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Porta cocaina al figlio detenuto, scoperto da cane antidroga

Ha tentato di introdurre 50 grammi di cocaina nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, destinati al figlio detenuto, ma il cane antidroga A-Iron del distaccamento di Avellino ha fiutato la presenza della droga e ha consentito agli agenti di bloccare l’uomo che è stato arrestato e messo.ai domiciliari. “Oramai – commenta Ciro Auricchio, segretario regionale dell’Uspp – i cani del distaccamento di Avellino, compreso A-Iron, stanno diventando un incubo per gli spacciatori. Grazie agli sforzi profusi dalla polizia Penitenziaria, impiegata in turni massacranti a causa delle scarse risorse, si riesce comunque, ma a fatica, ad arginare i continui tentativi di introduzione di droga e cellulari nelle carceri, evitando così gravi ripercussioni sull’ordine e sulla sicurezza interni”. “In Campania – ricorda Auricchio – mancano 800 agenti e a Santa Maria Capua Vetere c’è un deficit di organico di 70 unità: solo i sacrifici dei poliziotti consentono il mantenimento dell’ordine e della sicurezza”.

TRE ARRESTI E UNA DENUNCIA ESEGUITI DAI CARABINIERI. DUE COPPIE TROVATE IN POSSESSO DI STUPEFACENTI, DENARO CONTANTE E AGENDA CONTABILE.

Dovranno rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente le tre persone che, nella serata di ieri, sono stati sorpresi dai carabinieri della Compagnia di Marcianise con poco più di un kg di Hashish in auto.

I militari dell’Arma, durante servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto dei reati in materia di sostanze stupefacenti, hanno arrestato un 24enne di Santa Maria Capua Vetere, un 49enne e la sua compagna 46enne, di Marcianise.

I tre, a bordo di autovettura Fiat Grande Punto, in via Leonardo Da Vici di Marcianise, fermati per un controllo e sottoposti a perquisizione personale e veicolare sono stati trovati in possesso di 10 panetti di hashish del peso complessivo di gr. 1.011 ,00 e di 205,00 euro in denaro contante.

Lo stupefacente era nascosto sotto il sedile del conducente all’interno di una busta di plastica.

Nella vettura, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato anche un’agenda con appunti manoscritti di vario genere, verosimilmente riconducibili alla gestione contabile dell’attività illecita.

A seguito di successiva perquisizione domiciliare, estesa anche all’abitazione del 26enne sono sati rinvenuti, nella disponibilità della 24enne, sua compagna convivente, 2 involucri in cellophane contenenti gr. 9,06 di Hashish e gr5,87 di polvere bianca, verosimilmente cocaina, oltre alla somma di euro 930,00 in denaro contante.

Ulteriori, 16 involucri in cellophane contenenti hashish per un peso complessivo di 92 grammi e una pistola a salve, priva di tappo rosso, marca Bruni, modello 92FS con caricatore inserito e priva di cartucce sono stati rinvenuti su un fondo agricolo adiacente la camera da letto la cui finestra, al momento dell’accesso di militari nell’appartamento perquisito avvenuto con non poche difficoltà, era aperta.

Il 49enne ed il 26enne sono stati tradotti presso casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, mentre la 46enne è stata sottoposta agli arresti domiciliari.

Solo una denuncia in stato di libertà per la 24enne.

 

MARCIANISE (CE). COPPIA DI PUSHER SORPRESI CON OLTRE 700 GR. DI HASHISH PRONTI ALLO SPACCIO. ARRESTATI DAI CARABINIERI.

Si erano appartati in macchina in via Santa Caterina, a Marcianise, in provincia di Caserta, e stavano fumando haschish quando sono stati sorpresi dai carabinieri della locale Stazione. Alla vista dei militari dell’Arma il ventiduenne, alla guida del mezzo, ha lasciato la compagna ventenne, sua convivente, ed ha tentato la fuga a piedi spintonando un militare e allontanandosi velocemente. Il fuggitivo però, poco dopo, si è presentato spaontaneamente in caserma.

L’immediata perquisizione veicolare ha consentito di rinvenire, nella disponibilità della coppia, un marsupio contenete 1115,00 euro in banconote di vario taglio e due cellulari. La successiva perquisizione domiciliare, invece, ha permesso di rinvenire, occultati in vari mobili della cucina ed in altre stanze dell’appartamento 700 gr. di hashish, 50 gr. di marijuana, 5 gr. di cocaina, oltre a materiale vario utilizzato per il confezionamento ed il taglio dello stupefacente.

Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.

Per la coppia di Marcianise, che dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sono scattata le manette. Sono stati entrambi sottoposti ai domiciliari, a disposizione della competente autorità giudiziaria.

 

Sant’Agnello: sorpreso con la droga. Arrestato.

Ieri sera gli agenti del Commissariato di Sorrento hanno controllato in viale dei Pini a sant’Agnello un’auto con a bordo un uomo trovandolo in possesso di 14 involucri contenenti circa 8 grammi di cocaina e 950 euro.
Un 44enne di Pagani con precedenti di polizia, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Cocaina dai Paesi Bassi, 14 arresti tra Napoli e Caserta

Le Squadre mobili di Napoli e Caserta hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di 14 persone accusate di traffico internazionale e spaccio di sostanze stupefacenti. Con lo stesso provvedimento è stato anche disposto il sequestro di beni immobili, autovetture, motoveicoli, conti correnti e quote societarie.

Le indagini hanno preso spunto dall’incendio sviluppatosi il 14 giugno 2018 in un bar di Napoli gestito da una delle società riconducibili agli indagati.

L’attività investigativa ha evidenziato come il gruppo criminale, che importava grandi quantità di droga dai Paesi Bassi, fosse riferibile alla famiglia Bonavolta, a sua volta inserita nel cartello camorristico dei Mazzarella.

Durante l’indagine sono state effettuate numerose intercettazioni, telefoniche e ambientali, con diversi sequestri di sostanze stupefacenti e somme di denaro in contanti.

Particolarmente rilevante fu l’arresto di uno dei corrieri fermato mentre tornava dall’Olanda con circa 7 chili di cocaina, e il sequestro di oltre 557mila euro in contanti trovati in possesso di altri due corrieri che stavano andando all’estero ad acquistare delle partite di droga.

In caso di problemi relativi alla restituzione del denaro, l’organizzazione criminale non disdegnava l’utilizzo della violenza, come nel caso del sequestro di persona nei confronti del cognato di uno dei corrieri che aveva contratto un debito di 350mila euro per l’acquisto all’estero della cocaina.

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