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MACERATA CAMPANIA (CE). SEGUE LA SUA EX ANCHE IN CASERMA DOVE LA DONNA LO DENUNCIA PER ATTI PERSECUTORI. TRENTASEIENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI.

Esasperata dal comportamento del suo ex compagno si presenta in caserma per sporgere un’ennesima denuncia, ma lui continua ad importunarla con messaggi e telefonate, fino a seguirla dai Carabinieri.

La situazione era diventata insostenibile per la trentaquattrenne che nel pomeriggio di ieri si è rivolta ai Carabinieri della Stazione di Macerata Campania, in provincia di Caserta, denunciando nuovamente gli atti persecutori posti in essere nei suoi confronti dal trentaseienne con il quale da qualche anno ha interrotto una relazione sentimentale.

La denunciante ha ricondotto il comportamento ossessivo dell’uomo al non voler accettare la fine della loro relazione, mostrandosi particolarmente nervoso, controllando in più occasioni i suoi spostamenti e i contatti chiamati dal suo telefonino. Arrivando anche a danneggiare, per gelosia, la sua autovettura.

A generare nella donna un perdurante e grave stato d’ansia e di paura avrebbero contribuito anche alcune azioni estreme poste in essere dall’uomo, quali il presentarsi presso la sua abitazione e presso il luogo di lavoro, minacciandola di morte.

Anche nel pomeriggio di ieri il trentaseienne ha seguito la vittima, fino agli uffici della Stazione dei Carabinieri, insistendo con continui messaggi e chiamate. Questa volta però è stato bloccato ed arrestato dai militari dell’Arma.

L’uomo, che dovrà rispondere di atti persecutori nei confronti della sua ex compagna è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione della competente autorità giudiziaria.

TRE ARRESTI E UNA DENUNCIA ESEGUITI DAI CARABINIERI. DUE COPPIE TROVATE IN POSSESSO DI STUPEFACENTI, DENARO CONTANTE E AGENDA CONTABILE.

Dovranno rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente le tre persone che, nella serata di ieri, sono stati sorpresi dai carabinieri della Compagnia di Marcianise con poco più di un kg di Hashish in auto.

I militari dell’Arma, durante servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto dei reati in materia di sostanze stupefacenti, hanno arrestato un 24enne di Santa Maria Capua Vetere, un 49enne e la sua compagna 46enne, di Marcianise.

I tre, a bordo di autovettura Fiat Grande Punto, in via Leonardo Da Vici di Marcianise, fermati per un controllo e sottoposti a perquisizione personale e veicolare sono stati trovati in possesso di 10 panetti di hashish del peso complessivo di gr. 1.011 ,00 e di 205,00 euro in denaro contante.

Lo stupefacente era nascosto sotto il sedile del conducente all’interno di una busta di plastica.

Nella vettura, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato anche un’agenda con appunti manoscritti di vario genere, verosimilmente riconducibili alla gestione contabile dell’attività illecita.

A seguito di successiva perquisizione domiciliare, estesa anche all’abitazione del 26enne sono sati rinvenuti, nella disponibilità della 24enne, sua compagna convivente, 2 involucri in cellophane contenenti gr. 9,06 di Hashish e gr5,87 di polvere bianca, verosimilmente cocaina, oltre alla somma di euro 930,00 in denaro contante.

Ulteriori, 16 involucri in cellophane contenenti hashish per un peso complessivo di 92 grammi e una pistola a salve, priva di tappo rosso, marca Bruni, modello 92FS con caricatore inserito e priva di cartucce sono stati rinvenuti su un fondo agricolo adiacente la camera da letto la cui finestra, al momento dell’accesso di militari nell’appartamento perquisito avvenuto con non poche difficoltà, era aperta.

Il 49enne ed il 26enne sono stati tradotti presso casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, mentre la 46enne è stata sottoposta agli arresti domiciliari.

Solo una denuncia in stato di libertà per la 24enne.

 

Furto nella casa del centrocampista polacco Zielinski a Giugliano: Auto recuperata grazie alla scatola nera

Oggi, nella sua abitazione di via Ripuaria a Giugliano, il centrocampista polacco del Napoli è stato vittima di un furto. I carabinieri sono intervenuti nella tarda mattinata dopo la denuncia presentata dal calciatore. Zielinski fortunatamente non era presente in casa al momento del colpo.

