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Brusciano: Rosa Di Napoli compie 100 anni. Gli auguri di Don Salvatore Purcaro.

A Brusciano nella giornata del 1° giugno 2020 ha compiuto 100 anni di età la maestra Rosa Di Napoli. Dal punto di vista professionale la “Signorina Di Napoli” ha dedicato tutta la sua vita in servizio presso la Pubblica Istruzione nella Scuola Primaria dove generazioni di bruscianesi hanno trovato in lei una salda figura di riferimento per lo sviluppo dell’apprendimento, della piena alfabetizzazione e dell’acquisizione dei valori della vita civile e della partecipazione democratica. La maestra per antonomasia è anche una fervente cattolica, esempio, sia per i suoi alunni e sia per gli adulti della Comunità di Brusciano, nella la costante e coerente adesione ai valori del Cristianesimo.

Il Parroco di Brusciano, Don Salvatore Purcaro, dalla su pagina FB nell’annunciare «La Maestra Rosa compie 100 anni!» ha dichiarato: «Stamattina, portando gli auguri di buon compleanno di tutta la nostra comunità, le ho chiesto: “Signorina che volete fare da grande?” “Andare in Paradiso! Ricomporre la mia famiglia assieme a tutti i miei che mi aspettano in Paradiso con la Madonna, SS. trinità e i santi”. Auguri, Signorina Rosa, la speranza passa attraverso la vostra sapienza!».

Coincidenza vuole che il Primo Giugno, ricadente nel Lunedì dopo Pentecoste, sia anche il giorno in cui si celebra la Memoria della Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, come stabilito nel 2018 da Papa Francesco sulla base della Dichiarazione del Concilio Vaticano II, del 21 novembre 1964, della Vergine Maria quale «Madre della Chiesa. Cioè di tutto il popolo cristiano, tanto dei fedeli quanto dei Pastori, che la chiamano Madre amatissima». Nel 1975, Anno Santo della Riconciliazione, la Sede Apostolica propose una messa votiva in suo onore e poi venne inserita nel Messale Romano e dal 1980 si ha la possibilità di invocare questo titolo nelle Litanie Lauretane.

Il video degli auguri espressi da Don Salvatore Purcaro alla Maestra Rosa è stato inviato dallo stesso Parroco di Brusciano al sociologo e giornalista Antonio Castaldo di IESUS, istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali, il quale lo ha postato all’indirizzo web https://www.youtube.com/watch?v=lv3X-hX9SwQ&feature=youtu.be .

Don Salvatore Purcaro ha conclusivamente dichiarato: «100 anni dei quali almeno 92 di Messa quotidiana. Stasera abbiamo cantato, insieme alla Signorina Rosa, il Magnificat di ringraziamento, Le ho regalato un alberello d’olivo segno di eternità, con l’augurio che possa vedere crescere i frutti dell’olio di letizia. Con lei siamo rami d’ulivo intorno all’unico altare sotto lo sguardo di Maria Madre della Chiesa».

COVID-19, Decreto del tar: rimane vietata la vendita di alcolici dopo le 22

La decisione di oggi del Tar Campania conferma che l’unica ordinanza in vigore è quella regionale.

Si ricorda, per opportuna informazione, che tale ordinanza prevede:

– orario illimitato per pizzerie, pub e ristoranti;

– per i bar, dopo le 22, divieto di vendere alcolici per asporto. Dopo questo orario, gli alcolici possono essere consumati o al tavolo o al banco, secondo le norme di distanziamento.

Si sottolinea l’importanza di questa decisione. L’Unità di Crisi ricorda che nei mesi scorsi, prima del Covid, al Pronto soccorso del Cardarelli, sono arrivati per intossicazione alcolica o in coma etilico, 37 ragazzi, 20 dei quali fra gli 11 e i 17 anni. Al Santobono si sono registrati 4 ricoveri (un bambino di 11 anni, e tre ragazzine tra i 12 e i 14 anni. E’ importante dunque riaprire progressivamente tutte le attività, ma è un atto doveroso di responsabilità evitare assembramenti e nel contempo cercare anche di tutelare la salute dei minori, in qualche caso addirittura bambini.

