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MARCIANISE (CE): I CARABINIERI FORESTALI SEQUESTRANO AUTOLAVAGGIO PER VIOLAZIONI AMBIENTALI

Militari effettivi presso il Nucleo Carabinieri Forestale di Marcianise, coadiuvati da personale specializzato del Dipartimento Provinciale dell’A.R.P.A.C. di Caserta, hanno eseguito un controllo presso un’impresa dedita ad attività prevalente di autolavaggio in comune di Marcianise (CE).

All’atto dell’accesso il lavaggio era in funzione ed erano sottoposte a processo di lavaggio e/o asciugatura nr. 14 autovetture.

Il personale del Dipartimento Provinciale di Caserta dell’A.R.P.A.C. intervenuto ha proceduto all’apertura di numero due pozzetti ubicati all’interno del perimetro dell’autolavaggio, e precisamente a ridosso del cancello d’ingresso, accertando che le acque reflue prodotte dal processo di lavaggio delle autovetture arrivava, tramite un sistema di griglie di raccolta, fino al secondo pozzetto ove sono presenti tre tubazioni in ingresso ed una in uscita, ed attraverso questa, senza alcun trattamento depurativo, convogliate direttamente nella pubblica fognatura. Ciò è stato accertato attraverso l’ispezione del tombino sulla strada, al di fuori del perimetro dell’autolavaggio, constatando che l’acqua di colore scuro veniva immessa direttamente nella pubblica fognatura.

All’atto dell’apertura del tombino di ispezione l’area veniva invasa da maleodoranze tipiche degli idrocarburi delle automobili.

Nel corso del controllo si accertava che l’impianto di depurazione chimico-fisico di cui era provvisto l’autolavaggio era spento.

Inoltre, i rifiuti speciali derivanti dall’attività di autolavaggio, costituiti da imballaggi contaminati da sostanze pericolose, erano stoccati su un’area non pavimentata, carente della necessaria cartellonistica attestante la pericolosità e il codice identificativo dei rifiuti, in violazione delle norme attinenti il deposito temporaneo dei rifiuti pericolosi.

Nel corso delle operazioni si è anche proceduto al prelievo di campioni delle acque reflue industriali prodotte dall’autolavaggio oggetto di controllo.

Per quanto sopra esposto, ravvisate le ipotesi di reato di gestione illecita di rifiuti speciali costituiti da imballaggi contaminati da sostanze pericolose, nonché di realizzazione abusiva di uno scarico di acque reflue industriali in pubblica fognatura derivanti dall’attività di autolavaggio, i predetti militari hanno proceduto al sequestro preventivo dell’intera attività di autolavaggio ed i due responsabili dell’impresa sono stati deferiti in stato di libertà.

Ai medesimi due soggetti sono stati altresì elevati sommari processi verbali amministrativi per un totale di euro 34433 per omessa tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti e l’omessa comunicazione del modello unico attestante i rifiuti prodotti dall’attività oggetto di controllo negli anni 2021 e 2022.

ORTA DI ATELLA. RINVENUTI E SEQUESTRATI 83 ARTIFIZI PIROTECNICI. 50ENNE DENUNCIATO DAI CARABINIERI.

Dovrà rispondere di detenzione illegale di materiale esplosivo e omessa denuncia di materie esplodenti il 50enne di Orta di Atella che, nella giornata di ieri 23 aprile, è stato deferito in Stato di Libertà dai carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Marcianise.

All’interno della fabbrica di fuochi d’artificio, in disuso, già nella disponibilità del 50enne, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato Kg circa di materiale esplodente, per complessivi n. 83 artifizi di genere proibito, detenuto illegalmente.

Le operazioni di repertamento e sequestro del materiale esplodente si sono svolte con l’ausilio tecnico degli artificieri antisabotaggio del Comando Provinciale Carabinieri di Caserta che hanno provveduto alla classificazione di quanto rinvenuto e alla messa in sicurezza dell’area.

Carabinieri Forestali di Caserta: Sequestrati 2500 kg di Borse in Plastica Non Conformi, Multa di 65.000 Euro.