Attualmente, le autorità stanno valutando l’entità e il valore degli oggetti sottratti dai malviventi. Secondo le informazioni trapelate, è stata rubata l’auto che il polacco aveva parcheggiato all’esterno dell’abitazione, ma successivamente è stata ritrovata. Dall’inventario preliminare sembra che siano state rubate alcune borse di marca, alcuni gioielli e le chiavi dell’auto, che poi è stata recuperata dai carabinieri nel comune di Aversa. Si tratta di una Mercedes AMG G63 dal valore di circa 190.000 euro. Il ritrovamento è stato possibile grazie alla presenza della scatola nera installata a bordo del veicolo.

Attualmente, i carabinieri stanno conducendo ulteriori indagini per individuare e identificare i responsabili di questo furto. È un momento di grande preoccupazione per Zielinski e la sua famiglia, ma si spera che gli autori di questo reato vengano rapidamente individuati e puniti.

Arrestati tre rapinatori responsabili di una serie di attacchi in provincia di Napoli e Caserta

ICarabinieri della Sezione Operativadel Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Aversa, coadiuvati da altri reparti della stessa e dal Nucleo Cinofili di Chieti, all’esito di un’articolata e complessa attività di indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, nelle prime ore del mattino del 13 giugno scorso hanno dato esecuzione ad un fermo di indiziato di delitto nei confronti di tre persone e perquisizioni nei confronti di altri due soggetti.
All’esito dell’udienza di convalida – tenutasi il 16 giugno – il Giudice ha disposto la misura cautelare in carcere per tutti i tre indagati per i reati a loro ascritti.
Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord e condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Aversa, tra marzo e giugno del 2023, hanno consentito
di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti di tre soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo,di tentata rapina in concorso, ricettazione e rapina aggravata dall’uso delle armi in concorso.
I tre fermati, sono gravemente indiziati di aver commesso vari eventi delittuosi, tra cui una tentata rapina presso l’Ufficio Postale di Capodrise in data 9 maggio, una tentata rapina presso il centro scommesse “Kingber” di Cesa il 13 maggio e una rapina consumata presso il Banco di Credito Popolare di Giugliano in
Campania in data 13 maggio.
La minuziosa attività d’indagine condotta dai militari sotto la direzione della Procura di Napoli Nord
– tramite attività tecnica, servizi di o.c.p. e acquisizione delle immagini di numerosi sistemi di videosorveglianza pubblici e privati – ha permesso di ricostruire nei minimi dettagli ogni fase degli eventi delittuosi contestati.
I soggetti – tutti maggiorenni ma di giovanissima età e residenti nell’hinterland napoletano – agivano adottando un collaudato ed efficiente modus operandi, avendo come punto di riferimento l’abitazione di uno dei tre fermati.
In particolare, prima dell’evento delittuoso, il proprietario dell’abitazione recuperava il veicolo – oggetto di furto – sul quale poi veniva apposta una targa anch’essa risultata rubata, che poi avrebbero utilizzato per compiere la rapina; successivamente, gli altri indagati giungevano presso il “covo”, provvedevano al
 cambio di indumenti e, dopo aver perpetrato la rapina, tornavano a rifugiarsi nel “covo” per indossare nuovamente gli abiti con cui erano arrivati, in modo da far perdere le loro tracce e sottrarsi all’identificazione. Dall’analisi delle immagini estrapolate dai numerosi sistemi di video-sorveglianza, is è potuto
constatare come gli indagati, nelle varie occasioni, abbiano agito con violenza, noncuranti dell’incolumità altrui, mettendo in atto l’azione criminale in luoghi affollati, armati di pistola o di armi bianche.
Altro elemento significativo è la continuità nel fenomeno criminoso, essendo le rapine state commesse
tutte nel mese di maggio, a distanza di pochissimi giorni l’una dall’altra, fatto che testimonia la volontàdei correi di ambire ad una continua e spasmodica ricerca di un profitto – naturalmente illecito – giustificando altresi la violenza con cui commettevano i reati.
Attraversol’acquisizione delle numerose immagini dei sistemi di video-sorveglianza pubblici e privati,
è stato possibile seguire passo dopo passo le attività messe ni atto dai tre rapinatori e pervenire alla loro identificazione, nonostante gli stessi avevano sistematicamente utilizzato accortezze per cercare di eludere ai controlli.
Il fermo dei tre indagati, grazie al contributo offerto dall’Arma dei Carabinieri, sotto la costante direzione della Procura di Napoli Nord, ha permesso di porre un freno al fenomeno delle rapine agli uffici postali, istituti di credito ed esercizi pubblici, fenomeno che negli ultimi mesi – nell’hinterland napoletano e in tutta la provincia di Caserta – era diventato una vera e propria piaga sociale, creando un sentito e grave allarme sociale tra i cittadini.