Si fa appello alle forze dell’ordine perché sia fatta rispettare l’ordinanza e siano perseguiti coloro che somministrano superalcolici a minori.

“Io, Tony Tammaro” il libro del cantante napoletano

Ha girato con la sua chitarra tutti i 550 comuni della Regione Campania, portando la musica anche in quelle amene località dove non si sarebbero mai esibiti Vasco Rossi o Ligabue. Solo dopo 25 anni di gavetta ha realizzato il primo tour italiano: Milano, Bologna, Roma e, ovviamente, Napoli e Salerno. Lo hanno definito sociologo, grande musicista però lui ha solamente fatto quello che gli veniva spontaneo di fare. Dalla musica al cinema, dalle musicassette piratate da “Mixed By Erry”, verso il quale nutre un sentimento di odio e amore perché, allo stesso tempo, pur sottraendogli la possibilità di ottenere lauti guadagni gli ha permesso una diffusione inaspettata della sua musica in tempi in cui i social erano cartoni animati di fantascienza, alle performance di attore al fianco di attori e attrici come Ascanio Celestini, Biagio Izzo, Massimiliano Gallo e Cristina Donadio.

Un giorno, all’improvviso, ha deciso di sdraiarsi sul lettino dello psichiatra professore Ignazio Senatore, abile penna, critico cinematografico e collaboratore per tante testate giornalistiche, e raccontare tutta la sua vita che è sfociata in questa autobiografia, scritta a quattro mani proprio con il Senatore, edita dalla casa editrice napoletana “Graus Edizioni”: “Io, Tony Tammaro – antidepressivo naturale senza effetti collaterali”.

Un lavoro sorprendente, profondo, a tratti esilarante ed emozionante. Aneddoti, riflessioni, risatine e J’accuse ritraggono un Tony Tammaro sorprendente e inedito, dall’inizio della carriera, illuminata dagli insegnamenti del padre, il grande chitarrista Egisto Sarnelli, fino alle lezioni tenute in alcune Università. Un artista e un uomo che, quasi, nessuno si attende di incontrare e che tutti credono di conoscere.

Crollo a Napoli, De Luca (FILCA-CISL Campania): “Edilizia conferma il triste primato delle vittime, subito interventi per la sicurezza del lavoratori”

“Tutta la Filca-Cisl si stringe al dolore dei familiari delle due vittime, un capocantiere e un giovanissimo operaio di nazionalità straniera. La tragedia è avvenuta in un’area caratterizzata da un forte dissesto idrogeologico”. Lo dichiara Ottavio De Luca, responsabile della Filca-Cisl Campania. “Il settore purtroppo si conferma uno dei più a rischio- spiega De Luca – con un gran numero di vittime ogni anno. Le istituzioni preposte e le forze dell’ordine devono farsi carico della materia della sicurezza, la cultura della sicurezza deve radicarsi in modo capillare nella società attraverso un lavoro di sinergia tra istituzioni, Inps, Inail e gli enti bilaterali del settore delle costruzioni, vale a dire la Cassa edile e la Scuola edile. La Filca continua senza sosta a battersi per la sicurezza e la dignità dei lavoratori nei cantieri, chiedendo più formazione e più controlli e avanzando proposte serie e fattibili come la Patente a punti, per escludere dal mercato le aziende nelle quali si verificano incidenti, e il Durc per congruità, per sconfiggere il lavoro nero e il dumping contrattuale”, conclude il responsabile della Filca Campania.

