appuntati Scelti addetti al Nucleo Operativo e Radiomobile di Compagnia distaccata della Provincia di Napoli che nel 2018, in Provincia di Napoli e di Latina, hanno condotto un’articolata indagine finalizzata alla ricerca e all’arresto di un pericoloso latitante.
Al termine il Gen. D. Fischione ha rivolto un pensiero commosso a tutti i Carabinieri del Comando Interregionale “Ogaden” caduti nell’adempimento del dovere, ricordando la sentita partecipazione, il giorno 4 giugno a Bari, alla cerimonia di consegna della Medaglia d’Oro al Valor Civile “alla memoria” al padre del Maresciallo Maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro, deceduto a Cagnano Varano (FG) il 13.04.2019 dopo essere stato attinto da colpi d’arma da fuoco sparati da un pericoloso pregiudicato. Ha espresso vicinanza ai familiari del Luogotenente Raffaele Palestra e del Brigadiere Capo Claudio Santoro deceduti a causa del Covid19 e a tutti i militari che hanno riportato lesioni in attività di servizio.
Nell’anno appena trascorso ed in particolare negli ultimi mesi, fortemente condizionati dalle esigenze di prevenzione e contenimento della diffusione del Covid19 che hanno visto limitare le quotidiane libertà della gente, l’Arma dei Carabinieri ha proseguito con immutato impegno nella propria capillare azione di controllo del territorio, fornendo rassicurazione e vicinanza alla popolazione, soprattutto alle persone più deboli e bisognose di supporto, come nel caso della convenzione sottoscritta tra l’Arma dei Carabinieri e le Poste Italiane per la consegna della pensione agli anziani.
Grande attenzione è stata rivolta alle vittime delle violenze di genere, per le quali, in adesione alla normativa sul c.d. “codice rosso”, sono stati stipulati numerosi protocolli operativi tra i Comandi Provinciali e le Procure della Repubblica del territorio nonché aumentato il numero delle “stanze di ascolto” presenti nelle caserme.
Molteplici sono state, inoltre, le attività di contrasto alla criminalità organizzata e di tipo predatorio, finalizzate a indebolire il controllo territoriale dei gruppi criminali e restituire alla popolazione la serenità e la possibilità di fruire a pieno dei diritti e delle libertà in un’ordinata convivenza civile.
Anche nell’anno appena trascorso, l’obiettivo dell’Istituzione continua a confermarsi quello di consolidare l’aspettativa di fiducia delle comunità, rispondendo quanto più in maniera aderente alla domanda di sicurezza, attraverso l’opera costante e silenziosa dei tanti Carabinieri che, presenti dalle grandi metropoli al più piccolo borgo d’Italia, contribuiscono a rendere concreta, rassicurante ed umana la presenza dello Stato.

UNICEF per Giornata mondiale dell’ambiente – dichiarazione Presidente UNICEF Francesco Samengo

5 giugno 2020 – “Oggi in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente vogliamo ricordare che 503 milioni di bambini vivono in zone ad altissimo rischio di inondazioni a causa di eventi meteorologici estremi; 160 milioni di bambini vivono in zone con alti livelli di siccità – ed entro il 2040, 1 bambino su 4 vivrà in zone di estremo stress idrico; 300 milioni di bambini respirano aria tossica – 17 milioni di loro hanno meno di 1 anno di età e 600.000 bambini sotto i cinque anni muoiono ogni anno a causa di polmonite e altri problemi respiratori.

Il cambiamento climatico rappresenta una grande minaccia che sta mettendo a rischio le vite di migliaia di bambini e le loro famiglie. Negli ultimi 10 anni, inondazioni, siccità e altri eventi meteorologici hanno causato oltre il 90% dei principali disastri naturali.

Il cambiamento climatico è una crisi dei diritti dei bambini. Solo nel 2019, 8,2 milioni di bambini sono stati sfollati a causa di disastri legati principalmente a eventi meteorologici come inondazioni e intemperie.

