A Guardia Sanframondi (Bn) dal 4 agosto la 31esima edizione di Vinalia

Sigillo numero trentuno con la gioia di Vinalia, la vivace, longeva e meditativa rassegna dedicata all’evoluzione enogastronomica, in programma a Guardia Sanframondi (Benevento), dal 4 al 10 agosto prossimo. Il tema scelto per l’edizione 2024 è “Cambiamenti, conversioni, innesti”, “Lentius, profondius, suavius” (più lenti, più profondi, più dolci), per non rinunciare, in ogni contesto, ad essere portatori di speranza, come diceva, Alexander Langer, il profeta delle utopie concrete. 

Appare molto stanco ma anche molto soddisfatto Ildo Romano, Presidente del Circolo Viticoltori Associati di Guardia Sanframondi, che condivide una sua riflessione: “L’anno scorso la Regione Campania ha riconosciuto Vinalia “Manifestazione di interesse regionale”, quest’anno, la Camera di Commercio Irpinia Sannio, con deliberazione del Commissario Straordinario, ha stabilito di sostenere il progetto proposto all’ente camerale dal Circolo Viticoltori, mediante una convenzione di compartecipazione economica di importo pari a € 35.380,00 IVA compresa e l’assunzione diretta degli oneri per i servizi richiesti, tramite la gestione tecnica-operativa dell’azienda speciale Valirsannio. Questo per noi vuol dire che in questi anni qualcosa di buono si è costruito. Non voglio dimenticare, però, neanche il sostegno costante e duraturo che ci ha riservato sempre il Gal-Titerno-Alto Tammaro-Terre dei Tratturi, sostenendo l’attuazione dei nostri show cooking. La collaborazione con il Sannio Consorzio Tutela Vini e così via. Quante storie e quante relazioni, bisogna sempre essere instancabili costruttori di ponti. Buona Vinalia 2024 a tutti!”

Titina Pigna, Responsabile da ben 15 anni, del Comitato Vinalia è molto pensierosa e afferma: “Viviamo in un’epoca in cui alla bulimia dei mezzi, come diceva Paul Ricoeur, corrisponde l’atrofia dei fini e spesso anche la loro eterogenesi. Un caso eclatante di eterogenesi dei fini è stata sicuramente di recente, quella che si è verificata nella circostanza della cosiddetta “protesta dei trattori”, organizzata dagli agricoltori di tutta Europa che volendo evidenziare un collasso dei redditi provenienti dalle loro attività produttive, la mancanza di reciprocità dei requisiti per le produzioni realizzate nei paesi extraeuropei, l’oppressione delle norme e dei divieti, ha finito per essere identificata come la guerra degli agricoltori al Green Deal, scambiando la soluzione del problema con la causa del problema, mentre i fattori in gioco sono altri, più di lunga data e più strutturali. La ricchissima kermesse di eventi proposti da Vinalia 2024, sono certa, ci aiuterà ad affinare il nostro senso critico e spero a darci qualche conforto”.   

In ogni caso, Vinalia 2024, ha un programma ricchissimo, ad horas pubblicato sul sito dedicato. Uno dei punti irrinunciabili resta sempre il percorso di “educazione al vino” che si sostanzia con degli incontri ravvicinati tra enoturisti, cantine produttori di eccellenze gastronomiche che avvengono nelle stradine del centro storico di Guardia che si snodano fino a raggiungere la postazione del Sannio Consorzio Tutela Vini, a Palazzo Marotta-Romano per le degustazioni guidate delle molteplici etichette sannite (oltre duemila). 

Come tradizione, il piazzale d’armi del castello medievale, ospita tutte le sere lo show cooking dalla proposta enogastronomica di assoluta eccellenza con abbinamenti tra vino e cibo elaborati e spiegati da giovani e blasonati chef:Giuseppe Daddio e Aniello di Caprio,Antonio CesaranoPasquale Felice, Biagio Federico, Nicola Lanzi, Assunto Piramide e Gabriele Piscitelli. 

