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L’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù verso la chiusura definitiva, Barbaro (Lega): «salvaguardare un ente storico per il turismo giovanile in Italia»

ROMA – L’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù (AIG) – ente storico italiano fondato nel 1945 ed unico membro italiano della Federazione Internazionale degli Ostelli per la Gioventù (Hosteling International, HI) – rischia di chiudere per sempre ed il caso arriva in parlamento con una interrogazione indirizzata ai Ministri per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali e per le Politiche Giovanili e lo Sport dal senatore della Lega Claudio Barbaro.

«Dal 1° luglio 2019 l’AIG si trova in procedura fallimentare (n. 492/2019), avviata dal Tribunale fallimentare di Roma – si legge nel testo – il 26 giugno 2019 il Tribunale fallimentare di Roma ha respinto la domanda di un’omologa di concordato in continuità avviata con ricorso ai sensi dell’articolo 161 della legge fallimentare (di cui al Regio decreto n. 267 del 1942), e depositata in data 30 giugno 2017, nonostante l’approvazione del piano dalla maggioranza dei creditori, pronunciatisi a favore di AIG». In tale situazione, «l’Agenzia delle entrate e l’INPS – prosegue il Senatore – hanno espresso il proprio assenso all’omologazione del piano, anche in virtù dell’elevata patrimonializzazione dell’ente, dell’interesse sociale e della salvaguardia del livello occupazionale; l’ente si è opposto alla procedura fallimentare e, ad oggi, è in attesa di una risolutiva e definitiva via d’uscita».

La situazione di pandemia che stiamo vivendo colpisce ulteriormente l’AIG considerando che, come scrive il sen Barbaro, «la procedura fallimentare sta determinando il licenziamento del personale diretto e indiretto, oltre 200 persone con relative famiglie. Occorre, inoltre, evidenziare le pesanti ricadute per l’indotto dovute alla subitanea messa in vendita dell’ingente patrimonio immobiliare dell’ente, nonché alla dismissione del suo importante “brand” nazionale ed internazionale».

Con il Governo già impegnatosi, lo scorso dicembre, ad adottare misure per la salvaguardia dell’AIG, il sen. Barbaro chiede ai Ministri quale sia lo stato dell’arte dell’intervento in favore dell’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù, se siano stati attivati i necessari ammortizzatori sociali per i dipendenti e se « il Governo ritenga opportuno adoperarsi al fine di salvaguardare le funzioni di un ente (e i relativi posti di lavoro) la cui rete di strutture, la distribuzione e il radicamento in ogni regione italiana svolgono un prezioso ruolo sociale ed educativo, oltre ad essere opportunità di conoscenza del nostro Paese, a livello nazionale e internazionale, garantendone anche crescita e coesione sociale».

Crollo Napoli, Nappi “Solidarietà a operai coinvolti, sicurezza prima di tutto”

“Solidarietà e vicinanza agli operai rimasti coinvolti nel crollo di un solaio a Pianura, alla periferia di Napoli. Purtroppo, anche in piena pandemia da Covid-19, continuano a verificarsi gli incidenti sul lavoro e questo ci fa capire e ci testimonia quanto sia importante rafforzare l’impegno su questo fronte. Non si può morire per lavorare. La sicurezza sul lavoro deve venire prima di tutto”. Lo scrive in una nota Severino nappi, presidente del movimento civico Il Nostro Posto.

COVID-19, Tar Campania accoglie istanza regione Campania e sospende ordinanza comune di Napoli

