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SORPRESO A RUBARE TENTA DI FUGGIRE SCALCALCANDO UNA RECINZIONE LESIONANDOSI IL FEMORE. “TOPO DI APPARTAMENTO” IN TRASFERTA ARRESTATO DAI CARABINIERI.

E’ accaduto nella tarda serata di ieri a Teverola (CE). Erano le ore 23.00 quando la centrale Operativa della Compagnia di Aversa ha ricevuto, sul numero di emergenza “112”, una richiesta d’intervento per furto all’interno di un condominio ubicato in quella via Roma.  Sul posto sono state fatte confluire prima la pattuglia della Stazione di Frignano e, subito dopo, quelle della Stazione di Cesa e della Sezione Radiomobile di Aversa.

All’arrivo i militari dell’Arma hanno notato un uomo a terra, dolorante, accerchiato da alcuni condomini. Costoro hanno riferito che il malvivente, dopo aver asportato una macchina per caffè da un locale seminterrato del condominio e la  “cassa subwoofer” da auto ivi parcheggiata, nel tentativo di scavalcare il cancello di accesso al garage per fuggire era inciampato e, nella caduta, si era fatto male.

Gli immediati accertamenti espletati dai carabinieri hanno permesso di accertare che l’uomo era giunto sul luogo del furto a bordo di una Fiat Tipo, denunciata rubata presso la Stazione carabinieri di Giugliano in Campania il 14 giugno us., con dei complici   riusciti a fuggire.

Nel corso della perquisizione personale e dell’autovettura sono stati rinvenuti e sequestrati arnesi da scasso.

L’arrestato, sul quale pende anche una misura cautelare in carcere per resistenza a pu ed evasione commessa nel mese di giugno a napoli, a seguito della caduta si è lesionato il femore e, pertanto, è stato trasportato da personale del 118 presso l’ospedale di Aversa e ricoverato in regime precautelare degli arresti domiciliari, in attesa di giudizio di convalida.

Arrestati tre rapinatori responsabili di una serie di attacchi in provincia di Napoli e Caserta

ICarabinieri della Sezione Operativadel Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Aversa, coadiuvati da altri reparti della stessa e dal Nucleo Cinofili di Chieti, all’esito di un’articolata e complessa attività di indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, nelle prime ore del mattino del 13 giugno scorso hanno dato esecuzione ad un fermo di indiziato di delitto nei confronti di tre persone e perquisizioni nei confronti di altri due soggetti.
All’esito dell’udienza di convalida – tenutasi il 16 giugno – il Giudice ha disposto la misura cautelare in carcere per tutti i tre indagati per i reati a loro ascritti.
Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord e condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Aversa, tra marzo e giugno del 2023, hanno consentito
di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti di tre soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo,di tentata rapina in concorso, ricettazione e rapina aggravata dall’uso delle armi in concorso.
I tre fermati, sono gravemente indiziati di aver commesso vari eventi delittuosi, tra cui una tentata rapina presso l’Ufficio Postale di Capodrise in data 9 maggio, una tentata rapina presso il centro scommesse “Kingber” di Cesa il 13 maggio e una rapina consumata presso il Banco di Credito Popolare di Giugliano in
Campania in data 13 maggio.
La minuziosa attività d’indagine condotta dai militari sotto la direzione della Procura di Napoli Nord
– tramite attività tecnica, servizi di o.c.p. e acquisizione delle immagini di numerosi sistemi di videosorveglianza pubblici e privati – ha permesso di ricostruire nei minimi dettagli ogni fase degli eventi delittuosi contestati.
I soggetti – tutti maggiorenni ma di giovanissima età e residenti nell’hinterland napoletano – agivano adottando un collaudato ed efficiente modus operandi, avendo come punto di riferimento l’abitazione di uno dei tre fermati.
In particolare, prima dell’evento delittuoso, il proprietario dell’abitazione recuperava il veicolo – oggetto di furto – sul quale poi veniva apposta una targa anch’essa risultata rubata, che poi avrebbero utilizzato per compiere la rapina; successivamente, gli altri indagati giungevano presso il “covo”, provvedevano al
 cambio di indumenti e, dopo aver perpetrato la rapina, tornavano a rifugiarsi nel “covo” per indossare nuovamente gli abiti con cui erano arrivati, in modo da far perdere le loro tracce e sottrarsi all’identificazione. Dall’analisi delle immagini estrapolate dai numerosi sistemi di video-sorveglianza, is è potuto
constatare come gli indagati, nelle varie occasioni, abbiano agito con violenza, noncuranti dell’incolumità altrui, mettendo in atto l’azione criminale in luoghi affollati, armati di pistola o di armi bianche.
Altro elemento significativo è la continuità nel fenomeno criminoso, essendo le rapine state commesse
tutte nel mese di maggio, a distanza di pochissimi giorni l’una dall’altra, fatto che testimonia la volontàdei correi di ambire ad una continua e spasmodica ricerca di un profitto – naturalmente illecito – giustificando altresi la violenza con cui commettevano i reati.
Attraversol’acquisizione delle numerose immagini dei sistemi di video-sorveglianza pubblici e privati,
è stato possibile seguire passo dopo passo le attività messe ni atto dai tre rapinatori e pervenire alla loro identificazione, nonostante gli stessi avevano sistematicamente utilizzato accortezze per cercare di eludere ai controlli.
Il fermo dei tre indagati, grazie al contributo offerto dall’Arma dei Carabinieri, sotto la costante direzione della Procura di Napoli Nord, ha permesso di porre un freno al fenomeno delle rapine agli uffici postali, istituti di credito ed esercizi pubblici, fenomeno che negli ultimi mesi – nell’hinterland napoletano e in tutta la provincia di Caserta – era diventato una vera e propria piaga sociale, creando un sentito e grave allarme sociale tra i cittadini.