Arenella: tenta di rubare in un’abitazione. Denunciato.

Ieri sera gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e del  Commissariato Vomero, durante il servizio di controllo del territorio, su disposizione della Centrale Operativa sono intervenuti in via Traversa Privata San Severino per la segnalazione di una persona che, armata di un bastone, stava provando ad entrare in un’abitazione.
I poliziotti, una volta sul posto, hanno sorpreso un uomo che aveva già rotto i vetri di una finestra per introdursi all’interno dell’appartamento e lo hanno raggiunto e bloccato.
F.B., 46enne napoletano con precedenti di polizia, è stato denunciato per tentato furto aggravato.

POLIZIA: Alto impatto a Forcella

Ieri gli agenti del Commissariato Vicaria-Mercato e della Polizia Locale, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine Campania e del Reparto Mobile, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio  nel quartiere Forcella e nelle strade limitrofe.
In vico Scassacocchi gli operatori hanno effettuato un controllo presso un’abitazione dove hanno accertato, con il supporto di personale tecnico dell’ENEL, che un uomo aveva alterato la misurazione dell’energia elettrica attraverso un bypass elettrico; inoltre, grazie a personale della ABC  hanno altresì verificato che l’immobile era allacciato abusivamente anche alle rete idrica pubblica.
L’uomo, un georgiano di 41 anni irregolare sul territorio nazionale, è stato denunciato per furto aggravato nonché per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato.
I poliziotti, sempre nella stessa strada, hanno accertato che anche un’altra abitazione era allacciata abusivamente alla rete idrica pubblica e che il contatore dell’energia elettrica era stato manomesso. Gli occupanti,  identificati per due gambiani di 27 e 29 anni, irregolari sul territorio nazionale, sono stati denunciati per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato ed il 27enne anche per furto aggravato.
Infine, in piazza Calenda gli agenti hanno controllato un uomo trovandolo in possesso di due buste di grosse dimensioni contenenti accessori in pelle, tra cui 33 borse e una cintura, recanti marchi contraffatti di note “griffe”.
Un 37enne senegalese, irregolare sul territorio nazionale, è stato denunciato per detenzione e commercio di prodotti contraffatti e per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato.

Casavatore: due arrestati per droga.

Ieri mattina gli agenti del Commissariato Secondigliano, durante un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno notato, nei pressi di uno stabile in piazza Immacolata a Casavatore, un uomo a bordo di un’auto che, dopo essere sceso dal veicolo e aver prelevato una scatola di grosse dimensioni dal bagagliaio, l’ha consegnata ad una donna.
I poliziotti hanno raggiunti e bloccati i due e, una volta entrati nell’edificio, hanno rinvenuto, all’interno della scatola, 10 panetti di hashish del peso di oltre 10 kg.
C.P.O., 51enne napoletano, è stato arrestato per trasporto e consegna di sostanza stupefacente mentre Maria Pages, 60enne di Casavatore con precedenti di polizia, è stata arrestata per detenzione di sostanza stupefacente.

Napoli, Rione Traiano – Giugliano in Campania: Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli arrestano latitante del clan Puccinelli. Arrestata anche sua moglie

I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno arrestato Salvatore Lazzaro, 28enne napoletano, ritenuto elemento di spicco del clan Puccinelli operante nel Rione Traiano e zone limitrofe. L’uomo, irreperibile dal 13 settembre del 2021, giorno della sua scarcerazione, era destinatario di un provvedimento emesso dall’Autorità giudiziaria partenopea per i reati di violenza e minaccia, lesioni personali aggravate – reati commessi nel 2013 – porto e detenzione illegale di armi e furto aggravati dall’articolo 7 L. 203/91 commessi nel 2016 per favorire la compagine camorristica di cui faceva parte.
Questa mattina in una casa in campagna vicino a Giugliano in Campania, i militari dell’Arma hanno catturato Lazzaro (detto “Lulù”) che era insieme alla moglie, una 30enne incensurata.
La localizzazione da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli, si inquadra nell’ambito di un’articolata indagine partita dal settembre scorso e coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia.
Durante le fasi della cattura sono stati rinvenuti e sequestrati più di 4mila euro in contanti, una pistola, una cinquantina di proiettili, 108 grammi di cocaina e pochi grammi di hashish.
Per questo motivo è stata arrestata anche la consorte di Lazzaro che risponderà insieme al marito di detenzione abusiva di armi e detenzione di droga a fini di spaccio.
Da successivi accertamenti è emerso che i coniugi fossero entrambi percettori indebiti del reddito di cittadinanza.
La 30enne è stata sottoposta agli arresti domiciliari mentre l’uomo è ora in carcere e dovrà scontare la pena di 5 anni e 3 mesi di reclusione.