Il TAR della Campania ha pronunciato in data odierna un decreto di sospensione della Ordinanza Sindacale del Comune di Napoli n.248 del 29 maggio 2020 n. 248 accogliendo le richieste della Regione Campania .
In particolare, il Tribunale Amministrativo della Campania si è espresso sulle parti relative al prolungamento degli orari di somministrazione e vendita di alimenti e/o bevande, e di apertura dei relativi esercizi commerciali, in senso difforme, ed ampliativo, rispetto a quanto al riguardo previsto dalla ordinanza del Presidente della Regione Campania n. 53 dello stesso 29.05.2020 e ha sospeso l’ordinanza del Comune di Napoli.
Il TAR ha “Ritenuto che sussiste il “caso di eccezionale gravità e urgenza, tale da non consentire neppure la previa notificazione del ricorso e la domanda di misure cautelari provvisorie con decreto presidenziale” sotto il duplice profilo:
a) dell’aggravamento del rischio sanitario anche in ambito ultracomunale, atteso il prevedibile afflusso dai comuni limitrofi, se non da tutta la provincia, sul territorio del comune Napoli in ragione dei più ampi orari previsti dall’ordinanza sindacale e delle eventuali attività ludiche dalla stessa consentite;
b) della situazione di incertezza derivante dalla concorrenza di due discipline differenziate e contrastanti tali da ingenerare oggettivi dubbi sulla liceità dei comportamenti da tenere, da parte degli operatori economici e degli avventori, e conseguenti criticità nello svolgimento delle attività di verifica e controllo da parte degli operatori a ciò deputati, con potenziali rischi di ordine pubblico”.
E ha considerato che “a tali profili può ovviarsi disponendosi – a fini di certezza della disciplina vigente, indipendentemente dalla declaratoria ex lege di inefficacia delle ordinanze sindacali “contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza in contrasto con le misure statali e regionali” disposta dal co. 2 dell’art. 3 del del decreto legge 25 marzo 2020, n.19, convertito con modificazioni dalla legge 22 maggio 2020, n.35 – l’espressa sospensione dell’ordinanza sindacale del Comune di Napoli n.248 del 29 maggio 2020 n. 248”.​

Scandalo intercettazioni nella magistratura, il sindacato di polizia entra nella polemica!

Da qualche giorno ha ripreso vigore mediatico la questione legata alle intercettazioni tra Luca Palamara, già presidente dell’Anm, consigliere del Csm e capo di una delle “correnti” tra le toghe, ed altri magistrati.

Sul caso è intervenuto anche Giovanni Iacoi, il Segretario Generale Nazionale del sindacato di Polizia LeS (Libertà e Sicurezza).

D.: Iacoi, sembra che la vicenda delle intercettazioni tra il dott. Palamara ed alcuni magistrati suoi colleghi, non possa che definirsi scandalosa.

R.: Ha usato il termine giusto, “scandalo”, perché, a nostro avviso, non si può definire diversamente quello che sta emergendo da queste intercettazioni. Come cittadini non possiamo assolutamente pensare che la Giustizia possa essere amministrata in maniera meno che trasparente e rispettosa delle leggi. Come poliziotti non possiamo tollerare di venire nemmeno sfiorati dall’idea che il nostro operato possa essere diretto ad un fine che non sia quello voluto dalle leggi o che le persone indiziate di reato o, peggio ancora, condannate possano esserlo state da innocenti per reati inesistenti e persino costruiti per fini politici.

D.: nelle sue parole leggo molta indignazione.

R.: Come potrei non essere indignato quando io ed i moltissimi miei colleghi abbiamo dedicato la nostra vita a credere nella legge e a questo ideale abbiamo dedicato gran parte del nostro tempo, del tempo che abbiamo sottratto alle nostre famiglie ed al quale abbiamo dedicato anche la nostra incolumità.

D.: Iacoi, in definitiva, che ne pensa di questa situazione?

R.: Siamo sicuri che la maggioranza dei magistrati, così come noi è rimasta sconvolta da quello che si legge sui giornali. È sicuramente un danno enorme per tutta la loro categoria, perché ci sarà sempre il sospetto di decisioni prese per secondi fini. Quello che è emerso finora mi fa preoccupare perché sono consapevole dell’enorme potere che ha un magistrato: un potere sulla vita e sulla libertà delle persone, che, insieme alla salute sono i beni più cari per chiunque. Ma, non dobbiamo limitarci a pensare che gli effetti di questo scandalo siano limitati alla sola magistratura. Infatti, esso rischia di inquinare per chissà quanto tempo l’immagine della stessa Italia e fare in modo che gli stranieri, soprattutto gli imprenditori, decidano di non venire più ad investire in Italia. Questo sarebbe un danno collaterale ancor più devastante”.