M5S, Iovino: “Nola, fine della sceneggiata. Vince la politica del poltronismo”

Il deputato dopo le dimissioni ritirate in extremis dal sindaco Minieri: “Operazione vergognosa in piena emergenza sanitaria”

“Al Comune di Nola è calato il sipario sulla vergognosa pantomima inscenata dal sindaco Minieri, che neppure per un istante, in queste settimane, ha pensato di lasciare la sua comoda poltrona. Le sue sbandierate dimissioni avevano il sapore della beffa fin dal giorno del loro annuncio. Bisognava soltanto guadagnare il tempo necessario per chiudere un accordo nelle segrete stanze, come è stato fatto. E alla fine è stato raggiunto un compromesso che ha messo l’interesse della collettività fuori dal Palazzo per spalancare i portoni alla politica del compromesso e del poltronismo. Un’operazione ancora più ignobile se si pensa che è stata orchestrata in piena emergenza sanitaria. Per questi signori, sindaco Minieri in testa, le strategie della peggiore politica da Prima Repubblica hanno avuto il sopravvento sulla salute dei cittadini”. Lo ha dichiarato il deputato del Movimento 5 Stelle Luigi Iovino.

Audio racconti e nuovo regolamento di visita illustrato. La Reggia di Caserta pronta ad accogliere il suo pubblico

Visita all’insegna della suggestione con gli audio racconti delle bellezze del Parco Reale e del Giardino Inglese. La Reggia di Caserta è pronta ad accogliere i suoi pubblici.

Seppur con le rigide limitazioni imposte dal Covid-19 relative a prenotazioni online, divieto di assembramento e mascherine, con la riapertura verrà mostrato, in piccola parte, il lavoro di questi mesi. Podcast per esplorare con occhi diversi il parco, orientamento di base e regolamento di visita illustrato che, attraverso “Menino”, sotto gli occhi increduli di Re Carlo, Luigi Vanvitelli, Maria Amalia e Maria Carolina, stigmatizza tutti i comportamenti dannosi e irrispettosi verso questo luogo.

La Reggia di Caserta, da domani, accompagnerà i visitatori alla scoperta del suo eccezionale patrimonio artistico e naturale inaugurando una nuova serie di audio racconti. Si comincia con il racconto delle bellezze del Parco Reale e del Giardino Inglese, dalla Castelluccia alla via d’Acqua e alla Fontana di Diana e Atteone, dal Criptoportico al Bagno di Venere, fino alla descrizione del raro e prezioso patrimonio botanico del Museo verde.

A narrare tanta bellezza le voci degli attori del Teatro Civico 14, che hanno partecipato a un’iniziativa sperimentale di coinvolgimento attivo delle associazioni culturali, che proseguirà nell’ottica di coinvolgere tutte le realtà del territorio in base a un principio di rotazione.

In attesa del nuovo e articolato progetto di segnaletica del Complesso, la riapertura ha previsto il rinnovo della segnaletica esistente per consentire l’orientamento nei percorsi e la chiarezza sulle regole comportamentali. Semplici norme per rendere più piacevole la permanenza del pubblico, senza mai dimenticare la vulnerabilità del patrimonio storico, artistico e vegetale e la responsabilità collettiva nel dover trasmettere questa eredità culturale unica al mondo.

E’ stato infatti istituito il nuovo regolamento di visita, scaturito da un’analisi delle necessità di salvaguardia del Palazzo Reale e del Parco Reale, anche mediante il confronto con il personale interno. Il Complesso monumentale ha subìto negli anni profonde trasformazioni. Si è ritenuto importante, dunque, partire da un’attenta rilettura della precedente disciplina e da una valutazione delle attuali modalità di fruizione degli spazi,  delle prospettive di sviluppo, dell’esperienza di visita e delle esigenze dei diversi pubblici così come richiede il museo contemporaneo. Nel processo di rivisitazione fondamentali sono state le segnalazioni ricevute dai visitatori nel corso degli ultimi mesi. ​Il progetto è stato concepito come stimolo al comportamento e all’atteggiamento collaborativo. Per questo non è un mero elenco di prescrizioni e restrizioni.