Di grande richiamo anche la programmazione di VinArte, giunta ormai alla XIV edizione, sotto la direzione artistica del suo ideatore Giuseppe Leone e con Azzurra Immediatoalla guida della sezione dedicata allaFotografia, offre attraverso l’Arte una lettura attenta ai problemi e agli obiettivi della nostra società complessaNello stesso ambitospazio anche al Circolo Fotografico Sannitadiretto da Cosimo Petretti con la mostra “Protagonista del 900” di Carlo Riccardi.

Significativi anche i momenti culturali con la presentazione dei libri: “Spazi di guerra, spazi di pace” di Angelo Turco e Marco Maggioli“Luci sulla città” di Massimiliano Virgilio“Marginali esistenze” di Amerigo Ciervo“Il giullare di Amblar” di Giuseppe Colangelo e “Kairos” di Daniela Borrelli; mentre, completano il programma eventi: un simposio su “I portali e le pietre di Guardia Sanframondi” e un recitativo su Giacomo Matteotti a cura di Giuseppe Colangelo.

Attesa anche Vinalia Kids, l’esperienza sensoriale dedicata ai bambini che annovera di anno in anno un crescente numero di partecipanti. A completare il cartellone tanta tanta musicada godere in più punti del paese proposta da band e solisti.

Info e prenotazione sul sito internet ufficiale della rassegna  www.vinalia.it 

Quindicenne accoltellato al collo a Napoli

Poco prima dell’una della scorsa notte i carabinieri della sezione radiomobile di Napoli sono intervenuti in strada comunale toscanella, nel quartiere Piscinola Marianella, per la segnalazione e di un minorenne ferito.La ‘gazzella’ ha raggiunto il luogo, nei pressi di una pasticceria, ma la vittima, un 15enne, era già in viaggio per l’ospedale Cardarelli. Da una prima sommaria ricostruzione ancora da verificare pare che il 15enne mentre era in sella a uno scooter in compagnia di un amico della sua stessa età sarebbe stato avvicinato da tre sconosciuti coetanei che lo avrebbero aggredito senza alcun apparente motivo. Uno di questi avrebbe colpito all’altezza del collo il 15enne con un’arma da taglio per poi fuggire. Per il 15enne ”ferita da taglio alla faccia, senza menzione di complicazioni” e dimissioni con una prognosi di 10 giorni. Il ragazzino è stato affidato ai genitori. Indagini in corso da parte dei carabinieri della compagnia Napoli Vomero.

Sedia contro auto da sconosciuto che occupa parcheggio

Ha provato a parcheggiare la sua auto nelle strisce blu di via Caracciolo. Ma all’improvviso è comparso un uomo che le ha detto che il posto era già occupato con una sedia. Ma alle su rimostranze l’uomo non ha ha esitato dapprima ad insultarla e poi a scagliare la sedia contro l’auto. Il fatto è accaduto in via Caracciolo a Napoli. Protagonista, sua malgrado, della vicenda una donna di 53 anni che ha presentato una denuncia ai carabinieri. “Ho provato a parcheggiare l’auto ma lui si è avvicinato dicendomi che il posto era già occupato dalla sedia. Alle mie riimostranze – spiega – ha afferrato la sedia lanciancola contro l’auto”. Ai carabinieri la donna ha anche riferito che, purtroppo, non è la prima volta che ha difficoltà a posteggiare l’auto in sosta dove già un mese fa è stata avvicinata da una persona che le ha chiesto dei soldi per la sosta.

Detenuto si impicca a Regina Coeli, Garanti ‘carceri scoppiano’