D.: Sembra che ora il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, di fronte al terremoto che ha investito la magistratura italiana voglia correre ai ripari ed, a tal proposito, ha annunciato una riforma del Csm.

R.: Questo lo abbiamo sentito tutti, tuttavia, allo stato attuale, non sappiamo quali saranno i contenuti della riforma e, soprattutto, non conosciamo i tempi in cui questa dovrebbe vedere la luce. Sotto altro profilo dovremmo confidare nel ministro Bonafede, cosa che non ci viene molto facile perché lo scandalo è scoppiato un anno fa e, tra alti e bassi mediatici, non ci risulta che il Ministro abbia fatto qualcosa.

D.: Iacoi, voi puntate molto sulla separazione delle carriere e separazione del Csm, riferendosi all’idea di dividere i percorsi dei giudici da quelli dei pubblici ministeri.

R.: Certamente, come Sindacato di Polizia, la cosa che ci sta a cuore è il ripristino della titolarità delle indagini di polizia giudiziaria, ovvero il Magistrato torni a fare il Magistrato, il Poliziotto torni a fare il Poliziotto. Ciò a garanzia del giusto processo. Siamo l’unico Stato al mondo dove la titolarità delle indagini non è prerogativa della polizia ma della magistratura. Una incomprensibile stortura che non trova alcuna giustificazione tecnico/giudiziaria, né alcuna necessità politica se non quella di avvantaggiare la magistratura a discapito della polizia e del cittadino. Sarebbe comunque una riforma a costo zero, basta solo modificare il Codice di Procedura Penale.

La giustizia ha necessità di una profonda riforma ed in questo contesto bisogna che siano prese in considerazione anche le proposte dei poliziotti!

 

CAIVANO : Carabinieri arrestano 56enne. Si è introdotto nell’abitazione di un anziano per riscuotere i soldi di un presunto debito contratto in vita dal figlio defunto

CAIVANO : Carabinieri arrestano 56enne. Si è introdotto nell’abitazione di un anziano per riscuotere i soldi di un presunto debito contratto in vita dal figlio defunto
I Carabinieri della Tenenza di Caivano hanno arrestato per tentata estorsione e violazione di domicilio Guido Roviello, 56enne di origini casertane, già noto alle ff.oo. L’uomo si è presentato presso l’abitazione di un 70enne del posto e, senza autorizzazione, vi è entrato. Minacciando il proprietario, in casa da solo dopo la prematura scomparsa del figlio, il 56enne ha chiesto la restituzione della somma di 65 euro, relativa ad un presunto debito contratto in vita dal figlio. Con insistenza e atteggiamento minaccioso, l’arrestato ha iniziato a spintonare l’anziano che, con enorme difficoltà, è riuscito a farlo uscire dall’appartamento.
La vittima ha poi contattato i Carabinieri e raccontato quanto accaduto. Quando i militari sono arrivati il 56enne era ancora sul pianerottolo e solo allora, confortato dalla presenza dei Carabinieri, l’anziano ha trovato il coraggio di riaprire la porta e raccontare nuovamente i fatti. In manette, Roviello è stato tradotto al carcere di Poggioreale, in attesa di giudizio.

Ottaviano, via libera al piano delle opere pubbliche. Caldarelli: “Messaggio di speranza”

Un programma triennale delle opere pubbliche che è anche “un messaggio di speranza, che porta il segno di una intenzione che tutti noi condividiamo e dice chiaramente agli ottavianesi che contribuiremo, insieme, ad avviare un corso nuovo della nostra storia, nel segno della memoria di quanto accaduto, consapevoli di dover rinnovare il modello del nostro sistema sociale per evitare che le tragedie si ripetano”. Sono le parole che il consigliere delegato ai lavori pubblici del Comune di Ottaviano, Vincenzo Caldarelli, ha usato per illustrare il piano delle opere pubbliche 2020-2022, approvato nel corso dell’ultimo consiglio comunale.

