Mattarella, missioni pace contro atrocità guerre e terrorismo

La “partecipazione nelle missioni internazionali per la pace” “in tante travagliate regioni del mondo” che “l’Italia ha sviluppato in questi anni a servizio della comunità internazionale e dei diritti dei popoli”, “è il segno dell’impegno e del contributo del nostro Paese allo sforzo concreto della comunità internazionale per combattere gli orrori e le atrocità delle guerre e del terrorismo”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Ministro della Difesa, Guido Crosetto in occasione della Giornata del ricordo dedicata ai Caduti, militari e civili, nelle missioni internazionali.

“La Giornata del ricordo dedicata ai Caduti, militari e civili, nelle missioni internazionali per la pace – si legge ancora nel messaggio del capo dello Stato – ricorre nel ventesimo anniversario della strage di Nassiriya, ove, a causa di un vile attentato, morirono 19 italiani tra soldati, carabinieri e civili”. “Il sentimento del lutto – sottolinea – ci accompagna in questo giorno in cui la Repubblica rivolge il suo pensiero ai tanti feriti e caduti nelle missioni che l’Italia ha sviluppato in questi anni a servizio della comunità internazionale e dei diritti dei popoli, insieme all’espressione della solidarietà e vicinanza alle famiglie colpite. La partecipazione a queste importanti operazioni in tante travagliate regioni del mondo, è il segno dell’impegno e del contributo del nostro Paese allo sforzo concreto della comunità internazionale per combattere gli orrori e le atrocità delle guerre e del terrorismo”. “I contingenti schierati e le collaborazioni portate avanti sotto l’egida delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e della Nato – aggiunge Mattarella – testimoniano l’intento di difendere i valori della pace e della cooperazione, del rispetto della dignità delle persone e dei popoli”. “A quanti sono impegnati oggi nelle zone di crisi, mettendo a rischio la propria incolumità in nome dei nobili principi sanciti nella nostra Carta costituzionale, va l’apprezzamento e la riconoscenza di tutti gli italiani”, conclude.

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