Si è inoltre scelto di illustrarlo. Dalla fantasiosa matita di Davide Racca, assistente alla vigilanza della Reggia di Caserta, è nato così “Menino”, prendendo spunto da un personaggio realmente esistito. Il guascone, irriverente e irrispettoso, è convinto di poter fare ciò che vuole all’interno del Museo. Il personaggio è il protagonista di vignette ironiche con le quali si mostra cosa non è consentito fare. Non cartelli di divieto, ma disegni colorati e scherzosi dei comportamenti non consentiti. Con un pizzico di esagerazione, per stimolare l’insofferenza collettiva a comportamenti irriguardosi.

Ciascuna sezione del regolamento di visita è, inoltre, introdotta dal ritratto di alcune delle personalità che hanno fatto la storia della Reggia di Caserta. Carlo di Borbone dà il suo benvenuto alla sua Casa Reale, Luigi Vanvitelli invita a rispettare i luoghi che lui stesso ha progettato con tanta cura e impegno, Carolina Murat fa gli onori di casa agli Appartamenti Reali, mentre Maria Amalia di Sassonia e Maria Carolina d’Austria accolgono i visitatori del Parco Reale e del Giardino Inglese.

Lo scopo è sensibilizzare al rispetto verso i luoghi della cultura e catturare anche l’attenzione dei bambini, ma, ci auguriamo, soprattutto dei pubblici meno accorti. Uno strumento in più per garantire un’esperienza di visita gradevole e serena e diffondere la consapevolezza di essere in luogo magico, patrimonio dell’umanità.​

Il nuovo regolamento (integrato dalle prescrizioni anti Covid 19), le vignette e i podcast saranno consultabili dal sito istituzionale della Reggia di Caserta.

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CORONAVIRUS, Aggiornamento Unità crisi Regione Campania

+++ CORONAVIRUS, AGGIORNAMENTO DELL’UNITA’ DI CRISI DELLA REGIONE CAMPANIA+++
Il punto alle ore 23.59 di ieri:
Totale positivi: 4.806
Totale tamponi: 203.858
 
Totale deceduti: 413
Totale guariti: 3.454 (di cui 3.382 totalmente guariti e 72 clinicamente guariti. Vengono considerati clinicamente guariti i pazienti che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione virologicamente documentata da SARS-CoV-2, diventano asintomatici per risoluzione della sintomatologia clinica presentata ma sono ancora in attesa dei due tamponi consecutivi che ne comprovano la completa guarigione).

Il riparto per provincia:
Provincia di Napoli: 2.616 (di cui 1.001 Napoli Città e 1.615 Napoli provincia)
Provincia di Salerno: 685
Provincia di Avellino: 547
Provincia di Caserta: 460
Provincia di Benevento: 208
Altri in fase di verifica Asl: 290

M5S, Ciarambino: “Scioglimento Asl Na 1, ogni giorno che passa è un giorno in più di assistenza negata”

La capogruppo regionale e responsabile nazionale sanità: “Il ministro Lamorgese non indugi oltre, la proroga concessa dal Cura Italia non vale per casi come questo”

“L’ultimo atto del miracolo De Luca è condensato in una relazione che giace da giorni sulla scrivania del ministro degli Interni su una gestione assolutamente deficitaria della Asl Napoli 1, frutto di un anno di verifiche della commissione d’accesso chiesta e ottenuta dal Movimento 5 Stelle. Una gestione lacunosa della quale, stando a quanto ricostruito dai magistrati della Dda, avrebbe approfittato la camorra, mettendo radici nella più grande azienda sanitaria del Mezzogiorno. Ed è per questo che rivolgiamo il nostro appello al ministro Lamorgese, affinché non indugi oltre nel procedere allo scioglimento della Asl Napoli 1. La proroga dei termini per procedimenti di questo tipo, concessa col decreto Cura Italia e a cui si appella oggi il ministro degli Interni, deve essere adottata per salvare procedimenti in scadenza, che rischierebbero di decadere e che necessitano di ulteriori approfondimenti, non certo per prendere tempo su un caso come questo, sul quale una commissione composta da uomini della polizia giudiziaria ha lavorato per circa un anno e dal quale dipende il diritto alla salute di oltre un milione di persone. Bisogna far presto, ogni giorno che passa è un giorno in più di diritti violati e assistenza negata a decine di migliaia di cittadini”. Lo dichiara la capogruppo regionale e responsabile nazionale sanità Valeria Ciarambino.