Tra le opere previste, la “riqualificazione degli assi strategici”, finanziato dalla Regione Campania mediante fondi europei; la riqualificazione di Piazza Municipio, di Piazza Durelli e di Piazzetta Ammirati, con fondi della Città Metropolitana di Napoli; la riqualificazione di via Riella, di via Orte e di via Santa Teresa. In fase di completamento è invece la strada di collegamento tra Via Perri e via Ferrovia dello Stato, la cui fine dei lavori è prevista entro un mese dalla data di ripresa a seguito della sospensione per l’attivazione di misure di contrasto connesse all’emergenza Covid-19. In progetto, inoltre, la sistemazione integrale di via Recupe, la realizzazione di aree verdi attrezzate per anziani e bambini e anche la creazione, in prossimità dei giardini su cui si affaccia il Palazzo Medici, di un’area destinata alla sgambatura dei cani.

“Questi progetti mirano a un solo, importante obiettivo: restituire ad Ottaviano, la rete delle strade e dei luoghi che sono di vitale importanza. Nello stesso tempo, diciamo ai cittadini tutti che sarà fatto ogni sforzo perché su quella rete si costruisca un sistema di attività produttive, ancora più saldo, ancora più capace di dare lavoro”, ha spiegato il consigliere Vincenzo Caldarelli.

CAMPANIA, filiera turistica lasciata sola, la regione non ha un piano verso la riapertura del 3 giugno

La Regione non vuole la ripartenza del turismo ne tanto meno si pone il problema della nostra riapertura, inducendoci ancora una volta ad arrangiarci, lasciandoci andare alla deriva come già fatto per non aver rivolto neanche una parola verso il nostro martoriato settore, prima chiuso per decreto del Governo, poi escluso da tutti i contributi regionali e nazionali ed ora lasciato al suo destino. La mirabilante organizzazione turistica che non c’è mai stata in questo territorio impatta con le mancante risposte alle decine di quesiti già inviati all’unità di crisi regionale e dimostrano che la Campania non ha alcun piano di azione vera per il rilancio del turismo e la sicurezza di gestori e ospiti. A poche ore dal 3 giugno con la riapertura dei confini regionali e forse nazionali, e dopo circa una settimana dalla pubblicazione dell’ordinanza regionale non vi è uno straccio di proposta neanche di buone intenzioni. Il protocollo regionale che disciplinerebbe l’accesso di ospiti e la gestione dell’accoglienza di auspicabili viaggiatori è lacunoso e lascia soli i gestori ricettivi ad assumersi delle pesanti responsabilità. Chiediamo a questa Unità di crisi di avere almeno l’ardire di rispondere alle email ed assumersi responsabilità proprie in merito al protocollo adottato nell’ordinanza 51. “Ci domandiamo se siamo noi gli extraterrestri o loro.  Non siamo degli ospedali e chiediamo scusa se abbiamo l’ardire di conoscere quali e come sono strutturate queste task force che dovrebbero trattare presunti ospiti affetti da covid, a quali torture saremmo costretti come gestori in caso di un contagiato, costretto all’isolamento e ponendo tutti gli altri eventuali ospiti in quarantena. Ma davvero questi signori dell’unità di crisi credono che sia come per un consumatore che si reca al negozio e che se non gli conviene se ne va? Se un ospite ha prenotato, pagato il suo soggiorno e gli viene rilevata una temperatura di 37,5 che facciamo lo cacciamo via come un untore? Nulla poi si sa di eventuali trattamenti di quarantena e isolamento, i costi a chi sarebbero imputati, in che modo funziona il rapporto con le autorità sanitarie, non c’è un elenco di numeri,  non c’è un’organizzazione. Tutto è lasciato al caso. Chiediamo che la Regione chiarisca e si assuma le responsabilità se ritiene di non volere aprire agli ospiti italiani e stranieri. Facciano come hanno fatto durante i giorni di ritorno dei cittadini domiciliati in altre regioni. Inoltre vogliamo informazioni su come la Regione intende affrontare la stagione, quali stanziamenti sono messi a disposizione. Quella “Campania sicura”, appare oggi una mera cartolina che rischia di trasformarsi nell’ennesimo cartello su sfondo blu e scritta in bianco a carattere cubitale a cui ci ha abituato il Governatore in questi anni. Vogliamo sapere se sarà istituito un fondo per incentivare una campagna promozionale, se come altre Regioni si sta prevedendo un voucher o un incentivo a raggiungere il nostro territorio, come è organizzata la mobilità turistica, come saranno nuovamente spesi i tradizionali milioni che ogni anno vengono distribuiti a pioggia per eventi e sagre. Chiediamo conto della mancata governance del turismo, per un’agenzia regionale mai veramente nata. Ci chiediamo dove sia quel “codice del turismo” che l’Assessore alla promozione turistica Corrado Matera, una vera meteora in questo periodo, con apparizioni studiate in alcuni servizi tg. La stagione è compromessa, i territori sono nell’incertezza più assoluta, spiagge chiuse, app di prenotazioni tutte da verificare, imprese senza alcuna indicazione, lavoratori stagionali in attesa di quella promessa di 300 euro una tantum, gestori di strutture ricettive senza alcun sostegno, nessun piano di mobilità turistica e di servizi. Avevamo chiesto un disimpegno delle scie con una sospensione prevedendo facilitazioni per affitti e locazioni ma nulla è stato accolto. Le manifestazioni in cui abbiamo fatto sentire la nostra voce, sono sintomo di un profondo disagio, e sono un campanello di allarme che i politici regionali facciano bene a sentire anche in vista dell’appuntamento elettorale quando sapremo cosa rispondere in caso di richiesta di consenso. La  filiera del turismo e il comparto da noi rappresentato, non starà a guardare il tracollo del nostro territorio. Migliaia di famiglie in Campania sono senza alcun reddito da mesi e non hanno alcuna prospettiva.