“Ancora un suicidio in carcere, ancora una volta a Regina Coeli, ancora nella VII sezione. Un uomo di trentun anni in attesa di giudizio ieri sera si è tolto la vita impiccandosi alla porta della cella che condivideva con due compagni. Era in ‘grandissima sorveglianza’ per alcuni atti autolesivi, ma la sorveglianza, grandissima o no che sia, ormai a Regina Coeli nel turno di notte è affidata a un numero di agenti che si contano sulle dita delle mani, mentre la conta dei detenuti arriva a 1150 per 628 posti regolamentari effettivamente disponibili, per un tasso di affollamento del 180%, il più alto nel Lazio, tra i più alti in Italia”. Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, e la Garante delle persone private della libertà personale di Roma Capitale, Valentina Calderone. “La magistratura – proseguono i Garanti – accerterà tutto quello che c’è da accertare su questo ennesimo caso e ribadiamo la nostra ferma convinzione che la VII sezione di Regina Coeli vada immediatamente chiusa, ristrutturata e destinata a una sola delle molte e contrastanti esigenze per cui ora è impropriamente utilizzata. Ciò detto, non possiamo non dire che non si può continuare così. Ogni misura di prevenzione del rischio suicidario è stata ideata, protocollata e, se possibile, applicata. Ma se non vogliamo che tutto questo non diventi semplicemente una pratica difensiva delle amministrazioni e del personale coinvolto, bisogna dire che così non si può più andare avanti: le carceri stanno scoppiando e a nulla servono i miraggi di nuove carceri o della prossima presa di servizio di nuovi poliziotti che a mala pena compenseranno quelli che andranno in pensione. Né serve la malsana idea che sta circolando nell’Amministrazione penitenziaria di risolvere tutto con ordine e disciplina, nuovi reati e gruppi operativi speciali di polizia”. “Speriamo – concludono Anastasìa e Calderone – che con la fine della campagna elettorale per le europee finisca anche la stagione della propaganda e che finalmente si cominci a discutere delle risposte urgenti chieste dal Presidente della Repubblica tre mesi fa e che non possono non contemplare una drastica riduzione della popolazione detenuta, commisurata agli spazi e al personale sanitario e penitenziario effettivamente disponibile e in grado di assicurare una detenzione dignitosa a chi non possa attendere il giudizio o scontare la pena fuori dal carcere, come è giusto e possibile che sia”. Si tratta del secondo suicidio a Regina Coeli dall’inizio dell’anno, il terzo nel Lazio . L’anno scorso i suicidi a Regina Coeli sono stati cinque.

Enpa, segnaleremo uccisione di Kj1 all’Unione europea

L’Enpa segnalerà l’uccisione dell’orsa Kj1 all’Unione europea, “sottolineando come sia stata eseguita senza aver messo in campo prima alcuna misura di prevenzione o valutate le numerose alternative all’uccisione così come imporrebbe invece il Pacobace”. Lo comunica la stessa associazione animalista attraverso una nota. Secondo l’Enpa, l’uccisione dell’esemplare è avvenuta “senza dare il tempo né al Tar, né alla giustizia e tanto meno alle associazioni di poter esaminare i documenti scientifici e le motivazioni”, e senza “valutare una traslocazione dell’orsa”. “L’uccisone di Kj1 è un danno per tutti noi perché, ricordiamolo, gli orsi sono animali particolarmente protetti e beni indisponibili dello Stato. È uno sfregio nei confronti dei cittadini italiani e della natura stessa, e i responsabili sono sotto gli occhi di tutti”, scrive l’associazione

Fondo regionale per la crescita, via al nuovo bando

Dopo il grande successo del Fondo Regionale per la Crescita, strumento finanziario promosso dalla RegioneCampania, gestito dalla sua società in house Sviluppo Campania e che ha visto l’erogazione di circa 300milioni per 3.000 imprese, si riparte con il nuovo Fondo Crescita.

Uno stanziamento di 93 milioni e 460 mila euro di fondi Fesr Campania 2021-2027 destinato a piccole, micro-imprese e liberi professionisti. E’ stato pubblicato oggi sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania il nuovo avviso del Fondo Regionale per la Crescita Campania-FRC che finanzia gli investimenti finalizzati a rafforzare la capacità competitiva e a sostenere i processi di innovazione.

Gli investimenti proposti devono prevedere un programma di spesa compreso tra un minimo di 30.000 e unmassimo di 150.000 Euro.

Le agevolazioni, che copriranno il 100% del programma di spesa ammissibile, sono concesse per il 50% a titolo di contributo a fondo perduto e per il 50% come finanziamento a tasso zero.

La domanda può essere presentata a partire dalle ore 12.00 del giorno 18 settembre 2024 e fino alle ore 12.00 del giorno 18 ottobre 2024, esclusivamente in modalità telematica

Dal 4 settembre la modulistica per la presentazione della Domanda sarà disponibile sui siti internet istituzionali della Regione Campania (www.regione.campania.it) e di Sviluppo Campania(www.sviluppocampania.it).