Uragani, siccità, inondazioni, incendi, sono tutte conseguenze della crisi climatica e ci riguardano tutti perché colpiscono maggiormente i bambini, minacciando la loro salute, istruzione, protezione e sopravvivenza. I bambini sono i principali protagonisti della risposta al cambiamento climatico. È nostra responsabilità agire in modo coordinato e congiunto con governi, istituzioni, società civile, singoli cittadini per trovare soluzioni che possono fare la differenza, come ridurre la vulnerabilità ai disastri, migliorare la gestione delle risorse idriche e garantire che lo sviluppo economico non avvenga a scapito della sostenibilità ambientale”.

Fase 2: Unimpresa, utilizzare agenzie investigative per reclutare 60.000 guardie civiche

Affidarsi alle agenzie investigative per reclutare le 60.000 guardie civiche che il governo vuole utilizzare su tutto il territorio nazionale al fine di tenere sotto controllo la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Unimpresa propone di utilizzare le “Aziende nazionali di servizi investigativi privati” che, secondo quanto stabilito dal decreto ministeriale 269 del 2010, sono autorizzate a svolgere proprio attività da “guardie civiche”. Tale indicazione è espressamente prevista, peraltro, dai codici Ateco «80» relativi ai servizi di vigilanza privata (80.1), ai servizi connessi ai sistemi di vigilanza (80.2) e ai servizi investigativi privati (80.3). La proposta di Unimpresa volta al reclutamento di personale qualificato per la vigilanza al distanziamento sociale può diventare l’occasione per sostenere figure professionali alle prese con difficoltà economiche, attraverso l’istituzione di nuove opportunità lavorative. Il piano di Unimpresa muove da cinque punti fondamentali che riguardano il profilo delle figure professionali che operano come «Guardie di sicurezza sussidiaria»: sono censite in tutte le Prefetture d’Italia secondo l’appartenenza territoriale; hanno una adeguata formazione, specifica per rapportarsi in modo corretto con la popolazione; sono lavoratori esperti e qualificati: hanno quindi gli strumenti per riuscire nell’intento di evitare assembramenti, senza esasperare gli animi dei cittadini e dei titolari degli esercizi commerciali; oltre alla formazione specifica, hanno anche l’esperienza adeguata per evitare possibili tafferugli; sono provviste di copertura assicurativa e contributiva.

«Gli Italiani hanno dato straordinaria prova di sé, nei mesi del lockdown. Vanno richiamati con eguale pressione e premura al rispetto delle nuove regole da professionisti e non da volontari, che potrebbero essere addirittura controproducenti» commenta il consigliere nazionale di Unimpresa, Paolo Lecce, secondo cui «l’idea di far indossare una “pettorina” a persone per nulla formate al delicatissimo compito di controllare e dissuadere il prossimo, è di una leggerezza che sconfina nella sconsideratezza. Abbiamo la convinzione che esasperare gli animi con multe e controlli effettuati da volontari inesperti, rischia di provocare reazioni imprevedibili da parte dei cittadini e commercianti. Quest’ultimi, infatti, si troverebbero stretti tra l’essere i controllori degli assembramenti e i controllati per gli assembramenti, con rischio multe annesso». Secondo il consigliere di Unimpresa «occorre considerare che tra la popolazione vi sono anche persone talmente preoccupate del virus Covid-19, che trascorrono il tempo ad individuare qualcuno da mettere all’indice, spesso pubblicando immagini di assembramenti sulle piattaforme social, alimentando sterili polemiche, in particolare nei confronti dei giovani, dei commercianti e degli amministratori locali. Non si tratta di difendere la movida e tanto meno comportamenti sconsiderati, che vanno pesantemente sanzionati, ma attraverso il lavoro di professionisti e non di volontari incapaci di gestire le situazioni anche meno complesse. In Italia sono censite oltre 3.000 aziende che si occupano di “sicurezza”; sono le stesse aziende che, nel rispetto della normativa, depositano, ogni anno, allo Stato una cauzione, in media di 100.000 euro».

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