Dopo la pandemia i massimi esperti della sanità stilano il decalogo post Covid19

1 Giugno 2020 – Le idee e i suggerimenti per una migliore e sicura ripresa del nostro Paese dopo i quattro appuntamenti Webinar organizzati dall’Officina di Motore Sanità in collaborazione con BioMedia.

La riapertura dopo la infausta pandemia del Covid19 è alle porte e prevede un nuovo e corretto approccio alla medicina ospedaliera e soprattutto territoriale diverso da Regione a Regione, con nuove regole e una diversa organizzazione in cui dovranno essere coinvolti tutti gli operatori sanitari per costruire la Sanità del futuro.

L’Officina di Motore Sanità ha raccolto, grazie alle risultanze di quattro Webinar a cui hanno partecipato i maggiori esperti della sanità italiana, il decalogo delle azioni e delle iniziative da seguire in questa riapertura che davvero essenziale per la ripresa del Paese.

Un decalogo che raccoglie i consigli del Governo, li fa propri e li inquadra non solo nella direzione di una vera riapertura delle attività e della vita sociale, ma li inserisce nel disegno complesso della sanità del futuro. <Questa pandemia – spiega il Dottor Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità – dovrà essere l’occasione per un nuovo inizio per il nostro servizio sanitario nazionale e per l’Italia tutta. Gli ospedali che impegneranno operatori e dirigenza insieme in una riorganizzazione che porti le strutture da una parte a garantire il rispetto della distanza sociale, la tutela da un nuovo possibile contagio e dall’altra ad assicurare un’attività ordinaria, oltre che d’urgenza, spalmata magari su tutti giorni della settimana. E non di meno, si dovrà ricostruire la medicina territoriale dove tutti gli operatori dovranno essere coinvolti.>

L’Officina di Motore Sanità ha predisposto un documento di sintesi (in allegato) che, partendo dalle esperienze delle diverse Regioni, illustra la riorganizzazione delle Aziende sanitarie nei luoghi di cura e si sofferma sulle nuove funzioni del personale, sull’impatto economico e sociale relativo al nuovo progetto ospedaliero post pandemia, formulando proposte suffragate dagli Esperti sul post Covid 19.
Di seguito i punti principali

 