“Oggi in Campania facciamo i conti con una pianificazione tesa a depotenziare il pubblico a beneficio dei privati e con una strategia di contenimento dell’emergenza sanitaria fatta di colpi di teatro, reparti inutili, ospedali da campo utili solo per spot a favore di telecamere e, nel mezzo, oltre un centinaio di milioni in dono alle cliniche e bandi stravaganti cuciti addosso a mega laboratori. Il miracolo De Luca si è rivelato per quello che è, un abile gioco di prestigio del quale si è alla fine scoperto il trucco. Un numero sul quale sono ora puntati i riflettori di Procura della Repubblica e Corte dei Conti e sul quale dobbiamo far calare il sipario una volta per tutte”.

“La Cultura come cura, la cura come Cultura, Spazio e Sicurezza, Natura e Cultura”: presentato il Manifesto della Città Metropolitana di Napoli per il turismo sostenibile ai tempi del coronavirus

Dalle ville pubbliche ai giardini, alle scale monumentali e le gradinate storiche; dai percorsi del trekking urbano, che attraversano scenari di incantevole bellezza e contesti senza eguali del nostro patrimonio culturale, ai grandi itinerari degli spazi aperti, nei Campi Flegrei, sul Vesuvio, lungo la Costiera Sorrentina, percorrendo la Rotta di Enea e il Cammino delle Acque, varcando i siti della Rivoluzione Napoletana e le residenze reali del periodo borbonico, senza dimenticare le Chiese Aperte, i Borghi Storici, i percorsi Slow Food: tutto questo e molto altro nel Manifesto della Città Metropolitana di Napoli sul turismo sostenibile ai tempi del coronavirus dal titolo «La cultura come cura. La cura come cultura: Spazio e Sicurezza, Natura e Cultura, una proposta per gli Itinerari Culturali della Città Metropolitana». La presentazione è avvenuta quest’oggi, nel corso di una videoconferenza alla quale hanno preso parte la Consigliera Metropolitana Delegata alla Cultura e al Turismo, Elena Coccia, l’Assessora alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Eleonora de Majo, e gli estensori del documento. Il Sindaco de Magistris: “Un turismo capace di coniugare natura, cultura e sicurezza. Quella di Napoli è la Città Metropolitana degli spazi aperti”

Dalle ville pubbliche ai giardini, passando per le scale monumentali e le gradinate storiche; dagli inesauribili percorsi del trekking urbano, attraversando scenari di incantevole bellezza e contesti senza eguali del nostro patrimonio culturale, ai grandi itinerari degli spazi aperti, nei Campi Flegrei, sul Vesuvio, lungo la Costiera Sorrentina, percorrendo la Rotta di Enea e il Cammino delle Acque, varcando i siti della Rivoluzione Napoletana e le residenze reali del periodo borbonico, senza dimenticare le Chiese Aperte, i Borghi Storici, i percorsi Slow Food: tutto questo e molto altro nel Manifesto della Città Metropolitana di Napoli sul turismo sostenibile ai tempi del coronavirus dal titolo «La cultura come cura. La cura come cultura: Spazio e Sicurezza, Natura e Cultura, una proposta per gli Itinerari Culturali della Città Metropolitana» che è stato presentato questa mattina.

