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Guardia Di Finanza Napoli: Denunciati E Segnalati All’inps 24 “Furbetti Del Reddito Di Cittadinanza”, Tra Di Essi Contrabbandieri Di Sigarette E Parcheggiatori Abusivi.

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha denunciato e segnalato all’INPS 24 soggetti, di età compresa tra i 25 e i 63 anni, che hanno percepito indebitamente il “Reddito di cittadinanza” per complessivi 267.000 euro.

 

In particolare, i finanzieri del I Gruppo, nel corso di un’indagine di polizia economico-finanziaria avviata d’iniziativa, ha scoperto che i 24 “furbetti” non percepivano alcun tipo di reddito lecito poiché in realtà erano contrabbandieri di sigarette e parcheggiatori abusivi.

 

Infatti, a seguito di reiterati sopralluoghi, le Fiamme Gialle hanno sorpreso i parcheggiatori abusivi mentre esercitavano la propria “attività” nelle vie del centro di Napoli (nei pressi dello stadio San Paolo e nelle zone della movida notturna di via Chiaia e dei locali di via Coroglio) mentre i contrabbandieri sono stati fermati a più riprese, anche con considerevoli quantitativi di t.l.e., nelle zone del Lavinaio e del Borgo Sant’Antonio.

 

Tutti i soggetti hanno anche sistematicamente omesso di dichiarare qualsiasi altra forma di reddito, anche se percepita da altri componenti del nucleo familiare e pertanto l’INPS avvierà la procedura di recupero del reddito di cittadinanza erogato.

Guardia Di Finanza Napoli: Frode Fiscale Realizzata Mediante False Fatturazioni E Indebite Compensazioni. Sequestrati Beni Del Valore Di 3,8 Milioni Di Euro

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli,

sotto il coordinamento della Procura della Repubblica partenopea, ha eseguito, tra le province di Napoli, Venezia e Ravenna, un sequestro preventivo di beni del valore di 3.800.000 euro disposto dal GIP del Tribunale di Napoli e perquisizioni a carico di una società e di persone fisiche coinvolte in un complesso sistema di frode fiscale.

 

Agli indagati vengono contestati i reati di emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, la compensazione di crediti inesistenti, sia formati grazie alle false fatturazioni, sia prodotti da contratti di cessione di crediti fittiziamente costituiti da varie società cartiere, tutti utilizzati per compensare l’IVA e i contributi previdenziali dovuti allo Stato.

 

In particolare, le Fiamme Gialle hanno scoperto che la CO.S. S.r.l., attiva negli appalti della cantieristica navale, contraddistinti dall’elevato impiego di manodopera, poteva beneficiare – grazie all’articolato sistema fraudolento – di un complesso di vantaggi illeciti, tra i quali un consistente risparmio di imposte e contributi, nonché dell’estromissione dalle gare di imprese concorrenti.

 

I meccanismi di frode individuati sono due: il primo si basava sull’emissione di fatture false per prestazioni di servizi in “reverse charge” (senza applicazione di IVA) da parte della CO.S. S.r.l. in favore di varie cartiere, che a loro volta emettevano fatture false per prestazioni di servizi, noleggi attrezzature e cessioni di beni alla stessa CO.S.

 

In questo modo la società si trovava a credito IVA da utilizzare per compensare le imposte e i contributi dovuti.

 

Parallelamente le cartiere si trovavano gravate da ingenti debiti IVA mai versati.

 

 

 

Il secondo si fondava sull’acquisto da parte della CO.S. S.r.l. di fittizi crediti IVA prodotti da altre cartiere e utilizzati sempre per compensare debiti erariali e previdenziali.

 

Con il primo metodo di frode la società beneficiaria, negli anni dal 2014 al 2017, ha ottenuto un illecito profitto di oltre 3.200.000 euro; mentre, con il secondo, in poco più di un anno, dal febbraio 2018 all’aprile 2019, il profitto è stato di circa 600.000 euro.

 

È stata infine ricostruita l’intera filiera di prestanome e amministratori di fatto, questi ultimi destinatari del sequestro preventivo per equivalente fino alla concorrenza del profitto maturato dalla Co.S. S.r.l.

GdF Napoli: Sequestrate 2t Di Sigarette . Tratti In Arresto 6 Responsabili.

In data odierna il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ed in particolare il Gruppo di Nola ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia napoletana, nei confronti di quattro soggetti gravemente indiziati di far parte di una associazione a delinquere, con base nel capoluogo partenopeo, dedita al contrabbando di tabacchi lavorati esteri.

Nel corso dell’indagine la polizia giudiziaria aveva già proceduto al sequestro di 2 tonnellate di sigarette ed aveva tratto in arresto in flagranza di reato altri due soggetti.

Le attività investigative, avviate nel 2018 sotto il coordinamento della Procura della Repubblica – D.D.A. di Napoli, hanno portato alla ricostruzione dell’operatività di un gruppo criminale, con base prevalente a Napoli, storicamente dedito al contrabbando di sigarette e capace di introdurre sull’intero territorio campano ingenti quantitativi di sigarette di contrabbando.

Le consegne avvenivano in orari notturni o alle prime luci dell’alba, confidando in un numero minore di controlli da parte delle Forze dell’Ordine, e mediante la “bonifica” degli itinerari da parte di apposite “staffette”.

La merce, proveniente dall’Est Europa, raggiungeva il territorio campano a bordo di autoarticolati e, successivamente, il carico veniva parcellizzato su autoveicoli intestati a “prestanome”, in modo da frazionare il quantitativo trasportato e, conseguentemente, ridurre il rischio di subire grossi sequestri.

Nonostante le cautele adottate dai contrabbandieri, le indagini delle Fiamme Gialle hanno consentito di individuare il luogo di stoccaggio degli illeciti carichi, un garage privato situato a Grumo Nevano e di sequestrare 2 tonnellate di sigarette del tipo “cheap white”, marchi Regina, Marble e D&B.

 

GdF Napoli: sequestrati oltre 1mln di accessori da fumo

NAPOLI – Il I Gruppo della Guardia di Finanza di Napoli, nel corso di quattro distinti interventi, ha sequestrato circa 1 milione di accessori per la produzione in proprio di sigarette, pronti per essere messi in vendita senza l’autorizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Gli articoli, tra cui cartine e filtri, sono stati individuati presso diverse attività commerciali gestite da cittadini di origine cinese e pakistana nei quartieri di Napoli Mercato, San Pietro a Patierno e Pendino.
Gli articoli sequestrati venivano venduti ad un prezzo concorrenziale rispetto ai rivenditori autorizzati, in totale evasione dell’imposta di consumo ed erano esposti al pubblico in una parte poco visibile dei negozi, spesso accostati ad altri prodotti di natura completamente diversa, al fine di non attirare l’attenzione in caso di controlli.
Dal 1 gennaio 2020 è stata introdotta con la Legge di Bilancio un’imposta di consumo per tutti i prodotti accessori dei tabacchi da fumo che possono essere venduti al pubblico esclusivamente da rivendite in possesso della licenza rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli.
In caso di vendita di questi articoli da parte di soggetti non autorizzati, è prevista, oltre alla sanzione pecuniaria fino ad un massimo di 10.000 euro, anche la chiusura dell’esercizio o la sospensione della licenza o dell’autorizzazione per un periodo che va da 5 giorni ad 1 mese.