  1. Immettere nuovi finanziamenti in un SSN fragile che da anni è depauperato di mezzi e risorse
  2. Garantire il corretto valore a tutte le professioni sanitarie in campo anche al di fuori dell’emergenza;
  3. Mettere in pratica i modelli Ospedale e Territorio valorizzando a livello nazionale le best practices regionali;
  4. Superare gli interessi di parte per offrire una responsabile disponibilità ad un effettivo cambiamento del comparto salute;
  5. Costruire collaborazioni attive tra Aziende di settore e Istituzioni attraverso partnership trasparenti;
  6. Utilizzare da subito nuove tecnologie e telemedicina;
  7. Mettere davvero il paziente al centro del sistema;
  8. Riorganizzare, ove necessario, la medicina territoriale che in questa crisi ha dimostrato il suo ruolo centrale insieme agli ospedali;
  9. Costruire un modello virtuoso di collaborazione con la sanità privata e con l’industria farmaceutica e di presidi medico-chirurgici;
  10. Utilizzare una comunicazione istituzionale rapida, efficace e focalizzata sui bisogni dei cittadini.

Il Centro internazionale Claudia Sales Labart Dance sceglie l’home training per tutti i suoi allievi

La scuola internazionale di danza Claudia Sales Labart Dance continua la strada del training digitale, personalizzando i corsi.

Abbiamo deciso di proseguire anche nei mesi di giugno e luglio il lavoro iniziato da marzo con i nostri allievi, che non hanno mai smesso di allenarsi con noi – spiega la direttrice Claudia Sales. – Ai corsi di danza e di fitness impartiti dai nostri trainer in videoconferenza, abbiamo deciso di aggiungere un ‘home training’, che arricchisce e personalizza l’offerta. L’idea nasce dal desiderio di molti allievi che, nonostante sia iniziata la fase 2 e sia dunque possibile riaprire la scuola, non si sentono sicuri di tornare in un ambiente chiuso”.

Il nuovo corso di home training, ideato e tenuto dalla stessa Claudia Sales, è pensato per venire incontro alle esigenze degli utenti che scelgono freddi programmi di allenamento tramite app, che spesso creano danni più che benefici. L’*HOME TRAINING | Metodo Sales®️* garantisce la prevenzione degli infortuni causati da inattività e il mantenimento e miglioramento delle prestazioni atletiche per gli sportivi costretti a stare fermi.

Il Training inizia con esercizi posturali che portano un beneficio al sovraccarico strutturale causato da smart working al computer, lavori domestici, studio intenso, inattività atletica e sportiva – spiega Claudia Sales -. Il corso continua poi con attività che aiutano a scaricare lo stress e la tensione emotiva accumulata nel corpo in questo periodo particolarmente difficile. Il vantaggio, in termini di tempo e di tutela degli allievi, è che si svolge da casa e sfrutta una piattaforma di streaming che permette all’istruttore di controllare l’allenamento interattivo in ogni momento”.

Prima di iniziare il corso, è previsto un consulto individuale per focalizzare le lezioni sui bisogni dell’utente. Questo momento consiste in un ‘provino’ strutturale per scoprire, insieme al docente, i limiti e le necessità di ciascuno. Per accedere alla prima lezione di prova gratuita, è sufficiente contattare il centro Claudia Sales Labart Dance attraverso i suoi canali social.

Sanità, Nappi (Il Nostro Posto) “Scoperchiato vaso Pandora, De Luca chieda scusa”

“La notizia delle indagini della Procura e dei giudici contabili sulla gestione dell’emergenza Coronavirus a Napoli, come gli accertamenti in corso sulle infiltrazioni camorristiche nella Asl Na1 non ci sorprendono affatto. Siamo stati tra i primi, infatti, a protestare per l’assenza di trasparenza sugli appalti di De Luca e del suo ‘assistente civico’, Verdoliva. Finalmente è stato scoperchiato il vaso di Pandora sulla sanità campana che sta facendo emergere una verità che denunciamo da anni fatta di sprechi, tagli al personale, inefficienze pubbliche e vantaggi privati. De Luca dovrebbe chiedere scusa ai campani invece di continuare a fare campagna elettorale sulla loro pelle”. Lo scrive in una nota Severino Nappi, presidente del movimento Civico Il Nostro Posto.