GUARDIA DI FINANZA. FRODE FISCALE NEL SETTORE DEL COMMERCIO DELLA PLASTICA. SEQUESTRO MILIONARIO NEI CONFRONTI DI UNA SOCIETA’ NAPOLETANA.

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Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Napoli, i Finanzieri del Comando
Provinciale di Napoli hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per
equivalente di circa 15 milioni di euro, nei confronti di una società con sede nella città
partenopea, del suo legale rappresentante e dell’amministratore di fatto della stessa.
Secondo quanto ricostruito dagli specialisti del Nucleo di Polizia EconomicoFinanziaria nel corso di una complessa indagine di polizia giudiziaria, l’impresa in
questione, operante nel settore del commercio all’ingrosso di materiale plastico,
avrebbe commesso una serie di reati tributari per complessivi 15 milioni di euro circa
di evasione d’imposta.
All’esito delle investigazioni, infatti, la società è risultata essere una mera “cartiera”
che ha svolto il ruolo di “missing trader” all’interno di una più ampia “frode carosello”.
In particolare, la società, per conto di diverse imprese italiane, acquistava materiale
plastico senza IVA da un fornitore europeo, per poi rivenderlo con l’indicazione in
fattura dell’imposta a società stabilite sul territorio nazionale. In realtà, la cessione dei
beni oggetto della commercializzazione era fittizia poiché la merce proveniente
dall’estero non sarebbe mai transitata nei depositi della “cartiera”.
L’elaborazione dei dati e l’analisi della documentazione raccolta ha consentito di
consolidare l’ipotesi che attraverso una falsa rappresentazione temporale delle
singole operazioni commerciali, fossero sempre le aziende finali, beneficiarie della
frode, a finanziarie l’acquisto dai fornitori comunitari di riferimento, anticipando,
contrariamente a ogni comune ed ordinaria prassi commerciale, le somme dovute
dalla società cartiera. Quest’ultima essendo stata creata ad hoc, sistematicamente poi
ometteva di dichiarare le cessioni fatturate alle società destinatarie e, comunque,
risultava sempre inadempiente all’obbligazione tributaria.
Alla luce delle plurime violazioni fiscali, la Procura della Repubblica di Napoli ha
richiesto e ottenuto il decreto di sequestro dal G.i.p. del Tribunale di Napoli fino alla
concorrenza di circa 15 milioni di euro che ha consentito di sottoporre a vincolo
cautelare disponibilità finanziarie, nonché beni mobili e immobili nella disponibilità
degli indagati.