Torna CorriBicocca: aperte le iscrizioni per la settima edizione

La settima edizione della CorriBicocca è ai nastri di partenza. Sono infatti aperte le iscrizioni per la corsa senza barriere organizzata dall’Università di Milano-Bicocca e CUS Bicocca, con il patrocinio di CUS Milano. La manifestazione, divenuta ormai un punto di riferimento nel calendario di tanti appassionati, animerà le vie e le piazze del quartiere nella mattinata di domenica 20 ottobre 2024.

Nata nel 2018 per celebrare il ventennale dell’Ateneo, la manifestazione si è fin da subito affermata come corsa dell’inclusività e per la sua settima edizione conferma l’apertura totale verso le tantissime famiglie, le aziende e i residenti che negli anni passati hanno scelto di vivere una domenica speciale, animando il campus universitario e l’intero distretto.

Domenica 20 ottobre 2024 la corsa, aperta a tutta la cittadinanza, si snoderà con un percorso rinnovato per l’occasione tra le strade del campus e del quartiere, in tre formule differenti, tutte omologate dalla FIDAL: la 5 chilometri non competitiva, la 10 chilometri non competitiva e la 10 chilometri competitiva. La partenza di tutte le gare avverrà davanti all’ingresso del centro sportivo Bicocca Stadium, all’altezza di viale Sarca, 205, a Milano. L’arrivo avverrà all’interno del centro sportivo stesso.

Le iscrizioni alla settima edizione della CorriBicocca sono ufficialmente aperte sul sito della manifestazione: www.corribicocca.it. Confermate le scontistiche per le famiglie per vivere appieno lo spirito della manifestazione in un clima di festa: iscrivendo almeno due adulti e fino a tre figli under 14 sarà possibile usufruire di una tariffa speciale. Previsti, inoltre, prezzi speciali per chi deciderà di iscriversi alla CorriBicocca entro il 31 luglio o il 31 agosto e promozioni per studenti, dipendenti e alumni dell’Università di Milano-Bicocca e per le società sportive.

L’edizione 2024 assegnerà il titolo universitario regionale: lo studente e la studentessa che taglieranno per primi il traguardo dei 10 km competitivi otterranno l’ambito titolo agonistico riconosciuto da FEDERCUSI Lombardia. Confermato il “Trofeo Bicocca” che verrà assegnato al Dipartimento (comprensivo di studenti, docenti e dipendenti) che iscriverà più persone alla gara. Il premio va ad affiancarsi alle medaglie previste per la corsa agonistica, a quelle dedicate ai primi tre classificati universitari (maschile e femminile) e alla medaglia speciale per il bambino e la bambina più piccoli ad aver partecipato. Dopo il grande successo della passata edizione, riconferma per il “Manager Trophy”: sarà premiata l’azienda vincitrice che, sommando i tempi dei primi 20 classificati, totalizzerà il tempo migliore. Tutte le informazioni della settima edizione della CorriBicocca sono disponibili sul sito www.corribicocca.it.

«La CorriBicocca è un evento che incarna appieno i valori della nostra Università: inclusività, partecipazione e benessere», dichiara Giovanna Iannantuoni, rettrice di Milano-Bicocca. «Siamo orgogliosi di vedere come questa manifestazione sia cresciuta diventando un punto di riferimento nel panorama sportivo milanese e coinvolgendo sempre più strettamente il territorio e il quartiere con cui l’Ateneo vive in profonda sinergia».

«Anche quest’anno correremo nel nostro quartiere Bicocca costeggiando gli edifici che sono normalmente sede di studio e di lavoro: questa è una splendida occasione per rendere tutta la comunità del Distretto partecipe del nostro impegno per diffondere i valori della cultura, della ricerca e del benessere anche al nostro territorio. Mi auguro che i cittadini, le imprese e le istituzioni presenti vogliano unirsi a noi per diffondere un messaggio di crescita e sviluppo inclusivo del quartiere. Quest’anno destineremo parte del ricavato al progetto TAKE CARE-UniMiB, che mira a diffondere e sostenere programmi di cura e attenzione dedicati alle giovani pazienti oncologiche in trattamento chemioterapico», commenta la professoressa Lucia Visconti Parisio, delegata della rettrice per lo sport universitario.