Nell’ambito dei controlli finalizzati al contrasto del commercio illegale di shoppers, i Carabinieri forestali del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Caserta hanno svolto una specifica attività di verifica sul territorio della provincia, riscontrando la diffusa commercializzazione di borse in plastica fornite ai consumatori, per il trasporto di merci e prodotti, in violazione a quanto previsto dalla normativa di settore in quanto sprovviste di elementi identificativi nonché prive di diciture idonee attestanti gli spessori.

Dal 1° gennaio 2018, infatti, la legge 123/2017 ha introdotto una nuova disciplina sulla commercializzazione delle shoppers sia con riferimento agli spessori, espressi in micron, sia con riferimento alla percentuale di plastica riciclata ed alla loro biodegradabilità e compostabilità.

La norma individua quali sono le borse in plastica commerciabili e distingue tra borse in plastica “riutilizzabili” e le borse in plastica “leggere ed ultraleggere”, richieste ai fini di igiene e imballaggio primario di alimenti sfusi, entrambe biodegradabili e compostabili.

La commercializzazione di sacchetti non conformi comporta l’irrogazione di una sanzione amministrativa che va da un minimo di 2.500,00 euro fino ad arrivare a 25.000,00 euro, importo variabile nell’ipotesi, ad esempio, di ingenti quantitativi commercializzati, oltre che il sequestro amministrativo dei sacchetti irregolari ai fini della confisca e distruzione.

La fornitura di queste buste a titolo gratuito è vietata dalla legge al fine di scoraggiarne l’utilizzo e contribuire alla progressiva riduzione del loro impiego a tutela dell’ambiente.

Nello specifico, l’attività dei militari forestali del NIPAAF di Caserta ha consentito di disvelare l’esistenza di un sistema pressoché organizzato di piccoli intermediari/rivenditori che, sistematicamente, ed attraverso una precisa suddivisione del territorio, distribuivano, nei vari punti vendita, oltre alle borse in plastica conformi, anche quelle irregolari, naturalmente sprovviste di qualsivoglia documentazione fiscale che potesse consentire all’organo controllore di poter risalire al produttore che, ove individuato e dimostrata la commercializzazione, rischierebbe, a sua volta, il sequestro della merce ed una sanzione amministrativa e/o la denuncia penale per frode in commercio se sulle shoppers commercializzate fossero attestate caratteristiche di compostabilità e/o biodegrabilità non possedute alla luce di risultanze analitiche di un processo di analisi.

Un sistema irregolare, dunque, che alimenta un mercato sommerso e che può rendere alla criminalità del settore un lucroso giro di affari e che costituisce, di fatto, una forma di concorrenza sleale a danno di tutte quelle imprese che operano nel rispetto della normativa, oltre che una significativa criticità fortemente impattante sull’ambiente; basti pensare, a titolo di esempio, all’annoso problematica delle plastiche a mare e alle conseguenze letali per la fauna marina, nonché all’accertata presenza di microplastiche anche nella catena alimentare umana.

La campagna di controlli, che si è svolta nei principali comuni della provincia casertana, ha riguardato oltre cinquanta imprese tra esercizi commerciali, produttori, rivenditori all’ingrosso e al dettaglio, e si è conclusa con il sequestro di oltre 2500 kg di shoppers illegali, sprovviste delle indicazioni obbligatorie previste dalla vigente normativa, nonché delle attestazioni da parte degli enti certificatori accreditati circa il contenuto di materie plastiche rinnovabili, il cui standard, dal 2021, non deve essere inferiore al 60% della composizione totale.

Per le violazioni riscontrate sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a 65.000,00 Euro.

Sigarette elettroniche pericolose, sequestrate 12 tonellate

I militari della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Varese hanno scoperto 12 tonnellate di sigarette elettroniche cinesi di contrabbando contenenti nichel, zinco, arsenico, cadmio e piombo, altamente nocivi per la salute. L’inchiesta condotta dalle Fiamme Gialle della compagnia di Gallarate è stata coordinata dal pm di Busto Arsizio Nadia Alessandra Calcaterra. Indagati tre cinesi residenti tra Sesto San Giovanni e Milano. Le sigarette erano vendute attraverso un sito di e-commerce e una volta immesse sul mercato avrebbero fruttato oltre un milione e mezzo di euro. Le indagini hanno all’inizio intercettato in un controllo un plico con 99 sigarette tutte sprovviste della fascetta del Monopolio Fiscale. E’ stata ricostruita la filiera con l’analisi della documentazione fornita dalle società di spedizione e con sopralluoghi, monitorando tutti i plichi spediti dal mittente. I finanzieri hanno quindi individuato la sede del deposito, in provincia di Monza e Brianza, sequestrando 140.000 sigarette elettroniche del peso di 12 tonnellate, considerate di contrabbando in quanto erano state evasi dazio doganale comunitario, Iva e imposta di consumo per circa 500mila euro.