Torre Annunziata: Controlli alto impatto dei Carabinieri

Nell’ambito dei servizi disposti dal comando provinciale di napoli i Carabinieri della compagnia di torre annunziata hanno setacciato le strade della città. I militari della compagnia oplontina hanno effettuato il servizio insieme ai Carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro, al Nas di Napoli e agli agenti della polizia locale.
82 persone identificate, 39 veicoli controllati per un totale di 57 sanzioni al codice della strada.
Denunciato a piede libero per porto abusivo di oggetti atti ad offendere un 37enne di torre del greco. I carabinieri lo hanno fermato durante un posto di controllo rafforzato. Trovati in suo possesso 1 sfollagente artigianale e 1 coltello a serramanico di 16 centimetri.
Denunciato anche il titolare di una salumeria a vie dei mille. Molteplici le violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro contestate all’uomo. Per lui sanzioni per un importo complessivo di quasi 17mila euro e il sequestro di 10 chili di carni non tracciate, l’attività è stata sospesa. Durante il controllo i Carabinieri hanno denunciato a piede libero i 2 operai trovati all’interno dell’attività commerciale perché lavoravano in nero nonostante beneficiassero del reddito di cittadinanza.
Denunciato, infine, un 66enne di castellammare di stabia già noto alle forze dell’ordine in qualità di amministratore di una società di vias terragneta. Diverse le violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro contestate all’uomo. Rinvenuto e sequestrato anche un impianto di videosorveglianza abusivo. Sanzioni per quasi 19mila euro