«Con tutta l’esperienza e l’entusiasmo degli studenti e degli ex-studenti che compongono il team CUS Bicocca – le parole del presidente Giuseppe Calbi –, stiamo organizzando un evento che dia il benvenuto a tutti i nuovi studenti, italiani e stranieri, dell’Ateneo e che permetta di far correre insieme chi studia, ha studiato, lavora o vive nel quartiere Bicocca. Vogliamo che CorriBicocca sia un’occasione per esplorare tutti gli angoli del mondo Bicocca e cercheremo di farlo coinvolgendo il maggior numero di realtà che lo compongono, accademiche e non».

Conclude il Presidente del CUS Milano Alessandro Castelli: «Con questa edizione di CorriBicocca, CUS Milano e Cus Bicocca confermano la tradizione di questo evento che di fatto è l’apertura dell’anno accademico sportivo e che vedrà altri momenti di svago e divertimento per i nostri studenti. Ricordo il grande successo di ‘Valanga Bicocca’ e il lancio di ‘Onda Bicocca’ che completano il trittico degli ‘sports events’ targati CUS Bicocca.L’edizione 2024 di CorriBicocca vedrà come da tradizione anche l’assegnazione del titolo regionale universitario sui 10 km strada e ospiterà alcuni studenti universitari olimpici reduci da Parigi 2024 quali testimonial della ‘Dual career’ targata Università di Milano-Bicocca e CUS Milano».

La siccità asciuga il Sud, ad agosto campi senz’acqua

Acqua razionata e campi che rischiano di restare a secco da agosto. Il caldo afoso dell’estate torna a travolgere l’Italia portando con sé la tanto temuta siccità che costringe i comuni del Sud a centellinare le forniture idriche e gli agricoltori a riporre speranze in invasi e riserve ormai vuote. Il ministro Nello Musumeci striglia le regioni ricordando loro di aver “speso solo il 30% dei fondi stanziati dal Pnrr”. Intanto le immagini dei terreni incolti e a secco finiscono sulle pagine del New York Times. Avs attacca il governo parlando di “desertificazione culturale”, mentre la ministra Santanché – che ieri aveva criticato la scelta del quotidiano americano – ribatte accusando l’opposizione di “desertificazione della verità”. Polemiche politiche a parte, c’è un’Italia, quella del centro-Sud, che in questi giorni si trova a fare i conti con la carenza d’acqua e il caldo che hanno portato, addirittura, ad anticipare di 10-15 giorni la vendemmia, come riporta Coldiretti. In Puglia, invece, “è ormai stato di emergenza”, ribadiscono i coltivatori diretti preoccupati dal “drastico calo” dell’acqua negli invasi artificiali. In Campania si riscontrano problemi nelle forniture idriche civili, in particolare nelle province di Avellino e Benevento dove si procede con interruzioni e turnazioni. Marche parzialmente a secco con la siccità “severa estrema” che ha costretto il gestore delle acque a chiudere i serbatoi nelle ore notturne. Invasi quasi a secco in Puglia, con un calo di 162 milioni di metri cubi d’acqua rispetto allo scorso anno. Situazione simile in Sardegna, con gli invasi pieni per poco più della metà. Ma la situazione più critica resta quella della Sicilia dove il 20% degli invasi, uno su cinque, è prosciugato. In un anno il calo dei volumi è stato pari al 50%, con i comuni che tentano di correre ai ripari arrivando anche a chiedere ai propri cittadini – come nel caso di Caltanissetta – pozzi privati e sorgive come fonti di approvvigionamento. “Tre settimane ancora e non ci sarà più acqua per l’agricoltura nel Centrosud”, spiega l’Anbi, l’associazione dei consorzi di bacino, nel suo bollettino settimanale. Situazione completamente diversa, invece, nel Centronord dove c’è “sovrabbondante presenza d’acqua”, con laghi e fiumi al di sopra delle portate medie. Il Nord Italia – spiega sempre l’Anbi – “sta vivendo una stagione idricamente straordinaria”, come confermano i dati che arrivano dalle varie regioni. Un’Italia spaccata in due, dunque, per la quale si sta attivando anche la cabina di regia interministeriale istituita dal governo nell’aprile 2023. Il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, ha annunciato un piano di 500 interventi da realizzare in 10 anni. “Si tratta di miliardi e miliardi di euro – ha detto durante la presentazione del nuovo capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano -. Dalla sola Sicilia sono arrivate 52 proposte. Basti pensare che in Italia non si fanno dighe da 40 anni”. Dal ministro, però, è arrivata una strigliata d’orecchie nei confronti delle Regioni, colpevoli – a suo dire – di aver speso appena il 30% dei 1,2 miliardi messi a disposizione per l’emergenza idrica. “Mi auguro – ha ironizzato – che il dato non sia aggiornato o che ci sia un arretrato sul quale le regioni sapranno lavorare con grande impegno per recuperare il tempo perduto”. Tanto, comunque, c’è ancora da fare per arginare un’emergenza, come quella idrica, che ciclicamente torna a colpire l’Italia. Musumeci ha ribadito l’importanza delle infrastrutture da mettere a disposizione delle regioni ma anche la necessità, non più rinviabile, di “evitare gli sprechi”. “Abbiamo sprecato e mortificato l’acqua e oggi l’acqua si prende la sua rivincita – ha concluso -. Bisogna capire come fare per conservare l’acqua piovana, servono infrastrutture adatte e capaci. Cominciamo a pensare all’acqua di mare e alle acque reflue. Si tratta di un processo lungo ma questo governo la strada l’ha già imboccata”.