Il documento – redatto da esponenti del mondo accademico, associazionistico e culturale, oltre che istituzionale, riuniti nel Gruppo di Lavoro Metropolitano istituito su impulso e con il coordinamento della Consigliera Delegata dal Sindaco Luigi de Magistris alla Cultura e al Turismo della Città Metropolitana, Elena Coccia – è stato presentato questa mattina nel corso di una videoconferenza che ha visto anche la partecipazione, tra gli altri, dell’Assessora alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Eleonora De Majo, di Sindaci e Consiglieri dei Comuni dell’area metropolitana e di diversi componenti del Gruppo stesso collegati in diretta Facebook.

“Con questo documento – ha affermato il Sindaco de Magistris – la Città Metropolitana raccoglie e rilancia la sfida di immaginare un turismo sostenibile e una fruizione culturale compatibile con l’attuale periodo di emergenza Covid: non massificata, non congestionata, non stagionalizzata, bensì lenta, slow, accessibile, ecologica, capace di rispettare natura, cultura e sicurezza delle persone, adatta ad interpretare l’esigenza di curare e rammagliare il territorio. Mi chiedo: quale territorio può presentare un’offerta culturale, artistica, paesaggistica fruibile anche in condizioni di distanziamento sociale e negli spazi aperti come quello dell’area metropolitana di Napoli?”

Il Manifesto contiene precise indicazioni su come far ripartire i settori del turismo e della cultura nell’area metropolitana di Napoli e nella regione Campania attraverso il recupero, il rilancio e la valorizzazione di percorsi e itinerari accessibili e sostenibili, di cui il nostro territorio è straordinariamente ricco, anche in questo periodo di emergenza epidemiologica, per una fruizione che sia appagante sotto il profilo artistico, culturale e paesaggistico e al contempo pienamente sicura in termini di rispetto delle prescrizioni anti-contagio.

 “La nuova proposta della Città Metropolitana – ha sottolineato la Consigliera Coccia – si inserisce all’interno del Piano Strategico Metropolitano che ha individuato, come suo primo asse di intervento, proprio quello della ‘Cultura come Sviluppo’ e della valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico in tutti i suoi aspetti, e mostra chiaramente, con esempi e itinerari, che dobbiamo rapidamente ripensare il turismo per far sì che possa costituire il volano per il recupero della crescita esponenziale che il nostro territorio era riuscito ad esprimere, grazie ad un proficuo lavoro di promozione e valorizzazione dell’intera area portato avanti anche dalla Città Metropolitana in tutti questi anni”.

“Prima amministrazione locale a proporre una strategia culturale complessiva per il turismo e la cultura nella fase 2 – ha concluso la Consigliera Delegata – la Città Metropolitana di Napoli torna così protagonista nel comparto che più la caratterizza, con la sua bellezza, i suoi patrimoni culturali, i suoi complessi archeologici e i suoi siti UNESCO”.

“Ringrazio il Gruppo di lavoro metropolitano – ha affermato l’Assessora de Majo – per lo straordinario lavoro compiuto, anche perché è proprio attraverso gli assi individuati nel Manifesto che occorre operare per ridisegnare la nostra idea del turismo, che deve puntare anche alla destagionalizzazione e, in questo periodo, anche ad una domanda di prossimità”.

Nel Manifesto si legge che “la città metropolitana di Napoli ‘è’ la città metropolitana degli spazi aperti: la città in cui il tessuto delle relazioni si svolge, da sempre, soprattutto negli spazi aperti e nell’agorà pubblica ed in cui sterminati patrimoni culturali, all’aperto, vivono in inestricabile simbiosi con l’ambiente esterno, coniugando il dentro e il fuori, in un originale e straordinario connubio sociale e paesaggistico”. Una città metropolitana ‘di mare, di terra e di fuoco’, tutta da vivere all’insegna di un turismo ‘di spazio’ e ‘di senso’.