L’ARMA DEI CARABINIERI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Sempre maggiore è l’impegno che anno dopo anno l’Arma dei Carabinieri pone nel contrasto
a tutti quei comportamenti che ledono le donne fisicamente, psicologicamente e nella loro
dignità. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le
donne l’Arma vuole sottolineare il proprio quotidiano agire con una serie di simboliche
iniziative che aiutino tutte le donne, ed in particolare quelle che vivono momenti di difficoltà,
a comprendere che il primo passo per tornare libere dalle violenze è quella di denunciare.
Uomini e donne insieme all’Arma dei Carabinieri sono gli attori principali per poter vincere
questa battaglia, che sempre più incide e si insinua nella nostra società.
L’obiettivo è quello di diminuire il numero dei reati sommersi, ovvero tutti quei
comportamenti perseguibili che ledono le donne e che, concretizzandosi molto spesso
all’interno delle mura domestiche, sono difficilmente individuabili. Tale fenomeno,
aggravatosi nel periodo di “convivenza forzata”, conseguente alla diffusione del Covid-19, è
stato definito dalle Nazioni Unite una seconda “pandemia nell’ombra”.
Il significato della campagna di sensibilizzazione (in allegato) avviata anche sul web ed i
social, le numerose caserme illuminate di arancione in adesione al progetto “Orange the
World”, sono alcuni segnali tangibili dell’assoluta attenzione e priorità dell’Arma a
invogliare le donne vittime di violenze a denunciare. Il successo istituzionale è quello di dare
coraggio alle vittime, che si vedono imbrigliate in situazioni apparentemente senza uscita.
Gli strumenti specifici di cui si è dotata la Benemerita e su cui può fare affidamento chi gli si
rivolge, sono vari. A partire dalla Sezione Atti Persecutori – collocata nell’ambito del
Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche – e che da oltre dieci anni svolge
attività di studio e analisi del fenomeno, elaborando valutazioni sui “fattori di rischio” in
favore dei reparti operanti, e programmi di formazione del personale. Tra i vari supporti
forniti dal Reparto troviamo il “prontuario operativo”, un importante documento riepilogativo
delle migliori pratiche adottate nella gestione dei casi, e i corsi basici e specialistici sul tema
dello stalking, a favore di Ufficiali dell’Arma in servizio presso i reparti investigativi, nonché
di tutti i Comandanti di Compagnia, Tenenza e Stazione. A questo si aggiunge, sin dal 2014,
la “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, strutturata su
ufficiali di polizia giudiziaria – Marescialli e Brigadieri – inseriti nell’ambito delle
articolazioni investigative territoriali e formati presso l’Istituto Superiore di Tecniche
Investigative, con specifici corsi. Ad oggi ne sono stati svolti complessivamente 19, che
hanno consentito di formare oltre 400 unità, operanti sul territorio nazionale.
Inoltre il 25 novembre 2016, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza
sulle Donne, è stato sottoscritto un ulteriore Accordo tra i Ministri della Difesa e per le
Pari Opportunità, cui è seguito il rinnovo della collaborazione tra il D.P.O. e l’Arma che
ha portato la Sezione Atti Persecutori allo sviluppo di attività di ricerca e analisi, alla
formazione del personale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e degli operatori del
numero di pubblica utilità “1522”, nonché a svolgere attività di sensibilizzazione in favore
delle scuole, attraverso un ciclo di 40 giornate di educazione. Inoltre su richiesta del D.P.O. è
stata effettuata la mappatura dei Centri Antiviolenza presenti sul territorio nazionale, al fine
di verificare l’effettiva esistenza ed operatività delle strutture attive nell’ambito
dell’assistenza alle vittime.
L’Arma ha anche collaborato, quale rappresentante del Ministero della Difesa:
– al Tavolo Interministeriale, istituito nel 2013, per l’elaborazione del “Piano d’azione
straordinario contro la violenza sessuale e di genere”, adottato nel luglio 2015 dalla
P.C.M.;
– all’Osservatorio Nazionale sulla violenza, i cui lavori hanno portato alla redazione del
“Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne (2017-2020)”,
approvato nella riunione del Consiglio dei Ministri del 23 novembre 2017, e delle “Linee
guida nazionali per le aziende sanitarie e ospedaliere in tema di soccorso e assistenza
socio – sanitaria” alle donne vittime di violenza, adottate con D.P.C.M. del 24 novembre
2017.
Sul piano delle collaborazioni interistituzionali, sul territorio nazionale sono state siglate
numerose intese tra Procure della Repubblica, Prefetture, Forze di polizia, Ospedali e Centri
antiviolenza, che vedono tutte la partecipazione dell’Arma.
Si sottolinea inoltre il progetto avviato con Soroptimist International d’Italia, denominato
“Una stanza tutta per sé”, consistente nell’allestimento, all’interno di Caserme dell’Arma,
di locali idonei all’ascolto protetto di donne vittime di violenza. Un progetto che ha
consentito di allestire ad oggi circa 150 stanze su tutto il territorio nazionale che permettono
ogni giorno di accogliere in un ambiente confortevole e meno “istituzionale” le vittime di
abusi. Inoltre Soroptimist, ha fornito all’Arma 33 kit per la videoregistrazione ad altrettanti
Comandi, da utilizzare nelle fasi di ricezione delle querele o nelle attività di escussione.
Proprio nella giornata del 25 novembre 2021 viene inaugurata presso il Nucleo Investigativo
di Roma un’altra “Stanza tutta per se”, che sarà d’ausilio per le numerose donne della
Capitale, vittime di abusi.
L’8 gennaio scorso è stato anche siglato un protocollo d’intesa con l’Associazione “Vite
senza Paura”, presieduta da Maria Grazia Cucinotta ed impegnata sul territorio a supporto
delle vittime di violenza di genere, per lo sviluppo di iniziative congiunte volte a rafforzare le
azioni di prevenzione e repressione del fenomeno.
Non ultimo in concomitanza della celebrazione di domani si svolgerà presso la Scuola
Ufficiali Carabinieri il primo seminario, con il coinvolgimento di 100 militari appartenenti
alla “Rete nazionale di monitoraggio”, che ha l’obiettivo di fornire specifici elementi di
psicologia comportamentale per migliorare le capacità di interazione con le vittime
vulnerabili, sia nel primo contatto in situazioni di emergenza, sia nel successivo percorso di
formalizzazione della denuncia. Questo è il primo di una serie che scaturisce da un accordo
operativo con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP) sottoscritto lo
scorso 17 novembre 2021.
Infine, l’Arma ha partecipato con la Polizia di Stato alla realizzazione del sistema “Scudo”,
una banca dati dedicata, volta a fornire agli operatori, nell’immediatezza degli interventi, un
quadro informativo completo su eventi pregressi e soggetti coinvolti.
Tutti i militari dell’Arma, in maniera empatica e grazie agli strumenti in possesso sono
quotidianamente impegnati a fornire coraggio a tutte quelle donne che si trovano in difficoltà,
cercando di trasmettere loro la consapevolezza che insieme si può uscire da situazioni di
violenza.
Quanto sopra è, prima di tutto, finalizzato ad evitare che si verifichino ulteriori
“femminicidi”, ovvero sia l’omicidio avvenuto in presenza di una condotta e/o volontà
“discriminatoria” da parte dell’autore del reato (maschio) nei confronti della vittima
(femmina o transgender), aggredita poiché considerata “inferiore” in ragione della sua
appartenenza al genere femminile, che le uccisioni di donne da parte di uomini, avvenute
nell’ambito relazionale, passionale, familiare e di vicinato.
Ma ci sono altri reati apparentemente meno gravi che insidiano quotidianamente le donne, tra
questi troviamo il fenomeno comunemente denominato “stalking”, che è ricondotto ai reati di
“atti persecutori” (art. 612-bis c.p.), nonché i casi di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.)
e percosse (art. 581c.p.), con vittima donna.
L’Arma dei Carabinieri anche nel corso del 2020 e nei primi dieci mesi del corrente anno ha
continuato a focalizzare il proprio impegno per poter contrastare tali crimini, in
considerazione anche dell’influenza che ha avuto su di essi e sulla loro denuncia il periodo
pandemico.
Nel 2020, rispetto al 2019, i delitti perseguiti dall’Arma con riferimento agli atti persecutori
sono 12.138 e con riguardo ai primi dieci mesi del 2021, i Reparti Carabinieri hanno
perseguito 9.918 atti persecutori.
Per quanto attiene ai maltrattamenti in famiglia, nel 2020, i delitti perseguiti sono 15.701.
Con riferimento al periodo gennaio – ottobre dell’anno in corso, i Reparti Arma hanno
perseguito 13.014 maltrattamenti in famiglia.
Infatti, lo scorso anno sono state tratte in arresto 1.495 persone per reati connessi con gli atti
persecutori, mentre nei primi dieci mesi dell’anno in corso gli arresti sono stati 1.390.
Analogamente, per i maltrattamenti in famiglia, nel 2020 sono stati arrestati 3.010 soggetti.
Nel periodo gennaio – ottobre del 2021 le persone tratte in arresto per maltrattamenti in
famiglia sono state 2640.
Nel 2020, per reati di violenza sessuale, l’attività istituzionale condotta ha consentito di trarre
in arresto 935 persone, mentre nei primi dieci mesi del 2021, gli arresti sono stati 858