UIL Trasporti Campania: su A.BA.CO. nostra massima attenzione

Con una nota la Segreteria Regionale UIL Trasporti Campania ha annunciato che chiederà nelle sedi competenti il rispetto delle Leggi, del Contratto Nazionale di riferimento e, soprattutto, della Sicurezza del lavoro relativamente alla questione A.BA.CO.

“Il rispetto della dignità dei Lavoratori è una conquista del Sindacato ribadito nella Legge 300 del lontano 1970 – si legge nella nota -. Dobbiamo constatare, purtroppo, che oggi, a distanza di
più di cinquant’anni, esistono realtà che disconoscono quella che dovrebbe essere il dogma delle corrette relazioni industriali.
A.BA.CO. Srl è un’azienda che opera nel settore dei Trasporti e Logistica che ha varie sedi sul territorio nazionale ma, nonostante le sue dimensioni industriali, molto spesso
dimentica quali sono i diritti dei Lavoratori.
Nella fattispecie dell’appalto DHL, azienda multinazionale, che A.BA.CO. srl esercita,
le inadempienze contrattuali e di legge che l’azienda continua a compiere sono numerose, infatti:
1) A.BA.CO srl, nonostante le dimensioni organiche (oltre i 50 dipendenti) trattiene impropriamente il T.F.R. dei Lavoratori che non hanno aderito alla Previdenza Complementare anziché versarlo al Fondo di Tesoreria dello Stato così come impone la legislatura attuale.
2) A.BA.CO. srl, pretende dai Lavoratori attività non inerenti alla propria mansione mettendo anche a rischio la sicurezza dei Lavoratori stessi.
3) A.BA.CO. srl, a fronte del rifiuto dei Lavoratori di effettuare attività non di loro competenza chiude gli impianti allontanando i Lavoratori dal posto di lavoro, minacciandoli di non retribuirli per quella giornata.
4) A.BA.CO. srl, rifiuta la concessione di ferie ai Lavoratori, alcuni dei quali hanno accumulato anche 3 mesi di ferie, anche questo in dispregio della normativa
vigente.
Potremmo continuare questo elenco – conclude la nota – ma per economia di spazio vogliamo sottolineare che lo faremo nelle sedi competenti chiedendo conto anche a DHL srl che, in quanto concessionaria dell’appalto in questione, ha l’obbligo di controllo del rispetto delle Leggi, del Contratto Nazionale di riferimento e, soprattutto, della Sicurezza del lavoro”.