Mezza tonnellata di sigarette sequestrate a Napoli

Maxi sequestro di sigarette, a Napoli, da parte della Polizia. Gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale, in via Salaiolo all’Orte del Conte, hanno notato che ad un locale sottoposto a sequestro erano stati rimossi i sigilli. I poliziotti hanno quindi ispezionato il basso, dove nei giorni scorsi si era sviluppato un incendio, e all’interno hanno rinvenuto e sequestrato 30 scatoloni contenenti 50.600 pacchetti di sigarette prive del marchio del Monopolio di Stato per un peso complessivo di 506 chili.

ORTA DI ATELLA (CE). AI FESTEGGIAMENTI PER “SAN MICHELE ARCANGELO” CON FUCHI ILLEGALI. DUE PIROTECNICI ARRESTATI DAI CARABINIERI.

Tutto era pronto per i festeggiamenti in onore di “San Michele Arcangelo”, nel piccolo comune di Orta di Atella, in provincia di Caserta, e i due pirotecnici stavano per dare fuoco alle polveri delle batterie di mortai, quando i carabinieri della locale Stazione sono intervenuti in via Lampitelli, nei pressi di un piazzale, unitamente agli artificieri antisabotaggio del Comando Provinciale Carabinieri di Napoli, per effettuare un controllo agli esplosivi installati per la festa.

Ai tecnici dell’Arma, che nel pomeriggio di ieri si sono trovati davanti le batterie di mortai già schierate, sono bastati pochi minuti per rilevare la pericolosità dell’impianto e la mancanza dei requisiti necessari per la deflagrazione in sicurezza.

Sul posto sono stati sequestrati 49 ordigni esplosivi illegalmente detenuti, di produzione artigianale e privi dei requisiti previsti dalla vigente normativa in materia, dichiarati, pertanto, altamente pericolosi.

I due pirotecnici arrestati, un trentenne di Sant’Arpino (CE) e un trentottenne di Orta di Atella, che sono stati posti a disposizione della competente autorità giudiziaria presso le rispettive abitazioni, dovranno rispondere di produzione e detenzione illegale di artifizi pirotecnici di fattura artigianale, privi di qualsivoglia etichetta e/o indicazione obbligatoria per legge, nonché privi della dichiarazione di conformità dell’impiantistica e del materiale esplodente alla vigente normativa.

I carabinieri artificieri hanno subito dopo provveduto alla messa in sicurezza dell’area e alla bonifica del materiale pirico.

MARCIANISE (CE). COPPIA DI PUSHER SORPRESI CON OLTRE 700 GR. DI HASHISH PRONTI ALLO SPACCIO. ARRESTATI DAI CARABINIERI.

Si erano appartati in macchina in via Santa Caterina, a Marcianise, in provincia di Caserta, e stavano fumando haschish quando sono stati sorpresi dai carabinieri della locale Stazione. Alla vista dei militari dell’Arma il ventiduenne, alla guida del mezzo, ha lasciato la compagna ventenne, sua convivente, ed ha tentato la fuga a piedi spintonando un militare e allontanandosi velocemente. Il fuggitivo però, poco dopo, si è presentato spaontaneamente in caserma.

L’immediata perquisizione veicolare ha consentito di rinvenire, nella disponibilità della coppia, un marsupio contenete 1115,00 euro in banconote di vario taglio e due cellulari. La successiva perquisizione domiciliare, invece, ha permesso di rinvenire, occultati in vari mobili della cucina ed in altre stanze dell’appartamento 700 gr. di hashish, 50 gr. di marijuana, 5 gr. di cocaina, oltre a materiale vario utilizzato per il confezionamento ed il taglio dello stupefacente.

Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.

Per la coppia di Marcianise, che dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sono scattata le manette. Sono stati entrambi sottoposti ai domiciliari, a disposizione della competente autorità giudiziaria.

 

ROCCA D’EVANDRO (CE). QUARANTAQUATTRENNE TROVATO IN POSSESSO DI COCAINA AGGREDISCE I CARABINIERI DURANTE IL CONTROLLO. ARRESTATO.

Nel corso dei controlli alla circolazione stradale, eseguiti lungo la s.p. 430, nei pressi del comune di Rocca d’Evandro, in provincia di Caserta, i carabinieri del della locale Stazione hanno intercettato un quarantaquattrenne residente a Cassino che, a bordo della propria autovettura, dopo essersi fermato all’alt dei militari, ha cominciato a inveire contro di loro, minacciandoli ed aggredendoli fisicamente.

Dopo averlo immobilizzato ed identificato i carabinieri hanno eseguito una perquisizione personale e veicolare rinvenendo, all’interno di un borsello, cinque dosi di cocaina per un peso complessivo di circa 3 grammi e 390 euro in contanti, in banconote di vario taglio.

La successiva perquisizione domiciliare, eseguita a carico del quarantaquattrenne, ha consentito di rinvenire, occultate in camera da letto, circa cinque dosi di hashish e materiale vario per il confezionamento dello stupefacente. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.

L’uomo, che dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio si sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale è stato arrestato e accompagnato ai domiciliari, a disposizione della competente autorità giudiziaria.

Mergellina: contrasto agli ormeggi abusivi. Controlli della Polizia di Stato e della Guardia Costiera.

Stamattina gli agenti del Commissariato San Ferdinando e personale della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Napoli hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio e della verifica sulla regolarità degli ormeggi, finalizzato al contrasto dei fenomeni di abusivismo sul demanio marittimo nello specchio d’acqua antistante il lungomare Caracciolo.
Nel corso dell’attività, gli operatori hanno accertato l’occupazione abusiva di un’area in prossimità della scogliera antistante il lungomare Caracciolo dove era stato allestito un sistema di ormeggio completamente abusivo utilizzato per il trasbordo non autorizzato di persone; inoltre, l’area era dotata di cime ed altre attrezzature adibite all’ormeggio delle barche che venivano utilizzate per il trasferimento dei clienti.
Tre napoletani di 32, 40 e 49 anni sono stati denunciati, secondo quanto previsto dal Codice della Navigazione, per occupazione abusiva di spazio demaniale poiché avevano occupato un’area di 132 mq nonché per deturpamento e imbrattamento di cose altrui e invasione di terreni o edifici; infine, l’area è stata sequestrata.

GUARDIA DI FINANZA NAPOLI: SEQUESTRATO OLTRE MEZZO MILIONE DI ARTICOLI CONTRAFFATTI E PERICOLOSI PER LA SALUTE. DENUNCIATO UN RESPONSABILE.

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Il Comando Provinciale della Guardia di finanza di Napoli ha sequestrato presso un capannone di Nola nella disponibilità di una ditta cinese di import-export, oltre 570.000 prodotti pericolosi e privi del marchio “CE”.

In particolare, il Gruppo della Guardia di Finanza di Nola, nel corso di un accesso presso un deposito con sede nella frazione di Piazzolla di Nola, ha scoperto utensili domestici, materiale elettrico e giochi per bambini pericolosi.

Dai giocattoli, composti con materiale non certificato, agli addobbi natalizi; dai dispostivi elettrici ed informatici – oltre 3 km di led, pannelli, ciabatte, torce, mouse e chiavette USB – ai prodotti di utilizzo quotidiano, come calcolatrici, portafogli, orologi, aspirapolveri, sensori per allarme.

Denunciato il responsabile, un 38enne cittadino di origine cinese residente nel quartiere Poggioreale di Napoli, per vendita di prodotti industriali con segni mendaci.

L’operazione rientra nell’ambito della costante attività di prevenzione e repressione della contraffazione da parte del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, a tutela del regolare svolgimento del libero mercato, delle imprese oneste e a garanzia della salute dei consumatori.