Penisola Sorrentina: esecuzione di ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un indagato per estorsione e lesioni personali, circostanze aggravate dal metodo mafioso

Per delega del Procuratore Distrettuale di Napoli si comunica quanto segue.
Questa notte, i militari della Compagnia di Sorrento hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di E.G., 22enne di Piano di Sorrento, gravemente indiziato dei reati di tentata estorsione aggravata e lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.
Il complesso delle attività d’indagine, svolte dai Carabinieri della Compagnia di Sorrento e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno consentito di raccogliere un qualificato quadro probatorio a carico dell’arrestato, il quale, nell’estate 2021, avrebbe posto in essere minacce e lesioni aggravate nei confronti di un dj della penisola sorrentina, al fine di imporsi sul territorio nell’organizzazione degli eventi nei locali della “movida”.
Dalla ricostruzione investigativa è emerso come E.G., in più circostanze abbia avvicinato la vittima, minacciandola al fine di dissuaderla dal proseguire con la propria attività professionale, pretendendo il pagamento di somme di denaro per poter suonare nei locali della costiera, facendo valere la forza di intimidazione derivante dalla riconducibilità dell’indagato al clan D’Alessandro.
L’azione criminale, tesa ad annullare eventuali forme di concorrenza nel settore dell’intrattenimento e degli eventi da ballo con la violenza e la forza intimidatrice tipica del “metodo mafioso”, continuava con il pestaggio “dimostrativo” nei confronti della vittima, la quale veniva aggredita violentemente nei pressi della propria abitazione.
Contestualmente all’esecuzione della misura, i militari hanno operato perquisizioni delegate dalla D.D.A. nei confronti di altri tre indagati.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato per la custodia presso la casa circondariale di Napoli-Secondigliano.