Ai comuni solo 15,3 milioni dal 5 per mille

I comuni non sono al primo posto nel cuore degli italiani quando c’è da decidere a chi destinare il 5 per mille. Ma incassano comunque un piccolo tesoretto: 15,3 milioni Sono 534.760 i contribuenti italiani che hanno deciso, nel 2023, di destinare il 5 per mille al proprio comune di residenza. Stando a quanto emerge da una elaborazione di Centro Studi Enti Locali basata su dati dell’Agenzia delle Entrate, queste scelte hanno generato un tesoretto da quasi 15,3 milioni di euro che gli enti beneficiari dovranno destinare al finanziamento delle attività sociali. Una cifra che si confronta con gli oltre 16 milioni dell’anno precedente (-5%) e che è inferiore, ad esempio, a quanto destinato dagli italiani alle associazioni sportive dilettantistiche che hanno, complessivamente, ottenuto quasi 18 milioni di euro. Le donazioni che sono effettivamente “andate a segno” e che si sono tradotte in veri e propri trasferimenti dallo Stato ai Comuni sono 531.164, per un totale di 15.285.345 euro. A beneficiarne sono stati 6.586 enti, contro i 6.669 dell’anno precedente. Negli altri 3.596 casi i contribuenti avevano scelto come beneficiario uno dei 1.124 enti che non ha raggiunto la soglia di sbarramento dei 100 euro, che costituisce l’importo minimo erogabile. In conformità con le norme vigenti, i 52.595 euro destinati a questi comuni dai propri cittadini sono stati, quindi, dirottati verso gli altri beneficiari della stessa categoria, in misura proporzionale rispetto alle altre scelte espresse dai contribuenti. Ma quali sono i comuni cui sono state devolute più risorse? Sebbene resti regina delle preferenze (9.049), Roma è stata scavalcata quest’anno da Milano che, grazie alle scelte di 7.362 cittadini, si è vista assegnare 421.220 euro contro i 396.550 euro atterrati nella Capitale. Seguono Torino (158.753 euro), Bologna (107.400 euro), Verona (86.442 euro), Napoli (85.678 euro) e Firenze, con 75.387 euro. A sorpresa, nella top ten dei comuni “maggiori azionisti” del 5 per mille, spunta Valdagno: un piccolo comune del vicentino che è stato scelto da ben 2.896 contribuenti, il doppio di Bari e quasi il triplo rispetto a Treviso. A fronte dei suoi circa 25mila abitanti, Valdagno si è così assicurato un bottino da 75.387 euro, superando città come Genova, Venezia, Padova, Palermo, Bolzano, Parma, Trento e Bergamo e superando l’importo devoluto a tutti i comuni della Basilicata (o del Molise), messi insieme. Guardando ai dati aggregati, gli enti locali del nord Italia – complice il fatto che i loro abitanti hanno redditi mediamente più alti rispetto a quelli del resto della Penisola – si confermano i beneficiari del grosso delle risorse del 5 per mille. A loro è andato il 73% delle risorse (11.152.413 euro) contro il 14% delle regioni del sud e il 13% di quelle del centro. Nessuna sorpresa sul fronte regioni. In linea con gli anni passati, la Lombardia continua a fare la parte del leone: con i suoi quasi 4 milioni di euro ha intercettato oltre un quarto degli incassi da 5 per mille destinati ai comuni su tutto il territorio nazionale. Seguono il Veneto (2.793.548), il Piemonte (1.476.784), l’Emilia-Romagna (1.444.037) e il Lazio (868.787). E ancora: Friuli-Venezia Giulia (680.700), Toscana (651.980), Campania (514.005), Sicilia (460.987), Trentino-Alto Adige (429.203), Puglia (378.274), Sardegna (361.174), Marche (350.563), Liguria (280.106), Abruzzo (186.883), Umbria (137.120) e Calabria (135.232). Fanalini di coda, anche per ovvie ragioni demografiche, la Valle d’Aosta (56.639), la Basilicata (50.274) e il Molise con 37.652 euro.