AICAST Sezione Palma Campania, parte l’iniziativa: #iospendoapalma

Per combattere i danni al settore economico causati dal COVID-19, AICAST Sezione Palma Campania propone ai cittadini del comune in provincia di Napoli di sostenere i commercianti locali. Nasce l’iniziativa #iospendoapalma.

L’emergenza COVID-19 ha messo in difficoltà il settore economico e commerciale di tutta la penisola Italiana costringendo alla chiusura imprese, aziende, attività commerciali. Nonostante gli aiuti e il sostegno del Governo Italiano che ha provveduto, lì dove possibile, ad intervenire economicamente per impedire il fallimento e la definitiva chiusura di migliaia di attività, le conseguenze del lockdown sono evidenti. Numerose attività hanno chiuso definitivamente i battenti, molte altre si preparano ad affrontare mesi difficili in cui sarà importante reinventarsi seguendo le normative e le indicazioni del Governo per preservare in primis la salute degli italiani, ma anche i risultati ottenuti fino a questo momento in fatto di contenimento del Virus.

L’Italia è in piena Fase 2: attività commerciali, imprese, aziende sono in piena fase di riapertura cercando di ripartire nel pieno rispetto delle normative emesse di recente. Ma la ripartenza non può essere lenta: per poter recuperare due mesi di fermo c’è bisogno di una spinta forte e costante che permetta alle attività imprenditoriali e agli esercizi commerciali di rimettersi in sesto in modo veloce ed efficace.

Per questo motivo, cercando di fare quanto è possibile per i commercianti del proprio Comune, l’AICAST Sezione di Palma Campania, ha pensato di far partire una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini invitandoli a spendere nella propria città contribuendo a far crescere l’economia della stessa, aiutando così chi è stato chiuso per oltre due mesi a ripartire nel modo giusto. L’iniziativa prende il nome di #iospendoapalma, e non rappresenta una richiesta di aiuto, ma un modo per sensibilizzare il cittadino a tenere a cuore le attività commerciali e le imprese che compongono il cuore economico della propria città.

Riguardo l’iniziativa, Antonio Mattiello, Presidente AICAST Sezione di Palma Campania ha dichiarato:

“Nel nostro Comune, come in tutti gli altri Comuni italiani, molti negozi sono rimasti chiusi fino alla fine dell’emergenza COVID-19, così come previsto dai vari decreti emanati dal Governo. Le persone sono state autorizzate ad effettuare esclusivamente ad acquisti di prima necessità, con la conseguenza che a risentire maggiormente dell’attuale situazione sono tutte le altre attività imprenditoriali ed esercizi commerciali “non indispensabili”. Sono queste le realtà che, finita l’emergenza vi invitiamo ad aiutare a risollevarsi, acquistando nei loro negozi, mangiando nei loro ristoranti, sostando nei loro bar, servendosi dei parrucchieri e di tutte quelle attività che contribuiscono a far ripartire l’economia locale che è la prima a contribuire al benessere generale. Se spenderete nel vostro paese, farete migliorare la qualità della vita cittadina. Questo il messaggio, questa l’azione.”

Un segno importante, una volontà evidente di fare qualcosa di concreto per la propria città e per coloro che più di tutti, in questo periodo, hanno vissuto difficoltà evidenti. #iospendoapalma è un’iniziativa diffusa sui social attraverso un Gruppo Facebook “Io spendo a Palma Campania” (https://www.facebook.com/groups/iospendoapalmacampania/) e sulla pagina Facebook ufficiale di AICAST Sezione Palma Campania (https://www.facebook.com/Aicast.palmacampania/). Una campagna di sensibilizzazione, ideata dall’agenzia di comunicazione SEMA, che utilizza i nuovi media, e non solo, per diffondere un messaggio importante: “Spendere nel proprio paese, aiuta a migliorare la qualità della vita cittadina”.