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27 e 28 novembre 2021 Squid Game arriva a Napoli, all’Edenlandia, in una versione tutta da vivere.

Liberamente tratto dal format televisivo coreano, organizzato da Exitus Escape Room, all’interno del parco cittadino, il gioco tanto discusso e che ha spopolato in tutto il mondo viene reinterpretato e riproposto in una chiave più ironica, ma comunque impegnativa.

Giocato all’aria aperta, tutti rigorosamente mascherati, con le guardie armate e la voce guida che detta i compiti da eseguire. Una squadra di 75 concorrenti impegnati a superare le varie prove indossando la t-shirt numerata, che resterà poi al giocatore come ricordo dell’esperienza.

Cinque le sfide segrete  da dover superare in un massimo di 2 ore. Uniche per ogni partita le prove proposte, così da poter giocare anche una seconda volta e soprattutto per non  suggerire le soluzioni ad altri concorrenti.

Saranno giochi di gruppo, giochi per bambini rivolti ai grandi, così come nel format televisivo, come il più famoso “1, 2, 3 stella” o il “tiro alla  fune”.

E se il gioco dovesse terminare per uno o più concorrenti, questi  saranno eliminati e segnati da una colorata pallottola di vernice. Senza paura però, i concorrenti riceveranno vite extra, così da prolungare il divertimento.
Al termine del Squid Game Experience  ci saranno 5 premiati e un grande vincitore incoronato come “the survivor”.


Per maggiori informazioni visita il sito 
www.escaperoomoomexitus.com o chiama allo 081 0050787

Antonella Valitutti è Euridice al teatro “La Mennola” di Salerno

Salerno: Capirà”, con l’attrice Antonella Valitutti in scena
sabato 27, alle ore 21.00 e domenica 28, alle ore 19.00, presso il teatro La Mennola di Salerno. Ritorna dopo
il successo di questa estate lo spettacolo che porta la firma registica di Antonello De Rosa, che non smette
la collaborazione con il piccolo teatrino salernitano, nonostante i numerosissimi impegni. “E’ un luogo
familiare – dice – torno sempre con affetto da Flavio, qui i miei spettacoli vengono rodati. Da qui capisco se
possono essere distribuiti sul territorio”. Il regista Antonello De Rosa permette al mito di Orfeo ed Euridice di
rivivere in chiave moderna e l’interpretazione intensa della Valitutti, fa del monologo un’avvincente
ricostruzione di ciò che è stato ma di ciò che è ancora.
Il testo è collocato nella luce fioca di una imprecisa casa di riposo, tra gente che cammina, sfiorandosi,
urtandosi, con sguardo bieco e sospettoso. In questa atmosfera si svolge l’appassionato ed intenso legame
d’amore tra Orfeo ed Euridice.
Il racconto della risalita, il racconto della passione, il racconto dell’amore.
Sarà lei, Antonella Valitutti a vestire i panni di Euridice e a raccontarci tutto quello che succede. Sarà lei ad
evocare le ricorrenti fiammate di un erotismo travolgente. Euridice arde per il proprio uomo, la passione la
ingabbia come una grande onda che a tratti la solleva ed in altri la sprofonda irrompendola sulla riva.
Euridice ha deciso: Non è Orfeo che si è girato per troppo amore, come hanno detto, ma Euridice che l’ha
chiamato con voce sicura, ben sapendo che non avrebbe resistito.
Una regia che mette in evidenza la forza fisica, la forza linguistica, ma soprattutto la forza straordinaria del
silenzio, la forza dell’amore in un’interpretazione attoriale di rilievo. Un fine settimana all’insegna del teatro
della parola, quella parola che ridona forza al mito e all’immaginario culturale.